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Autore: hidden feeling    05/02/2014    1 recensioni
'E adesso ti sto guardando e tu mi chiedi se ti voglio ancora, come se io potessi smettere di amarti. Come se potessi essere disposta a abbandonare la cosa che più di ogni altra mi rende forte.' Disse lei mentre una lacrima le rigava il viso. Ed era realmente così, lei non aveva mai amato nessuno così tanto. Era pazza di quel ragazzo. L'amore la stava divorando. Continuava a soffrire, ma non le importava. Voleva solo lui, voleva possederlo. Le bastava solo questo per essere felice. E avrebbe lottato anche una guerra per lui. Lui che l'aveva salvata. Ed era grazie a lui se lei era finalmente tornata a vivere.
Genere: Drammatico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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“Gli occhi parlano quando la bocca tace.”

Un suono fastidioso proveniva dal comodino, e una leggera luce entrava dalla finestra. Era mattina, e quel fastidioso rumore era la mia fastidiosa sveglia, che mi ricordava che oggi sarebbe iniziata di nuovo la scuola. 
Odiavo la scuola, e solo il pensiero di dover ritornare a studiare, di dover ritornare tra quel branco di pecore mi provocava un fastidio così grande, e questo enorme fastidio mi spingeva a restare nel letto, ma non avevo voglia di subirmi l'ira di mia madre, così mi alzai di malavoglia, buttando per terra le coperte. Era già difficile ragionare, figuriamoci fare le cose in modo ordinato. Guardai l'orologio erano le 7.00 ero anche in perfetto orario, mi ero promessa di non ritardare più, e di diventare una ragazza modello, quella che tanto mia mamma desiderava. 
Così per le 7.30 già mi ritrovavo fuori casa con mezzo cornetto in bocca e un succo di frutta nell'altra, mentre mi avviavo in macchina della mia migliore amica. Il suo bolide, che cade a pezzi, ma pur sempre un bolide, o meglio così che lo definisce lei. 
Lei si chiama Madison. A parere mio è un nome da finta stronza con i soldi, l'opposto di come in realtà sia lei.
'Il fatto che tu oggi sia puntuale mi sorprende' disse la mia migliore amica senza neanche degnarmi di un saluto.
'E il fatto che tu oggi dice una frase senza usare una parolaccia sorprende anche me' dissi ridendo. 
'perfida, kimberly'disse lei mettendo il broncio. 
'Ok, parti che senno si fa tardi, e chiamami Kid' dissi a lei, rivolgendogli uno sguardo di odio profondo. 
Dire che per me era come una sorella, era poco. È sempre stata l'unica ragione del mio sorriso, mi ha sempre aiutata e a lei devo tutto. 
'Come va?' Mi chiese mentre era concentrata a guardare la strada. 
La guardai, è una delle ragazze più belle che io abbia mai visto, era la perfezione con quei suoi occhi verdi, e quei capelli biondi. È la classica ragazza che noti per strada. 
'Va come sempre' dissi sorridendogli. 
Mi guardò e mi regalo uno dei suoi sorrisi migliori. 
'Dai andiamo stronza, la scuola ci aspetta' disse mentre raccoglieva la sua borsa da dietro i sedili. 
Scendemmo e ci avviammo nell'inferno. Il giardino della scuola era già pieno di tutte quelle teste di cazzo. La cosa che odiavo di più della scuola erano le persone che la frequentavano, tutti stronzi pronti a vendere la madre o il padre per un po' di popolarità. Ennesima cosa che io odiavo, sentirmi al centro dell'attenzione. 
Mi girai e guardai Madison mentre si accendeva la sua sigaretta, me ne porse una e subito la presi e ma la portai alle labbra, sentire il sapore di tabacco nella mia bocca e la nicotina nel mio corpo, mi tranquillizzava in una maniera assurda, e pensare che solo un anno odiavo anche solo l'odore di questa merda. 
'Grazie' le dissi sorridendogli.
'Non c'è di che stronzetta' disse iniziando a ridere. 'Dobbiamo andare a pendere gli orari, che palle, non ho voglia di fare niente' disse mentre sbuffava e piagnucolava. 
'Tanto devi, e inutile che ti lamenti' gli dissi buttando per terra il mozzicone di sigaretta. 
'Oh porca Troia' sussurro Madison. 
'Che è?' Gli dissi preoccupata. 
'Chi è quello? Non ti girare subito, girati fra qualche secondo.' 
Mi girai all'istante e i miei occhi azzurri si scontrarono con il color verde di un altro paio di occhi. Rimasi a fissarli non so precisamente per quanto, secondi, minuti, ore. Mi sembrava come se tutto il mondo si fosse fermato. Erano qualcosa di così perfetto, che non sembrava potessero essere reali. 
Distolsi lo sguardo, e senza riuscire a dire niente mi girai verso Madison. 
'Ti avevo detto di non guardare subito. Ma cazzo è un figo e ti stava fissando' disse ridendo. 
'Si, carino' dissi rendendomi conto che non avevo guardato nulla se non quel paio di occhi. 
'Carino? Oh ma fottiti. Andiamo va.' Disse tirandomi per un braccio, e portandomi all'interno della scuola. 
Avevo bisogno di rivedere quel paio di occhi. 
  
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