Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Marauder_    05/02/2014    0 recensioni
Bree ha appena trovato una casa nella città di Swarton, dove andrà a studiare per l'università.
La cosa migliore di questa sua nuova vita, però, è il suo coinquilino, Jake Flock.
Questa è una storia felice, facile, un sogno che si avvera.
Bree è il prototipo di ragazza semplice, non troppo bella, che però riesce a trovare qualcuno che la trova perfetta così com'è.
Tutti coloro che leggeranno, sogneranno di essere Bree.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

UNDICI


"Ciao mamma!"
"Tesoro, come stai?"
"Tutto benissimo e tu?"
"Bene dai, tua sorella mi ha mostrato giusto ieri la pagella e se l'è cavata con solo due insufficienze! E tu quando ricominci con le lezioni?"
"Oh bene! Io tra 10 giorni!"
"E il tuo vicino.. Come si chiama.."
"Jake?"
"Sì, lui! Come sta?" era piuttosto strano che mia madre si interessasse a lui..
"Sta bene.."
"Ti tratta come si deve?"
"Certo! Perché?" fortuna che non poteva vedermi, visto che stavo arrossendo al pensiero di tutti i suoi abbracci.
Toc toc
"Entra pure!" urlai a Jake appoggiando il telefono sul mio petto in modo che mia madre non sentisse.
"Mi stavo solo assicurando che mia figlia fosse con una persona affidabile.." proseguì mia madre, mentre Jake mi arruffava i capelli e apriva il mio frigo in cerca di una colazione.
"Ti piace?" mi chiese lei ad un tratto, facendomi sobbalzare.
Entrai nella mia camera da letto: faccio sempre delle grandi passeggiate quando parlo al telefono.
"No, non mi piace, siamo solo amici" non l'avrei mai ammesso a mia madre, almeno per ora.
"Mmm.. Sicura?"
"Sì, sicura! Sono costretta a viverci insieme e quindi cerco di avere un buon rapporto.. Ma non potrebbe mai piacermi uno così.."
"Come mai?"
"Perché siamo troppo diversi!" tentai di convincere mia madre con altre frasi senza senso, cercando di terminare quella comunicazione che mi teneva lontana da Jake il prima possibile.

 

Quando finalmente mia mamma si arrese (o fece finta di arrendersi) tornai nell'altra stanza e diedi un sonoro bacio sulla guancia a Jake.
"Scusa, eccomi qui!"
Jake mi sorrise in un modo strano.
"Va tutto bene?" chiesi.
"Sì.. Perché?"
"Mi sembri un po' triste.."
"No no, tranquilla!" rispose con un sorriso evidentemente forzato.

 

"Allora.. Ci guardiamo quel film? Sex list?"
"Ha ha" annuì Jake dopo colazione "mi faccio una doccia e poi arrivo"
Ero davvero dispiaciuta di vederlo così giù di morale.. Lui che è sempre così sereno..

 

Quando tornò in casa mia si sedette in un angolino del divano, mentre io collegavo la chiavetta alla televisione per guardare il film.
Una volta preparato, presi la coperta e mi buttai affianco a lui, stringendogli il braccio e accarezzandogli la mano.
Lui, stranamente, non si mosse, non ricambiò per niente le mie coccole come faceva di solito.
Il film era molto divertente, ma per Jake non lo sembrava affatto: quasi non sorrideva neanche.
Tutto quello che faceva era sbirciare verso di me ogni tanto.
Dopo circa mezz'ora presi in mano il telecomando, stoppai e costrinsi Jake a guardarmi negli occhi.
"Che cos'hai?" provai per l'ennesima volta.
"Nulla"
"Ok.. Be, anche se non me lo vuoi dire, ti assicuro che te lo farò passare!" come? Non lo sapevo neanche io.

Gli baciai la testa, ma vedendo la sua non-reazione dissi “Ok, le coccole non sono ben accette.. Posso offrirti una fetta di torta in pasticceria? Una passeggiata nel parco?”

“No Bree, grazie.. Ho bisogno di stare un po' da solo, vado di là.. Ci vediamo dopo.”

Non risposi neanche, rimasi imbambolata a guardarlo uscire dalla mia porta.

Mi faceva male sapere che lui soffriva e io non potevo farci niente..

 

Non ci vedemmo né sentimmo fino a quando, vero le 3 del pomeriggio, gli mandai un messaggio: Io faccio un salto in centro.. Vuoi venire?

No, grazie, vai pure!

Non ti serve niente?

No no grazie

Gironzolai per il centro fermandomi davanti a qualche vetrina, senza però guardare mai veramente ciò che era messo in mostra: continuavo a pensare a Jake.

Feci la spesa e verso le 18.30 tornai a casa.

Mi continuavo a chiedere se fosse il caso di invitare Jake a cenare da me o se fosse meglio lasciarlo in pace.

Decisi di pensarci sotto una doccia calda: quella riesce sempre a schiarirmi le idee.

Quando uscii dal bagno controllai il cellulare: un messaggio di Jake, che mi fece fare un grande sorriso: Ceni da me?

Mentre digitavo certo il display mi mostrò la chiamata in entrata di mia madre.

Mi fece praticamente le stesse domande della mattina: stava ovviamente cercando di capire se ero sincera quando le ho detto che Jake non mi piace affatto.

Continuai a negare per quasi 15 minuti, fino a quando non attaccai dicendo che il mio coinquilino mi stava aspettando per mangiare.

“Ciao Jake, scusa il ritardo.. Ero al telefono con mia madre.. Che continua a stressarmi da 'sta mattina!” il viso di Jake era ancora molto triste.

“Ah sì, perché?”

“Continua a farmi delle domande che dovrebbe farmi la mia migliore amica, non lei! E si aspetta anche che io le risponda in modo sincero..”

“Del tipo?”

“Tipo se ho compagni di corso carini, se mi sono innamorata di qualcuno.. E il bello è che mi ha fatto queste domande già due volte oggi! Cinque minuti fa' e anche sta mattina! E io ho continuato a dirle 'No no, ma figurati'”

“Aspetta, sta mattina eri al telefono con lei?!”

“Sì, perché?”

“No no, niente..” ma il suo viso si allargò finalmente in un bel sorriso.

Finché versavo la pasta nella pentola, Jake si avvicinò a me e mi abbracciò da dietro, passandomi le mani attorno alla vita e appoggiando la tua testa sulla mia spalla.

“Mmm, vorresti dirmi che stai meglio?” chiesi.

“Sì, scusa per oggi! Mi sa che avevo un po' di febbre o qualcosa del genere..” disse in un modo per niente convincente e baciandomi la guancia.

“Tranquillo, l'importante è che ti sia passata!” esclamai voltandomi per stringerlo.

 

Finché cenavamo mi chiese se mi andava di guardare Sex list quella sera.

Ovviamente accettai, anche se ero piuttosto stranita dal suo comportamento.

Andai a prendere la chiavetta in camera mia, la diedi in mano a Jake e mi sedetti su un lato del divano, chiedendomi se lui si sarebbe messo dall'altra, oppure se mi avrebbe stretto a sé come faceva di solito.

Come speravo, lui si sistemò accanto a me e mi passò un braccio attorno alle spalle: io allora appoggiai il mio viso sul suo petto e strinsi la sua mano sotto alla coperta.

Ad intervalli di pochi minuti Jake mi baciava i capelli e io rabbrividivo ogni volta.

Il film era molto bello e questa volta anche lui se lo era goduto: rideva più di me.

Durante i titoli di coda chiesi “Come mai sei così dolce questa sera?”

“Perché ti sono stato lontano tutto il giorno.. Devo recuperare!”

“Oh beh, fai pure!” sussurrai stringendolo forte.

 

Era evidente che eravamo innamorati uno dell'altra, ed era anche evidente che avevamo entrambi una grandissima voglia di baciarci.. Solo che, chissà perché, nessuno dei due si fidava a farlo.

Si vede che il momento giusto doveva ancora arrivare: nel frattempo mi accontentavo delle sue coccole.

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Marauder_