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Autore: _Kiiko Kyah    05/02/2014    6 recensioni
Niente poteva smuovere Saru. Tranne Fei.
[Diciamo pure che sono tornata.]
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Saryuu Evan - Saru
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Le voce severa di Fei rivolta a lui portava accumuli di peso e ansia nel suo cuore. Il che era abbastanza incredibile, dato che quel cuore non si faceva sentire da un paio d'anni, o forse più. Tutto ciò che Saru riusciva a metabolizzare era che aveva freddo. Sentiva freddo provenire dall'interno, sentiva il gelo rincorrere i globuli rossi nelle sue vene, nel suo sangue geneticamente differente da quello della stragrande maggioranza degli esseri umani. La stessa frattura che aveva sentito quando Fei aveva abbandonato la sede dei Second Stage Children portando con sé la Chrono Stone di quell'uomo del passato, adesso che il ragazzo dai capelli verdi si trovava schierato con i suoi nemici era diventata una crepa così profonda da farlo precipitare. E Evan sapeva, lui sapeva che se al posto di Lune ci fosse stato qualcun altro, quel dolore così forte sarebbe stato quasi impercettibile. Niente poteva smuovere Saru. Tranne Fei.
Per la prima volta nella sua vita da Imperatore, il ragazzo dai capelli bianchi aveva la tentazione di mostrare la sua debolezza. Quel difetto insopportabile, quel problema petulante e fastidioso che aveva sempre represso. Adesso sarebbe stato disposto a tirarlo fuori di sua spontanea volontà, per pronunciare una parola sola. Perché.
Non accadde. Il suo equilibrio non si spezzò. Esternamente almeno. Solo un barlume di quella fragilità si mostrò per un attimo, quando la prima persona ad averlo mai trattato come un essere umano gli voltò le spalle, dichiarando fermamente di voler fermare quel progetto di vendetta che avevano portato avanti insieme. Da sempre.

"Ciao."
"Non dovresti parlare con me."
"Perché?"
"Perché io sono un mostro."
"Che vuol dire?"
"Non lo so, la mamma mi ha chiamato così."
"Oh. ...hai visto il mio pallone?"
"No."
"Ehi, non è quello su cui sei seduto?"
"...No."
"Che? Ahh, dai, è l'unico amico che ho, restituiscimelo."
"Beh, ora è l'unico amico che ho io."
"Posso riprendermelo con la forza."
"Fidati, non ne saresti capace."
"Scommettiamo?"
Era difficile pensare che quel discorso fra bambini sarebbe finito in uno scontro di super poteri.
Difficile forse era anche prevedere che a seguito di quel discorso le lacrime e la gioia si sarebbero fusi.
Meno difficile, a quel punto, era prevedere che quel pallone non sarebbe stato più l'unico amico di Fei e Saru.

"Ti fermerò, Saru." Le parole di Fei erano ferme e decise, non un'incrinatura nel suo tono.
L'interpellato strinse i pugni mentre lo osservava andare via, camminare verso i suoi nuovi amici. Se avesse saputo che l'inviato dei SSC fra quei ragazzi del passato sarebbe finito col tradire così duramente il loro progetto, di sicuro avrebbe deciso di mandare qualcun altro, chiunque altro, chiunque che non avrebbe esitato ad annientare.
Decisamente non Fei.






*tosse imbarazzante*
Ehilà, ehm. Quanto tempo è passato! ...molto. Tanto.
Giuro che ho provato a scrivere in questo periodo ma ho ispirazione quando non posso scrivere e posso scivere quando non ho ispirazione.
Inoltre, anche se ho tantissime idee per la testa per tutte le mie long, fatico un sacco a buttarle giù.
Davvero! Ma mi impegnerò al massimo per non sparire di nuovo per così tanto tempo.
Sempre che a qualcuno interessi ancora!
Vi mando un bacio.
Anna.










  
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