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Autore: Ruuka San    13/06/2008    2 recensioni
Ginny Weasley è triste e confusa... come mai? Chi è stato a confondere i suoi sentimenti e come finirà la storia? E cosa c'entra un albero di Gelso? E' la prima Onee-Shot DracoxGinny che posto, spero che vi piaccia ^_^ e c'è anche un piccolo accenno Blaise/Hermione.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente, Harry Potter | Coppie: Draco/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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the tree of embrace

The tree of embrace

 

Capitolo unico

 

Nel parco di Hogwarts, c’erano molti alberi.

Ciliegi, Querce, Noci… c’e n’erano una marea di tipi.

Erano tutti rigogliosi e davamo un tocco più naturale alla vecchia scuola.

Un solo albero, però , era tutt’altro che rigoglioso.

Era piccolo,nodoso ma robusto, ed era un Gelso che da poco il Preside Dumbledore aveva fatto piantare dal nostro guardiacaccia preferito,ovvero Hagrid.

L’albero era cresciuto abbastanza visto che era stato piantato da poco più di due settimane.

Ma c’erano solo poche foglie tra i rami, e quelle poche che c’erano cadevano come secche… anche se era primavera.

Molti studenti,per questo motivo, non stavano mai tra la sua spessa corteccia.

Tranne una.

Ginny Weasley, fu la prima a sdraiarsi sul tronco nodoso,una giornata di mezzo aprile.

La ragazza correva senza farsi vedere si sedette in quel piccolo albero piangendo.

Vi chiedete ora… perché Ginny Weasley è in lacrime?

La ragazza aveva un sacco di dubbi sul suo cuore.

Innanzitutto, fu felice, che dopo la partita finale di Quidditch, lui (e con lui dico Harry) l’aveva baciata davanti a una cinquantina o anche più, di persone nella Sala Comune e da lì, divenne la nuova ragazza di Harry Potter.

Era contenta e finalmente il sogno di quando era undicenne si era avverato.

La notizia si espanse sulle altre casate il giorno dopo, quando Harry e Ginny si presentarono davanti alla Sala Grande per mano.

Ma cosa aveva rotto quell’equilibrio?

Ovviamente, la nostra serpe preferita, Draco Malfoy.

Ma la persona in questione non ha colpa, l’unica colpa è che il fascino che possiede, si rivela al momento sbagliato.

Accadde, appena una settimana dopo il fidanzamento del Golden Boy con la piccola dei Weasley.

Ginny camminava tranquillamente per i corridoi della scuola, insieme alla sua migliore amica Hermione Granger.

Chiacchieravano del più e del meno come al solito.

Quando, dal vicolo opposto, fece la sua entrata trionfale Draco Malfoy insieme a Blaise Zabini, il suo miglior amico.

Draco quel giorno era bellissimo: la cravatta verde-argento era allentata e la camicia bianca come la pelle diafana del ragazzo era sbottonata quanto basta per mettere in mostra il torace abbastanza muscoloso  grazie ai numerosi allenamenti di Quidditch.

I capelli biondi , quasi argentati , erano come ormai da quattro anni, liberi dal gel e gli ricadevano scomposti sulla fronte e gli occhi grigio perla scrutavano tutto e tutti come abituale.

Ma Ginny vide che quegli occhi che di solito sembravano scaricare insulti, le sembravano… magnetici.

Blaise invece, era come sempre bello, coi capelli corvini che gli ricadevano a ciocche sulla pelle bronzea e gli occhi del mare che scrutavano, al contrario dell’amico, con gentilezza le persone.

Forse l’unica cosa che i due avevano in comune era la bellezza,la ricchezza e l’appartenenza alla casata di Salazar Slytherin.

Entrambe, non si accorsero della presenza dei due slytherin, prima che il biondo non le avesse salutato nel suo solito modo “affettuoso”

<< Oh… la Mezzosangue Zannuta e la nuova Signora Potter >>

Ginny guardò quella pozza che erano gli occhi dell’unico erede Malfoy.

Ghiaccio contro Noce.

Era in trappola.

<< Felice di essere diventata oggetto di chiacchiere,essendo associata a quel lurido Sfregiato. >>

Non era una domanda. Era un affermazione.

Notò con stupore una piega malinconica in quegli occhi di ghiaccio.

<< Si, sono felice della mia storia con Harry. Grazie dell’interessamento… furetto >> rispose Ginny con una sicurezza che seppe di non aver mai posseduto.

Le parole di Ginny, fecero ridere Hermione di cuore che contagiarono persino la stessa Ginny.

Perfino Zabini ridacchiava piano, ma pur sempre udibile, passandosi una mano tra la chioma corvina.

Draco lo fulminò con lo sguardo,facendo tacere le sue risate dagli occhi oceano del suo migliore amico.

<< Bene. Noi andiamo, Signor Furetto Platinato… ciao Zabini >> salutò Hermione, che pronunciando il nome del moro slytherin le guance le si tinsero ingenuamente di rosso.

<< Arrivederci Granger >> rispose al saluto Blaise, sorridendole dolcemente.

Le due se ne andarono.

Scoprì poi che Hermione aveva una cotta colossale per Zabini da un bel po’ di tempo , e che gli occhi malinconici di Malfoy non avevano smesso di perseguitarla.

Perché sentì il cuore battere , ricordando quegli occhi?

Però, non era finita là.

Quando Malfoy le passava accanto, lei non faceva altro che guardarlo, guardare quel bellissimo corpo, quei morbidi capelli e quegli occhi che ormai l’avevano messa in trappola.

Poi non si parlavano, nemmeno si lanciavano insulti e lui la ignorò,come se non esistesse.

E le fece male… molto male.

Aveva voglia di specchiarsi in quell’abisso di ghiaccio. Per lei era diventata una mania… un peccato… una specie di droga di cui lei non poteva fare a  meno.

Del repentino cambiamento della rossa, se ne accorse il nostro bel Golden Boy.

Non era mica Ronald, che le cose , le capiva dopo 80 anni.

Lui era insolitamente sveglio su queste cose e avvertiva che la sua Ginny era tra le nuvole dei sogni quando in realtà aveva i piedi per terra, piantati accanto a lui.

Così decise di informarsi.

Chiese a Hermione, e ne uscì tornando al punto di partenza.

Chiede ad alcune amiche intime di Ginny (le sue compagne di stanza, Luna Lovegood con cui era molto in armonia) ma l’unica cosa che seppe, fu che non era l’unico a sospettare del comportamento della ragazza.

Nella disperazione, chiese persino a Ronald il suo parere.

<< Harry, non ne so niente… e poi vedi…che … sono impegnato? >>

Harry gli aveva chiesto un parere mentre il rosso era appartato con Lavanda Brown.

Alla fine, decise di avere spiegazioni dalla diretta interessata.

La rossa, era in biblioteca, a scrivere 30 cm di saggio per Vitius, quando Harry varcò la soglia del luogo del silenzio.

La ragazza, scelse un tavolo molto appartato, in modo da non farsi vedere dalla Prince, e poter stare da sola in pace.

Si sedette accanto alla sua ragazza senza salutarla.

Stettero qualche minuto in silenzio.

<< Come mai qui? >> chiese Ginny.

Harry la stava osservando, e quindi era logico che la ragazza si deconcentrasse dal compito ( e soprattutto dai suoi pensieri).

<< Ti volevo parlare>> rispose Harry serio.

La rossa capì , da quelle parole, che non era niente di buono.

<< Dimmi >> sussurrò la ragazza in risposta.

<< Ho notato… che ultimamente sei strana >>

<< S-strana? >> balbettò lei << I-In che s-senso? >>

Sembrava il Professor Raptor!

<< Nel senso…che stai sempre sulle nuvole, non mi ascolti quando parlo e a colazione fissi sempre il vuoto…>>

Ginny arrossì: non guardava il vuoto, ma il tavolo degli Slytherin, e sperò che anche gli altri credevano che guardasse nel nulla.

<< Perché non mi dici niente? Insomma… io sarei pronto ad ascoltarti… se ti va>>

<< Harry >> sussurrò la rossa << non ho niente >>

<< Beh… non ti credo >> bisbigliò il moro arrabbiato << Perché non sono l’unico che si preoccupa per te: ci sono le tue amiche di casata,Hermione e anche Luna. Perché non me lo vuoi dire? >>

La ragazza si sentii così confusa…

<< H-Harry , ascolta io…- >>

<< Ma guarda guarda, la coppietta dell’anno in biblioteca … non potete stare lontani per più di un secondo? >>

Ginny impallidì riconoscendo la voce strascicata della persona che stava iniziando ad amare.

<< Malfoy… non è momento >> sussurrò arrabbiato Harry

<< Ohoho… il piccolo Potty, vuole un po’ di privacy?  >> sussurrò velenoso il biondo ghignando , osservando Potter e soprattutto Ginny

<< Sparisci >> sussurrò cattivo Harry

<< Allora->>

<< Ti prego Malfoy, potresti cortesemente andartene? >> chiese Ginny

Il biondo notò che la voce della rossa non era né sprezzante e né cattiva: era supplichevole e tremante , quasi. Il ghigno scomparve dal suo volto.

Senza guardare Potter, Draco si avvicinò a Ginny, facendole ritrovare il colore che aveva perso impallidendo, diventando di un bel rosso fuoco come i suoi capelli.

Si rispecchiò in quegli occhi di ghiaccio e si sentì sciogliere e il cuore iniziare una lunga e dolorosa galoppata.

<< Ginevra >> sussurrò dolcemente Draco in modo udibile per la rossa e non per il moro incavolato << Se hai bisogno di qualcosa, o di qualcuno per sfogarti … >> la ragazza pensò che il biondo abbia avvertito la tensione che provava durante la sua discussione con Harry << io ci sono, sarò nel nuovo Gelso quando vuoi >>

E con le labbra rosse come peccato, le sfiorò una guancia, dandole sono una leggera pressione.

Il cuore della rossa, iniziò a battergli e pulsarci le tempie e sentì un lungo e freddo brivido sulla schiena.

Con un sorriso, che era vero come la cicatrice del Golden Boy, Draco uscì dalla biblioteca, andando secondo la rossa, dall’albero che aveva citato poco prima.

Infine il cuore, smise di battere come era iniziato , lentamente e dolorosamente.

Meccanicamente, la rossa si portò le dita nel punto in cui il ragazzo aveva appoggiato le sue belle labbra, arrossendo sempre meccanicamente.

<< Che ti ha detto Malfoy >> chiese con un ringhio il nostro bel Golden Boy.

Lei, in risposta scosse la testa, seguita da un << niente >> abbastanza flebile da essere udito.

<< So che ti ha detto qualcosa! >> continuò lui sempre ringhiando.

<< Harry, per favore … basta >> supplicò la ragazza

<< Ginny… perché non mi vuoi dire niente? A me fa male… sapere che tu mi nascondi qualcosa >>

La ragazza sentì le lacrime pungergli i lati degli occhi.

Con il volto chino, si alzò , prese le sue cose , mormorando un rapido << scusa >> al suo ragazzo uscendo dalla biblioteca.

Si sentì un po’ meglio, sapendo che Harry non l’aveva seguita, posò la sua roba in Dormitorio e senza farsi vedere uscì e si diresse nel nuovo albero che Malfoy le aveva detto.

La ragazza , non ragiono sul motivo che l’aveva spinta lì, ma seppe solo che doveva farlo e che le gambe si erano mosse da sole, raggiungendo la destinazione.

Sentì un piccolo lume di speranza. Come a trovare la pace, quando l’avevi precedentemente persa.

Ma quel lume, si spense , mentre raggiungeva l’albero e vide che non c’era nessuno.

L’aveva ingannata! Sentì il cuore urlare atroce di dolore.

Una crepa sembrò spezzarglielo.

E lei, che aveva un per un secondo sperato, di uscire dall’abisso.

Invece quella serpe l’aveva ingannata.

Sentì le lacrime rigargli le guance e si sedette ai piedi del piccolo albero, rannicchiandosi portando le ginocchia al cuore e posando la testa sui ginocchi, dando sfogo al suo dolore.

Poi sentì dei passi, più vicini… sempre più vicini.

Credette che fosse Harry e gli urlò singhiozzando << Harry, non provare ad avvicinarti >>

<< Ehi Ginevra… stai calma… sono solo venuto a consolarti >> le disse una voce strascicata e così melodiosa, che sembrò di sentire qualcuno cantare per davvero.

Alzò gli occhi, e vide Draco, bello come non mai: i capelli biondi baciati dal sole primaverile e gli occhi gentili e pazienti che la fissavano e un sorriso tenero che le fece sciogliere ancora il cuore.

Draco, le si avvicinò, lentamente senza mettere fretta.

Il cuore di Ginevra, stava di nuovo galoppando libero felice. Non l’aveva ingannata!

Sentì il lume riaccendersi e quando lui le si inginocchiò passandole una mano tra i capelli, lei non si contenne e lo abbracciò di slancio. Il suo viso era nell’incavo del suo collo e si sentì bene come non mai.

La paura che l’avrebbe spinta schifato, le passò in un baleno, quando lui quasi subito, le ricambiò l’abbraccio, stringendola a sé come solo un nonno, un padre, un amico, un fidanzato e un amante sa fare.

 L’albero, che era quasi privo di foglie, come d’incanto si riempì di foglie verdi e lucenti come se ci fosse la brina mattutina.

I due ragazzi, non se ne accorsero subito, perché erano impegnati a bearsi del calore dell’altro, che sapevano aspettare da troppo tempo un abbraccio del genere.

Ginny sentì il cuore colmarsi e ritrovando la pace che aveva perso nella confusione. Lei amava Draco Malfoy! Ecco perché quegli occhi l’avevano mandata in tilt.

Fu con dispiacere, che si staccarono e notarono l’albero finalmente rigoglioso e si stupirono e risero di cuore della faccenda, ritrovandosi di nuovo tra le braccia dell’altro.

Finalmente tutto aveva acquistato senso.

<< Bene Hagrid, l’albero ha finalmente compiuto il suo compito >>

<< Ha ragione, Professore Dumbledore, tra tanti studenti bisognosi di un abbraccio, proprio il Malfoy e la Weasley abbiamo beccato! >>

<< Ti ho sempre detto di chiamarmi Albus, Hagrid >>

<< Allora… Albus, può chiamare anche me per nome >>

<< D’accordo, Rubeus… comunque dovremmo piantare più spesso questi tipi di alberi, sono molto utili >> ghignò con felicità il Preside mangiando un sorbetto al limone.

     

                                                                                                                    Fine

 

Allora... innanzitutto ringrazio molto chi ha commentato le mie due Onee-shot " ... Allora perchè stiamo insieme? " di Harry Potter e "Kudo-kun hai... " di Detective Conan e spero di avere recensioni sia positive che negative, perchè mi aiutino a scrivere meglio e soprattutto spero che questa storia vi piaccia ^^, noto pure che ho fatto un sacco di errori grammaticali, perchè mi succede di non corregere mai prima di postare e spero che mi perdoniare ^^

                                                                                                                                                 con affetto

                                                                                                                                                          dalla vostra Anto Chan

  
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