Anime & Manga > Ranma
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Autore: Antonella84    06/02/2014    13 recensioni
Ciao! Questa raccolta di one shot mi è venuta fuori di colpo grazie all'insonnia..Può considerarsi come tanti pezzi di vita quotidiana dei nostri testoni,non necessariamente in ordine cronologico,tutti avvenuti però dopo il matrimonio celebrato in "Corsi Prematrimoniali"..
Se vi va leggete e fatemi sapere ;)
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Nuovo personaggio, Ranma Saotome
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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"Allora che te ne pare?"
Ci aveva messo tre ore per montare quella culla.
Tre ore a maledire le quattro viti che gli restavano sempre tra le mani.
Ranma, sudato, in canottiera, teneva fra le mani un cacciavite e a braccia spalancate affermò:
"Tadam!". 
Sua moglie Akane, vestita con una salopette gialla ed una bandana bianca legata sulla testa, si affacciò alla porta della stanza.
"Bravo amore! Ehi tu li dentro...Non credi anche tu, che il Signor IKEA sia stato un fenomeno?".
Disse Akane accarezzandosi il pancione sporgente. 
Ranma sbruffò.
"Akane, possibile che devi farmi passare per stupido davanti la nostra bambina già prima che nasca!".
Sua moglie sorrise.
"Hai ragione caro...lo capirà da sola appena arriverà al mondo!". Gli rispose la mogliettina facendogli una linguaccia.
Era proprio questo che adorava in lei.
La sua compagna era una giovane donna piena di vita, presto sarebbe diventata una mamma...Ma la cosa bella di lei, era che mai avrebbe perso quel suo lato da bambina.
Ranma guardava con occhi pieni di amore, l'enorme pancia di Akane.
La ragazza, nonostante fosse incinta e nonostante le raccomandazioni del marito, non voleva starsene ferma un solo minuto.
Cominciòa raccogliere tutti gli scatoloni della culla, prese la scopa e spazzò a terra, si stava chinando per raccogliere le ultime cose, quando Ranma la bloccò.
"Eh no..ricordati che hai un carico importante! Niente sforzi inutili fino a nuovo ordine.". Affermò il giovane con sguardo serio. 
"Uffa...Non sono mica malata! E poi questa piccoletta si agita di continuo e pur volendo non potrei riposare comunque.Questo l'ha preso da te." Rispose Akane.
Ranma sorridendo le disse: "L'agitazione di suo padre?".
Sua moglie lo guardò teneramente: "No...Non dare pace alla sua mamma!". Gli rispose Akane. 
Suo marito era cresciuto molto.
Dal giorno in cui aveva scoperto di essere incinta, Ranma non la lasciava sola un attimo.
Era diventato paziente, si arrabbiava pochissimo e la prendeva in giro il minimo vitale. 
Ma la cosa più bella, fu ascoltare insieme il battito del cuoricino della loro bambina. 
In quell'occasione il grande e forte Ranma Saotome aveva pianto. 
Lacrime vere. Lacrime delle quali non si vergognava, perchè secondo lui "Chi piange di gioia non conosce vergogna.." e la loro bambina era la sua gioia più grande. 
"Ehi mammina...Che ne dici se vai a farti un riposino?".
La voce di suo marito la distolse dai suoi pensieri.
"E più tardi ti preparo qualcosa di buono!".
Akane annuì. Aveva imparato col tempo, che contraddire Ranma era solo un'inutile spreco di energie.
Era rimasto il solito testardo.
Una volta era riuscita a convincere Akane ad assaggiare uno dei suoi stessi piatti disgustosi... Cosi, a detta del marito, la loro bambina avrebbe potuto sviluppare degli anticorpi che la rendessero immune alle schifezze che le avrebbe preparato sua madre in futuro..
Una teoria un pò azzardata, ma che a distanza di mesi la faceva ancora ridere. 
Ranma prese sua moglie in braccio per non farle salire le scale.
"Oh Kami! Akane tesoro, sei sicura che sia una sola bambina li dentro e non tre o quattro gemelline?". 
La sua dolce metà per poco non gli fece perdere i sensi a causa del pugno che gli tirò in testa.
Un pò frastornato, Ranma adagiò Akane sul letto.
Lei provò a protestare, ma quando il calore e la morbidezza di quelle coperte avvolsero il suo corpo, cadde in un sonno profondo in pochissimi secondi. 
Il giovane Saotome, aveva atteso quel momento con impazienza.
Solo mentre sua moglie dormiva, infatti, poteva chiacchierare indisturbato con sua figlia. 
Si sdraiò col viso accanto la pancia di Akane e accarezzandola lievemente cominciò a parlare:
"Ehi tu! Sono il tuo papà... Che aria tira li dentro? Spero tutto bene. 
Volevo dirti che prima stavo scherzando.. Non penso che nè tu nè tua madre siate fuoriforma anzi... Sai lo dico, perchè quando verrai fuori, non voglio situazioni in sospeso con te...Voglio iniziare col piede giusto!
Se somigli a tua madre, sono certo che avrai frainteso, ma anche di un'altra cosa sono sicuro...Se dovessi somigliarle...Sarai certamente bellissima e forte... Buon riposo mia piccola Kagome.".
Detto questo Ranma diede un leggero bacio sulla pancia di Akane. Stava per alzarsi dal letto, quando una mano a lui ben conosciuta lo fermò. 
"Ranma...Come l'hai chiamata?" Gli chiese Akane rimasta sveglia tutto il tempo.
Il codinato rosso in volto rispose:
"Ka-Kagome...Ma se non ti piace possiamo cambiarlo...".
Sua moglie lo interruppe.
"No. È un nome bellissimo... E poi... A lei piace. Appena l'hai chiamata si è mossa!".
La giovane mamma, sorrise a suo marito, che non aveva ancora abbandonato il color pomodoro. 
Senza dir niente, Ranma si sdraiò accanto ad Akane, facendole poggiare la testa sul suo petto.
La strinse a sè prestando attenzione a non farle male. 
La ragazza alzò un pò la testa, fino a far incontrare i suoi occhi con quelli del marito. 
"C'è una cosa che hai scordato di dire alla nostra bambina ...". Affermò la giovane signora Saotome fissando il compagno.
"Che cosa?" domandò il codinato perdendosi in quelle pozze nocciola.
"Se Kagome dovesse somigliare a me...Sicuramente amerebbe il suo papà più di ogni altra cosa al mondo...". 
Erano i momenti come questo che facevano sentire Ranma un uomo completo.
 Non c'erano maledizioni, nemici da combattere o familiari invadenti da domare..
C'erano solo lui ed Akane...Lui e le sue due donne più importanti della sua vita. 
"Ti Amo maschiaccio!" le rispose a fior di labbra. 
"Ti amiamo anche noi Baka."
  
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