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Autore: porcelain heart    06/02/2014    1 recensioni
cosa accadrebbe se in un istante tutto ciò in cui hai sempre creduto andasse in pezzi, totalmente distrutto dagli occhi di ghiaccio dell'unica persona a cui non avresti mai pensato di poter appartenere? cosa accadrebbe se, improvvisamente e per colpa di un errore, il tuo cuore desiderasse la tua unica condanna? come ti sentiresti, se potessi ottenere ciò che desideri, rinunciando a te stessa?
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Lily Luna Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius, Rose/Scorpius
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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I'll burn your name into my throath,
I'll be the fire that'll catch you.


 

Le dita agili ed affusolate ebbero cura di incastrare in una morbida treccia la selvaggia chioma di capelli rossastri, fermandola con un sottile elastico nero che solitamente teneva al polso sinistro, tra un nastro in raso bianco ed un braccialetto in argento che le aveva regalato suo fratello il Natale precedente; rivolse una rapida occhiata alla propria immagine riflessa nello specchio, incastrando il bottone nero nell'asola appena sotto le clavicole e sistemandosi la borsa a tracolla in spalla, prima di aprire la porta della camera. Stava proprio per superarla e chiudersela alle spalle quando, con un brivido freddo, riuscì prontamente a fermarla ruotando appena il busto e puntando su di essa i polpastrelli di tutte e cinque le dita della mano destra; estrasse la bacchetta dalla tasca interna della borsa, puntandola verso la scrivania. 'accio chiave.' sussurrò, ruotando il polso. in un paio di istanti, una piccola chiave argentata si sollevò dal ripiano in legno chiaro e saettò verso la ragazza colpendola dritta in fronte, per poi scivolare inerte sul pavimento. 'ahia!'esclamò, contrariata, chinandosi per raccoglierla; se la girò un paio di volte tra le dita. 'possibile che succeda ogni santissimo giorno?' sibilò tra sè, alzando gli occhi al cielo, e lasciando scivolare tutto ciò che aveva tra le mani nelle tasche dell'uniforme. Corse rapidamente attraversando i corridoi del dormitorio femminile, prima di ritrovarsi nella Sala Comune; lì, salutò con un cenno del capo un paio di ragazze che frequentavano con lei Divinazione e che al momento se ne stavano comodamente sedute su uno dei divanetti bordeaux, prima di imboccare un breve corridoio. Attese pazientemente che il ritratto della Dama Grassa si aprisse per lasciarla uscire, e poi saltellò rapidamente giù per le svariate rampe di scale che separavano quel settimo piano della torre Grifondoro dal piano terra - faceva scorrere le dita lungo il corrimano, mentre sentiva la borsa scontrarsi ripetutamente contro la coscia sinistra. Fu davvero un sollievo giungere finalmente a destinazione, sebbene questo implicò per lei dover ricominciare a correre, oltrepassando l'immenso uscio che segnava l'accesso alla Sala Grande.
Una volta lì, fu costretta a scansare goffamente un malcapitato ragazzino del terzo anno che ebbe la sfortuna di trovarsi sul suo cammino, per poi finalmente raggiungere il terzo tavolo a partire da sinistra, individuando i capelli corvini di suo cugino James, seduto accanto alla sorella minore Lily. Si sedette di fronte a loro, cercando di recuperare il fiato che aveva perso negli ultimi minuti, sistemando la borsa al suo fianco, e spostandosi la treccia sulla spalla.
'sei quasi in orario, complimenti!' rise la ragazza, guardandola prendere posto.
'buongiorno anche a te, Lily.' rispose. 'James.' fece un cenno con il capo al cugino, che ricambiò con un sorriso.
Allungò il braccio destro, prendendo una tazza che riempì con del caffè bollente che si materializzò proprio in quel momento davanti ai suoi occhi.
'ti aspetta una giornata impegnativa?' domandò il ragazzo, osservando con un sopracciglio alzato la quantità di liquido che Rose stava versando.
'tre ore di pozioni.' schioccò lei, con una sottile vena di disperazione nella voce.
'non ti invidio per niente.'
'non dovresti averle anche tu?' intervenne a quel punto Lily. 'siete entrambi al sesto anno, quindi avete le stesse materie.. o sbaglio?'
'no, in teoria non sbagli.' rispose Rose, avvicinando la tazza alle labbra, soffiando appena e bevendo il primo sorso di quel liquido nero ed amaro. 'se non fosse che tuo fratello, con la scusa di essere il Capitano della squadra di Quidditch, trova sempre il modo per evitare le lezioni più impegnative, fissando allenamenti ad orari improponibili.'
'la fai sembrare come se lo facessi per me stesso, quando in realtà va tutto palesemente a favore della nostra Casata.'
L'altra stava proprio per rispondere a tono, quando il verso di un gufo interruppe il bisbiglio che riempiva il silenzio all'interno della Sala Grande, ed i volti di tutti i presenti si alzarono, puntando lo sguardo nella direzione dalla quale cominciarono ad arrivare le civette ed i gufi, con la posta legata alle zampette.
'Oh, Kira!' esclamò Lily, riconoscendo il proprio, ma la sua espressione mutò improvvisamente quando si rese conto che l'animale stava planando verso il tavolo cui erano seduti i Serpeverde, e non verso di loro. Questo, si fermò davanti due ragazzi seduti accanto, intenti a consumare i loro pancakes al miele: il primo aveva capelli lisci ed un po' arruffati di un biondo molto chiaro, lineamenti aristocratici e severi, ed inespressivi occhi azzurri mentre l'altro, il destinatario della lettera che stava recapitando Kira, somigliava talmente tanto a James da avere quasi marchiato a fuoco il proprio cognome, in ogni più piccolo dettaglio del proprio aspetto fisico. Albus Potter, sulla cui uniforme brillava distintamente lo stemma Serpeverde, sciolse il nastro che legava la lettera al gufo della sorella minore e, con un'espressione vagamente sorpresa, la aprì, estraendone un foglio, che cominciò a leggere rapidamente.
'..e per noi niente?' si lamentò nuovamente la Grifondoro, richiamando poi il proprio gufo con un piccolo campanello che teneva al polso.
'ma Lily, la mamma ti scrive praticamente ogni giorno.' si spazientì James, alzando gli occhi al cielo.
'ogni giorno, tranne oggi.' schioccò lei, incrociando le braccia al petto, infastidita.
In quel preciso istante, gli occhi di Albus si alzarono dal foglio incrociando quelli color nocciola di sua cugina Rose seduta ad un tavolo di distanza, che non aveva distolto lo sguardo da lui neanche un istante dal momento in cui era arrivata la posta del mattino. 'tutto okay?' mimò la ragazza con le labbra, indicando con un cenno la lettera che lui teneva tra le mani; l'altro annuì brevemente, tranquillizzandola con un sorriso.
'dovresti smetterla di guardarlo così, la cosa comincia a diventare vagamente imbarazzante.' la voce di James interruppe quel breve momento di contatto tra i due, e la ragazza dai capelli rossi girò il capo verso di lui, aggrottando le sopracciglia; ma gli bastò osservare per un breve momento Lily, per rendersi conto che in realtà il ragazzo si stava rivolgendo alla propria sorella, e non a lei. Questa, infatti, aveva poggiato un gomito sul tavolo, e mangiava un biscotto al cioccolato con aria distratta, concentrando la propria attenzione sul ragazzo seduto accanto all'altro fratello; stranamente silenziosa, come forse non era mai stata, avvolta in una serietà che non le apparteneva, sembrava talmente impegnata a perdersi nei dettagli della figura di Scorpius Malfoy, da aver completamente perso ogni genere di interesse per tutto ciò che la circondava.
'Lily!' la richiamò nuovamente James, dandole una leggera gomitata.
'dio, James, quanto sei fastidioso.' commentò sottovoce, esasperata.
'io sarò anche fastidioso, ma tu da quando sei così interessata a Malfoy?'
La ragazza scrollò le spalle, masticando l'ultimo boccone del biscotto, e spostandosi i capelli dietro le orecchie.
'non puoi negare che guardarlo sia uno spettacolo per gli occhi.'
'a dire il vero non me ne intendo molto, sai com'è.'
Lily alzò gli occhi al cielo alle parole del fratello. 'sono sicura che Rose concorda con me.'
La ragazza per poco non si fece andare il caffè di traverso; cominciò a tossire, poggiando la tazza sul tavolo, presa alla sprovvista da quel discorso.
'ah, ma figurati!' rispose per lei James, ridendo. 'sai che a Rose non interessano queste cose, di certo non è come te.'
'ehy, che vorresti dire?'
'che tu, Lily, pensi unicamente alle feste, ed ai ragazzi.'
Vagamente offesa, ma comunque sollevata per il modo in cui era riuscita ad estraniarsi dall'argomento senza doversi neanche sbilanciare, Rose smise di ascoltare i suoi cugini che avevano appena dato il via all'ennesimo battibecco; ruotò appena il capo, lasciando che il proprio sguardo superasse la spalla e si dirigesse nuovamente verso il tavolo dietro di lei, proprio nella direzione in cui Lily aveva guardato fino a pochi istanti prima. Ma, con sua immensa sorpresa, ad aspettarla trovò gli occhi gelidi di Scorpius, che si puntarono immediatamente nei suoi, incantenandoli ad essi.
In quel preciso istante, il mondo intorno alla ragazza parve sgretolarsi e le voci delle persone che aveva accanto si spensero in un decrescendo di rumore, per sfumare nel suono martellante del battito del suo cuore, che scandì ogni seguente millesimo di secondo, fino all'istante in cui, semplicemente, Scorpius si alzò in piedi, passandosi una mano tra i capelli ed attraversando la Sala Grande, senza guardarsi indietro neanche una volta.
  
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