Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: s1mo94    07/02/2014    1 recensioni
Nicolas e Mattia sono due ragazzi normalissimi. Sono molto diversi tra loro, ma hanno una cosa in comune: sono omosessuali. Un giorno Mattia viene a conoscenza di un luogo in cui si paga per avere in cambio delle prestazioni sessuali, e decide di andarci per curiosità. Nicolas lavora proprio in quel posto.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Era ormai metà agosto, Mattia e Nicolas erano ancora separati; il secondo provava a chiamarlo, ma ogni volta finivano per discutere, così negli ultimi giorni decise di non farlo più. Mattia sentiva la mancanza di Nicolas, era inutile negarlo o nasconderlo.
Era un sabato, faceva caldo e c’era molta umidità, Davide andò al mare con i suoi amici e Marina e Luca fecero lo stesso. Mattia invece rimase a casa: a fine settembre avrebbe avuto un esame e doveva studiare.
Durante le prime ore del pomeriggio riuscì a concentrarsi e memorizzò molte cose, poi però qualcuno suonò il campanello. Non aspettava nessuno quindi rimase sorpreso, suonarono di nuovo. Andò ad aprire e sulla soglia trovò Nicolas.
 
- Perché sei qui? - domandò Mattia.
- Ho lasciato il lavoro.
L’altro ragazzo si stupì ancora di più di quanto già non fosse, poi si scostò e con un gesto invitò Nicolas ad entrare.
- Sono andato a posare la mia roba a casa e sono venuto subito qui.
Mattia chiuse la porta e andò a sedersi in salotto, invitando l’altro a fare la stessa cosa.
- Perché sei tornato? Non stavi bene?
- Qualche giorno fa ho dichiarato di essere gay e hanno cambiato atteggiamento, hanno iniziato a dirmi cattiverie e farmi ripicche. Ma non è il motivo principale.
Nicolas cambiò posizione in modo da poter guardare in faccia Mattia, poi riprese:
- Non sopporto l’idea di starti lontano, mi manchi da morire, vorrei stare insieme a te ogni ora di ogni giorno, senza sprecare neanche un attimo. Non mi sono mai innamorato in questo modo di qualcuno e credo che non possa succedere mai più, perciò ti prego, non mandarmi via, sono qui solo per te. Non faccio che pensarti accidenti, ti amo.
Mattia stavolta non riuscì a fare il duro, si avvicinò tanto da sfiorargli le labbra, Nicolas riuscì a parlare: - Come abbiamo fatto ad arrivare a questo punto?
- Non ne ho idea, non so come ho potuto arrabbiarmi con te, scusami, ti prometto che non succederà più.
- Scusami tu, non mi sono reso conto in tempo di quanto fossi importante e ho rischiato di perderti, anch’io ti prometto che non farò più errori del genere.
Si baciarono, poi Mattia staccò le labbra da quelle di Nicolas: - Resta con me stasera - disse.
- Puoi contarci - rispose.
 
Arrivò la risposta da Parigi. Per Christian quella lettera era troppo importante, non avrebbe accettato un no, doveva andare via da quella casa che sembrava più che altro una prigione. Gli tremavano le mani mentre apriva la busta, poi lesse: l’avevano preso. Aveva realizzato il suo sogno. Non perse tempo, andò in camera sua e preparò la valigia; voleva andare via il prima possibile ma sapeva che avrebbe dovuto affrontare prima i suoi zii quindi spense per un attimo l’entusiasmo e andò in salotto dove trovò entrambi.
- Ecco il ricchione - disse suo zio in modo aggressivo - dove sei stato? A scoparti qualche sfigato come te?
Christian fece finta di niente: - Mi hanno preso alla scuola di Parigi, parto domattina presto. Prenderò un taxi per andare all’aeroporto.
- Sono proprio curioso di sapere come te la caverai.
- Non credo lo saprai, non avrete notizie di me, da domani sparirò e sarà come se non fossi mai esistito, finalmente vi libererete di me.
Sua zia non si mosse, mentre lo zio andò verso di lui, Christian indietreggiò per paura di prendere qualche schiaffo o calcio, cosa che ormai succedeva spesso.
- Vai pure, ma dovresti ringraziarci perché se non fosse stato per noi, tu ora saresti in mezzo alla strada, altro che Parigi.
Christian non rispose, andò in camera sua e finì di preparare le sue cose, controllò su Internet il primo volo del giorno dopo per Parigi, era alle sette.
Stava per lasciare l’Italia, la sua vecchia vita per iniziarne una nuova, e sperava che questa sarebbe stata migliore, anche se difficilmente le cose sarebbero andate peggio di come erano andate fino ad allora.
 

Angolo autore: E così siamo arrivati alla conclusione. Ringrazio tutti coloro che hanno letto la mia storia e in particolar modo Alessandroago_94 che ha recensito tutti i capitoli. Non c'è un finale vero e proprio quindi lascio immaginare a voi un eventuale proseguo della storia. Grazie ancora e a presto :)

 

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: s1mo94