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Autore: Kiji    07/02/2014    3 recensioni
Lay sta passando un momento difficile. La sua popolarità è la più bassa del gruppo e viene costretto ad accettare qualcosa che lo sconvolge: un duetto con Jonghyun degli SHINee. Potrà l'odio tra i due protagonisti, essere messo da parte per la buona riuscita del progetto? Amore, odio, gelosie.... tanti sentimenti che verranno messi in gioco in una sola storia. Spero vi piacerà ed aspetto con pazienza i vostri commenti...
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Lay, Lay
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Jong non tornò in stanza, né quel giorno né i successivi. Mi accorsi non appena entrato che tutto ciò che gli riguardava, era sparito nel nulla. Toccai senza intensità il suo letto, il calore stava per sparire lasciando posto al freddo della lontananza. Piansi copiosamente, come non facevo da tempo. In quella disperazione, avevo rinchiuso la mia anima.
Sdraiandomi su quel materasso, cercai di trattenere il suo profumo, ma era solo un’illusione. Passai 5 giorni letteralmente distrutto, immobile sul suo letto cercando di capire il senso delle mie azioni. Avevo la possibilità di cambiare, ma la paura mi aveva trattenuto. Mancavano due giorni al mio rientro nel gruppo, ma ancora non avevo deciso cosa fare. Dovevo abbandonare le mie speranze? Vivere una vita anonima ricordando la gloria del passato, ma con il cuore più leggero, oppure tornare a combattere? Se avessi ripreso la mia vita in quel modo, in quelle condizioni, sicuramente non avrei risolto nulla.
Il Capo Kim mi avrebbe sbattuto fuori o peggio, mi avrebbe messo in disparte, lasciando che la mia figura di idol venisse dimenticata. Il destino più temibile, le ali spezzate in una carriera che ti spinge a crescere sempre di più. Dovevo cambiare altrimenti sarebbe finito tutto, vivere quella situazione era impossibile. Fu in quella miriade di pensieri, che sentii bussare alla mia porta. Non avevo voglia di vedere nessuno, non c’era peggio di fingere di stare bene quando si vuole solo morire.
– Lay, so che sei dentro, per favore aprimi. – La voce di Kris era netta e distintiva. Cosa voleva ancora? Non riuscivo a parlare, volevo solo scomparire nel nulla. Non riuscivo a smettere di piangere ed i singhiozzi riecheggiarono lenti nella stanza.
 – Non piangere Lay, per favore apri questa porta. Ho qualcosa di importante da dirti. – Mi alzai ma le gambe sembravano di cartapesta. Molli e fragili non riuscivano ad obbedire ai miei comandi. Stupido corpo che mi tradiva nei momenti peggiori! La mano si avvicinò alla maniglia ed in un attimo lui mi fu di fronte. Il suo sguardo di stupore era terribile, ma il mio aspetto era anche peggio.
“Non guardarmi in quel modo.” Pensavo in silenzio. Mi sentivo patetico ed inutile, ormai era una sensazione che mi perseguitava. Kris mi abbracciò forte, ma lo spinsi via da me con tutta la forza che mi restava.
-No, ti prego non farlo. Così perderò per sempre il suo odore. – Ero disperato e dicevo cose senza senso, me ne accorgevo da solo. Il mio amico mi osservava in silenzio, sembrava così smarrito.
– Non doveva andare così. Noi… pensavamo di aiutarti. – La sua mano si appoggiò sulla mia ancora tremante. Neanche la sua frase detta di sfuggita riusciva ad incuriosirmi, semplicemente, volevo restare solo con me stesso ad annegare nel vuoto.
Mi portò dentro chiudendosi la porta alle spalle e mi scortò con forza fino al letto, stando attendo a lasciarmi il mio spazio. Non appena mi sedetti, si avvicinò alla finestra scostando le tapparelle per far entrare la luce del sole pomeridiano e mi guardò straziato dal dolore.
– Cos’è successo Lay? Cosa ti ha fatto Jong per ridurti in questo stato? – Lui sapeva? Per quale motivo era al corrente che quella persona era stata qui? Non capivo ma una parte di me aveva già intuito. Non risposi, solamente lo guardai e lui sembrò tremare di paura.
– Scusa Lay, è colpa nostra. Abbiamo fatto in modo che finissi nella sua stanza. E’ stata una mia idea ma sembrava l’unico modo per farti stare meglio. Maledizione, ogni volta che cerco di aiutarti peggioro la situazione! – Strinse il pugno con frustrazione. Cosa ne sapeva lui? Per quale motivo si immischiava nella mia vita? Ero arrabbiato ma non riuscivo a protestare o ad emettere qualsiasi rumore. Ero come un guscio vuoto, dentro di me non era rimasto nulla.
– Lay cazzo parla! Cosa ti sta succedendo? Non riesco a vederti così, ti prego! – Si avventò su di me, scuotendo con forza il mio corpo, ma io non sentivo nulla. Era tutto inutile.
– L’ho lasciato andare. Potevamo ricominciare, ma… non posso ferirlo ancora. – Non riconobbi la mia voce, perché? Stavo davvero impazzendo? Vedevo Kris, ma non distinguevo più il suo volto. Chi era? Perché mi toccava in quel modo? Urlai senza pensarci “lasciami andare.” Mi dibattevo come un pesce uscito dall’acqua, mi mancava l’aria.
– Stai calmo! Non ti farò del male Lay. Va tutto bene adesso, smettila di soffrire in questo modo. – Neanche le sue parole di conforto riuscivono ad arrivarmi. Solo quella scena mi torturava dentro. Quel rumore sordo del mio cuore che scoppiava dal dolore.
Mi cullò per tutto il tempo, mentre vivevo in quell’incubo. Solo dopo tante ore riuscii a rilassarmi, cadendo nel baratro del sonno. L’inquietudine c’era ancora, ma non avevo più forza per lottare. Sdraiato sul letto di Jong, vedevo il volto di Kris, nuovamente integro e piangevo senza motivo.
– Lay, mi stai ascoltando? – Annuii, ma non ero sicuro della mia risposta. Quel momento di lucidità, quanto a lungo poteva durare?
– Devo scusarmi con te Lay, ho sempre sbagliato tutto nei tuoi confronti, fin da quando ci siamo conosciuti ad ora. Ti ho sempre visto come un fratellino, una persona di cui prendermi cura, ma non mi ero mai reso conto di come questo mio comportamento avrebbe influito su di te. Ti ho voluto bene più di tutti, ma non sono mai riuscito a provare altro che questo. Ho amato e amerò per sempre un solo uomo e non potevo farci nulla. Avevo capito che mi amavi, ma cosa dovevo fare? – Abbassò la testa  e notai quelle goccioline che iniziavano a torturargli il volto così perfetto.
– Non potevo abbandonarti, ma ti ho fatto soffrire. Per questo motivo volevo con tutto il cuore che tu trovassi una persona che ti amasse a pieno. Speravo che così facendo avrei eliminato il mio senso di colpa. Credevo che quella persona potesse essere Chen, ma mi sbagliavo. Quel giorno quando tutto è successo, chiamai te per primo proprio per questo motivo. Ero convinto che provavi qualcosa per lui e volevo che fossi il primo che avrebbe trovato al suo risveglio, ma ho combinato un disastro. Chen aveva preso quelle pillole, ma aveva già vomitato e senza pensarci ti ho messo in agitazione. Non potevo immaginare… - Si fermò per un attimo cercando di recuperare il fiato.
Sebbene i miei movimenti erano lenti, la mia mente elaborava i pensieri più velocemente, anche se di poco. Capii la sua preoccupazione ed il suo dolore, ma ancora non trovavo una vera colpa nelle sue azioni.
– In quel momento ho capito che amavi Jonghyun sunbae, ma era troppo tardi. Lui era in quel dannato letto d’ospedale e tu non reagivi più. Ci ho provato Lay, volevo aiutarti. Credevo che Jong non provasse nulla per te, ma ancora ero in errore. Lui ti ama Lay ed io ho sempre provato ad allontanarlo da te. Quando sei uscito dall’ospedale, gli ho chiesto di non incontrarti. Gli ho spiegato com’era difficile per te, in realtà non avevo capito nulla. Sono solo uno stupido! – Cosa stava dicendo? Aveva frainteso ancora una volta. Kris non sapeva i veri sentimenti di Jong, per questo parlava in quel modo così infantile, vero?
– Lui non mi ama. E’ innamorato di Chen, me lo ha confessato il giorno dell’incidente. Gli ho spezzato il cuore e l’ho quasi ucciso, sono troppo pericoloso per lui. Non posso avvicinarmi perché altrimenti morirebbe. Sono un veleno incontrollabile. – Kris avanzò ancora, accarezzandomi il viso dolcemente e sorridendo come uno stupido.
– Ti sbagli Lay, so per certo che hai frainteso tutto. Jonghyun ha sempre amato una sola persona. Il suo cuore un po’ troppo duro si è aperto per un solo sorriso. Prendi questa. – Mi diede una piccola busta bianca. Dentro l’ignoto mi aspettava, ma volevo davvero rischiare? Con ancora mille domande, lui riprese a parlare.
– L’ha trovata casualmente Chen. Leggendola sono sicuro che avrai le idee più chiare, non posso fare altro per te Lay. Decidi tu cosa vuoi farne. Leggerla o strapparla per sempre, due possibilità che solo tu puoi prendere o lasciare. Sappi solo che il destino non è scritto nel cielo, siamo noi che lo creiamo, scrivendo giorno dopo giorno la nostra vita, non pensare mai che tutto è finito ancor prima di incominciare. – Non disse altro.
Mi lasciò solo con i miei dubbi sapendo bene che la decisione spettava a me. Non sapevo cosa avrei trovato lì dentro, forse tutto o forse niente, ma nel momento esatto in cui lo scoprii, nulla fu più come prima. 
  
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