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Autore: VA1994HC    07/02/2014    0 recensioni
“Cavolo, mancano cinque minuti all’inizio del corso di letteratura!” pensai addentrandomi di corsa per i corridoi stracolmi di gente. La mia corsa procedeva indisturbata fino a quando non mi scontrai con qualcosa, o meglio qualcuno… -Stai attento!- lo rimproverai, ancora con lo sguardo puntato sul pavimento, massaggiandomi la fronte. -Scusami, non ti avevo vista!- rispose un ragazzo dalla voce roca; alzai lo sguardo e fu allora che mi persi completamente in due occhi verdi abbaglianti, che parevano smeraldi, mai visti prima. -Sono Harry, Harry Styles! Sono nuovo e perciò non so muovermi ancora bene in questa scuola-. -N-Non ti preoccupare! Ormai sono in ritardo per il corso di letteratura, quindi posso accompagnarti nella tua classe!- esclamai, adesso soffermandomi sulle fossette, parecchio graziose, ai lati della sua bocca rosea. -Che ne dici se, visto che siamo entrambi in ritardo, andiamo a prendere un caffè, ovviamente offerto dal sottoscritto!- esclamò scuotendosi i ricci in un movimento meccanico. Annui per dargli il consenso e sorridendogli dissi-Io sono Alyson Davies!-.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Correvo a perdifiato tra le stradine londinesi, pur di allontanarmi da lui. Mi aveva svelato con una leggerezza inaudita il suo tradimento con Katy, la mia migliore amica o meglio ex… Il vento mi faceva raggelare le ossa, ma poco mi importava, niente mi avrebbe potuto fare più male di quella dichiarazione ricevuta pochi attimi prima; un anno di fidanzamento pieno di amore, probabilmente non corrisposto, buttato al vento. Le lacrime che cadevano dai miei occhi, venivano sostituite da altre appena nate. “Cavolo, mancano cinque minuti all’inizio del corso di letteratura!” pensai addentrandomi di corsa per i corridoi stracolmi di gente. La mia corsa procedeva indisturbata fino a quando non mi scontrai con qualcosa, o meglio qualcuno… -Stai attento!- lo rimproverai, ancora con lo sguardo puntato sul pavimento, massaggiandomi la fronte. -Scusami, non ti avevo vista!- rispose un ragazzo dalla voce roca; alzai lo sguardo e fu allora che mi persi completamente in due occhi verdi abbaglianti, che parevano smeraldi, mai visti prima. -Sono Harry, Harry Styles! Sono nuovo e perciò non so muovermi ancora bene in questa scuola-. -N-Non ti preoccupare! Ormai sono in ritardo per il corso di letteratura, quindi posso accompagnarti nella tua classe!- esclamai, adesso soffermandomi sulle fossette, parecchio graziose, ai lati della sua bocca rosea. -Che ne dici se, visto che siamo entrambi in ritardo, andiamo a prendere un caffè, ovviamente offerto dal sottoscritto!- esclamò scuotendosi i ricci in un movimento meccanico. Annui per dargli il consenso e sorridendogli dissi-Io sono Alyson Davies!-. Mi appoggiai ad un muretto alto qualche metro, per riprendere fiato ed i ricordi continuarono ad investirmi. -Aly, guarda!- esclamò Harry indicando una stella cadente in cielo. -Perché mi hai portato qui Hazza?- chiesi curiosa del motivo per il quale io fossi dovuta uscire di soppiatto alle tre di notte da casa mia. -Come non ricordi?-domandò facendo il finto offeso. Scoppiai a ridere per la sua espressione troppo buffa, altamente bambinesca. -Lo sai che la memoria non è il mio forte!- risposi, iniziando a strappare l’erba dal prato e tornando ad osservare quel fantastico cielo stellato. -Oggi sono cinque mesi che ci conosciamo e volevo festeggiarli!-disse, voltandosi dall’altra parte e facendo l’offeso. -Pensavo li avessi festeggiati già stamattina, nel bagno delle ragazze con Ashley!- risposi, ricordandomi la scena di quei due che si accoppiavano sul lavabo e delle mie lacrime che non tardarono ad arrivare. Ogni volta era sempre la stessa storia, lui che si fidanzava ed io che piangevo perché innamorata persa. Ero solo una stupida illusa! -Ci hai visti?-chiese lui, improvvisamente preoccupato. -Ed anche sentiti, direi!-ribattei arrabbiata e in preda alla morsa della gelosia. Per qualche minuto tra di noi calò un silenzio imbarazzante, fino a quando Harry non si avvicinò a me ed iniziò a farmi il solletico sui fianchi, il mio punto debole. -Sei ancora arrabbiata con me, Aly?- domandò lui facendomi il labbruccio. -Come potrei essere arrabbiata con te, Harold?- esclamai ridendo. Quando ritornai a respirare regolarmente, ricominciai a correre come se non ci fosse un domani, anche se le mie gambe chiedevano pietà. L’adrenalina che scorreva nel mio corpo, mi aiutava ad affrontare, nel migliore dei modi, i ricordi della mia storia con Harry. Presi il libro di biologia e mi diressi, con molta calma, nella mia classe dove il professor Robinson, accoglieva i suoi alunni già seduto dietro la cattedra. Andai a sedermi al solito posto, aspettando quel ritardatario di Harry che entrò correndo in aula, verso la fine delle lezioni. Dopo che ebbe subito il solito rimprovero di Robinson, si avvicinò a me a grandi falcate sussurrandomi velocemente nell’orecchio-Io ed Ashley stiamo ufficialmente insieme!-. Quel pomeriggio piansi come una disperata e grazie alla mia migliore amica, Katy, e ad i suoi incoraggiamenti, riuscii a ristabilirmi. “Quella stronza!” pensai durante la corsa “Diceva che Harry era solo un coglione che non mi meritava ed adesso è finita anche lei nella sua trappola!”. -Non ce la faccio più, quell’ Ashley è davvero asfissiante. Mi sembra di essere continuamente tenuto sotto sorveglianza; penso proprio che la lascerò!- mi disse il riccio con sguardo stanco. Il mio cuore sembrò risvegliarsi dallo stato di trans in cui era stato per quelle sei settimane e, dal mio sguardo non poteva che trasparire solo felicità. -E a te, come va con Matthew?- chiese poi. -Potrei dire che è peggio di Ashley!- risposi ridendo e contagiandolo. Matthew era davvero un bravo ragazzo e mi aveva aiutato molto, dopo tutto quello che era successo con Harry, ma sentivo la necessità di lasciarlo, non potevo più mentirgli! -Sai Aly, lui è così fortunato! Tu sei una ragazza bella, simpatica, solare, intelligente e tutte qualità fantastiche; io sono solo uno stupido che non ha mai compreso quanto fosse fortunato ad avere una persona così perfetta al proprio fianco. Se potessi tornare indietro nel tempo, ti chiederei di essere la mia ragazza!- esclamò imbarazzato e rattristato allo stesso tempo, con lo sguardo basso. -Non è mai troppo tardi!- sussurrai a qualche centimetro dal suo viso, facendo incontrare i miei occhi azzurri con i suoi verdi. Harry sorrise felice e, poggiando delicatamente una mano sulla mia guancia, mi baciò, prima piano e poi sempre con più sentimento. Ebbi un fremito, le mie labbra, secche per il freddo, sembrava ricordassero le sue, morbide e delicate che davano costantemente di menta. -Katy! Katy!- gridai felice al telefono. -Come mai così felice Aly?- chiese lei stranita. -Oggi io ed Harry eravamo in camera sua, come quasi ogni pomeriggio, e ci siamo baciati. Una cosa tira l’altra ed abbiamo finito per fare l’amore! Per completare il tutto, mi ha chiesto di essere la sua ragazza!- esclamai sempre più felice. -Ah… Sono molto felice per te!-disse con non molta convinzione. -Sei sicura di stare bene? Ti sento strana!- -N-Non ti preoccupare per me, adesso devo andare al supermercato con mia madre. Ci vediamo domani Aly!- e, senza darmi il tempo di rispondere, riattaccò il telefono, interrompendo la telefonata. Adesso riuscivo a capire perché la mia amica si era comportata in maniera così strana, facendomi credere di odiare Harry ed evitando qualsiasi discorso su di lui; lei lo amava ma non me l’aveva mai detto. Aveva preferito che lui stesse con entrambe contemporaneamente! Riniziai a piangere lacrime amare ripensando a tutti i ti amo detti,a tutti gli abbracci, alle molteplici volte in cui avevamo fatto l’amore, alle numerose serate passate a vedere un film Splatter mangiando una pizza e bevendo la birra, a tutti le ubriacate in discoteca, a tutte le lotte giocose perse da me in partenza, a tutto l’amore che io gli avevo donato per più di due anni, alla mia felicità quando crebbi di coronare il mio sogno in seguito ad un suo “Vuoi essere la mia ragazza, Aly?”. Che stupida ragazzina che ero stata, davvero ingenua a credere che a diciassette anni avessi potuto trovare il ragazzo dei miei sogni, il mio principe azzurro. Andai a casa di Harry, in quanto stesse male per la febbre ed aprii la porta con la chiave nascosta sotto lo zerbino, dove mi aveva rivelato stesse: volevo fargli una sorpresa. Entrai nell’appartamento e venni accolta da una ventata di calore; non vedendo il mio ragazzo né in salotto, né in cucina salii al piano di sopra diretta in camera sua. Sentii delle grida di una ragazza provenire da dentro di questa. -Harry io non ce la faccio più ad andare avanti così! Da un mese a questa parte io tradisco la fiducia della mia migliore amica e mi faccio prendere in giro da te che continui a dirmi “La lascerò al più presto” e poi pensi di risolvere tutto con una scopata! Io mi sono stancata Harry, o me o lei!- . La testa iniziò a girare vorticosamente e vidi tutto sfocato; la porta di legno si spalancò e osservai gli occhi sgranati della mia amica e la sua bocca spalancata, la stessa espressione del mio ragazzo. -Vedo che ti è guarita in fretta la febbre!-gridai tra i singhiozzi, prima di fiondarmi fuori da quella casa; venni bloccata sulla soglia da Harry. -Aly mi dispiace che tu lo sia venuta a scoprire così ma io e Katy ci frequentiamo da un mese a questa parte!- disse senza ombra di tristezza. Lo guardai schifata e poi gli posi la fatidica domanda: -Perché?- chiesi mentre le prime lacrime iniziarono a fuoriuscire, solcando il mio viso. -Non mi soddisfacevi più!- disse facendomi sentire uno schifo-Però se vuoi possiamo rimanere amici!- aggiunse dopo, mostrandomi un sorriso amichevole. Mi liberai dalla sua stretta e, dopo avergli sferrato, con tutta la forza in mio possesso, un bel ceffone sulla guancia, gli gridai di rimando un “Vaffanculo”. Stanca di piangere, iniziai a dirigermi verso casa mia con la testa bassa, non volevo che la gente mi additasse a causa delle mie condizioni. La mia camminata procedette indisturbata fino a quando non mi scontrai con qualcosa, o meglio qualcuno… -Stai attento!- lo rimproverai, ancora con lo sguardo puntato sul pavimento, massaggiandomi la fronte. -Scusami, non ti avevo vista!- rispose un ragazzo dalla voce squillante e allegra; alzai lo sguardo e fu allora che vidi due occhi azzurri, molto più chiari dei miei, che trasmettevano allegria e spensieratezza, perciò non potei fare a meno di ricambiare il sorriso di quel bel ragazzo dinanzi a me. -Sono Louis, Louis Tomlinson! Mi sono appena trasferito in questa città da Doncaster, quindi non sono ancora riuscito ad ambientarmi perfettamente-. Mi sembrava di aver già vissuto un momento del genere, ma cercai di ignorare quella sensazione di deja vu che mi invase. -Non preoccuparti! Visto che non ho niente di meglio da fare, se vuoi posso farti da guida turistica-esclamai, adesso soffermandomi sulle rughette che gli si formavano intorno ai quei meravigliosi occhi, quando sorrideva. -Che ne dici di iniziare la gita prendendoci un caffè, ovviamente offerto dal sottoscritto!- esclamò, pettinandosi il ciuffo ben eretto in testa, con le mani. Annui per dargli il consenso e sorridendogli dissi-Io sono Alyson Davies!-.
  
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