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Autore: vale_9826    07/02/2014    2 recensioni
Akito e Sana non si conoscono, anzi, appartengono a due mondi molto diversi. Lui un nobile conte, lei un umile levatrice. Possono due vite così diverse incrociarsi? Nella mia storia si! E sarà Natsumi, la sorella di Akito, che incinta di molti mesi porterà Sana a presentarsi alla grande Villa Hayama per ottenere un lavoro. Cosa succederà?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Aya Sugita/Alissa, Natsumi Hayama/Nelly, Sana Kurata/Rossana Smith, Tsuyoshi Sasaki/Terence | Coppie: Sana/Akito
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Era una calda giornata di giugno, con un sole splendente che accecava chiunque. In una strada di campagna piena di verdi alberi e piante passava un piccolo carretto. Alla guida di quest’ultimo vi era una donna di circa 23 anni, la cui bellezza era pari a quella di una dea. Lunghi capelli rossi ramati, due grandi occhi color cioccolato e un viso dai lineamenti dolci e delicati. A suo fianco c’era una bambina, sua figlia, che rispecchiava completamente le caratteristiche fisiche della madre, eccetto il fatto che aveva dei bellissimi occhi azzurri come il cielo.                                                                                                                                                                    
Il viaggio era stato molto lungo e faticoso, e il caldo non aiutava per niente, neanche i numerosi alberi aiutavano a rinfrescare un po’ la strada. Ormai la donna era allo stremo delle forze e l’afa le stava portando via le ultime rimaste. Fortuna che la bambina stava dormendo da molte ore come un angelo con la testa poggiata sul ventre della madre, almeno da addormentata non soffriva troppo il caldo. Dopo un po’ finalmente il carro arrivò a destinazione: la grandissima e lussuosissima villa del nobile conte Hayama. La giovane donna si guardò intorno spaesata, caspita se era grande! Da un lato non vedeva l’ora di entrare per trovare finalmente riparo dal sole, dall’altra era un po’ preoccupata. Lei era una levatrice, ed anche se non c’è ne erano molte in giro non era scontato che l’avrebbero presa. A quanto si diceva la sorella del conte era incinta e aveva bisogno d’aiuto, e lei non se lo era fatto ripetere due volte. Le serviva assolutamente un lavoro. Si fece coraggio prese un bel respiro e cominciò a scuotere dolcemente la figlia per destarla dal suo sonno. La bambina aprì lentamente i suoi due meravigliosi cieli azzurri e alzò il capo. Si guardo attorno anche lei spaesata, poi con l’aiuto della madre scese dal piccolo carro e insieme si avviarono  verso il grande portone di ingresso marrone scuro. Poco dopo un uomo venne ad aprire e le fece entrare in casa. L’uomo mediamente alto aveva capelli scuri e occhi altrettanto scuri, aveva però un aria molto allegra e gentile, infatti fece accomodare la donna e sua figlia nel salotto con grande gentilezza e rispetto, cosa che di solito alle levatrici non era mai riservato. L’uomo, dal nome Tsuoshy Sasaky, si dileguò poco dopo per andare a chiamare il conte che in quel momento si trovava nel suo studio.
Debiti. Montagne di debiti! Era a questo che pensava Akito Hayama quando sentì bussare alla porta del suo studio. Esasperato Akito diede il permesso al suo attendente di entrare, perché sapeva che era lui. Lo capiva dal suo modo di bussare deciso e affrettato.
- Hey Akito è arrivata la levatrice!- esclamo Tsuyoshi quando entrò nello studio
Si il suo attendente lo chiamava per nome, erano praticamente cresciuti insieme, e la formalità non andava a genio a nessuno dei due. Un po’ annoiato Akito si alzò dalla sedia davanti la scrivania e seguì Tsuyoshi per incontrare la levatrice. Voleva fare questa cosa in fretta, dato che aveva parecchie cose da fare e dato sua sorella lo aveva letteralmente esasperato per avere una levatrice. Quando vide la levatrice in questione però gli sembrò di vedere non una comune giovane donna, ma un angelo venuto dal cielo. Rimase incantato da quegli occhi così profondi e dal suo viso delicato, inoltre aveva un corpo perfetto, con delle curve mozzafiato che avrebbero fatto impazzire chiunque. Dal canto suo la levatrice non poté fare a meno da rimanere colpita dal giovane conte e dai suoi occhi dorati che l’avevano praticamente ipnotizzata. Le ricordava qualcuno, qualcuno che le aveva fatto del male in passato e al quale assomigliava come una goccia d’acqua, a parte per i capelli biondo cenere. Entrambi rimasero a guardarsi per diversi secondi, occhi negli occhi. Fu la piccola bambina di appena 4 anni a spezzare il silenzio che si era creato in quella stanza
- Papà!- esclamò quasi ipnotizzata anche lei dalla vista dell’uomo. Fu allora che la levatrice si “svegliò” e si presentò subito per rimediare all’errore della figlia
- Papà?- domandò Akito ad alta voce prima che la donna potesse parlare. Non riusciva a capire cosa c’entrasse lui col padre di quella bambina dal viso tanto dolce
- Vi prego di scusare mia figlia conte Hayama, io sono la levatrice Sana Kurata!- disse lei facendo un piccolo inchino
- Vedo che conoscete già il mio nome, bene, piacere di conoscerla signorina.

Salve a tutti! Eh già sono di nuovo qui con una nuova fanfiction che spero seguirete. Ho preso ispirazione dalla ormai famosa fiction "Il Segreto" che, anche se non seguo più, mi stava piacendo molto. Naturalmente non avrete capito molto dal prologo un po' corto ma se mi seguirete saprete tutto. Non so ancora dove mi porterà questa storia ma spero di non fare pasticci XD Ringrazio già tutti coloro che recensiranno e mi faranno sapere cosa ne pensano, e, anche a chi legge soltanto! Non sono sicura di riuscire a mantenere i caratteri originali dei personaggi ma farò del mio meglio. Un bacio a tutti, Vale! 
  
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