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Autore: Berry Depp    07/02/2014    2 recensioni
"È così che funziona, pensi alla morosa, alla casa, eccetera, e sei morto. Quindi dammi retta, mister, pensa solo a ciò che vuoi veramente: farla finita con quei bastardi che stanno nascosti là dietro come conigli eunuchi, così puoi tornare a casuccia. Semplice, non trovi?"
Quella che prima era una semplice rivolta a Shamar si è trasformata in una vera e propria guerra mondiale su Mobius. Tutti voglio aggiudicarsi lo Smeraldo Gigante per poter conquistare l'intero pianeta. Un tempo un po' indeterminato, visto che ci sono ancora le carrozze, ma le armi sono all'avanguardia.
Qualcosa venutami in mente oggi pomeriggio e che ho subito sviluppato, la considero più una sfida contro me stessa, per mettermi alla prova, credo sarà la cosa più grande che abbia fatto finora, con i suoi (non calcolati, solo immaginati) 30 capitoli. Spetterà a voi dire cosa ne pensate ;)
[Sonic x Amy] [Silver x Blaze] [Shadow x Maria] [Knuckles x Rouge] [Vector x Vanilla] [Jet x Wave]
Genere: Comico, Guerra, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Shadow the Hedgehog, Silver the Hedgehog, Sonic the Hedgehog, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Shadow si divertiva come un matto a sgozzare la gente, a torcergli il collo, a gambizzarla e farla morire nel dolore. Gli piaceva vedere come la vita abbandonava gli occhi di tutti quei soldati, come si contorcevano per il dolore, come soffrivano. Sapeva che tutto quello che stavano facendo, che stava facendo, era giusto. Perché quei poveracci avevano deciso di impadronirsi di Mobius e lui non lo avrebbe mai permesso. Per questo dovevano soffrire.
E poi pensava a Maria, che lo aspettava a casa. Una volta gli aveva detto che non era giusto fare la guerra, che quei soldati erano lì per lo stesso motivo per cui anche lui era lì. Avevano uno scopo, così come lo aveva lui e potevano ucciderlo così come lui uccideva loro. Non avevano il diritto di morire con tutta quella sofferenza, perché stavano solo compiendo il loro lavoro. Che anche loro avevano una famiglia che li aspettava a casa, qualcuno che li amava, degli amici.
Siccome, però, Shadow odiava litigare con Maria, preferiva stroncare lì la discussione e mangiare l’arrosto che lei aveva preparato.
E ora non riusciva a descrivere la sensazione che sentiva. Semplicemente si sentiva lui. Non vedeva suoi compagni in giro, ma non gliene importava poi così tanto, quella era una faccenda tra lui e chiunque gli si parasse davanti.
Fu mentre infilzava un soldato con la punta della baionetta che notò una luce verdognola con la coda dell’occhio. Si voltò di colpo e vide il novellino (non ricordava il suo nome, visto che non aveva dato molta retta alle parole del suo capitano) sollevato a mezz’aria e circondato da quella luce. La stessa luce che circondava un enorme carro distrutto mentre veniva abbattuto su un gruppo di soldati nemici sgomenti.
Shadow sbarrò gli occhi. Non credeva a quello che stava vedendo. Poi realizzò. Il riccio riusciva a usare la telecinesi. Grazie a quella sollevava oggetti da terra, li scaraventava addosso ai soldati, sollevava i soldati stessi per farli poi volare via, sollevava se stesso!
Dopo il primo momento di sgomento, sorrise alla vista di quel potenziale asso nella manica. Poi, però capì che quel loro potenziale asso nella manica, poteva anche essere la loro rovina.
Cominciò a correre verso di lui, per fermarlo, e spiccò un enorme balzo per raggiungerlo: stava a circa tre metri e mezzo da terra.
Lo afferrò per una caviglia e rimase appeso, cercando di avvertirlo, di dirgli di smetterla.
  -Novellino! Ehi, ragazzo! Smettila! Mi senti? Spegniti!- urlava in tutte le lingue che conosceva (una, compresa la sua), ma Silver non sembrava fare caso a lui, mentre faceva una strage.
Allora Shadow decise di arrampicarsi letteralmente sul corpo del ragazzo. Notò che i suoi occhi erano completamente assenti, anche loro colorati di quella luce verde acqua.
Visto che non rispondeva nemmeno se gli faceva le smorfie più brutte che gli venivano, gli diede un forte pugno e fu allora che Silver fu abbandonato dalla luce verde che riempiva i suoi occhi e che lo circondava. I due precipitarono da quell’altezza proprio mentre l’allarme di prima annunciava la ritirata. Shadow si riprese più in fretta del compagno, così lo afferrò per un braccio e lo trascinò in trincea, lui correndo spedito, Silver incespicando ad ogni passo.
  -State tutti bene? Abbiamo avuto vittime?- Sonic girava allarmato tra le trincee. Finalmente tornò nella sua, dove i suoi compagni cercavano di dare un senso alle parole di Shadow. Il blu si accorse di quanto Silver fosse scosso e del brutto segno sul suo zigomo sinistro. Gli si avvicinò e prese il suo mento tra le dita.
  -Tutto apposto, Silv?- chiese, tamponandogli lo zigomo con un panno imbevuto.
  -S... si...- balbettò lui.
  -Abbiamo avuto morti?- si informò allora il capitano senza dare retta a Shadow che cercava di farsi ascoltare.
  -Sei, per l’esattezza- disse Tails, seduto accanto a Charmy –tre dal primo squadrone, due dal quinto e uno dal sesto. Uno del primo e quello del sesto morti per fuoco amico.
  -Cazzo- esclamò Sonic –cazzocazzocazzo! Sei stato tu, Jet?
Jet si voltò guardandolo storto, poi tornò a pulirsi le penne.
  -No, Sonic- fece Silver, guardando per terra -sono stato io.
Sonic corrugò la fronte, poi Shadow si fece avanti.
  -Mi degnereste di uno sguardo?- domandò corrucciato –Il tuo amato novellino, caro il mio capitano, è in grado di usare la telecinesi.
A quel punto Sonic guardò meravigliato il riccio argentato, poi tornò a fissare Shadow contento.
  -E non è fantastico?- chiese sorridendo.
Shadow roteò gli occhi: -No, che non lo è, troglodita! Per prima cosa perché diventa una macchina da guerra che distrugge anche i nostri compagni senza nemmeno accorgersene (ci pensa già Jet a questo ed è anche troppo). Secondo, perché gli avversari l’hanno visto e possono utilizzarlo a loro vantaggio, catturandolo.
Shadow aveva ragione, lo sapevano tutti. Sonic sospirò e Silver fece lo stesso.
  -Sarà meglio riposare, prima che ci chiamino di nuovo- disse il riccio blu, alzandosi e dirigendosi al suo giaciglio.
Silver era ancora troppo scosso per riposare e decise di sistemarsi accanto a Tails. 
Guardò per un po’ il capitano. Era sdraiato a pancia sopra con le braccia incrociate dietro la schiena e le gambe accavallate. In quella posizione sembrava la persona più tranquilla del mondo, così indifferente e distaccato. Sembrava sopportare la puzza che aleggiava laggiù, tanto spessa che poteva essere tagliata con un coltello. I suoi occhi scivolarono su due fotografie appese sul suo giaciglio. In una era ritratta una riccia rosa con gli occhi verdi e dal faccino simpatico. Nell’altra c’era un riccetto identico a Sonic, solo di un blu più chiaro. Constatò che dovesse essere la sua famiglia e sospirò girando gli occhi verso la foto di Blaze attaccata nel suo angolino.
  -Quella lì è Amy, la compagna di Sonic. E il bambino è Jackie, ha sei anni. Sonic e Amy avrebbero voluto sposarsi, ma sei anni fa hanno avuto Jackie e da allora non c’è più stato modo di organizzare il matrimonio- Tails spiegò tutto come se avesse letto nel pensiero di Silver, il che era strano, visto che di solito era lui ad entrare nelle menti delle persone.
  -Tu sei uno di quei bambini mandati nelle trincee nemiche per ottenere informazioni?- chiese Silver.
  -Già, io e Charmy Bee facciamo parte di questo squadrone. Scelgono noi bambini perché siamo piccoli e possiamo infilarci anche nei nascondigli più piccoli senza essere visti. Inoltre possiamo anche sorvolare le trincee senza che i nemici se ne accorgano.
  -Che schifo!- sbottò Silver a bassa voce –Mandare anche i bambini in guerra!
Tails sorrise mesto e decise di cambiare discorso: -Tu ce l’hai una famiglia?- chiese.
  -Non esattamente. C’è la mia fidanzata a casa che mi aspetta- rispose il riccio -Tu, invece?
  -Io no. Non avevo un posto dove stare, per questo mi hanno trovato subito e mi hanno mandato qui.
Fu in quel momento che Silver sentì tutta la stanchezza della giornata. Si guardò intorno. Shadow dormicchiava, accanto a lui c’era la foto di una ragazza umana bionda. Knuckles era assorto in chissà quali pensieri, a occhi chiusi. Sul suo giaciglio stava appesa una foto di una pipistrella dal seno poderoso. Fu colpito nel vedere che Jet, quando dormiva, sembrava quasi un bambino accoccolato tra le braccia della mamma e, soprattutto, che anche lui aveva una foto accanto a sé. Presentava una rondine viola dallo sguardo magnetico.
Silver era lì solo da quella sera e si sentiva già stanco. Mentre si appisolava nel suo giaciglio, pensò che doveva resistere fino alla fine, perché voleva tornare a casa dalla sua Blaze e niente gli avrebbe impedito di farlo.
 
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Cabina del Capitano:
FATTOOOOO!!!! YEEEEEE!!!! ok, basta, è solo che aspettare un'intera settimana con il capitolo già pronto è davvero terribile e questa settimana per me è stata lunghissima, con tutto che mercoledì non ho avuo scuola per la festa di sant'Agata!
Bene, non ho nulla da dirvi sul qui presente capitolo, ringrazio Alecraft Mounts e shinichi e ran amore per aver recensito e Andreathehedgehog e Dany x per avere inserito la storia tra le preferite!
Sciau!
BD

P.S.: se riesco a farlo vi posto un disegno fatto da me di Sonic e Amy versione famigliola felice
  
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