Storie originali > Azione
Segui la storia  |       
Autore: _Naira    07/02/2014    2 recensioni
buongiorno o buonasera a tutti, che dire della mia storia, parla di una ragazza con una personalità da scoprire e una vita incasinata, spero vi piaccia, è la prima storia che scrivo!
isy_94
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Pov Naira 
Oggi è la vigilia, sono passati 3 giorni da quando hanno ricoverato mia madre e dire che sto bene sarebbe una cazzata, però stare qui mi aiuta a non pensare, lui è la mia medicina, la mia droga, la mia vita.. testarda, a volte brutta vita, ma la migliore sotto milioni di aspetti. Non sento mio papà da quella sera, sono decisa a passare con lui almeno questi due giorni, ha bisogno di qualcuno che gli ricordi di non essere solo, come ne ho bisogno io. È mattina presto, sveglio Enrico con non poca fatica e gli chiedo se mi accompagna su, si alza e si prepara. 
Sono arrivata, lui è andato via dicendomi che verrà il 26, sto parlando con mio papà e quello che mi ha appena detto mi ha fatto iniziare a piangere.
"Non la lascerò perché tutto ciò che di bello mi ha dato nella vita sei stata tu e le sarò eternamente grato per questo." Non dimenticherò mai queste parole, mi si sono incise nell'anima, nel cuore, nelle ossa, penso di non aver mai capito fino in fondo mio papà e le sue decisioni o le sue ragioni e per questo mi sento in colpa, l'ho sempre giudicato e ora capisco quanto sia stato difficile per lui. Passiamo una viglia e un natale discreti, cerchiamo di sembrare felici almeno per un po di tempo. 


Pov Enrico
Naira è a casa due giorni quindi ho tempo per pensare a cosa regalarle, si lo so che avrei dovuto aver già comprato il regalo ma averla a casa non me l'ha permesso. Sto pensando da minimo due ore ma non mi viene in mente niente di eccezionale. Per la prima volta in vita mia mi sento amato e voglio dimostrarle quanto la ami, ci vuole qualcosa che la faccia piangere.... il best of dei Guns n' Roses?! Naaa. Un anello?! No, non stiamo insieme ufficialmente. Poi l'illuminazione. 


Pov Naira 
Sto scendendo con Enrico a fare un giro per Imperia, ci sono i mercatini di Natale e voglio comprare un regalino a mio papà, non ho idea di cosa. Incontriamo Tomas che ci scruta perplesso per poi avvicinarsi. 
"Ragazzi." Saluta freddo. 
"Tomas." Ribatte Enrico.
"Ciao Tomas." Accenno un sorriso. 
"Come state?" Chiede.
"Da dio, ma non credo ti interessi come sta il 'nuovo me'." Virgoletta con le dita.
"Senti... amico.. ero stressato e non pensavo davvero ciò che ho detto.. cioè sono rimasto sorpreso che tu non l'hai convinta a fare qualcosa e che stia durando più di un giorno."
"Mi stai dando della puttana?!" Chiedo alterata.
"Di solito quelle che passano nelle sue mani lo sono." Mi guarda facendo un sorriso falso. 
"Lei è diversa, non è le altre." Prima che possa dire qualcosa il biondo mi difende.
"Anche l'ultima lo era." Ribatte serio.
"Non ho mai detto niente del genere."
"Ma io si e non mi hai ascoltato." L'aria si sta scaldando infatti prendo Enrico per un braccio e ci allontaniamo. È cupo e incazzato, vorrei dirgli di sfogarsi ma ho paura che mi urli in faccia come la volta prima. Torniamo a casa e vedo Silvio che trattiene una risata quando mi vede.
"Bisogna dare da mangiare ai cavalli." Ride.
"Posso farlo io?" Chiedo esaltata.
"Andiamo, ti do una mano." Ride anche il ragazzo al mio fianco. 
"Che mi state nascondendo voi due?" Chiedo scrutandoli con gli occhi ridotti a due fessure. 
"Noi?! Ahahah! Noi niente! Ahahah!" Silvio ha le lacrime agli occhi.
"Se ok.. Andiamo?" 
"Ahahah si biondina!"
Scendiamo nella stalla e vedo che in fondo al corridoio c'è la porta aperta, solitamente a quest'ora è chiusa, e una lunga coda nera spunta alternativamente davanti ai miei occhi, guardo Enrico e lui sorride, non capisco cosa ci trovi di divertente. Inizio a distribuire il fieno e il mangime agli animali mentre il ragazzo pulisce, finito tutto mi prende per mano e si dirige verso quella porta, a pochi passi mi benda gli occhi dicendo che ha una sorpresa per me, mi riprende la mano e mi guida fuori, lentamente mi toglie la benda. Quello che appare nella mia visuale mi fa sorridere e piangere allo stesso tempo. 
Romeo e davanti a me con un fiocco enorme attaccato al collo e uno attaccato alla coda, piango di gioia, il mio ragazzomi abbraccia da dietro, non riesco a smettere di piangere, il pezzato mi viene incontro mettendo il muso contro il mio petto, lo accarezzo, non riesco a credere che mi abbia regalato Romeo. Non ci credo! 


Pov Enrico 
Penso di non aver mai visto nessuno piangere così tanto per un regalo, mentre la stringo fra le braccia mi perdo a pensare, penso a quanto sia cambiato da quando la conosco, anche nelle più piccole cose mi ha fatto cambiare, mi ha fatto diventare una persona migliore e credo che non ci sia sensazione migliore di quella che sto provando nel vederla commossa e felice per qualcosa che ho fatto. Non mi importa più di far vedere alla gente come sono, so che con lei non soffrirò, che mi amerà come nessun'altra hai mai fatto, che farà di tutto per me e che finalmente sono riuscito ad ammettere che non riesco a stare senza lei. Stiamo tornando in casa a mangiare e mio papà le chiede se il mio regalo le è piaciuto. 
"Piaciuto?! È... è fantastico, non pensavo mai più a un regalo, perlomeno non a un cavallo e non a Romeo! Sono... sono stupita, no. Più che stupita!" Risponde gesticolando e sorridendo, quel sorriso fantastico che le illumina gli occhi, che illumina il mondo, che fa battere il mio cuore a ritmi inumani, quel sorriso che mi fa sentire vivo, che guarderei tutta la vita. Finiamo di mangiare e ci mettiamo a letto, la voglia di averla si fa sentire, ma non voglio forzarla, voglio aspettare che si fidi, che sia sicura che non sparirò, non questa volta, non me ne andrò più. Non da lei. L'abbraccio e lei si stringe dentro esso, si fa piccola piccola e questo mi fa sorridere, il mio cuore potrebbe scoppiare dalla felicità. Non c'è cosa più bella che averla qui, sapere che è mia.
"Stai bene?" Mi chiede.
"Eh?! Si perché me lo chiedi?"
"Boh, sei pensieroso."
"Pensavo a quante cose sono succese in un anno." Sorrido dandole un bacio sui capelli. 
"Ahahah! Davvero? E ci sono anch'io?"
"Tu sei la protagonista." La sento sorridere sulla mia pelle. 
"Ahh che grande onore!" 
"vorrei che non andassi più a casa."
"Se e glielo dici tu a mio padre? !"
"Si, sei mia, gli dirò che ti trattengo per un tempo indefinito." 


Pov Naira
'Sei mia.' Quelle due parole dette così dolcemente mi ronzano in testa come una canzoncina che non riesci a smettere di canticchiare, lui è la cosa migliore che mi sia mai capitata, mi addormento sentendo il battito del suo cuore, è il suono più bello che esista, lo ascolterei tutta la vita. Adesso posso dire di essere felice, nonostante tutti gli altri problemi sono felice da fare schifo e non ho mai avuto così tanta paura di tornare ad essere triste. 
"Biondina dormi?!" Sento la sua voce dolce, il suo fiato caldo che mi accarezza il collo, mi perdo in questo momento, lui continua a parlare. 
"Grazie biondina, per tutto. Ti amo e non penso di aver mai provato niente di così forte, vorrei che il mondo intero lo sapesse." Mi accarezza una guancia, sorrido intenerita da quelle parole così spontanee. Aspetto qualche minuto e lo sento alzarsi dal letto, apro piano un occhio per vedere se è davvero uscito e sgaiattolo in cucina, Silvio mi da il buongiorno con brioche alla nutella, caffè e un pezzo di torta alla frutta. 
"Grazie Silvio."
"Prego nana! È bello vederti girare per casa, serviva una donna in più qui." Sorride. 
"Ahahah è un complimento?"
"Si. Sai, tu sei stata l'unica che sia riuscita a far abbassare la testa a mio figlio, sembra un cane in adozione per il padrone,  migliora di giorno in giorno e non sono mai stato così fiero di lui." Sorrido di nuovo intenerita. 
"Non c'è di che, non faccio niente, non gli chiedo niente. Sono felice di rendervi la vita migliore." Concludo uscendo a fumare. 


Pov Enrico
Sono sotto la doccia e sento delle voci in cucina, chiudo l'acqua e mi metto ad origliare legandomi un asciugamano in vita, sento nitidamente tutto e mi trovo d'accordo con mio padre, ha pienamente ragione su tutto, la mia vita è migliore con lei. Esco, mi vesto e la seguo a fumare.

Due mesi dopo

Pov Naira
Sono due mesi ormai che vivo da loro, ogni tanto credo di essere un peso per loro ma ogni giorno mi dimostrano il contrario, Silvio mi permette di aiutarlo ad occuparsi degli animali, stamattina ho visto nascere un puledrino ed è stato fantastico, l'ho preso in braccio per asciugarlo e si è addormento tenendo in bocca il cuffio della mia treccia, è bellissimo, tutto nero con due balze bianche sulle zampe davanti. Io ed Enrico stiamo insieme ufficialmente, Tomas ci ha chiesto scusa e le cose si sono sistemate, Marco non si è più fatto vivo, non lo biasimo, ma mi manca averlo come amico, i pastori ogni tanto si fanno vivi invitandoci a grigliate o cene. Sto ancora tenendo il puledro quando il mio telefono suona e mi fa sobbalzare, è mio papà. 
"Dimmi papi."
"Chicca come va?"
"Tutto bene, voi?"
"La mamma si è trasferita e io pure, adesso la casa è vuota, dovresti occupartene tu." Una pugnalata mi ha appena squarciato il cuore, la mia famiglia si è rotta, definitivamente. L'avevo messo in conto, ma non pensavo facesse così male. 
"Ah... vedrò quando riesco a salire." 
"Ok, chiamami quando arrivi." 
Enrico mi si avvicina e mi guarda preoccupato, concludo la telefonata e spiego al mio ragazzo tutto, lui mi rassicura abbracciandomi. Lascio il puledrino e saliamo in casa, spiego anche a Silvio che non perde tempo per dirmi che mi  aiuterà con tutto. Non so come ringraziarli. 


Pov Enrico
Vederla così sconvolta mi fa male, la convinco ad andare in passeggiata, le sello Romeo mentre lei si sta cambiando, partiamo e non ho idea di dove andare, in questi ultimi mesi abbiamo girato ovunque per queste colline, mi balena l'idea di scendere a Imperia e galoppare un po lungo il mare, così facciamo. Quando arriviamo in città la gente ci guarda sgranando gli occhi dalla sorpresa, non capita tutti i giorni di vedere due cavalli in mezzo alle macchine, una bambina inizia a urlare che vuole accarezzare i cavalli e la mamma la tira indietro per paura. Naira le sorride dolcemente, ferma Romeo, scende e fa avvicinare la bimba al bestione pezzato che abbassa la testa e si lascia accarezzare tranquillo da quella manina minuscola. Dopo qualche minuto ritorna in sella e andiamo in spiaggia, è il tramonto e galoppare mentre il sole scende all'orizzonte è una cosa fantastica, qualche curioso ci scatta delle foto, anche Tomas ce ne scatta qualcuna. Quando lo raggiungiamo ce le fa vedere, c'è ne sono due bellissime, una ci ritrae mentre ci diamo un bacio col tramonto che ci illumina e l'altra che mentre galoppiamo ci prendiamo per mano.
"Ragazzi stasera venite a mangiare su?!" Chiede il mio amico. 
"Certo, amore ne hai voglia?!" Naira si gira a guardarmi. 
"Sisi piccola, Tomas dacci tempo di arrivare a casa, doccia e siamo su." Concludo sorridendo. 
Siamo appena tornati, ci sdraiamo nel letto e lei mi si accoccola sul petto, la voglio, ho voglia di averla, ma mi trattengo, si alza e mi lascia un lungo bacio a stampo, ricambio e sento le sue labbra schiudersi, la mia lingua cerca e accarezza la sua, le sue mani mi accarezzano e questo mi fa impazzire. Inizio ad accarezzarla, lei mi sfila la maglia, mi stacco un secondo per capire dove voglia arrivare, le sue mani si incrociano dietro il collo e mi tira di nuovo a se. La spoglio piano, la mia ragazza fa lo stesso, la guardo un'ultima volta ed entro in lei, la sento accelerare il respiro, questo contatto mi incendia.
"Ti amo." Le sussurro biaciandole il collo.
"Anch'io." Risponde ansimando. 
Le sue mani su di me, i suoi baci infuocati, i suoi occhi, la sua pelle, esplodiamo insieme guardandoci negli occhi e giuro di non aver mai provato niente di così forte, di così puro, di così vero. Mi accascio su di lei cercando di non pensar troppo, lei inizia ad accarezzarmi la schiena, poi mi giro sdraiandomi dall'altro lato del letto tenendole fra le braccia, ci addormentiamo così, stanchi e felici. 


Pov Naira
Mi sveglio presto e mi infilo sotto la doccia, i ricordi di ieri sera mi tornano in mente e il mio corpo si incendia di nuovo, persa nei miei pensieri sobbalzo sentendo la porta aprirsi, scosto un goccino la tenda per vedere chi è entrato e un bellissimo sorriso mi spunta davanti, sorrido anch'io, il mio ragazzo mi lascia un bacio a stampo e dato che ha solo i boxer lo tiro dentro la doccia. Mi fulmina dicendo che l'acqua è troppo calda, rido, poi inizia a darmi baci sulle spalle, sul collo.
"Smettila." Dico ridendo. 
"Perché?!" Mi chiede malizioso. 
"Non potrei rispondere delle mie azioni." 
"Bene!" Mi fa voltare, mi prende in braccio e mi fa di nuovo sua, lo amo, lo amo così tanto che mi fa male e finalmente mi accorgo che anche per lui è così. 
Stiamo facendo colazione e parliamo con Silvio, devo trovare un lavoro per affrontare le spese di una casa in cui per il momento non vivrò, però non posso neanche venderla, lavorando con loro non posso stare lontano da qui, da lui e lui non può venire con me, in più Silvio mi ha minacciato di morte se mi azzardo ad andarmene, perciò devo trovarmi un lavoro, ma non so neanche da dove iniziare, in più c'è Romeo che se me ne vado non ha un posto dove stare. Che casino!!


Spazio autrice
Allora.. in questo capitolo diciamo che sembra un periodo felice per i nostri protagonisti, fino alla telefonata del padre di Naira che sconvolge tutto. I nostri ragazzi si sono finalmente lasciati andare. Spero vi sia piaciuto :) un bacio isy_94
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Azione / Vai alla pagina dell'autore: _Naira