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Autore: pikaendpichu98    07/02/2014    0 recensioni
Ciao a tutti , sono tornata con il 1 cappy di una nuova f.f (pokèshipping). E se due dei nostri amici fossero i prescelti di una leggenda? E se entrasse in scena un altro nemico? Ho destato la vostra curiosità? spero proprio di si, se vi và leggete e recensite!
Genere: Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Per un istante nessun pensiero attraversò la mente di Misty.
La sua anima e la Sfera Blu tacquero.
Poi poco a poco un flusso di emozioni cominciò a pervaderla da parte a parte.
Sgomento, incredulità, frustrazione, angoscia.
La percorrevano per tutto il corpo : dalla gola annodata al cuore, fino allo stomaco per poi farle tremare le braccia.
La presa sul braccio dell’avversario si allentò, ma quello rimase immobile.
E fu quando i suoi occhi affondarono in quelli di Ash che capì.
Scostò il velo color rubino e riconobbe gli occhi atterriti del ragazzo nei suoi sogni tormentati.
La sfera ghiacciata scivolò via dalla sua mano, infrangendosi al suolo in piccoli pezzi mentre il liquido al suo interno si infilava nei pori della terra.
La mano che gli tratteneva il braccio si ritrasse esitante, per andare a sfiorare il petto, che un attimo prima avrebbe colpito con il suo attacco senza pietà.
 
“Prima o poi te la riporterò!”
 
-…Ash-
 
Gli occhi del ragazzo ebbero un fremito. La voce di Misty sembrava accarezzarlo.
Dopo il dolore, le ferite, la rabbia, la frustrazione di quei giorni, credeva che quel suono fosse la cosa più bella che potesse sentire.
Ash raddrizzò lentamente la schiena per tirarsi a sedere, e a mano a mano che tornava in posizione eretta Misty si scostava, senza spostarsi dal suo grembo.
La ragazza tese la mano verso il corvino che l’afferrò prontamente mantenendo il contatto visivo.
I loro respiri si facevano affannosi e umidi, gli occhi prossimi alle lacrime.
 
 
“ORA!”
 
E fu in quel momento che il comando di Paul esplose nella mente di Lucinda, che con uno scatto fulmineo balzò oltre i cespugli precipitandosi a una velocità incalcolabile verso i prescelti.
Mentre correva le parole spietate che Paul aveva pronunciato nel suo sogno, le risuonavano dolcemente nelle orecchie :
 
“Morirai, sprecherai la tua giovinezza combattendo una battaglia in cui non credi e di cui ,nel profondo, non te ne frega nulla.”
 
Ma Paul aveva torto. Lei in quella battaglia ci credeva con tutta se stessa, del suo esito positivo ne aveva fatto il suo obiettivo.
Ma soprattutto, nessuno sarebbe morto in quello scontro.
Appena Ash si accorse di lei strinse le braccia attorno a Misty, attento a proteggerle la testa, e rotolarono entrambi di lato, schivando appena la carica di Lucinda.
Facendo leva sulla gamba destra la blu si fermò all’istante e conservando la velocità che aveva già raggiunto ruotò indirizzando un calcio verso Ash. Il corvino, ancora a terra, parò il colpo con l’avambraccio.
-Lucinda che stai facendo!?-
Ma la combattente non rispose, sapeva che parlare con loro le avrebbe reso il compito più difficile.
Ritrasse la gamba e diresse un pugno contro lo stomaco di Ash.
-Spostati Ash!-  gridò Misty, e il prescelto del fuoco rotolò verso le gambe di Lucinda. Con il terreno davanti a sé sgombro la rossa afferrò il pugno di Lucinda e la scaraventò a terra sfruttando la sua stessa forza.
Tuttavia lo schianto con il terreno non arrivò ; qualcosa l’afferrò e la portò qualche metro lontano dai prescelti per poi depositarla a terra.
-Continuo a dire che hai preso qualche chilo.-
-Sono quasi felice di vederti, Gary!-
Ash e Misty si erano rialzati e fissavano i due ragazzi increduli.
-Gary…ma cosa.. che ci fate qui?- mormorò Misty.
Gary abbassò mestamente il capo, consapevole degli occhi di Lucinda puntati su di lui. Lei sapeva che combattere contro Misty gli avrebbe fatto male, era una sua cara amica, e, supponeva, anche qualcosa di più.
I due Eroi si guardarono, un muto incoraggiamento reciproco, e raggiunsero Ash e Misty, decisi a portare a termine il proprio compito.
Lucinda fu subito addosso ad Ash tirandogli un pugno al petto, che lui contrastò incrociando le braccia in avanti, arretrando un po’ per l’impatto. La ragazza non perse tempo, sferrò un calcio diretto al fianco del corvino che lo schivò di lato.
Intanto affianco a loro combattevano Gary e Misty, che sgusciava fluida tra i colpi del moro. Ma Gary non combatteva davvero, la potenza dei suoi colpi scemava man mano che si avvicinava al corpo della ragazza. Il moro tentò una serie di attacchi a raffica e alla fine uno colpì il bersaglio.
Misty cadde in ginocchio tenendosi un braccio, colpita su un nervo che sembrava averglielo temporaneamente paralizzato.
-Basta Gary! Perché mi fai questo!?- urlò Misty.
Gary non attaccava, la guardava dall’alto preoccupato, e lottava con se stesso per non cedere all’istinto di tenderle la mano.
-Misty!-  gridò Ash.
Per la distrazione subì un pugno ben assestato in mezzo alle costole, e cadde a terra gemendo, ma quando si rialzò si avventò contro Gary con uno sguardo assassino.
Lo atterrò e cominciò a pestarlo con tutta la violenza di cui era capace, mentre la sua vittima non reagiva, fissava il vuoto con occhi distanti, tossendo sangue.
Lucinda piombò su Ash, colpendolo con forza in tutti i punti vitali, ma era inutile, la rabbia che accecava il prescelto del fuoco lo rendeva invulnerabile. Misty tornò all’attacco, aggredendo Lucinda, con una bestialità che poco si addiceva allo stile di lotta impostole dalla Sfera Blu.
-Brock corri ad aiutarli, forza!- disse Oak al ragazzo, spettatore insieme a lui dietro i cespugli.
Il cuore dell’allevatore di Pokemon cominciò a battere più forte –Ma professore, non sono stato addestrato per questo!- 
-Ma cosa stai dicendo sciocco! Non sei forse stato tu a migliorare le abilità di Gary e di Lucinda!? Tu riunisci insieme la forza e l’astuzia, sei il più completo degli Eroi. Certo, non hai mai sperimentato la tua potenza, te ne do atto, perciò dovrai scoprirla adesso. E ora va’, il destino di questo mondo dipende anche da te!-
Brock annuì e saltò fuori dai cespugli, diretto verso il nucleo della battaglia.
-Che diavolo..- sussurrava Cyrus, mentre i componenti dei Team si guardavano l’un l’altro spaesati senza sapere cosa fare.
Il capo del Team Galassia lanciò uno sguardo al cielo : il punto luminoso si faceva sempre più fioco tra le nubi.
Adirato abbaiò gli ordini –Branco di incapaci, andate a uccidere quei tre ragazzini e mettete di nuovo i prescelti l’uno contro l’altro!-
Prima che l’esercito si riorganizzasse, Paul sfruttò il suo potere illusionistico e assunse le sembianze di un Weawile, per poi nascondersi all’ombra di una navicella e creare intorno al campo di battaglia una barriera di energia.
Il campo di forza schiacciava i Team contro la vegetazione.
Gli alberi anneriti dalle fiamme sembravano più sinistri e parevano sfiorare gli uomini con i loro arti scheletrici, i solchi sui tronchi disegnavano ghigni crudeli e occhi iniettati d’odio. Versi agghiaccianti e tetri provenivano dal bosco, come lamenti e grida d’ammonimento che vengano dalle profondità della terra.
La natura stessa si ribellava all’intrusione, da parte di quegli uomini nel processo di salvezza del pianeta.
Quell’atmosfera lugubre sembrava sortire un certo effetto su reclute e comandanti, tanto che presero a tirare pugni e calci alla barriera, più che per obbedire agli ordini, per rifugiarsi al centro della piccola pianura, dove le inquietanti mani ossute degli alberi non li avrebbero raggiunti.
In più stormi di Staravia e Murkrow si levarono dal bosco e si lanciarono giù in picchiata a beccare gli intrusi, un numeroso gruppo di Seviper strisciò fuori dai cespugli avvelenandoli e ferendoli con le code appuntite come spade, e qualche Duskull si materializzò per spaventarli.
-Paul! Paul! Maledizione, dove sei finito!-  ululò Cyrus in preda all’ira più totale. Poi agguantò un ragazzino, di vent’anni a malapena, che stava tentando di svignarsela
-Tu! Vai a cercare Paul! E sarà meglio che tornerai con lui, altrimenti porrò fine alla tua inutile e miserabile vita!- detto ciò lo spintonò via e la recluta si avviò in una direzione totalmente casuale.
Il ragazzo passò davanti al “nascondiglio” di Paul, le spalle gli si irrigidirono quando lo vide attraversargli la visuale.
Quando la recluta sparì, il dominatore si rilassò.
Chi lo notò però, fu un Seviper che avanzava strisciando in direzione della recluta.
I suoi occhi freddi fissavano Paul, che pensava alla svelta a un modo per difendersi nel caso lo attaccasse e allo stesso tempo mantenere il campo di forza.
Il rettile sibilò mentre la lingua biforcuta accarezzava l’aria.
Ssssstai molto attento Paul. I tuoi ssssentimenti ti porteranno al fallimento”
Dopo di che il Seviper se ne andò senza fretta, pregustando il sapore del suo pasto. A quanto pareva non sarebbe stato Cyrus a mettere fine alla “inutile e miserabile vita” della recluta codarda.
Paul non sapeva se i suoi poteri psichici si fossero attivati autonomamente o se un Pokemon gli avesse davvero predetto la morte, comunque non poteva permettersi di flettere un solo dito delle mani protese in avanti a controllare la barriera, e tanto meno di riflettere su ciò che era appena successo.
Intanto Brock aveva fatto in tempo a entrare nello spazio circondato dal campo di forza, ed era corso ad aiutare Gary. Vedendolo la rabbia di Ash era diminuita vertiginosamente, perciò non fu difficile farlo spostare dal corpo di Gary, a Brock bastò una spinta. Anche Misty aveva smesso di lottare con Lucinda, che così aveva ottenuto minuti preziosi per riposare.
Il ragazzo più grande aveva aiutato Gary a sedersi. Il moro aveva il viso livido, un occhio nero e sangue dappertutto.
Ma Brock non aveva medicine stavolta, non poteva fare niente per lui, solo constatare se fosse ancora in grado di battersi.
Intanto Ash si guardava le nocche insanguinate, rosse del sangue del suo rivale, del suo amico, e sussurrava   -Gary… io.. ma cosa ho..…no…no…-  come se ritenesse impossibile di aver fatto una cosa simile, come un autentico folle.
Gary riuscì a rimettersi in piedi con lo sguardo più duro di prima, consapevole che quelli non erano ancora i suoi amici, le Sfere erano ancora al loro interno, e aveva potuto constatarlo.
Brock parlò, rivolgendosi ad Ash e Misty.
-Avanti ragazzi, combattete.-
disse mettendosi in posizione di difesa.
I prescelti si guardarono, tristemente confusi.
-No Brock,  non voglio…- bisbigliò Misty con gli occhi lucidi.
-Devi farlo Misty! Ash, devi combattere!-
Ash era sfinito, non tanto nel corpo, quanto nell’anima.
Non ce la faceva più a sopportare tutto quello.
Non poteva combattere contro Brock.
-Ma che stai dicendo Brock, adesso basta, non ne posso più…-
Le ultime parole del corvino si spezzarono in singhiozzi.
Brock si diresse a grandi passi verso Ash e, portandosi dietro di lui gli bloccò un braccio con il suo, e con l’altro gli strinse la gola.
-Avanti Misty, se non mi attacchi gli farò del male-
Le lacrime iniziarono a sgorgare dagli occhi della rossa
-No, Brock… io non voglio combattere con te… ti prego, lascialo andare..-
Il ragazzo più grande aumentò di scatto la presa sul collo di Ash che guaì di dolore, senza ribellarsi.
-Basta Brock! Perché ci fai questo!?- gridò disperata la ragazza.
Il labbro di Brock tremò, e allentò la presa sul prescelto del fuoco, che mollemente scivolò a terra in ginocchio, piangendo, i nervi andati in pezzi.
Il professore, tra i cespugli si copriva il volto fradicio di lacrime con le mani, mormorando
-è tutto come allora… è tutto come allora…-
Paul decise di riassumere le proprie sembianze, il processo inverso del suo potere richiedeva più tempo ; forse aveva aspettato troppo per intervenire, ma questa era l’ultima occasione che gli sarebbe potuta capitare.
Ash e Misty singhiozzavano ancora quando il ragazzo sussultò, gli occhi si fecero mano a mano più impauriti.
A un certo punto gridò, un urlo ruvido e animalesco.
Si piegò su se stesso, si mise le mani tra i capelli, graffiandosi la pelle in balia di chissà cosa.
Una sola pulsazione continua gli lacerava i timpani.
La Sfera Rossa era indignata, oltraggiata dai patetici sentimenti dell’umano che possedeva.
Ma adesso avrebbe smesso di giocare.
I battiti del cuore di Ash si fecero affannati  e sempre più frequenti, fino all’insostenibile.
Il ragazzo si afferrava il petto, come se cercasse di prendere il cuore per stringerlo e farlo smettere di battere così forte.
Intanto la Sfera Blu aveva reagito all’energia sprigionata dalla gemella, e Misty gridava come Ash, respirando a malapena, contorcendosi e rannicchiandosi, piegata da un rumore lancinante, come lo stridere del ghiaccio sull’acciaio, con il cuore che batteva a intermittenza.
L’ultima resistenza dei loro corpi prima di essere completamente sottomessi alla possessione.
-Che succede!? Ash ! Misty!-
Brock fermò appena in tempo Lucinda e Gary, che stavano correndo dai prescelti 
-Siete impazziti!? è  troppo pericoloso adesso!-
Paul corse verso la barriera con il cuore in gola e il corpo teso che tradiva gli occhi gelidi, conscio del fatto che in realtà non aveva mai lottato contro le Sfere, non aveva mai subito un vero attacco, non aveva ancora visto niente.
Il punto luminoso fremette, trapassato da un lampo di energia pura.   
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
ebbene, eccoci giunti alla fine del penultimo capitolo!
spero che ci sia ancora qualcuno a leggere *le passa davanti una palla di fieno portata dal vento*
e se ci sei, oh qualcuno, ti dico : grazie per aver letto!
ringrazio
ryoko96
per aver recensito!
al prossimo cap!!!
  
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