"Aiutami, sta succedendo di nuovo.. e..".
"Calmati, non è nulla. E' solo la tua maledetta paranoia".
"Eppure... la paranoia non significa sentire il petto che si stringe, le parole che non si riescono neppure a pronunciare e quell'immenso vuoto dentro di me".
"Shh, non dire un'altra parola".
"Ti prego credimi, è come se.. giorno per giorno si consumasse la mia anima".
"Sei stanca. Vai a dormire e non crucciarti in questo modo".
"Certo.. dev'essere così..".

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"Ti è mai capitato di sentirti così.. diversa?".
"Non ritornare su quel discorso, stattene muta e non disturbarmi".
"Ascoltami per una buona volta! Ho paura, almeno tu.. non mi abbandonare. Sei l'unica persone che mi rimane".
"Così tutti ti hanno abbandonata?".
"Nemmeno tu mi ascolti".
"E vabbene, ma cerchiamo di risolvere questo tuo problema".
"Ecco.. ho paura di-di-di..".
"DI COSA?!".
"Più ci provo e più non ci riesco!
 Più provo a dimenticare e più ricordo!
 Più tengo a qualcuno.. e più facilmente la perdo..".
"Se io sono ancora qui vuol dire che non ci tieni tanto a me..".
"Scusa se non mi sono mai presa cura di te come avrei dovuto.. ti ho impresso sulla pelle tante di quelle ferite..".
"Io sono qui per ascoltarti! Su vai avanti!".
"Sento sempre di non riuscire.. di non essere abbastanza brava o bella".
"E infatti tu non riesci mai, non sei mai brava o bella. Questa è la realtà".
"Quindi tutto ciò non era paranoia".
"Fattene una ragione, sei pressocchè inutile: un sussurro eguagliato dal brusio, una piccola ragazzetta che si crea problemi inutili".
"Io...io... tu hai ragione".
"Ma è proprio per questo che devi continuare a combattere le tue paure. Forse non sarai bravissima, talentuosa o bella ma una cosa che so di te è che ne hai passate tante da sola, ma non perchè eri sola: perchè hai avuto la forza di subire tutto e di piangere nel tuo angolino".
"Ti sei mai sentita vuota?".
"Una sola volta. E non è ancora finita.Vuota come se non ci fosse nulla per cui combattere".
"Si va avanti, no?".
"Solo perchè non si può tornare indietro".