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Autore: valeriaspanu    08/02/2014    9 recensioni
"Si, questa è la mia vita… Non è perfetta e in parte è sempre incompleta ma, contando tutto ciò che ci è accaduto, devo ringraziare il cielo per avere Peeta e le sue braccia che mi stringono per farmi sentire il suo amore. Può essere questa la felicità dopo tutto ciò che abbiamo passato?"
La FIC si svolge 5 anni dopo la rivolta. Peeta e Katniss stanno insieme e cercano di lottare contro i propri incubi, ma una nuova minaccia creata da Capitol City incombe su di loro: riusciranno a superare le nuove prove?
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gale Hawthorne, Haymitch Abernathy, Johanna Mason, Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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POV KATNISS

Corro lungo il corridoio terrorizzata: chi avrebbe mai pensato che avrebbero attaccato alle due di notte? Di sicuro uno dei miei tributi ha allentato la guardia e si è appisolato e quei bastardi non hanno esitato ad attaccare.

Non devono morire.

Non posso avere altri morti sulla coscienza, devo dare la possibilità a quei ragazzini di tornare a casa e rifarsi una vita. Devo dare la possibilità a Jane di dimostrare che è una persona diversa dal nonno, che lei ha una propria personalità, una propria testa. Arrivo alla sala grande e vedo che tutti sono accorsi a vedere il combattimento tra i favoriti di questa strana e straordinaria sessione dei giochi. Il respiro mi si blocca e devo stringere forte la sedia davanti a me per non crollare: sento le forti braccia di Peeta che mi sorreggono.

Jane e Matthew cercano di scappare, correndo veloci nella foresta ma non sanno effettivamente dove dirigersi mentre Rachel e Caleb sembrano aver imparato un piano molto accurato. Jane cerca di mirare a Rachel che corre veloce dietro di loro ma, tra il terrore e il fatto che corre all’impazzata, non riesce a colpirla. Ma all’improvviso Caleb taglia la strada ai miei ragazzi e Matthew si ritrova buttato giù da quel gigante.

La lotta avviene in modo così veloce che quasi non riesco a capire chi stia colpendo chi. Ma poi capisco che il sangue che imbratta i loro vestiti è di Matthew.

POV JANE

-Matt!- urlo, disperata –Matt!-

Ho sentito benissimo il rumore del coltello che affondava nel corpo del mio ragazzo. Sì, ragazzo Jane, fattene una ragione e inizia a chiamarlo per quello è davvero per te. Caleb ha colpito i suoi occhi color cioccolata: non esito neanche un secondo, ignorando totalmente Rachel che è ancora lontana da noi, incocco la freccia. Miro al suo collo. La freccia va a segno e Caleb stramazza a terra agonizzante. Prendo il mio coltello e gli taglio la gola e vedo la vita abbandonare i suoi occhi. Colpo di cannone.

-Caleb!! Caleb!!- sento Rachel, ancora distante.

Troppo tardi, cara mia. Matt urla per il dolore e si tiene la mano sugli occhi, mi getto su di lui tenendogli stretta la mano.

-Matt, Matt sta tranquillo. Ci sono io.- mormoro febbrile, accarezzandogli i riccioli neri che stanno iniziando a ricrescergli.

-I miei occhi…-

-Stai bene, fidati. Katniss e Peeta ci manderanno di sicuro qualcosa che potrà curarti. Non fare il bambinetto, su.- dico, cercando di sdrammatizzare la situazione.

Ma sono terrorizzata e il mio cuore perde dei battiti all’idea che potrei perderlo. Voglio andare a casa ora, subito. Ma siamo ancora in gioco e io sono sola, devo proteggere Matthew anche a costo della mia stessa vita.

-Tu!-

Mi volto e vedo il volto rabbioso di Rachel che corre verso di me con un pugnale in mano. Le corro incontro, per stare il più possibile lontano da Matt ma lei mi fa uno sgambetto e corre verso il moro. No. Dio no. Vedo che l’ha bloccato mettendogli un braccio intorno al collo: lui è terrorizzato, visto che non capisce che cosa stia succedendo. Non può vederlo. E sinceramente, anche io sono confusa dall’adrenalina che ho in corpo. Mi alzo velocemente e mi avvicino a Rachel.

-Lascialo stare. Ora!-

-Dio, e perdermi il divertimento di vedere la tua espressione mentre gli taglio la gola? Come tu hai fatto con Caleb.- Cosa faccio, cosa faccio, cosa faccio?! –Fidati, sarà una cosa lenta. Così ci divertiamo di più.-

-E cosa mi impedisce di ficcarti una freccia nel collo, proprio come ho fatto con il tuo amico?- mormoro.

-Questo.-

In pochi secondi, non ho neanche il tempo di accorgermene, Rachel prende un altro coltello dalla tasca e mirando alla mano con cui sto tenendo l’arco teso, centra perfettamente il punto. Mi faccio scappare un urlo, facendo cadere la mia arma.

-Allora? Da dove iniziamo? La guancia?- dice lei avvicinando il coltello al viso di Matt e facendoli scorrere un lieve rigagnolo di sangue.

-Smettila!- cerco di urlare, mentre mi alzo per buttarmi su di lei.

Ma la mia voce non si sente. E’ stata coperta dalla voce di Plutarch Heavensbee.

-I giochi sono finiti! Fermi! I giochi sono finiti!-

 

POV KATNISS

Lancio un grido di orrore quando Rachel raggiunge i miei ragazzi e afferra Matt per il collo. Non glielo posso permettere. Non posso permettere che si uccidano a vicenda… sono solo ragazzini, sono più grandi di Prim.

Prim.

Prim non avrebbe mai voluto che tutto ciò accadesse.

Prim si sarebbe opposta, avrebbe mosso una rivoluzione pur di far finire questa storia.

-Plutarch! Plutarch falli smettere!- urlo, in preda al panico.

Metà della sala, compreso Plutarch che era venuto a godersi lo spettacolo, si gira verso di me basita. Sentire tutti gli sguardi su di me mi fa venire così tanta ansia che mi sento soffocare.

-Katniss, non posso ovviamente. Questi sono gli Hunger Games e non sono finiti, che cosa penserebbe Capitol City se non avessero fine, se non ci fossero solo due vincitori?-

-Non mi importa cosa penserà Capitol City. Ma tu prenderai quel cazzo di microfono e metterai fine a questo inutile spargimento di sangue.-

-Non può essere fatto, Katniss. Mi dispiace.-

Sono in balia della rabbia e della disperazione soprattutto quando sento l’urlo di dolore di Jane, colpita alla mano dal pugnale di Rachel: moriranno. Moriranno tutti e due. Sto tremando e non riesco a controllarmi: gli avevo promesso che li avrei riportati a casa!

-Sai cosa penserebbe Capitol City, Plutarch?- mi volto verso Peeta, che si è avvicinato al presidente. Negli occhi, uno sguardo fiero e fermo, lo sguardo dell’uomo di cui mi sono innamorata. –Che hai un cuore. E che tieni davvero alla gente di Panem, non importa che cosa sia successo in questi 75 anni di dittatura. Abbiamo creato questa democrazia con l’intento di dimenticare, di andare avanti e di vivere una vita che può ancora essere bella, nonostante tutte le perdite che abbiamo subito. Dimostreresti di tenere alla vita di quei ragazzini che devono annegare e distruggere i loro principi per sopravvivere. Dimostreresti che questo governo è una vera democrazia. Non una mera copia della Panem di Snow.-

Il silenzio cala improvvisamente nella sala e, a questo punto, si potrebbe sentire anche uno spillo cadere per terra. Haymitch sorride fiero al mio fidanzato mentre io mi sono sciolta anche se preferirei non darlo a vedere ma vorrei solo baciarlo qui, all’istante. Mi limito a stringere forte la sua mano e lui ricambia la mia stretta.

Plutarch accende il microfono posto sul tavolo centrale da cui gode di un’ottima visuale del maxi schermo e pronuncia le seguenti parole.

-Attenzione tributi. Attenzione. I giochi sono sospesi e da questo momento in avanti non saranno più tollerati omicidi o lotte tra i tributi mietuti. Ripeto: i giochi sono finiti.-

Nell’esatto momento in cui i ragazzi sentono l’annuncio, Jane scoppia a piangere e corre ad abbracciare Matt che era stato subito liberato da una Rachel scioccata e che si guarda attorno sia contrariata ma sia… sollevata? Forse. Sembrava che si divertisse proprio ad uccidere i bambini di quattordicenni. Ma le telecamere sono tutte concentrate su Jane e Matt, i nostri nuovi sventurati amanti.

POV Jane

-Jane, Jane che diavolo sta succedendo?- mi chiede Matt ancora tremante.

-Andiamo a casa… siamo vivi. Andrà tutto bene, ti cureranno.- esclamo io, con la voce rotta dall’emozione.

-Stai bene? Jane, tu stai bene, vero?-

Non gli rispondo e mi butto su di lui, buttandolo a terra, e baciandolo con tutta la forza che mi è rimasta in corpo. Sento che Matt risponde al bacio e, nonostante sia ferito, scioccato e debole , mi sorride sulle labbra.

-Ti amo, Matt.- mormoro, sperando che le telecamere non riescano a carpire la mia frase.

-Ti amo anche io, Jane Snow.-

 

 

Oddio, dire che questo capitolo mi faccia cagare è un complimento-.-… Non sono brava a descrivere i combattimenti ma comunque volevo finire in questo modo, soprattutto perché ora mi voglio concentrare solo su Katniss e Peeta e l’arrivo del futuro pargolo Mellark. Non odiatemi troppo, vi prego. Clemenza !

  
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