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Autore: adm    08/02/2014    1 recensioni
Hermione è confusa. Divisa tra ciò che è giusto e ciò che è facile. Lei ed il suo cervello cercando capire affinchè possano aiutare il suo cuore,ormai in affanno.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Hermione, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Una volta che passi il segno,non si torna più indietro



Sarebbe stato tutto perfetto se solo quel giorno Hermione avrebbe avuto il coraggio di dirgli quel semplice ma indispensabile “ti amo”.


Ma era tutto così maledettamente in disordine nella sua mente che proprio non c'è l'aveva fatta. C'era Ron,da una parte. Il suo amico di sempre,il suo personale rapporto di amore e odio. Ron era stato il primo ragazzo che l'aveva fatta piangere ma era stato anche il primo che l'aveva difesa dagli insulti. Si era spesso persa a guardarlo e non aveva trovato in lui nulla di speciale,nulla se non il suo cuore. Ma sarebbe bastato quello a renderla felice?


Dall'altra parte c'era Harry. Il bambino sopravvissuto,la leggenda del mondo magico,l'eroe indiscusso. Ma quanto indiscusso?lei lo conosceva sotto molteplici aspetti essendo la sua migliore amica e diciamo che “mr. Beniamino” spesso sapeva essere,oltre che una testa dura,un musone insopportabile. Fisicamente neanche Harry attraeva Hermione più di tanto ma lei al fisico non ci badava molto,lei preferiva il cervello. Ed Harry...non era poi molto più sveglio di Ron. Possedeva un dote straordinaria per la difesa contro le arti oscure,ma non per suo merito,era una dote innata in lui. E allora cosa lo rendeva,ai suoi occhi,speciale?il suo buon cuore. Ma anche in questo caso sarebbe bastato quello per renderla felice?


E poi,dall'altra parte ancora,c'era Il problema. C'era Draco Malfoy. Lei stessa doveva ancora capire come lui avesse mostrato,così da un momento all'altro,interesse nei suoi confronti,ma ancor meglio doveva capire come mai lei non riusciva a non pensarlo. Cos'aveva da offrire Malfoy? Un grande patrimonio,ma con quello non ci compri la felicità. E allora cos'altro?aveva un gran cervello,questo era innegabile. Era un incredibile pozionista,aveva preso un bella E nei M.A.G.O. per incantesimi e trasfigurazioni e una O in Difesa contro le arti Oscure. Dovette riconoscere che dopo la guerra contro i Mangiamorte anche fisicamente era migliorato. Non era più quel rachitico ragazzo platinato che girava per la scuola. Il Draco di adesso aveva molta più massa muscolare attaccata alle ossa,pur mantenendo un fisico asciutto,e i suoi capelli adesso erano di un biondo cenere e quindi meno appariscenti. Quindi Malfoy aveva cervello e fisico. Ma il cuore?Sarebbero bastati cuore e cervello a renderla felice?


Probabilmente no. Il fisico è soggetto alla cedevolezza del tempo e la mente umana è troppo complicata. Mentre il cuore è un organo molto più semplice.


Ma Draco era ciò che lei non si sarebbe aspettata,non era scontato come i suoi amici.


Erano anni che ripeteva a se stessa che prima o poi avrebbe ceduto a uno dei due ed era ormai quasi sicura che sarebbe stato Ron. Ma adesso Draco?la persona che l'aveva fatta piangere e che aveva,per anni,odiato. Quel “sai che non sai niente male Hermione” detto quella sera,al chiarore di quella luna che quella sera aveva deciso di splendere,piena e fiera di se,dinnanzi a quell'arcata durante al ronda.


E quel “neanche tu,dopotutto,Draco”.


E poi quel bacio,rubato e desiderato,dopo averlo fissato negli occhi ed aver scoperto volontà di riscatto.


Cosa avrebbe dovuto fare?


Draco doveva dimostrarle che aveva un cuore e che sarebbe stato disposto ad amarla,ad amare solo lei e a volere solo lei.


Un momento!perché continuava a parlare solo di lui?che infondo avesse già scelto?

Ma malgrado tutto la Grifondoro si rese conto che siamo fatti di carne,non di principi,al di là di ciò in cui crediamo. Alle volte succede che una persona si piazzi nella tua testa con prepotenza,senza essere stata invitata e non ne esce più. Il più delle volte però fa male,lo stesso male che provava lei perché confusa,si lotta,proprio come lottava lei,costantemente per non lasciarsi andare,perché sai,come sapeva lei,che se si passa il segno non si torna più indietro.


Forse era questo il motivo che l'aveva spinta a non dire quel “ti amo” a Ron,quel giorno. Non è che non avesse trovato il coraggio,ma aveva finalmente capito perché il suo cuore non glielo aveva imperato. Non era lui la persona giusta.


Si sentiva mentalmente massacrata,confusa e strana.


Granger” chiamò Draco,raggiungendola all'ombra della finestra del settimo piano,per la ronda.


Un'impercettibile smorfia si disegnò sul suo viso...


Era un sorriso.

  
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