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Autore: _Naira    09/02/2014    1 recensioni
buongiorno o buonasera a tutti, che dire della mia storia, parla di una ragazza con una personalità da scoprire e una vita incasinata, spero vi piaccia, è la prima storia che scrivo!
isy_94
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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Pov Naira
Ho mandato minimo 50 curriculum ma nessuno si è minimamente degnato di chiamarmi, devo trovare un lavoro che mi permetta di prendere la patente e che riesca a coincidere con la fine di quello di Enrico e Silvio, niente di niente, in più sono arrivati 400 euro di tasse da pagare per la casa e i pochi risparmi che tenevo per comprare Romeo sono finiti lì. 
"Perché non chiedi a uno dei pastori bambina?" Mi chiede Silvio addentando una forchettata di streppa*.
"Potrei ma dovrei stare da loro tutti i giorni."
"Non se ne parla!" Il mio ragazzo interviene fulminando alternativamente me e suo padre. 
"Ti do ragione figlio, non ci ho pensato. E se prendessi il patentino Fise^? Poi potresti prendere dei cavalli da lavorare, qui hai tutto lo spazio che vuoi!" Continua l'uomo. 
"Il patentino sono 5000 euro, 6 mesi di corso e lo fanno ogni 2 anni, il mio ex capo l'ha preso l'anno scorso quindi devo aspettare un anno." Spiego abbassando la testa delusa. 
Finiamo di mangiare e andiamo a controllare i cavalli, siamo a marzo, il sole inizia a scaldare, oggi è una giornata stupenda.
"Amore vieni con me a prendere le zizze`?" 
"Sì amore arrivo!" Lascio un'ultima carezza a Romeo e raggiungo il ragazzo, stiamo camminando per Imperia quando una mano mi si posa sulla spalla, mi volto allarmata e incontro il viso di Lexy (una delle due compagnie di classe che erano al pub) che sorride, ricambio diffidente. 
"Ciao Nay! Come va'?" Mi da due bacini sulla guancia. 
"Ciao Lexy, mah tu?"
"Bene dai, ascolta... ho provato a chiamarti ma mi ha detto che il tuo numero non è attivo. Ho bisogno di parlarti un secondo." Mi dice lanciando uno sguardo ad Enrico che mi tiene una mano sulle costole.
"Amore, ti do i soldi vai tu? Ti aspetto qui." Dico al biondo. 
"Certo piccola, pueblo?" Faccio si con la testa e lo osservo allontanarsi.
"Dimmi tutto." Incito la ragazza al mio fianco che mi fa cenno di sedermi.
"Sai, dopo che è finita la scuola ho avuto tutto, però mi sento ancora come se mancasse  qualcosa, mi sono messa a pensare e mi sei venuta in mente tu, ti ricordi quando eravamo migliori amiche? Beh per me non è cambiato niente nonostante che negli anni ci siamo allontanate. Tu sei stata l'amica più sincera che abbia mai avuto e mi manchi, mi mancano le nostre pazzie, le nostre serate a cazzeggiare con un barattolo di nutella e un sacchetto di patatine. Vorrei se per te è possibile recuperare la nostra amicizia." Dice tutto d'un fiato e guardandola negli occhi noto che è sincera. 
"Wow che discorsone, comunque va bene, mi fa piacere sapere che ti sono mancata, anche per me è la stessa cosa." Dico sorridendo. 
"Amore andiamo?" Enrico che sbuca al mio fianco mi fa sobbalzare. 
"Smettila! Mi hai fatto venire un coccolone." Lo informo tirandogli un pugno sugli addominali.
"Ah, lei è Lexy. Lui è Enrico." 
"Piacere." Dice la ragazza sorridendo, lui la scruta qualche secondo poi contraccambia. Parliamo per un'ora, il mio telefono suona e inizia anche quello di Enrico, rispondiamo all'unisono sotto lo sguardo divertito di Lexy.
"Si?" 
"Ciao principessa." Quella voce mi congela, insieme al ricordo dei suoi occhi di ghiaccio. 
"Ciao." Ribatto fredda.
"Mi dispiace." Dice Marco addolcendo la voce.
"Anche a me, mi ha fatto male, ma sei consapevole di come sono andate le cose in questi ultimi mesi?"
"Si, mi manca il mio migliore amico e mi manchi tu. Come posso rimediare?"
"Saremmo noi a dover rimediare lo sai?!" Sorrido.
"Ah ah ah giiiuuusto, beh allora ho un'idea per farvi perdonare!" 
"E quale?"
"Stasera cenone da Aldo, ci siamo tutti!" Ride e devo dire che mi è davvero mancato, vedo Enrico che sta minando un tizio col bastone, poi uno che mangia, poi uno con le ali e non posso fare a meno che scoppiare a ridere.
"Credo che ci vedremo giù allora." Concludo la chiamata. 
Il mio ragazzo mi spiega che Silvio l'ha chiamato informandolo del cenone e che ha confermato. 


Pov Enrico
Naira è più felice ultimamente e questo non può che rendere felice anche me, mi ha appena spiegato la conversazione che ha avuto con Marco, non nascondo che la gelosia mi ha invaso ma tuttavia lo conosco da quando sono nato e so che non mi pugnalerebbe mai alle spalle, la sua amica le fa qualche domanda,  non sapendo tutto non so quanto possa capire. 
"Amore dovremmo andare a prepararci." Le dico sapendo che ha ancora anni da recuperare con lei.
"Giusto, va beh Lexy lasciami il numero e ti scrivo."
"Perché non vieni anche tu con noi, avete molto di cui parlare e sono sicuro che ai pastori farà piacere una in più!" Dico spontaneo e dal modo in cui la mia vita mi si butta in braccio deduco che è entusiasta, la sua amica acconsente e ci segue.
Arriviamo da Aldo e c'è veramente un sacco di gente, salutiamo tutti e poi ci appartiamo un secondo a parlare con Marco, poco dopo ci urlano che la cena è pronta, ci sediamo, mangiamo, ridiamo, parliamo, vedere Naira con quella luce di felicità negli occhi mi fa tanto felice da farmi male, spiega alla sua amica la vita che si è persa e la ragazza fa lo stesso. 
Sono le due di notte e siamo ancora qui, chi sdraiato sull'erba, chi seduto sul tavolo o per terra, chi fuma, chi parla, chi beve, chi ride, questa sera sembriamo davvero felici e senza problemi, abbiamo staccato la spina, lei sta parlottando con Nevio usando il mio petto come cuscino, io parlo con la sua amica, è simpatica e da oggi pomeriggio è più sciolta, più a suo agio. 


Pov Naira
Non so che ore siano e il mio telefono che suona da 5 minuti mi costringe ad alzarmi per rispondere. 
"S..i. pr..on..to.?" Dico assonnata.
"COME CAZZO TI SEI PERMESSA DI FOTTERMI IL RAGAZZO? SE TI BECCO TI AMMAZZO!!" Una voce femminile urla queste parole nel mio orecchio.
"Cosa?! Ma che ragazzo?! Ma chi sei?!" Chiedo alterata, confusa, spiazzata.
"SONO MALIKA E TU MI HAI RUBATO ENRICO! BRUTTA PUTTANA!!" Mi aveva parlato di lei, ma si sono mollati più di un anno fa. 
"Ma che ti fumi?! Lui mi è venuto a cercare primo, secondo non me ne fotte un cazzo di quello che credi io e lui stiamo insieme da 3 mesi, terzo puoi insultarmi quanto vuoi che non mi fai sentire una merda, quarto viene a dirmele in faccia le cose, non dietro al numero privato." Rispondo alterata.
"LUI È TORNATO DA ME 3 MESI E MEZZO FA! NON GLIENE FREGA NIENTE DI TE! SEI SOLO UN PASSATEMPO!"
"Ah si?! Mi sembra che non sei tu quella che ci vive insieme." Sputo acida.
"COSAAAA?! VIVETE INSIEME? !"
"no guarda, ci divertiamo a creare ologrammi!" 
"IO TI AMMAZZO!! LUI È MIO!" 
"Se certo, pensala come vuoi." Non mi risponde più, chiude la chiamata, torno da lui incazzata nera, lo sveglio con ben poca grazia e gli chiedo spiegazioni. 
"Scusa biondina, avrei dovuto dirtelo, ad olioliva ho litigato con mio padre e lei era l'unica che sapevo mi avrebbe fatto dormire una notte a casa sua, non abbiamo fatto niente, te lo giuro, non me ne frega un cazzo di lei, io amo te!" I suoi occhi sembrano quelli di un cane bastonato, ma non bastano a farmi calmare, avvicina una mano al mio viso, ma prima che mi sfiori la scaccio con la mia.
"NON TOCCARMI! MI FAI SCHIFO! MI SONO FIDATA DI TE, HO CREDUTO ALLE TUE PAROLE! SONO TUTTE CAZZATE QUELLE CHE MI HAI DETTO! NON TI VOGLIO PIÙ VEDERE!!!" Le mie urla svegliano tutti gli altri coinquilini, che corrono a vedere che succede, prima che possa dire altro corro via, sello velocemente Romeo e lo lancio al galoppo verso casa mia, piango, lacrime calde mi creano la pelle d'oca scontrandosi con l'aria gelida del mattino. Non so quanto lontano sia arrivata prima di far rallentare il mio cavallo che ha il fiatone, un camion mi supera per fermarsi poco dopo, un ragazzo scende e mi viene incontro, lo riconosco solo quando prende Romeo per la testiera e lo fa fermare.
"Principessa che è successo?! Hey guardami!" Il ragazzo mi guarda preoccupato. 
"Enrico..." scoppio di nuovo a piangere "Malika mi ha chiamato..." i miei singhiozzi interrompono bruscamente le mie parole. 
"Hey, hey, hey calmati, vieni qui." Marco si allunga e mi tira giù da cavallo  prendendomi in braccio.
"Adesso ti porto a casa ok?" Mi sussurra. Carica il cavallo sul camion dopo avermi adagiato sul sedile del passeggero e parte, il mio telefono inizia a suonare ininterrottamente per vari minuti, so chi è e non ho intenzione di rispondere. 
"Devo andare a prendere il fieno, non me la sento di lasciarti sola, hai un posto dove lasciare Romeo qualche ora?!" Mi chiede il moro lanciandomi uno sguardo veloce, mimo un no con la testa, continua a parlare. 
"Paletti e filo dovrebbero esserci dietro, gli facciamo un recinto, ok?!" Mimo un si con la testa e lui mi accarezza una guancia catturando una lacrima. 
"Posso mettere un po di musica?" Chiedo con un filo di voce. 
"Certo, eccoti il cavetto." Attacco il telefono e apro la playlist, la prima canzone mi colpisce con una pugnalata.

' Quando guardo nei tuoi occhi
riesco a vedere un amore trattenuto
ma cara quando ti stringo
non lo sai che provo la stessa cosa.
Perché niente dura per sempre
ed entrambi sappiamo che i nostri cuori possono cambiare
ed è difficile far durare un candela
nella fredda pioggia di Novembre.
Ci siamo dentro da talmente tanto tempo
cercando semplicemente di far passare il dolore.
Ma gli innamorati vengono sempre
e gli innamorati se ne vanno sempre
e nessuno è mai sicuro di quello che lascia oggi
mentre se ne va camminando.
Se potessimo prenderci il tempo
per dirci tutto chiaramente
io potrei far riposare la mia testa
sapendo che tu eri mia
tutta mia.
Per cui se vuoi amarmi
allora cara non ti trattenere
o io finirò a camminare
nella fredda pioggia di Novembre.
Hai bisogno di un po’ di tempo… per conto tuo?
Hai bisogno di un po’ di tempo… da sola?
Tutti hanno bisogno di un po’ di tempo… per conto loro
Non sai che hai bisogno di un po’ di tempo… da sola?
So che è difficile tenere un cuore aperto
quando sembra che anche gli amici siano lì per farti male
ma se tu potessi guarire un cuore spezzato
il tempo non sarebbe lì per incantarti?
A volte ho bisogno di un po’ di tempo… per conto  mio
A volte ho bisogno di un po’ di tempo… da solo
Tutti hanno bisogno di un po’ di tempo… per conto loro
Non sai che hai bisogno di un po’ di tempo… da sola?
E quando le tue paure si placano
e le ombre rimangono ancora
so che puoi amarmi
se non rimane più nessuno da incolpare
per cui non importa l’oscurità
possiamo ancora trovare una via
perché niente dura per sempre
nemmeno la fredda pioggia di Novembre.
Non sei l’unica
Non sei l’unica
Non credi di aver bisogno di qualcuno?
Non credi di aver bisogno di qualcuno?
Tutti hanno bisogno di qualcuno x3'


Pov Enrico
Sono ore che la cerco, la chiamo e non mi risponde, chiamo Ale.
"Hey cucciolo."
"Hai sentito Naira?"
"No perché?"
"Poi ti spiego, hai il numero di Lexy?"
"Te lo recupero."
"Ok a dopo." Butto giù, chiamo i pastori, nessuno l'ha sentita, suo padre neanche, Tomas non ha neanche il numero e quando gli spiego che è successo si precipita da me per aiutarmi a cercarla, chiamo Lexy. 
"Ciao Lexy sono Enrico, hai sentito Naira? È successo un casino."
"No, ma provo a chiamarla se vuoi."
"Si ti prego." La supplico. 
"Resta in linea." Il suono della chiamata in attesa mi fa saltare i nervi.
"Niente, non mi risponde."
"Grazie lo stesso."
"Fammi sapere."
"Ok ciao." Chiudo l'ennesima chiamata e non so più a chi chiedere, poi mi viene in mente Marco, lo chiamo, non prende, merda! Salto in macchina seguito da Tomas e vado verso il suo paese, poche ore dopo l'abbiamo girato tutto, millimetro per millimetro e di lei neanche l'ombra, non so più che altro fare, mi avvio verso casa sua e trovando il portone aperto salgo, anche la porta di casa è aperta, entro e cerco la sua camera. Quando la trovo mi butto sul suo letto, il suo profumo mi invade e faccio ciò che non ho mai più fatto da anni, piango. Piango così tanto da farmi mancare l'aria, mi addormento con le lacrime agli occhi. Il mio telefono mi sveglia di scatto, non perdo un secondo a rispondere convinto che sia lei.
"Amore!"
"Cosa vuoi?!"
"Ah, allora le mie parole hanno fatto l'effetto desiderato." Stringo i denti dal nervoso. 
"Si può sapere che cazzo ti è passato per la testa?"
"Tu sei mio e lo sappiamo che non ti importa di lei."
"Malika io non sono mai stato tuo punto primo, punto secondo la amo più della mia stessa vita, punto terzo non riuscirai a farci mollare, punto quarto infilati in quella piccola testolina da puttana bimbaminkia che non ti voglio! Non me ne frega un cazzo di te! Non me n'è mai fregato! Ti ho solo usato!" Le butto il telefono in faccia prima che replichi qualcosa e torno a perdermi nel suo profumo.


Pov Naira
Ho smesso di piangere da un po, non ho più lacrime e se non mi fermavo probabilmente mi veniva qualche crisi, Marco mi sta riportando a casa, quando arriviamo lo rassicuro dicendogli che sto bene e può andare, così fa, io salgo in casa e vederla così vuota mi fa male al cuore. Salgo in camera, quando mi volto per andare nel letto ciò che vedo mi paralizza: Enrico dorme stretto al cuscino che uso da un sacco di anni, ha le labbra gonfie, il viso tirato, e le sue guance sono secche per le lacrime. Rimango immobile non sapendo che fare, passa qualche minuto e apre gli occhi, mi guarda.



Spazio autrice
*streppa: piatto tipico del mio paese. 
^Fise: associazione internazionale che si occupa dell'equitazione.
`zizze: sigarette.
Innanzitutto scusate la lunghezza, ma la traduzione di november rain mi sembrava d'obbligo inserirla. Il titolo significa: scusw e lacrime.
Quante cose hanno stravolto la nostra ragazza, che succerà fra lei e il nostro coglione?! Chissà chissà xD un bacio a tutte le meraviglie che mi seguono :) le vostre parole sono il motivo per cui scrivo *-* isy_94
  
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