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Autore: Adelhait    15/06/2008    5 recensioni
I ricordi sono come cicatrici. Essi rimangono indelebili nel nostro cuore… …nella nostra anima… Frammenti di un lontano passato Che non tornerà mai più...
Genere: Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sesshoumaru
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Crescita

 

 

 

Il sole era ormai calato e le prime stelle brillavano nel cielo, lui era ancora seduto lì a ricordare.

A ricordare il suo lungo passato.

eee

Eravamo tornati nella nostra dimora, io fui accolto fra gli onori, infatti, ero riuscito ad uccidere il mio primo nemico.

Ero orgoglioso, mi sentivo benissimo, ma la cosa che mi rendeva felice era il fatto che voi vi sentivate fiero di me.

Del vostro puro e degno erede.

Da quel giorno molte volte venni con voi in battaglia, oppure a caccia, anche se mi lasciavate sempre nelle retrovie, ma questo a me non importava bastava vedervi combattere.

Ho sempre ammirato la vostra destrezza nello utilizzare la spada.

Già, voi eravate impossesso di tre meravigliose Zanne, ma io all’epoca ne vidi solo due all’opera.

Tessaiga e Songa.

Due meravigliose spade che mi lasciarono senza fiato e incompleta ammirazione, quando le vidi all’opera.

Potenza, forza e supremazia…questo rappresentavano.

La Tessaiga era in grado con un sol colpo di annientare cento nemici, un vero portento…ma quella che mi lasciò senza parole fu Songa in grado di portare l’inferno sulla terra.

Infatti, ogni giorno mi ripetevo, quasi allo svenimento.

"Presto saranno mie".

Ma un dubbio cresceva in me, quell’altra spada quali erano le sue potenzialità?

Un dubbio che mi rodeva dentro come un tarlo, perciò decisi di chiederlo, ma voi mettendomi una mano sul capo mi rispondeste.

"Tenseiga è una spada che non arreca offesa".

Che non arreca offesa?

Cosa significava?

Lo guardai dritto negli occhi e sbottai.

"Padre piantatela di prendermi in giro. Non esiste una spada che non provoca la morte".

Lo vidi ridere di gusto, ma poi cambiò di colpo espressione…era serio, quando mi disse.

"Figlio mio, non mi burlo di te, sappi che la peculiarità della Tenseiga è di ridare la vita a cento nemici".

"Cosa?".

Per la prima volta rimasi a bocca aperta.

"No, non posso crederci".

"Invece sì".

Ricordo che si allontanò sorridendo, io scossi il capo dicendo fra me e me.

"Non comprenderò mai mio Padre".

Vero, non capii mai perché fece forgiare la Tenseiga, ma poi lo scoprii molto più avanti.

Gli anni trascorsero veloci ed io divenivo giorno, dopo giorno sempre più forte tanto che il mio Sensei mi disse.

"Principe non ho più nulla da insegnarvi, ora la vostra maestra sarà l’esperienza che acquisirete durante il vostro viaggio di formazione".

Aveva ragione, ormai sapevo ogni cosa sulla raffinata arte della guerra ed era arrivato il tempo di intraprendere il mio viaggio di formazione.

Ricordo che mio padre fece forgiare per me una meravigliosa armatura, anche se in verità non mi sarebbe servita a molto, per proteggermi da eventuali nemici più forti.

Nemici più forti?

Io ero il più forte e presto lo avrebbero capito.

Infatti, uscii dal palazzo elettrizzato a cominciare a mostrare al mondo un nuovo essere potente, anche se alcune volte ritornavo a palazzo perché voi dimoravate ancora là.

Perché ancora avevo bisogno di voi, di parlare con voi, di mostrarvi ciò che ero in grado di fare.

Però qualcosa era cambiato negli ultimi tempi, voi eravate sempre più lontano e scostante, cosa vi stava accadendo?

Questo dubbio cominciò a rimbombarmi nella testa giorno, dopo giorno.

Ricordo ancora, quando ritornai al palazzo convito che voi foste lì ad aspettarmi come sempre ogni volta che tornavo, ma non voi c’eravate…io pensai.

"Sarà a caccia?".

Ma non era così.

Quel giorno avevo voglia di rilassarmi, perciò mi diressi nel nostro meraviglioso giardino, mi poggiai con la schiena su il tronco di un salice piangente, ricordo che chiusi gli occhi e rimasi ad ascoltare il calmo rumore del piccolo torrente che scorreva a pochi passi da me.

Non seppi mai per quanto rimasi, quando d’un tratto il profumo di fiori ed essenze mi destarono.

Riaprii gli occhi, voltati il capo e vidi alcune yashe.

"Oiran".

Sospirai infastidito, mi stavo per allontanare, quando le sentii dire tra i risolini.

"Avete saputo? Il nostro Signore si è invaghito di una ningen".

"Oh, che cosa orrenda".

"Giusto".

Restai fermo lì, con gli occhi sgranati.

"Mio padre si è innamorato di una ningen? No, non posso credere a questa menzogna".

Intanto quelle femmine continuavano a ridere, ma quando mi videro uscire da dietro l’albero sbiancarono di colpo.

Ricordo che si prostrarono ai miei piedi, sento ancora il fruscio della loro seta che tocca la tenera erba.

L’avrei volute uccidere, ma frenai la mia collera.

Passai accanto a loro senza degnarle di uno sguardo.

"Luride femmine".

Sibilai, ero davvero furioso.

Infatti, mi recai verso il dojo per scaricare quella rabbia.

Intanto mi ripetevo di non dar retta a quella maledetta menzogna, ma purtroppo essa cominciò ad avvelenare la mia mente.

Intanto notai che anche mia Madre era diversa in quel periodo.

Era triste e delusa, ma era abile a mascherare tutto.

Anche se i suoi occhi rossi, per le troppe lacrime versate, mi facevano comprendere che quella menzogna fosse la verità.

Ma io testardo non volli crederci.

"Menzogne, luride bugie…anche se…".

Scossi violentemente il capo affinché quelle parole sparissero dalla mia testa, ma esse rimasero fino a quel maledetto giorno…

eee

Alza il viso ad una pallida Luna, rammentando quei momenti che segnarono la sua longeva vita.

 

Continua…

 

___________________

Piccola agenda:

Oiran: dama di corte.

Rieccomi con il secondo capitolo, non so se vi è risultato gradevole.

Comunque ringrazio:

Ary22: grazie per aver recensito e per i complimenti, un bacione grande.

Intery: beh, spero di riuscire a descrivere la sua vita in questa fanfic, lo spero tanto. Un bacio a presto.

Yoi: come vedi ho aggiornato, so che adori il bel Papone Inu no Taisho ^^, beh, lo adoro anch’io. Un grosso bacio e a presto.

KaDe: grazie mi fai arrossire per i complimenti, spero che questo capitolo ti piaccia. Un bacio e a presto.

Kaimy_11: ho grazie sorelluccia per aver recensito, anch’io adoro l’infanzia di Sesshomaru, spero che riesco a descriverla bene. Un bacio e a presto.

Miriel67: hai perfettamente ragione non ci sono nozioni sulla sua infanzia, un vero peccato. Però esiste l’immaginazione no? Speriamo che riesca a descrivere la sua vita, grazie per aver recensito, un bacio.

Mikamey: grazie per la bella recensione, ma come vedi non è finita ^^. Spero che continuerai a seguirla, un bacio e ancora grazie.

Ringrazio anche chi solo legge.

P.S: questo capitolo lo dedico a Yoi una mia grandissima amica ^^

   
 
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