In
una piccola ma graziosa cittadina, una ragazza dai buffi
capelli rosa e gli occhi smeraldini passeggiava per le strade deserte.
Si era
trasferita li da pochi giorni e a breve le vacanze estive sarebbero
terminate.
La sua vita sarebbe ricominciata da zero, nuova casa, nuovi amici,
nuova
scuola...insomma, avrebbe avuto l’opportunità di
rifare tutto da capo!
Lei era Sakura, Sakura Haruno, una sedicenne come tante, con un fisico magro e slanciato, un sorriso da far invidia a molte ragazze e con un esagerata passione per la pallavolo. Fin da piccola aveva giocato in una squadra ed era sempre stata una giocatrice titolare. Aveva un talento innato e sicuramente sarebbe potuta entrare facilmente nella nazionale femminile di pallavolo, ma pur troppo uno spiacevole imprevisto aveva distrutto i suoi sogni.
Dopo
quel fatidico giorno di qualche mese fa non era stata più
la stessa, non aveva più messo piede in un campo da
pallavolo e la sua felicità
si era spenta…
Ormai,
stanca si passeggiare, decise di tornarsene alla sua
nuova casa.
Appena
entrata dentro casa salutò freddamente suo padre e
salì
al piano di sopra, nella sua nuova camera.
Aveva
le pareti celesti ed era abbastanza spaziosa, c’era una
finestra con un piccolo balcone e il pavimento era in parquet. Per ora
non
c’era molto, solamente tantissimi scatoloni contenenti la sua
roba.
Cominciò
ad aprirne uno per uno, doveva pur sistemare tutto
entro pochi giorni. Cominciò a riporre ogni singolo capo di
vestiario nello
spazioso armadio, fino a che non si ritrovò tra le mani la
sua divisa da
pallavolo con il suo numero stampato dietro, l’1.
Le
mancò un battito, le venne una stretta al cuore mentre calde
lacrime cominciarono a rigarle il viso. I ricordi di quel giorno erano
confusi,
non le sembrava ancora vero che fosse accaduta una cosa del genere, non
a lei!
Decise
di mettere da parte quei ricordi che non le portavano
altro che dolore e così chiuse in una scatola anche la sua
divisa…
Il
sole era già alto in cielo e in numerose case il primo
fantomatico giorno di scuola stava per avere inizio.
Sakura
si alzò svogliatamente dal suo letto e, con altrettanta
stanchezza, si diresse verso il bagno. Si sciacquò il viso e
indossò un paio di
jeans chiari e una maglietta a mezze maniche nera e ai piedi le sue
inseparabili All star nere.
Prese
il suo zaino blu scuro e, con le cuffie dell’i-pod alle
orecchie, uscì di casa senza nemmeno salutare suo padre. Non
aveva mai avuto un
buon rapporto con lui e sicuramente mai ci sarebbe stato!
Arrivò
davanti a quella che sarebbe stata la sua nuova scuola,
la Konoha’s school, un liceo scientifico come tanti altri.
Chiese
indicazioni ad un bidello per arrivare alla terza D, la
sua nuova classe. Si trovava al secondo piano e così le
toccò anche farsi due
piani di scale.
Arrivò
davanti alla classe e senza esitazione entrò. Dei ragazzi
già si trovavano all’interno dell’aula,
in attesa che suonasse la campanella
che segnasse l’inizio delle lezioni.
Sakura
andò a sedersi all’ultimo banco, era troppo stanca
per
stringere subito nuove amicizie.
Appoggiò
la testa tra le mani e sbuffando guardò fuori dalla
finestra. Poteva vedere un immenso giardino con un grandissimo campo da
calcio
e uno da pallavolo.
Sicuramente
si sarebbe dedicata al calcio durante l’ora di
educazione fisica.
La
campanella suonò e tutti i suoi nuovi compagni di classe
entrarono in classe.
Una
ragazza dai lunghi capelli biondi e gli occhi blu come il
mare, con un fisico magro e snello, si avvicinò alla rosa e
le disse:
“Ciao
piacere Ino Yamanaka, sei nuova?” chiese sorridendole.
“Ciao,
si sono nuova, piacere Sakura Haruno!”
“Piacere!
Posso sedermi qui accanto a te?”
“Si…”
disse la rosa spostando lo zaino che aveva appoggiato
sulla sedia.
“Sai,
in questa classe non è che ci siano persone molto
simpatiche, seguono tutti gli ordini di quella troietta
laggiù!” disse
indicando una ragazza dai capelli rossi.
“Lei
è Karin, la ragazza più insopportabile che abbia
mai
incontrato! Si da tante arie solo perché è il
capitano della squadra di
pallavolo della scuola!” continuò la bionda.
“Il
capitano? Quella li?” disse Sakura squadrandola. Le sembrava
tutto tranne una giocatrice di pallavolo.
“Si,
è brava a giocare però ce ne sono di meglio di
lei e poi
non è per niente adatta a fare il capitano! Mette in squadra
sempre e solamente
le sue amiche! Io sto sempre in panchina!” disse Ino
sbuffando.
“Capisco…si
vede solo guardandola che quella li non sa fare il
capitano!”
“Già,
questa scuola è famosa per la sua squadra di pallavolo,
prima che Karin diventasse il capitano non avevamo mai perso una
partita, ma
ora…”
“Ho
capito…” disse Sakura rattristandosi.
“Bhe
però per fortuna c’è la squadra
maschile che tiene alto il
nome della nostra scuola! Loro si che hanno dei giocatori formidabili!
Dovresti
vedere quant’è carino il vice capitano, Shikamaru!
Però anche il capitano non è
male, Sasuke!” disse Ino con gli occhi a cuoricino.
Sakura
sorrise, quella ragazza le stava molto simpatica e
cominciava a pensare che forse poteva stringerci un forte legame di
amicizia.
“Ah
Sakura, dopo ti presento anche le mie migliori amiche!
Scommetto che ci andrai d’accordissimo! Guarda, sono quelle
al primo banco,
quella con i codini e i capelli marroni è Tenten, mentre
quella con i capelli
lunghi e neri è Hinata!”esclamò la
bionda indicandole.
“Spero
di andarci d’accordo, in fondo sono nuova in questa
città
e non conosco nessuno…” disse la rosa sorridendo.
“Stai
tranquilla, hai già trovato tre amiche!” disse Ino
facendole un radioso sorriso.
La
campanella che segnava l’inizio della ricreazione
suonò e
tutti i ragazzi si diressero o in giardino a fumare, o al bar a
mangiare o
semplicemente dagli amici a chiacchierare…
“Tenten!
Hinata!” urlò Ino chiamando le amiche.
“Ciao
Ino!” esclamarono le due andandole incontro.
“Ragazze,
vi presento Sakura!”
“Piacere
Hinata!” disse timidamente la ragazza dai capelli
corvini. Aveva degli occhi molto chiari, tendenti al viola e un fisico
mozzafiato, che però era coperto dai suoi vestiti da brava
ragazza.
“Piacere
Tenten!” disse invece la ragazza con i codini. Aveva
due occhioni nocciola e anche lei un fisico niente male, ma non veniva
messo in
risalto a causa dei suoi vestiti da maschiaccio.
“Il
piacere è tutto mio!” disse la rosa sorridente.
“Ehi
Sakura, ti va di fare un salto in 3 H? Li ci sono i ragazzi
che giocano nella squadra di pallavolo e così la nostra
Hinata potrà vedere il
suo Naruto!” disse Ino sghignazzando. Hinata
diventò paonazzo ma a Sakura sorse
una domanda spontanea:
“Scusate,
ma chi è Naruto?”
“Ah
già, lei non può saperlo! Naruto è un
biondino con gli occhi
azzurri che gioca nella squadra di pallavolo maschile e diciamo che
è l’amore
segreto di Hinata!” disse Tenten ridendo.
“Ten,
io non parlerei tanto fossi in te, avrai l’occasione di
vedere il tuo amato Neji!” disse Ino. Da li Sakura dedusse
che anche lui
facesse parte della squadra di pallavolo maschile e che fosse quello
che
piaceva a Tenten.
“Uffa
Ino, devi sempre mettere bocca! Vabbè dai andiamo senno
finisce la ricreazione e noi stiamo ancora qui a discutere!”
disse Ten
prendendo per un braccio Hinata e venendo seguite a ruota da un Ino
alquanto
eccitata di poter incontrare il suo Shikamaru e una Sakura molto
curiosa di
vedere questi famosi ragazzi…
------------Continua--------------
Ciao
ragazzi ed eccomi qui con la mia prima long fic su naruto!
Spero che l’idea vi piaccia! Questa storia diciamo che
è quasi tutta vera, io
faccio pallavolo e ho assistito di persona a questa cosa che
è accaduta a una
mia amica^^ Fatemi sapere che ne pensate, ciao baci vvb!