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Autore: Niky Son    09/02/2014    2 recensioni
Questa fan fiction è una continuazione di Dragon Ball Gt. I principali personaggi saranno Gohan e Vegeta ma darò spazio anche a tutti gli altri. Spero che vi piaccia e che recensirete.
Buona lettura
Niky Son
Genere: Commedia, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gohan, Goku, Un po' tutti, Vegeta, Videl | Coppie: Gohan/Videl
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dragon Ball SG
(Son Gohan)

Capitolo 23-Sul pianeta Vegeta.
Il giorno dopo, verso le otto di mattina, i nostri amici erano pronti a partire.
-Scusami Tarble, ma come facciamo ad arrivare sul vostro pianeta se non abbiamo una navicella abbastanza grande per tutti noi?-chiese Bulma.
-La mia navicella dentro è molto grande. Da fuori sembra piccola per non essere avvistata dai nemici. Forza andiamo, il viaggio non durerà molto-rispose il fratellino di Vegeta.
Poco dopo la navicella era già nello spazio aperto.
-Allora per il viaggio ci vorranno solo tre ore, perciò vi consiglio di riposarvi un po’. Qua ci penso io!-.
I nostri amici così si sistemarono nelle stanze della navicella.
Mentre tutti quanti si stavano riposando, Gohan si diresse verso Tarble.
-Ehi, come mai sveglio?-chiese il saiyan.
-Sono solo un po’ nervoso, niente di che!-rispose Gohan sorridendo debolmente.
-Così, tu saresti il saiyan più forte in circolazione?-
-Sì. Fra poco però anche mio padre e tuo fratello arriveranno a questo livello-
-Te invece, ti sai trasformare?-continuò il mezzo-saiyan.
-No, ancora no. Solo mio padre, il padre di Kakaroth e altri reali-
-Ma tuo padre e mio nonno si conoscono?-
-Certo. Sono grandi amici. Sacrificherebbero se stessi per salvare l’altro!-
-Tutto il contrario del rapporto tra Vegeta e mio padre!-scherzò Gohan.
Poco dopo il fratello di Goten se ne ritornò in camera, salutando Tarble.
-Dove sei stato?-gli chiese Videl seduta sul letto.
-Da Tarble. Abbiamo fatto quattro chiacchiere!-rispose Gohan mentre si sdraiava sul letto.
Cinse per la vita la moglie con un braccio, mentre l’altro lo mise dietro la testa. Rimase con lo sguardo fisso sul soffitto per alcuni minuti.
Videl invece aveva chiuso gli occhi.
Il mezzo-saiyan la guardò intensamente.
Secondo lui c’era qualcosa che non quadrava, aveva un brutto presentimento. Come se non avesse più rivisto la Terra per un bel po’ di anni. Era quello che lo turbava. La notte scorsa aveva avuto un sogno molto strano.
Indossava una specie di tunica, un paio di jeans aderenti e una felpa verde, il suo volto era coperto dal cappuccio, e per finire in mano aveva un arco con le frecce.
Davanti a lui aveva Baby, erano sulla Terra e stavano per combattere.
Il sogno finì, lasciando un Gohan perplesso e molto confuso.
Il mezzo-saiyan, di questo sogno, non ne proferì parola con nessuno. Non voleva far preoccupare gli altri per un sogno così. Non sapeva però rispondere alle domande che gli frullavano per la mente.
Era un sogno premonitore quello? Si sarebbe mai avverato?
Nel frattempo, mentre Gohan si scervellava nel trovare le risposte ai suoi quesiti, erano già passate le tre ore.
Il mezzo-saiyan svegliò dolcemente la moglie e i due si diressero al pannello di controllo, dove il gruppo si stava riunendo.
I nostri amici scesero dalla navicella e tastarono per la prima volta in vita loro, tranne per Vegeta e Tarble, il terreno polveroso e rosso di Vegeta-sei.
Davanti a loro si estendeva una vasta radura piena di alberi molto alti.
-Seguitemi in volo, ci vorranno pochi minuti per arrivare a destinazione-annunciò Tarble alzandosi in volo.
Gli altri lo seguirono in volo, fatta eccezione per Bulma e Chichi che vennero portate in braccio dai loro mariti.
Più si avvicinavano alla città più il paesaggio diventava desolato e tetro.
A destra della strada molti palazzi si ergevano verso l’alto, nel loro splendore.
A sinistra invece erano presenti numerose baracche che, anche con una debole scossa di terremoto, sarebbero potute cadere.
Si poteva chiaramente notare come si viveva in quel pianeta.
I nostri amici erano molto turbati da ciò che succedeva all’interno delle baracche.
Si sentivano urla di dolore appartenenti a donne e bambini. Alcune guardie vietavano l’accesso a chiunque volesse entrare nelle baracche.
Tarble notò il turbamento dei suoi amici.
-Sono le regole dei nuovi sovrani. Chiunque non paghi le tasse o rubi viene punito!-disse abbassando la testa Tarble dirigendosi davanti un enorme palazzo.
Era gigantesco. Alle due porte erano presenti due guardie. Vestite diversamente da quelle di prima.
Le guardie aprirono subito il portone, facendo entrare così il gruppo dei saiyan.
Entrarono in un lungo corridoio. Ai lati di quest’ultimo erano appesi quadri di molti saiyan, probabilmente vecchi re. I nostri amici, dopo vari minuti di camminata, si fermarono davanti ad un altro portone di metallo.
-Restate un attimo qui. Vi dico io quando entrare!-disse Tarble prima di bussare ed entrare nella sala.
Quando il portone si richiuse, tutti quanti sentirono soltanto delle voci confuse e ovattate provenire dalla stanza.
Dopo poco però, la porta si aprì nuovamente.
-Entrate!-li incitò Tarble aprendo di poco la porta e facendo cenno ai nostri amici di entrare.
Ad uno ad uno entrarono tutti e quello che videro davanti ai loro occhi era incredibile.
La stanza in cui si trovavano era enorme e immensa. Sulla parete erano situati sempre dei quadri, al centro due grandi troni, alla destra di un trono c’erano molte cupole di vetro dove erano custodite delle armi.
-Padre, madre. Ecco qui il Principe Vegeta e i suoi amici-annunciò Tarble inchinandosi su un ginocchio.
Il Re Vegeta si limitò ad osservare profondamente il figlio, così come la moglie.
Lo stesso fecero Bardak e sua moglie con Goku.
Ci furono attimi di silenzio.
-Bene Tarble. Alzatevi ed ascoltatemi, anche voi siete saiyan perciò dovete aiutarci, anche perché l’intero Universo è in pericolo-iniziò a parlare Re Vegeta.
I nostri amici erano rimasti molto perplessi dal comportamento del Re.
-Ehm, va bene. Cosa dobbiamo fare?-chiese Gohan.
-Tu sei il nipote di Bardak giusto?-
-Sì signore-
-Sei il saiyan più forte della galassia?-
-Per ora sì-
-Seguitemi-annunciò il Re dirigendosi verso alcune palestre.
-Qui è dove ci alleneremo prima dell’arrivo dei nemici. Vegeta e Tarble vi faranno vedere le vostre camere e la sala da pranzo. Ora andate a cambiarvi, fra poco ci sarà il pranzo-finì di parlare il Re andandosene via, seguito da Bardak e le due donne saiyan.
I nostri amici erano alquanto stupiti.
-Dai andiamo-annunciò Vegeta incamminandosi.
Dopo una decina di minuti tutti erano nelle loro stanze.
-Hai visto prima? Neanche un abbraccio, siamo sicuri che quelli siano i genitori di Goku e Vegeta?-chiese Videl, sedendosi sul letto, a Gohan.
-Beh non scordarti che sono saiyan puri. Per loro non esiste l’amore per i familiari. Solo la guerra, anche se mi è un po’ dispiaciuto per papà-rispose il mezzo-saiyan.
Non sarebbe stata un’avventura facile quella.






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Angolo autrice:
Ehm...vi ricordate di me vero? Spero di sì. Scusate per l'enorme ritardo e il capitolo molto schifoso. 
Ma vedete c'è stato un piccolo contrattempo. 
Spero che il capitolo non faccia così vomitare.
A presto spero

Niky Son 
   
 
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