[S]: Sprightly~
Quando Yumiko l’ aveva conosciuto, aveva subito notato che Tomoya era un tipo vivace: non esattamente il suo tipo, quindi. Era simpatico, ma un po’ troppo casinista e burlone, e lei non sopportava chi, anche solo “per scherzare”, prendeva in giro il proprio prossimo.
Il loro non era stato esattamente un amore a prima vista, eh no.
Anzi, se qualcuno in quel periodo le avesse chiesto quale rapporto avesse con lui, lei avrebbe risposto che avrebbe abbracciato volentieri quel ragazzo, ma solo se in certi momenti avesse avuto una corda attorno ai polsi e magari la bocca tappata.
Non aveva nulla contro di lui, ma se avesse usato quelle sue labbra dorate per dire più cose sensate al posto di tirare fuori quegli improponibili “proverbi” che il novantanove per cento delle volte usava per prendere in giro Isaia –il ragazzo afroamericano che lei aveva subito preso in simpatia- lo avrebbe certamente apprezzato di più.
E quando le sue sorelle scherzavano affettuosamente sul rapporto che c’ era fra loro due, lei le prendeva “affettuosamente” a cuscinate per poi rintanarsi nella sua stanza ad ascoltare musica. Letizia, Sadako e Valentina tuttavia ridacchiavano e scuotevano la testa, ripetendole dal corridoio che “se son rose fioriranno”.
E quelle rose erano fiorite eccome!
Lo aveva giudicato male… Quell’ allegria che lui aveva nell’ animo era come un fiore: non solo bella a vedersi, ma le aveva anche fatto bene all’ anima, cicatrizzando quelle ferite aperte da troppo tempo che la facevano stare persino troppo male.
Seguendo i suoi consigli avrebbe imparato a non dare troppo peso a ciò che non era importante e a lasciarsi tutto quel dolore alle spalle, ne era certa.
E se fossero sorte nuove difficoltà?
Le avrebbe affrontata insieme a lui, assieme a quel ragazzo tibetano sfrontato, allegro, perditempo e confusionario, ma che lei amava così pazzamente perché sapeva essere allo stesso tempo così buono, dolce, sensibile e generoso e da cui era ricambiata.
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