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Autore: Shadows98_    09/02/2014    1 recensioni
Nora.
James.
Due persone completamente differenti: lei ragazza di buona famiglia che non ha fatto nient’altro nella vita se non realizzare tutti i sogni che i suoi genitori avevano per lei, lui ragazzo di strada che ha fatto di tutto pur di liberarsi dal potere che la droga e la malavita che conduceva aveva su di lui.
Per uno strano caso del destino si sono incontrati e si sono amati alla follia e per un cattivo scherzo delle stelle sono stati costretti ad allontanarsi.
Nora deve ricominciare i suoi studi, suo padre ha trovato lavoro lontano, all’estero, in un Paese molto lontano da lì, e porterà sua figlia con sé.
James, disperato, sparisce dalle strade di New York, pronto a dover sopravvivere, ancora una volta, senza la sua Nora.
Due anni dopo Nora torna a New York alla ricerca di James, ma una cattiva voce su di lui le fa credere che sia morto a causa di un’overdose dopo il suo viaggio.
James, a sua volta però, è tornato, condotto dalla notizia del ritorno della sua amata che non è riuscito a dimenticare, nonostante tutto…
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il Black Soul è il locale più in voga tra i giovani newyorkesi che hanno solo voglia di rovinarsi la vita tra alcol, droga e gioco d’azzardo, e Nora sa che è proprio quello il luogo dove deve entrare.
Se mi vedesse mio padre, pensa senza nascondere un sorriso tragico su quelle sue labbra sottili e scarlatte, o i miei amici, continua senza però dimenticare che oramai lei non ha più amici, non da quando ha deciso di rinunciare alla sua borsa di studio per Harvard per lui e alla bella vita che la sua famiglia le avrebbe riservato, chissà cosa penserebbero ora di me, e continua con passo felpato verso l’entrata sul retro del locale.
 
James guarda l’entrata principale del locale, esitante.
Sa per certo che entrare lì dentro sarà proprio come infilare la lama affilata di un coltello all’interno di una ferita non ancora chiusa del tutto, ma non gli importa.
Sa per certo che lei è lì dentro, a dirglielo l’unica amica che le è rimasta, anche se forse non lo sa perché è distrutta dentro, la sua anima è stata lacerata da bugie e da un dolore troppo grande da affrontare.
Ma ora che è tornato, lei starà meglio e potrà tornare a sorridere e ad avere il cuore leggero di cui lui si era innamorato due anni prima.
James guarda il Black Soul, “l’anima nera”, come quella che sente sprofondare all’interno del suo petto, e respira forte.
E, guardando l’insegna al neon sopra il locale, non può far altro che sperare di aver ragione.
 
Nora indossa il vestitino più corto che abbia mai comprato.
Sembro una puttana, pensa ogni tanto in uno dei pochi momenti di lucidità che le rimangono. Le luci stroboscopiche sembrano rendere ogni suo movimento molto più lento, tanto da farle venire il mal di mare.
Le persone si muovono furiosamente intorno a lei, alzano le braccia, urlano, si urtano tra loro, muovendosi scoordinatamente in balli proibiti che Nora non aveva mai voluto provare.
Le viene da vomitare; Nora non sa quale sostanza ci fosse all’interno di quella pillola violetta che le aveva dato quel ragazzo, ma sapeva che non le stava facendo bene.
Ha la gola secca, ha bisogno di bere, e lì vendono solo alcolici.
Non ha ancora diciott’anni ma non ha dubbi che le daranno volentieri tutto ciò che vorrà senza nemmeno che lei abbia i documenti.
Si avvicina ugualmente al bancone, le gambe molli come gelatina.
Per sbaglio urta un ragazzo con un cocktail in mano e per sbaglio ne rovescia un po’ sul pavimento, ma lui non sembra arrabbiato, anzi…
Le porge uno strano sguardo e Nora lo interpreta afferrando il bicchiere e ingoiando la bevanda in un sol sorso, senza smetterlo di fissarlo, poi lascia il bicchiere sul bancone con una strana risatina che il ragazzo avanti a lei ricambia.
Nora si avvicina a lui che la stringe per i fianchi e la guarda.
Ondeggiano un po’, come se ballassero, poi lei lo bacia, anche se non lo conosce; lui affonda la lingua nella sua bocca e Nora la intreccia con la sua, mentre stringe le ciocche di capelli scuri di lui tra le dita.
Poi sente qualcuno chiamarla per nome, come in un grido.
Ma non si volta a guardare.
È solo il fantasma di James che la richiama nella sua mente.
E infondo lei vuole solo dimenticarlo e svagarsi un po’.
 
Dopo qualche minuto James perde Nora tra la folla e, nonostante l’abbia cercata per quasi mezz’ora, sembra quasi non ci sia più traccia di lei e per un attimo teme solo di averla immaginata, o scambiata per qualcun altro mentre baciava l’altro che le aveva offerto il bicchiere.
James ama Nora, la ama alla follia, tanto da tornare nel posto che più gli provocò dolore in tutta la sua esistenza, e il sol pensiero di immaginarla con un altro gli fa ribollire il sangue nelle vene.
Forse quella sua amica si era sbagliata, forse Nora non era lì, ma James continua a camminare tra la folla, alla ricerca di lei.
Perché James ama Nora.
E non si fermerà fin quando non l’avrà trovata e portata in salvo.
 
Nora ha un altro momento di lucidità e si sente sporca come mai prima d’ora. All’interno di un lurido stanzino si era offerta a quello sconosciuto, che se n’era andato senza nemmeno dirle il suo nome, o forse era lei a non ricordarselo, e non sapeva più cosa fare.
Si sentiva sporca, lurida e stupida come non mai.
Il senso di colpa le bruciava le viscere, come aveva fatto a tradire James in quel modo?
Con una manata tenta di cancellare le lacrime calde dalle guance e guarda stupefatta tutto l’eyeliner e il mascara che si è sciolto tra le sue dita.
Per due anni interi aveva pensato che la sua prima volta sarebbe stata con James, con il ragazzo che amava, ma in quel momento, guardando il sangue che le scorreva per la gamba scura, si sentiva disgustata e violata.
Con mani tremanti afferra un’altra pillola ancora e la ingoia subito, aspettando che facesse il suo effetto, poi, con mani tremanti, afferra una sigaretta e l’accende tra le labbra, camminando lentamente sopra il terrazzo del locale.
Vede tutto il quartiere da lì e uno strano senso di vertigine la coinvolge, tanto da farla tremare di colpo.
«Nora?», una voce famigliare la chiama e questa volta lei si gira e guarda la figura scura davanti alla porta.
James, pensa subito guardando la figura avvicinarsi verso di lei con passo lento.
«Cosa stai facendo?», solo quando lui le porge la domanda, Nora si accorge di essere a meno di un passo dal vuoto.
Sorride.
Sta impazzendo, quelle pillole stanno facendo bene il loro lavoro.
Nora lo vede, James è lì, proprio davanti ai suoi occhi ed è così reale da far male.
Lui sta per fare un altro passo ma lei lo ferma, aprendo una mano tra di loro.
«Sei venuto qui per dirmi addio?», chiede lei al suo James.
Il suo Angelo si avvicina e lei sorride ancora.
Butta la sigaretta nel vuoto e vede la sua leggera luce spegnersi nell’oscurità.
«Nora, no!», ma lei non lo ascolta.
Sorride al suo Angelo e pensa che è più bello di quanto ricordasse.
Ora potranno stare insieme per sempre, come ha sempre sognato.
Lei non è riuscito a salvarlo da quell’overdose, ma ora può aiutare sé stessa togliendosi la vita.
Lo guarda un’ultima volta e sorride.
Fa un altro passo ma ne manca solo uno al vuoto.
Pensa che non avrà coraggio, che non lo farà, e negli occhi di James vede quello stesso pensiero.
«Ora potremmo stare insieme per sempre…»
E fa quel passo…


Angolo autrice: E' la prima volta che sperimento una OS del genere, capitemi, ma è l'unica ispirazione che ho avuto in tutta una serata! Spero in pareri *-*
Dedico questa storia a chi non c'è più, sperando che un giorno i nostri destini possano ritrovarsi...
  
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