L'incontro
Se
qualcuno fosse passato per il terzo piano del castello di Hogwarts e fosse
entrato nella Sala dei Trofei avrebbe visto un sacco di vetrine con coppe,
medaglie, foto e altri riconoscimenti esposti, a ricordo di qualche
"eroico" gesto compiuto da qualche studente, sicuramente compiuto per
caso e infrangendo almeno una decina di regole della scuola. Avrebbe poi notato
sulla parete più lunga un enorme quadro, in cui vi era dipinta l'esatta
riproduzione del castello stesso, con tanto di parco, di Foresta Proibita e di
Lago Nero. A un'osservazione più attenta avrebbe visto un bel po' di gente
intenta a giocare, a rincorrersi, a passeggiare sulle rive del lago o impegnata
in altre diverse attività all'aria aperta. Se proprio avesse voluto far caso ai
dettagli sarebbe anche riuscito a vedere, in lontananza, due ragazzi quasi
coetanei1 giocare a Quidditch sui loro manici di scopa, cercando di afferrare
un minuscolo Boccino d'Oro. Ma nessuno sguardo, anche il più attento di tutti,
avrebbe potuto vedere una figura scura accovacciata dietro a un cespuglio ai
margini della foresta!
Quella figura scura era un agitatissimo Severus Piton, che avrebbe tanto voluto
avere con sé la sua bacchetta per potersi fare un incantesimo di Disillusione
pur di non trovarsi nella situazione in cui era! Ma si sa.. I ritratti non
hanno la bacchetta e soprattutto non possono praticare magie. La situazione
andava affrontata, nel bene o nel
male.
Sono stato un idiota! Come ho potuto anche solo pensare di potermi far vedere
da lei? Eppure ero anche convinto, e quando l'ho detto ad Albus non ha fatto
nulla per fermarmi, anzi.. Ora sono fregato! Appena qualche secondo e mi vedrà
di sicuro, se provo a scappare mi vedrà comunque e mi farei anche la figura del
cretino! Ma non potevo starmene nella mia cornice a sentire i pettegolezzi di
quei vecchietti mezzi suonati? Ora cosa faccio? Cosa le dico? Meno male che son
già morto, se no penso proprio che questo avrebbe potuto benissimo essere il
momento del mio trapasso!
Questi erano i pensieri di Severus dal momento in cui aveva mosso quel dannato
piede e rotto il rametto, che aveva attirato l'attenzione della bella Lily,
intenta a leggere un libro in tutta tranquillità.
Lily si stava avvicinando, attirata da quei rumori, curiosa di vedere cosa
stava succedendo ai margini del bosco. E fortuna che non aveva chiamato James,
se no la situazione avrebbe potuto degenerare, vista la sorpresa che si sarebbe
trovata da lì a pochi istanti dietro al cespuglio! Fece ancora qualche passo e
giunse finalmente in prossimità dell'arbusto. Si guardò un po' in giro cercando
di capire da dove era arrivato quel rumore, quando il suo sguardo venne
catturato da un lembo di stoffa nera che spuntava dal sottobosco pochi passi
davanti a lei. Temeraria decise di andare a vedere cosa fosse. Mosse qualche
piccolo passetto incerto. Era pur sempre la Foresta Proibita, famosa per essere
il rifugio di creature molto pericolose. Ma lei non poteva sapere che il
pittore non aveva dipinto quelle creature, così che non sbranassero qualche
incauto ritratto giunto lì o per sbaglio o per imprudenza!
Il cuore di Severus, nonostante fosse solo di tempera ad olio, era proprio sul
punto di esplodere, Lily era a pochi centimetri da lui. Bastava che si fosse
chinata e l'avrebbe visto.
E infatti Lily si chinò in avanti e quello che vide la lasciò senza fiato, così
come lasciò senza fiato Severus. Lily capì dopo alcuni istanti che si trattava
del suo migliore amico di infanzia, e anche se non lo vedeva da parecchi anni
non poteva che essere lui, nonostante i tratti del viso fossero più maturi.
Severus vide calare su di sé un angelo, una bellissima donna con i capelli
rosso fuoco e gli occhi verdi brillanti. La foto che aveva tenuto per sé, con
tutti i membri dell'Ordine della Fenice non le rendevano certamente giustizia.
O forse era perché eran passati troppo anni dall'ultima volta in cui l'aveva
vista, abbandonata a terra priva di vita.
Severus e Lily si guardarono per un istante che parve infinito, non sentivano
più nessun rumore intorno a loro e nulla si muoveva più. Lui era come
pietrificato dalla bellezza della ragazza, nemmeno uno sguardo a un Basilisco
avrebbe avuto lo stesso effetto, mentre lei era congelata dalla sorpresa,
perché mai si sarebbe aspettata di poterlo vedere di nuovo!
Dopo quello che parve un secolo, la prima a sciogliersi fu Lily, che non riuscì
a pronunciare altro che: «Severus…!»
«L..
Li… Lily…» riuscì a dire Severus, senza riuscire a evitare di balbettare,
troppo scosso da quella situazione.
«Severus, cosa ci fai qui? Non mi aspettavo di trovarti in questo quadro,
sapevo che il tuo ritratto era stato appeso nell'ufficio del
Preside».
«I.. Infatti.. È solo che.. Qualche notte fa ho scoperto questo dipinto e son
venuto qua per…» disse Severus, non riuscendo a completare la frase. Molte
volte aveva sognato di poter incontrare Lily, di poterle dire tutto quello che
non le aveva detto quando aveva avuto la possibilità, di scusarsi per quello
che aveva fatto. Ma sognarlo è ben diverso dal trovarsela davanti. Aveva un
nodo alla gola che gli impediva di proferir parola. Tutto subito era scoppiato
di gioia all'idea di rivederla ancora una volta ma ora.. Provava delle
sensazioni sconosciute, che non sapeva definire, tranne quel nodo in gola che
non voleva saperne di andarsene!
Incapace di parlare e di guardare ancora a lungo quei meravigliosi occhi verdi
Severus abbassò la testa. All'improvviso, senza riuscire a fermarle, delle
lacrime calde iniziarono a uscire dagli angoli dei suoi occhi. Subito si
vergognò di piangere come un bambino, soprattutto perché era davanti alla donna
che amava, ma capì che quelle lacrime contenevano tutto il suo dolore, che era
pian piano cresciuto durante gli anni.
Lily lo capì. Con una mano gli portò delicatamente un ciuffo di capelli dietro
a un orecchio. Poi proseguì e seguendo il contorno del viso gli mise una mano
sotto il mento, alzandogli dolcemente la testa, e facendo in modo che la
guardasse negli occhi. Aspettò che Severus si calmasse un po', lo prese per
mano e a voce bassa, sorridendo, sussurrò: «Vieni Severus, facciamo due passi
nella Foresta».
1 Quando James e Lily vengono uccisi hanno 21 anni, e così vengono ritratti. Harry sconfigge Voldemort a 17 anni, e in questo quadro ha 17 anni. Quindi padre e figlio hanno solo 4 anni di differenza.
Nota dell'Autore: ho voluto interrompere qui questo capitolo in modo da non renderlo troppo lungo. Il prossimo sarà dedicato interamente all'incontro e ai dialoghi dei due personaggi! Spero vi piaccia lo stesso! Ringrazio tutti quelli che leggeranno, ma soprattutto, non siate timidi e recensite!! :D