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Autore: lollipop 2013    10/02/2014    5 recensioni
Due culture diverse si incontrano, mescolandosi.
Un amore contrastato, che va oltre la famiglia, oltre le tradizioni.
John si innamora di Mary.
Mary si innamora di John.
Lui è un gipsy, uno zingaro inglese che ormai staziona da anni nella stessa città.
Lei é una ragazza normale, una tipa di città, indipendente e con fin troppi problemi.
Due culture così diverse riusciranno ad amalgamarsi o entreranno in collisione?
Riuscirà John a vivere questa sua storia d'amore impossibile?
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Capitolo 6

 
<< Sembri un demente... Che cavolo guardi?!? >>
Brece si stende di fianco a me iniziando a fissare la finestra serrata.
<< Guardo fuori. >> mormoro, senza rendermi conto di ciò che dico. Brece mi poggia una mano sulla fronte...
<< No, non hai la febbre... Allora devi essere davvero impazzito. >> distolgo lo sguardo dalla finestra e lo poggio sul viso sconcertato della mia sorellina.
<< John, la finestra è chiusa. >>
<< Lo so. >> le rispondo convinto.
<< John, anche la tenda è chiusa. >>
<< Vero. >> ribadisco. Brece sgrana gli occhi...
<< Non si vede l'esterno... Quindi che caspita stai guardando? >> mi urla nelle orecchie. Nervosetta la sorellina...
<< Sai Brece che può fissare un punto e immaginare di vederci ciò che vuoi! >> ed io ovviamente su quella finestra chiusa vedo Mary, il suo dolce sorriso ed i suoi occhi ammalianti.
<< Sei innamorato John? >> sobbalzo, scaraventando Brece giù dal divano.
<< Ma cosa ti passa nella testa?!? >>
Brece mi scruta col suo sguardo da furbetta, si alza in piedi e si cinge gli esili fianchi con le mani. Quando adotta questa posizione incute terrore!
<< Chi è lei? >> evito di risponderle, abbandono la comoda poltrona e cerco di diblare le sue domande.
Tento di chiudermi in camera ma Brece si in infila poco prima che io riesca a serrare la porta. Cavolo quanto è magra!
<< Non mi scappi fratellone. >> mi fa la linguaccia per poi accomodarsi sul mio letto, chiudo la porta e prendo posto di fianco a lei.
<< Cosa vuoi sapere... >> mi arrendo alla sua impertinenza.
<< Sono un paio di settimane che ti vedo diverso, in realtà è dal matrimonio di Jenny che sei cambiato. Sei sempre allegro, sorridi di continuo. Sembri quasi... Innamorato. >>
Che parolona... Mi comporto davvero da rimbambito innamorato ultimamente?!?
Guardo Brece, attende il mio racconto, vuole sapere.
<< Ok Brece, è vero, c'è una ragazza. >>
<< Lo sapevo! >> esulta. << La conosco? >>
<< No! >> le dico secco. Una vena di tristezza incupisce il suo dolce viso.
Brece è sempre rinchiusa in queste quattro mura, quando c'era Jenny spesso uscivano insieme nel pomeriggio, ora, da sola o con le sue amiche, mio padre non le permette di uscire. Le tentazioni sono ovunque.
Rinchiusa tra queste mura, Brece vive attraverso i racconti delle esperienze mie e di Jenny.
Decido di raccontargli qualcosa, mi sbottono confidandomi con lei. Ho uno strano bisogno di raccontare a qualcuno di Mary!
<< Si chiama Mary, è molto bella. Ha lughi e ondulati capelli castano scuro, gli occhi profondi marroni, i classici occhi da cerbiatta. Ha labbra carnose che sanno di lampone e il corpo formoso... Insomma, non le manca niente! È una gran lavoratrice ma molto sola e spesso triste. Tende ad isolarsi pur essendo una ragazza solare. All'inizio mi odiava, non sopportava di avermi intorno, ma in realtà le piacevo solo che faticava ad ammetterlo. >> sorrido e Brece sorride con me. Riesco a vedere i suoi occhi sognanti inumidirsi.
Queste donne si commuovono con poco…
<< Dove l'hai conosciuta? >> ehm... Bella domanda.
<< Al matrimonio di Jenny. >>
<< Non ci credo, sei un bugiardo. Quella sera non hai parlato con nessuno. >> Ehm… con nessuna gipsy!
<< Ci ho parlato solo per qualche secondo perchè lei è andata via presto, giusto il tempo per dirci i nostri nomi. >>
<< Sei innamorato di lei? >> bella domanda, se solo sapessi cosa significa amare qualcuno, potrei dare una risposta.
<< Non lo so. Come ci si sente quando si è innamorati? >>
<< E lo chiedi a me?!? >> scoppia in una fragorosa risata Brece, e coinvolge anche me.
<< Jenny mi ha detto che si è accorta di amare Louise quando non poteva fare a meno di vederlo, ogni giorno voleva stare con lui e quando lo vedeva gli batteva il cuore all'impazzata e nulla riusciva a fermarlo. >> rifletto sulle  parole di Brece. Penso a me, a Mary e ai nostri momenti insieme.
<< Tu sei davvero diverso da quando conosci questa ragazza John. Non so se tu sia innamorato o meno ma sicuramente questa ragazza conta molto per te. Non fartela scappare. >> le sorrido passandogli una mano tra i capelli.
<< Smettila, così mi spettini. Comunque, spero, un giorno, di poter conoscere questa Mary. >> già, lo spero anch'io.
Un nuovo giorno si affaccia sulla sempre più piovosa Londra, la famglia Evans è in fermento... Oggi torna Jenny!
Mi alzo svogliatamente dal letto ed inizio a disfarmi del pigiama. Infreddolito e in mutande attraverso il corridoio per poi mettermi in fila per poter usare il bagno.
Sono contento di rivedere Jenny, ma avrei preferito che facesse ritorno magari nel tardo pomeriggio... Ho davvero bisogno di dormire.
Da quando Mary lavora per Zack, passo tutte le sere al suo locale, resto lì, fino all'ora di chiusura. Tra i miei allenamenti e i suoi turni a lavoro io e Mary non possiamo mai vederci, quei pochi passi che separano il Zack's Bar da casa di Mary sono gli unici momenti in cui possiamo stare insieme, da soli. Lonatani da occhi indiscreti.
Zack è un gipsy che, pur essendo perfettamente omologato alla civiltà gorge, continua a rispettare le regole zingare... Niente effusioni tra un gipsy ed una gorge, almeno non in sua presenza. Non capisco perchè continui ad essere così bigotto e conservatore, la sua specie lo ha rinnegato solo perchè gestisce un bar che consente il libero accesso a persone di qualunque cultura... Mha, quel ragazzo è un vero idiota!
Una volta vestitici, addobbiamo la casa in perfetto stile gipsy, festoni e palloncini a volontà. La mamma è ai fornelli che prepara cumuli di cibo per tutta la comunità, il ritorno dal viaggio di nozze di Jenny e Louise va condiviso e festeggiato con tutti.
È tutto pronto e gli invitati iniziano ad invadere il nostro modesto giardino.
Da lontano si sente il suono continuo di un clacson e lo stridolio di una macchina che, oramai troppo vecchia, tenta di frenare.
<< Ciao famigliaaaa >> avvolta in un abitino giallo canarino e più abbronzata che mai, Jenny fa il suo ingresso nella residenza Evans.
La mamma piange e le corre in contro abbracciandola. Brece la imita. Papà va a salutare Louise per poi abbracciare Jenny, liberatasi dalla morsa soffocante della mamma.
<< Ciao fustacchione. >> Jenny mi colpisce allo stomaco con un pugno, facendomi indietreggiare, poi mi scocca un bacio sulla guancia appiccicandomi quel fastidioso lucidalabbra brillantinato.
<< Ciao vecchia. >> le sorrido per poi abbracciarla.
La festa ha inizio. La musica pompa a tutto volume, manco fossimo in una discoteca.
Tutte le ragazze gipsy si dimenano sfoderando i più sexy passi di danza. Noi gipsy siamo ottimi ballerini, le ragazze poi, sono delle fuoriclasse. Cercano di attirare l'attenzione dei ragazzi. Per loro, le uniche occasioni per farsi vedere e conoscere ragazzi sono le feste della comunità.
Guardo Jenny, che stranamente resta defilata, lontana dalle danze. Jenny che non balla... Non è da lei!  
<< Hey va tutto bene? >> le chiedo preoccupato.
<< Si perchè? >>
<< Non lo so, è una festa, c'è la musica e tu non balli... È piuttosto strano. >>
<< Sono solo stanca per il viaggio John. >> è plausibile, ma improbabile se si tratta di Jenny.
La lascio perdere e vado sul retro per fumarmi una sigaretta, intanto mando continui messaggi a Mary che è ancora a lavoro. Conto di raggiungerla per l'orario di chiusura, così posso riaccompagnarla a casa e stare qualche minuto insieme con lei.
Non faccio in tempo a terminare la sigaretta che mio padre chiama tutta la famiglia Evans a raccolta nel salotto, Jenny deve farci un importante comunicazione.
Mi siedo sul divano e faccio accomodare Peter sulle mie ginocchia.
Mamma chiude la porta lasciando fuori di casa a divertirsi, il resto della comunità zingara. Tutti si siedono, tranne Jenny e Louise che restano in piedi dinanzi a noi.
<< Allora tesoro, cos'è che volevi dirci? >> chiede curioso mio padre con tono gentile e stranamente paziente.
<< Io e Louise abbiamo una bella notizia da darvi... >> ancora una pausa, mi guardo intorno e mi meraviglio di non udire parola da alcun membro della famiglia, sono tutti in attesa di sapere questa notiziona di Jenny.
Ma su andiamo si è capito... Jenny è incinta. Insomma non balla, non beve, deve darci una bella notizia in privato... Fatevi due conti.
 << Cosa tesoro... >> chiede mamma con espressione speranzosa.
<< Sono incinta! >> Appunto!
Ci alziamo in piedi ed iniziano le congratulazioni. La mamma felice come una pasqua, non riesce a tenere per se questa notizia. Spalanca la porta di casa, abbassa a minimo il volume dello sterio e urla ai quattro venti...
<< Jenny e Louise aspettano un bambino. >> e come è solito per i gipsy, a tale notizia bisogna festeggiare con fiumi di alcool.
Mi dileguo da quella baraonda e raggiungo Mary.
Lo Zack' Bar ha chiuso ma lei mi aspetta lì, sul ciglio della strada mezza infreddolita.
Le stampo un bacio sulle labbra fredde e screpolate per poi abbracciarla forte e farle da coperta col mio corpo.
Camminiamo abbracciati, stretti, molto stretti l'uno nell'altra, tanto da non riuscire a camminare in modo retto e da pestarci i piedi a vicenda.
Mary appoggia il suo viso al mio e resta appiccicata alla mia guancia. Maledetti lucidalabbra!
<< Che cos'hai quì? >> chiede pulendomi con la sua mano fredda.
<< È lucidalabbra, ho lavato la faccia per due volte con quintali di sapone, ma non vuole saperne di andare via. >>
<< Lucidalabbra? E di chi è? >>
Mary si stacca da me e mi guarda con sguardo inquisitorio. Sembra gelosa, credo di non averla mai vista gelosa prima d'ora.
Le sorrido per poi risponderle in modo serio.
<< È di mia sorella, Jenny. È tornata oggia dal suo viaggio di nozze, te lo avevo detto... Era la sposa della festa dove ci siamo conosciuti, ricordi? >> Fa cenno di si col capo, per poi tossire.
<< Andiamo fila a casa su, prima che ti ammali. >> ci baciamo allungo per poi salutarla e lasciare che si riposare nel suo letto.
Rientro a casa che è ormai vuota. Gli ospiti sono andati via e i miei fratelli sono intenti a ripulire il casino che hanno lasciato.
Vedo Jenny seduta sull'altalena da giardino, intenta a dondolarsi, mi accomodo di fianco a lei ed inizio a guardare la mezza luna che colore il cielo nero.
<< Bella la luna stasera, ha qualcosa di inquietante e romantico allo stesso tempo. >> mormoro sorridendo. Tutto mi ricorda Mary e mi fa stare bene.
<< Manco da meno di un mese e mi diventi un romanticone. >> Jenny mi tira l'orecchio, facendomi male.
<< Ahi, mi fai male. Hai sempre la delicatezza di un elefante, non cambi mai. >> Jenny avvicina il suo viso al mio, riesco a sentire il suo fiato sul collo... Non mi volto, quando fa così è meglio evitare il suo sguardo.
<< Puzzi di lampone. >> Che te ne fai di un cane da guardia quando hai in famiglia una come Jenny...
Ignoro le sue parole e continuo a tenere gli occhi puntati sulla luna.
<< John, vorresti darci una mano. >> un Malcom stanco e nervoso mi intima di aiutarlo a pulire. Faccio per alzarmi quando Jenny mi afferra il braccio tirandomi a se, facendomi risedere. La guardo con espressione interrogiativa.
<< Di chi sei innamorato John? Con chi esci? >> Ci risiamo, sono proprio un libro aperto per le mie sorelle.  
<< Di che blateri. >>  Non posso sbottonaemi con Jenny, lei non è come Brece, la pensa come nostra madre riguardo alle donne gorge.
<< È una gipsy, la conosco? A quale famiglia appartiene? >> mi chiede Jenny con insistenza.
Taccio, non ho intenzione di rispondere al suo "interrogatorio".
Mi cinge il viso in una mano, stringendo troppo forte la mascella…
<< Ascoltami bene John, se la ragazza è una gipsy fai attenzione a quel che fai, presentati alla sua famiglia e fai le cose per bene. Se la tua lei è una gorge invece, tronca subito questa storia. Nella nostra famiglia non sono ammesse sporche gorge. >> mi guarda in cagnesco.
<< La mamma non lo accetterebbe ed io meno di lei. Nessuna gorge metterà mai piede in questa famiglia. Se solo venissi a sapere una cosa del genere John, ti strapperei  le palle con le mie mani! >> degludisco nervoso… So che le sue minacce sono serie. Mi dileguo velocemente da lei, prima che possa cavarmi a forza le parole. Quando vuole Jenny, somiglia ad una serial killer psicopatica.

 



Visto che sta diventando un personaggio importante voglio mostrarvi il volto "ipotetico" di Brece:

Saaalve, ecco a voi il sesto capitolo,
attendo come sempre qualche vostro piccolo commento.
Vi invito a passare nella mia raccolta di one shot:

Crazy Stupid Moody Love.

& nell'intro della mia nuova storia fantasy:
Why me?
Vi aspetto a presto.

 
Kiss-Kiss. lollipop 2013
   
 
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