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Autore: Somerhalder_Delena    10/02/2014    1 recensioni
Dal testo:
"Padre se non vi dispiace vorrei raggiungere Stefan di sopra.."
"Ah-ah-ah adesso non vai da nessuna parte!"
Parlare era diventato inutile con Giuseppe, era fuori controllo. Ogni parola di Damon era un sussurro, gli pesava. Giuseppe gli diede un pugno sull'occhio, facendolo stendere sul divano stremato ...
Genere: Drammatico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caroline Forbes, Damon Salvatore, Elena Gilbert, Stefan Salvatore | Coppie: Damon/Elena
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Epilogo

(Dal capitolo precedente) 

<< Siete sicuri ? >>
I portoni iniziarono ad aprirsi lentamente.
Damon si girò verso la signora col cappuccio, tutti osservavano il suo viso pallido.
<< Mostrati >>
Damon le tolse il cappello e il volto della donna si scoprì.
Si sentì mancare.




<< No, non è possibile >>
Riuscì a stento a dire quelle parole, quasi si strozzava per dirle.
<< Damon chi è questa donna? >>
Stefan si avvicinò e gli mise una mano sulla spalla, osservando l'evidente pallore del suo viso, iniziò a sudare freddo.
<< Stefan. Il mio Stefan >>
La donna si alzò e gli accarezzò il viso, Stefan rimase immobile per qualche secondo

<< Oh il mio piccolo Stefan >>
Damon entrò e si sedette sul letto, accando a Gloria
<< Guarda il tuo fratellino, non è bellissimo? >>
Gloria guardava suo figlio neonato con sguardo dolce, mentre il bimbo giocava con i ciondoli dei suoi bracciali
<< E' bellissimo madre. Ha la mia stessa bocca! >>
Damon toccò i contorni della boccuccia di Stefan
<< Madre, quando diventerà più grande sarà lui il vostro preferito? Sarà lui il preferito di tutti? >>
<< Ma che sciocchezze dici? Io vi amo entrambi, allo stesso modo >>
La madre strinse entrambi, averebbe voluto così tanto vedere i suoi figli crescere, ma era malata e non era sicura di riuscire a passare la giornata. L'unica sua speranza era l'incantesimo, doveva salvare la sua congrega segreta e portare a termine il suo obiettivo: uccidere Klaus Mikaelson, e senza di lei sarebbe crollato tutto. In punto di morte avrebbe dovuto fare un incantesimo che avrebbe potuto ucciderla o salvarla, avrebbe deciso il fato. 


A Stefan quella donna non ricordava ancora nulla. Era bellissima però: Alta, magra, elegante, giovane per una donna della sua età. Avrebbe dovuto avere 50 anni, massimo 60 ma non di più. 
La donna spostò la mano sul viso di Damon, gli altri continuarono a non capire e Damon le prese il collo sbattendola al muro con la velocità di un vampiro.
<< Chi siete realmente, perchè avere queste esembianze? >>
La donna rise e Damon la porto a sé per poi sbatterla di nuovo al muro
<< Sono proprio chi tu ti aspetti che sia, mio principe >>
la donna si toccò il collo sorridendo
<< Madre >>
Quelle parole si soffocarono in un sussurro flebile, a quelle parole 'mio principe' Damon si sentì soffocare. Gli altri restarono di stucco, sopratutto Stefan che non si ricordava la mamma, ma aveva sperato tutta la vita che in realtà fosse viva e un giorno l'avrebbe incontrata. Di certo questo non era tra le opzioni. 
<< Cosa volete da Dustin? >>
Cercò di dimostrarsi freddo, e sopratutto cercò di trattenere le lacrime. 
<< Damon è tua madre - Elena si permise di intervenire - Non ti importa dove è stata tutto questo tempo, come 
sta? >>
Gloria guardò la graziosa ragazza da sopra la spalla di Damon
<< Sono sempre stata qui Elena, comunque hai ragione dolcezza. - spostò lo sguardo a Damon - La tua ragazza ha ragione, non ti interessa sapere come sta tua madre? >>
<< E voi? Vi importa sapere come sono stato io per oltre 150 anni? Vi è mai importato che alla sola età di sette anni mi sono dovuto occupare di mio fratello? Che mio padre mi picchiava ogni notte? >>
<< Aspetta, tuo padre cosa? >>
Damon non la lasciò finire
<< Non vi è mai importato come stavo io e di certo non mi importa come state voi. Non mi importa come fate ad essere ancora viva o come avete fatto a sopravvivere. Siete una strega, la più potente, avrete trovato sicuramente un modo per bleffare la morte e lasciarci senza farvi scrupoli. In ogni caso a me non importa, tutto quello che voglio da voi è sapere cosa volete dal mio bambino >>
<< Tuo bambino, le mie orecchie hanno sentito bene? >>
<< Avete sentito benissimo. Lui è il mio bambino >>
Gloria gli si avvicinò toccandogli la punta del naso con il suo
<< Tu non sei suo padre >>
<< E voi non siete mia madre >>
Quelle parole servirono a far allontanare la madre, ed a far gelare la stanza.
Gloria andò a sedersi sul trono e Stefan tornò dagli altri, precipitandosi nelle braccia di Bonnie. Elena voleva tanto fare lo stesso con Damon, l'uomo che amava, ma non voleva rompere la sua impassibilità. Se avesse dimostrato il minimo affetto, se gli avesse rivolto il minimo sguardo, Damon sarebbe crollato. Le stupiva sempre l'impassibilità di Damon in situazioni gravi come questa, anche se moriva dentro. 
<< Io e la mia congrega vogliamo uccidere Klaus Mikealson >>
<< Grazie ancora >>
Sussurrò Klaus 
<< E quella, la barbie >>
<< Oh ma cosa avete col mio nome, mi chiamo Car.. no momento, momento, momento! Cosa?! Io? >>
Klaus si mise istintivamente davanti
<< Lei non centra nulla >>
<< Ah si? E chi le ha uccise le 20 streghe della mia congrega? Chi? LEI. >>
Affondò le unghie nella pelle del suo trono, poi si calmò e tirò un sospiro
<< Ma, sono pronta a scendere ad un compromesso. Il bambino, lo stregone. Il bambino più potente al mondo, lo voglio tutto per me. Solo con una maestra altrettanto potente può imparare come usare i suoi poteri. >>
<< Mi dispiace, non lo avrete mai. >>
<< Cosa?! >>
<< Avete sentito bene, di nuovo. Vi uccideremo tutte, senza eccezioni >>
Gloria si alzò di scatto e le porte si aprirono, permettendo alle streghe della congrega di entrare precipitosamente. 
<< Uccideteli tutti, tranne i miei figli. A loro ci penso io >>
Quelle furono le parole che Gloria disse prima di sedersi e godersi la scena. I quattro amici si strinsero in un cerchio guardandosi intorno, poi Klaus e Damon si misero davanti in meno di un secondo. Gli occhi iniziarono a tingersi di rosso, le rughe sotto gli occhi iniziarono a prendere forma e la loro natura da vampiri fece il resto. 
<< Diamo inizio alle danze >>
Le streghe si scagliarono contro gli amici e la battaglia inziò. 
Damon azzannò due streghe e Klaus fece lo stesso, ma purtroppo non riuscirono a coprire gli altri, infatti le streghe lanciarono degli incantesimi e Stefan, Elena e Car, e vennero scagliati contro il muro con tale forza da farli svenire.
<< No ! >>
Bonnie urlò scagliando le streghe dall'altra parte del muro 
<< Via! andate via! Me ne occupo io ! >>
Le streghe lasciarono la stanza con fatica e Damon corse da Elena, Stefan e Caroline. Controllò che fossero ancora vivi, poi cercò di svegliare Elena, Klaus cercò di svegliare Caroline e Bonnie fece lo stesso con Stefan; quest'ultimo riuscì a svegliarsi ma le due ragazze non riuscivano a riprendersi. 
Gloria che si era dimostrata impassibile durante lo scontro, si alzò e li raggiunse
<< Dov'è il bambino, Damon? Sono più che seria, o mi date il bambino o .. >>
<< .. O cosa? >>
Disse Klaus passandosi il polso sulla bocca per pulirsi il sangue. Gloria alzò velocemente Stefan e in meno di due secondi si ritrovarono dall'altra parte della stanza; gli stringeva il collo da dietro, con il braccio. Stefan era ancora debole e non riusciva a liberarsi dalla presa della madre. 
<< .. O lo uccido >>
Damon con ancora il sangue che sgorgava agli angoli della bocca, scoppiò a ridere con i denti sporchi di sangue ancora caldo
<< Volete uccidere il figlio che più amate? Ma fatemi il favore! >>
In quel momento apparve Dustin e Bonnie si girò di scatto
<< Dustin ma come.. >>
<< Non lo so neanche io. >>
Si tastò il corpo incredulo. 
<< E' lui. E' davvero Dustin Offman >>
Dustin si allontanava ad ogni passo della donna
<< Damon chi è ? >>
Damon si precipitò davanti Dustin cacciando le zanne, ma la madre non ebbe reazione 
<< Ma sei serio Damon? >>
<< Più che mai. >>
<< Bene, uscite. >>
Nessuno si mosse
<< Uscite! >>
Gloria urlò, e Klaus e Stefan presero le due donne e si avviarono con Bonnie verso la porta, poi Stefan si fermò, diede Elena in braccio a Bonnie chiedendole se riuscisse a tenerla e lei le fece un cenno lasciando la stanza con Klaus e Caroline. 
<< Ho detto via tutti, voglio stare da sola con lo stregone e mio figlio >>
<< Sono anch'io vostro figlio. E di certo non lascio mio fratello nelle mani di un mostro. >>
Gloria accennò ad un sorriso. 
<< Fatemi avvicinare a lui. Fatemelo toccare. >>
<< Non se ne parla >>
<< No, che mi può fare tanto? Ha detto che sono uno stregone. Le posso fare quello che voglio >>
<< Proprio così bambino mio >>
Damon si spostò ma non tanto da non permettergli di avere la situazione sotto controllo. Gloria gli mise una mano sulla fronte ed entrambi come se fossero collegati, chiusero gli occhi. 
<< No, non può essere. >>
<< Cosa ? >>
Gloria si allontanò e urlò facendo spaventare Dustin, che fece cadere il lampadario con i suoi poteri. 
<< Cosa volete? Perchè urlate? >>
<< Perchè non mi può servire a niente un tuo burattino! >>
<< Di che state parlando? Ma cosa dite! >>
<< E' asservito, perdio! E' asservito a te! Ha il tuo sangue in corpo! Come ho fatto a non accorgermene, 
dannazione. >>
<< No, no ! Mentite! >>
Damon si mise le mani in fronte, stava per crollare

<< Damon! Damon! Guarda quell'enorme pino laggiù ! E' perfetto! >> 
Elena corse in direzione del pino seguita da Damon. 
<< E' bellissimo >>
<< Dustin e tu ? Cosa ne pensi ? >>
Damon ed Elena continuarono ad odorarne il profumo finché Damon, all'ennesimo silenzio di Dustin, si girò di scatto. Dustin era sul pavimento accasciato, non respirava. Il torace non si muoveva. Damon ed Elena corsero spaventati e Damon gli iperestese il capo notando che le vie aeree erano ingrossate per una razione allergica, sicuramente dovuta ai pini.
<< Dannazione Damon fa qualcosa! >>
<< posso fare ben poco >>
<< Damon vuoi restare a guardarlo?! Se non gli dai il tuo sangue adesso, lo farò io !! >>
Damon non riusciva a ragionare e si morse il polso facendo cadere un paio di gocce di sangue nella sua bocca. Aspettarono accarezzandogli i capelli. 
<< Svegliati per l'amor del cielo, ti prego >>
Disse Damon con gli occhi pieno di speranza. All'improvviso Dustin tirò un sospiro profondo e si svegliò tastandosi la gola.


<< Ma vi rendete conto di quello che dite? - gli mancava il fiato come se avesse appena finito una maratona - Se lui ha il mio sangue in corpo e quindi è asservito, significa che anche .. >>
<< Anche la tua ragazza lo è. Ecco il tuo grande problema figlio mio, nessuno ti ama per davvero. Nessuno ti vuole bene >>
Damon non credeva a quelle stesse parole, non credeva che una madre potesse pronunciare quelle parole. 
<< No! - Dustin li fece girare tutti - io gli voglio bene per davvero >>
<< Si e anche io! - intervenne Stefan - anche io voglio bene a mio fratello, e pure non gli sono asservito. Elena e Dustin lo amano. >>
Damon fece un mezzo sorriso 
<< Basta! State zitti! Non mi importa dell’asservimento, posso risolverlo, ma voglio Dustin. >>
<< Lo volete? Bene. Lo avrete >>
<< Damon ma cosa.. tu non puoi darle Dustin come se fosse un pupazzo >>
Dustin tirò la maglia a Stefan, facendogli cenno di stare zitto.
Quel bambino lo conosceva meglio di chiunque altro. 
<< Prima dovete fare una cosa. >>
<< Tutto quello che vuoi >>
<< Liberate Elena e Dustin dall'asservimento >>
<< Ti dirò una cosa... io vedo tutto >>
<< E con questo? Non avevate capito che erano asserviti a me >>
<< Vero, mi era sfuggito. Forse perchè è capitato solo una volta in tutta la storia del vampirismo! Ma comunque.. ho visto come, prima di diventare un vampiro, Elena era così innamorata di lui: tuo fratello. Sai cosa succederà se rompessi l'asservimento? >>
<< Lo so benissimo. Si avvererebbero tutte le mie paure. Lo so Madre, so che un giorno lei correrà via da me e ritornerà da lui ma mi ripeto: "non oggi, domani." Provate a ripetervelo tutti i giorni! Il tutto è alquanto controproducente. Ma è ora di smetterla di illudersi, voglio che rompiate l'asservimento. >>
<< E Dustin? >>
<< Lui mi amava anche prima. >>
<< E' troppo pericoloso, potrei rischiare la vita facendo quest'incantesimo! >>
<< Se volete avere Dustin allora fatelo, a me della vostra vita non importa. >>
<< Bene, se è così che vuoi per me va bene. Avrò quel bambino costi quel che costi. >>
Gloria prese dei sali e disegnò dei segni a terra. 
A Damon mancava il fiato, era come se tutto il mondo gli stesse crollando addosso. Stefan iniziava a capire e Dustin si sentiva sempre più sollevato, avendo capito il piano di Damon. 
<< Dustin, vieni qui, siediti al centro >>
Dustin lo fece e Gloria iniziò a parlare, le tende presero fuoco e i portoni si spalancarono: Elena, Caroline, Klaus e Bonnie si diedero la mano, immobili davanti a quella scena. Gloria finì e cadde in ginocchio. Elena e Dustin sentirono una sensazione strana, come se il cuore si stesse svuotando piano piano, e loro lo sentivano, si accorgevano di tutto.
<< Avete finito?! >>
Domandò impaziente Damon
<< Si >>
Rispose con affanno, cercando di rialzarsi. Klaus capì e portò via Dustin, lo portò con loro; intanto Stefan raggiunse il fratello
<< Cosa.. cosa fate? >>
I due fratelli la fecero stendere a terra approfittando della sua vulnerabilità.
<< No, no! Damon io li ho liberati! Li ho liberati da te! >>
Gloria aveva appena finito un incantesimo potentissimo e non aveva abbastanza poteri per liberarsi dalla presa dei figli. Damon iniziò ad affondare la mano nel petto della madre, e Stefan lo accompagnò mettendo la mano sulla sua.
<< Avete ragione madre, li avete liberati. E' l'unica cosa buona che avete fatto in tutta la vostra miserabile vita. >>
<< Questa è forse l'unica cosa di buono che state facendo voi due invece. Vi ho amati una volta, vi amavo tanto >>
<< Cos'è che vi ha fatto cambiare idea? >>
Con quelle parole Stefan premette sulla mano di Damon ancora di più
<< Amavo me stessa e la mia congrega più di voi due. E' questo che mi ha rovinato la vita. Fatelo figli miei, fatelo >>
<< Ecco una cosa che ci accomuna – Damon cercava ancora una volta di trattenersi le lacrime – anche io ho amato me stesso più degli altri, ha rovinato la vita anche a me. Addio madre >>
Damon e Stefan le tirarono il cuore fuori dal petto e a turno versarono una lacrima su di esso mentre si faceva di cenere, circondati dalle fiamme e dalle ceneri.
Damon si asciugò una lacrima e Dustin ed Elena si inginocchiarono e lo abbracciarono, volevano morire in quell’abbraccio.
Bonnie Corse in braccio a Stefan e lo baciò, voleva morire in quel bacio.
Klaus e Caroline, che si tenevano ancora la mano si abbracciarono e per la prima volta si dissero “Ti amo”, avrebbero voluto morire in quel ‘ti amo’.
<< Hey guardami – Elena prese il volto di Damon, asciugando le lacrime sugli zigomi così ben delineati, così perfetti – Io ti amo. Ti amo, ti amo da sempre, con o senza questo stupido asservimento. Ti amo da sempre e per sempre >>


SEI ANNI DOPO


Damon ed Elena si davano un tenero bacio in cucina, seduti sul tavolo
<< Oh mamma, papà, che schifo! >>
Un ragazzo alto, dalle graziose lentiggini e grandi occhi verdi si passò la mano tra i capelli neri scompigliandoli, e con l’altra mano si copriva gli occhi.
<< Dustin hai quindici anni ormai! Lo farai anche con la tua ragazza un giorno >>
<< Si, un giorno moolto lontano! >>
Aggiunse Elena
<< Comunque sia – si tolse la mano dagli occhi – dato che c’è una festa in corso di là, vi sarei grati se non usciste dalla cucina >>
<< Cosa? E quindi dovremmo barricarci in cucina? >>
<< No! Cioè.. si. >>
Damon diede uno sguardo al salone, attraverso la porta socchiusa
<< Aspetta, ma quelli sono .. >>
<< Si ehm.. sono zia Barbie e zio Klaus >>
<< E quelli sono.. >>
<< Si mamma, quelli sono zio Stef e zia Bon >>
<< Ah, loro possono ubriacarsi e ballare con i tuoi amici sfigati e noi non possiamo neanche respirare? >>
<< Mamma non te la prendere, ma se verresti di là cacceresti l’album delle foto e faresti vedere le mie foto da bambino nudo a tutti i miei amici .. >>
Damon scoppiò a ridere
<< Beh papà in realtà .. neanche tu puoi venire, insomma racconteresti alle mie amiche di quella volta che feci la pipì a letto a dodici anni >>
Elena scoppiò a ridere
<< E va bene, ok! Vai a ballare, ma giuro che.. >>
<< ‘Se mi sporcate i tappeti ve li faccio pulire con la lingua’ lo sappiamo papà, lo sappiamo >>
Dustin sorrise e prima di chiudere la porta si girò
<< Vi voglio bene >>



L'angolo della scrittrice (si fa per dire) 

Ecco l'epilogo, finalmente la fine. Vorrei ringraziare tutte le lettrici, tutte quelle che hanno recensito e anche le lettrici silenziose! Esprimete tutte un vostro pensiero su questo capitolo e sulla storia in generale, mi farà tanto piacere. E sono sicura che la mia Sara, una lettrice che si è appassionata tanto, scriverà un poema invece di una recensione! Hahahahah, ma mi fa sempre piacre ;) 
Un bacio a tutte per aver seguito la mia storia, leggete l'altra mia FF 'Just 'cause I'm blind', altra ff Delena di cui sono entusiasta! 
Un abbraccio!
  
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