‘The perfect job’
‘ Guarda che sei in ritardo!’
‘Lo so, lo so’
Ripetei per l’ennesima volta, in fondo, che colpa avevo io se ero rimasta a dormire da Luke e lui non aveva alcuna cognizione del tempo? Nessuna.
‘Se lo sai , perché non hai fatto prima?’
‘Te l’ho detto! Ero da Luke’
‘Muoviti’
‘Si mi muovo si! E che cavolo.’ Iniziai a correre. Inciampai. E travolsi un povero ragazzo. Ma non avevo tempo per scusarmi, così pensai bene di iniziare ad offenderlo.
‘Ma vuoi stare attento?’
‘Guarda che la colpa è tua cretina!’
‘Ma che dici idiota!’ Alzai lo sguardo. Il ragazzo abbassò il suo su di me. Occhi blu, un bellissimo blu. Capelli biondi, bellissimo sorriso. Piccolo problema. Io sapevo bene chi era lui. ‘Niall Horan dei One Direction’ Oh perfetto.
‘Dio’
‘Che c’è?’ borbotto quell’idiota ancora fissandomi.
‘Io lo so chi sei’
‘Beh, sei vuoi una foto devi fare veloce visto che sei proprio scortese per essere una fan, le altre almeno stanno solo zitte e tremano.’
‘Oh, ma ti vuoi star zitto?!’ Sbraitai ‘Tu sei biondo tinto, quell’idiota irlandese che canta in quella stupida band’
‘Certo che sei stronza eh’ Rispose senza neanche guardarmi.
‘Senti signorino tummistufi, grazie a te ho perso il treno e ora farò tardi a scuola’ Ops, ma che peccato. Avrei dovuto ringraziarlo.
‘Ma va’ Sorrise, ancora. ‘Non me la bevo questa’
‘Si, si, bravo, vuoi un premio?’
‘Se me lo dai’ Disse ridendo.
‘Non ci sperare’ Risposi arrossendo molto pericolosamente.
‘Ah no? E perché allora arrossisci?’ Merda.
‘Ma dove? Ma quando? Ma che vuoi? Ma chi ti conosce?’
‘Beh, qui, proprio adesso, vorrei scusarmi, e in pratica tutto il mondo’
‘Simpatico. Ah. Ah. Ah.’
‘Oh lo so’ Rise lui tutto fiero.
‘Era ironico idiota’ Risposi acidamente.
‘Oh beh, so anche questo’ Disse facendomi l’occhiolino. Poi continuò ‘Che ne dici di un caffè per scusarmi, tanto oramai la scuola è persa’
‘Mmh, i realtà mi ci vorrebbe proprio’ Risposi sbadigliando.
‘Nottataccia?’ Rise, mentre io arrossivo.
‘Idiota’ Sbraitai.
Ci dirigemmo al bar e ordinammo due caffè, iniziando a parlare. Mi raccontò che era a Londra per un mese e che poi sarebbe partito per il tour con i suoi amici. “Gli altri quattro idioti” pensai.
‘E tu?’ Chiese infine. Ci pensai un po’ su e poi dissi che stavo cercando un lavoro per mettere da parte qualche soldo. ‘Ah si?’ Disse tutto entusiasta, ‘e che lavoro cerchi?’ Spiegai che lavoravo in campo di moda e quindi mi serviva un incarico tipo stilista e cose del genere. Un sorriso beffardo comparve sul suo volto.
‘Ho io il lavoro perfetto per te.’
‘Davvero?’ Chiesi sorridendo per la prima volta realmente.
‘Si, a una band manca una costumista’
‘Oh’ Esclamai ‘E di chi si tratta?’
‘Dei One direction’