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Autore: DiDiGlee    10/02/2014    1 recensioni
Un anno dopo la loro rottura, finalmente Blaine parte per NY, sperando in una riappacificazione, ma scopre presto che Kurt ha un altro perfetto fidanzato.Tutto questo fino a che non capisce che Kurt è caduto in una relazione abusiva..
OOC!Kurt
Canon fino alla 4x06
Genere: Angst, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Nuovo personaggio, Rachel Berry | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Traduzione | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Eeee sono di nuovo qui con un capitolo lunghissimo! (almeno per me, da tradurre.)
Non ho molto da dire, se non che ultimamente ho davvero pochissimo tempo e tantissime cose da fare, quindi non ho molto tempo di controllare le traduzioni, quindi per eventuali errori, vi sarei davvero grata se me li segnalaste.
Also, un grazie enorme alle persone che seguono, preferiscono e ricordano questa FF e alle persone che hanno recensito. Davvero, non sapete quanto potete rendere felice una persona.
Detto questo, non vi annoio ulteriormente. Se vi va, date un'occhiate alle altre traduzioni che seguo:

Trust is a flexible word
Fire with fire

Un bacione,
Ronnie. 

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Kurt lasciò andare la mano di Blaine non appena raggiunsero l’altra parte della strada. L’entrata del Babylon era a qualche passo.

Incontrarono Andrew lì vicino. Stava fumando una sigaretta, che buttò velocemente via quando vide Kurt avvicinarsi. Era con altri due ragazzi molto

belli, che salutarono Kurt baciandolo sulle guance. Andrew fece per baciare Kurt, ma questi lo spinse via.

“Drew, non voglio baciarti quando puzzi come una ciminiera!” sbottò.

Gli altri risero fragorosamente. “Farai meglio a stare attento, Drew! Kitty Kurt ha tirato fuori gli artigli, stasera!”

Kurt ignorò i commenti e gli presentò Blaine. Lui strinse loro le mani, ma dimenticò i loro nomi all’istante. Non dimenticò, tuttavia, lo sguardo che gli

lanciarono.

Questo è il tuo ex?!” chiese uno di loro a Kurt, suonando negativamente sorpreso. Gli altri due lo squadrarono dall’alto in basso, il giudizio

chiaramente visibile sui loro volti. Blaine capì che Andrew dovesse aver detto loro della sua natura da traditore. Inoltre, sentì che si stessero

domandando per quale motivo sulla terra fosse stato possibile che un perfetto, meraviglioso e sexy ragazzo dai tratti elfici come Kurt avesse potuto

avere una relazione con un piccolo, impacciato hobbit come lui.

“Non dimenticare la tua carta d’identità, ragazzino.” Disse Andrew con un sorriso accondiscendente, passandone una falsa a Blaine. Aveva ventinove

anni ed era uno studente portoricano. La foto mostrava un ragazzo dalla pelle color cappuccino con i capelli ricci e neri e la barba.

“E’ l’unica che ho potuto recuperare che ti somigliasse,” disse Andrew dandogli una pacca sulla spalla.

“Non mi assomiglia affatto!” Protestò Blaine.

Kurt prese la foto ed eruppe in una risatina. “Bene, perché tu fossi davvero così, non ti farebbero entrare.” Incontrò gli occhi di Blaine con un sorriso

dolce. “Non preoccuparti, funzionerà.”

“Entriamo,” disse Andrew, spingendoli verso l’ingresso. “Siamo giusto in tempo per l’happy hour. Le bibite sono a metà prezzo fino a mezzanotte.

“Io non bevo,” annunciò Blaine.

“Buon per te,” ripeté Andrew, scrollando le spalle.

C’era parecchio rumore, e faceva caldo, all’interno. Blaine poteva già sentire il ritmo della musica proveniente dall’interno che vibrava sul pavimento

dell’ingresso.

Blaine seguì il piccolo gruppo al guardaroba, dove lasciò la giacca a un membro dello staff. “Per favore, trattatela con cautela,” disse, preoccupato per

il CD di Kurt nella tasca interna.

“Ehi bellezza,” disse uno degli amici di Andrew, fermandosi accanto a lui. “Volevo solo dirti che se tu fossi il mio ragazzo ti perdonerei ogni cosa. Un

consiglio? Fai sempre una cosa a tre, così il tuo ragazzo non si sentirà mai tagliato fuori.” Disse facendogli l’occhiolino. “Vuoi che ti mostri i bagni,

dopo?”

Blaine sorrise politicamente. “Grazie, ma sono sicuro di riuscire a trovare la strada da solo.”

“Oh sì, sono sicuro di sì,” disse il ragazzo ridacchiando. “Ma se hai bisogno di una mano, la mia offerta è ancora valida.”

Blaine si girò e vide Kurt scrollarsi di dosso la giacca e, di nuovo, Blaine fu meravigliato di quanto incredibilmente perfetto lui sembrasse. Indossava

una maglietta argentata a maniche lunghe, che gli abbracciava il corpo come una seconda pelle, luccicando sotto le luci dell’ingresso. Insieme con

l’eyeliner nero e l’ombretto luccicante, il suo outfit lo rendeva misterioso e inarrivabile.

Una sciarpa con i teschi d’argento intorno al collo e un gilet nero con una spilla a forma di forbice completavano l’insieme.

“Amo quella spilla,” si fece scappare Blaine prima di poterselo impedire. “E’ la stessa che indossavi quando abbiamo avuto quello stupido litigio fuori

dello Scandals e di quando ci siamo baciati in auditorium.”

Ed era stata anche la notte in cui avevano fatto l’amore per la prima volta.

“Davvero?” disse Kurt sbattendo le palpebre, come se non ricordasse.

“Sì, davvero,” rispose Blaine. “Come non puoi ricordartelo? Continuo a ricordare ogni cosa di quella notte.”

Gli occhi di Kurt ora erano spalancati e lo guardavano come a dirgli di tacere.

“Di cosa state parlando?” disse Andrew intromettendosi.

“Della prima del nostro musical scolastico,” spiegò Kurt con una scrollata di spalle.

“Musical scolastico?” ripeté lui. “Cosa avete fatto?”

“West Side Story,” disse Kurt con voce annoiata.

“Figo. Che parte hai fatto?” chiese mettendo un braccio intorno alla sua schiena.

“Io non ero parte del cast,” mentì Kurt.

“Ha fatto una fantastica interpretazione dell’Agente Krupke,” disse Blaine, allo stesso tempo.

Andrew rise. “Oh sì, questo spiega tutto! Kurt ama urlare ordini, non è vero, piccolo?!” fece per baciarlo di nuovo, ma Kurt girò il viso.

“Non ne abbiamo già parlato cinque minuti fa?” disse Kurt, suonando annoiato. “Ti do un suggerimento: fumare e baciare.”

Andrew lo guardò con una faccia da cane bastonato, poi scrollò le spalle. “Va bene, che ne diresti se mi facessi passato l’alito che sa di fumo con

l’alcool?”

“Qualsiasi cosa,” rispose Kurt muovendosi verso l’interno. Andrew gli afferrò il braccio. “Aspetta, Krupke!”

“Drew!” disse Kurt puntandogli il dito contro. “Se cominci a chiamarmi in quel modo..”

“Sto solo scherzando, piccolo,” disse ridendo. “Dovresti lasciare il gilet,” riprese. “Ti fa sembrare paffuto.”

Alzando gli occhi al cielo, Kurt si tolse il gilet lasciandolo al guardaroba.

“Direi che è lui che comanda,” osservò Blaine in un sussurro.

“Sa solo come sto meglio,” replicò Kurt. “Essendo un dirigente pubblicitario ha occhio per la bellezza.”

“Sì, ce l’ho.” Disse passandogli un braccio intorno alla sua vita e portandoselo più vicino. “E tu sei il mio accessorio preferito.”

Kurt rise, ma la verità era che la maglia argentata lo faceva veramente risaltare in mezzo alla folla. Tutti girarono le teste per lanciare un’occhiata al

diamante splendente in mezzo a loro.

Dentro, il volume era più alto. Blaine provò a non storcere il naso: la musica era semplicemente terribile. Non così terribile come quella che aveva

sentito in macchina, ma ancora parecchio terribile. Come si supponeva che la gente ballasse sul quel thumpa-thumpa-tumpa?!

Blaine non sapeva come arrivare a fine serata con la prospettiva di guardare Kurt ridere alle stupide battute di Andrew e, allo stesso tempo, di essere

assordato da quella musica senza senso. Passarono da una spessa tenda rossa di tessuto scadente ed entrarono nella sala principale del Babylon.

Blaine non sapeva cosa aspettarsi da quel posto, ma le sue aspettative furono istantaneamente superate.

Quel posto non aveva niente a che vedere con il piccolo e limitato Scandals di Lima. Era enorme, rumoroso e sovraffollato, con bellissimi ragazzi in

vestiti attillati. Tutti che squadravano tutti. Blaine poteva praticamente sentire occhiate affamate trapassarlo, il che gli dava un senso di inquietudine.

Come poteva Kurt essere così rilassato in mezzo a quella folla? Ma appena lo guardò, Blaine ebbe la risposta. Kurt era diventato una super star da bar

gay. Si era semplicemente amalgamato alla folla. Molti lo salutavano baciandogli le guance o con una piccola stretta. Blaine spariva in confronto alla

presenza e alla confidenza di Kurt.

Andrew li condusse attraverso la folla verso il bar e, mentre aspettavano che il barista li notasse, il DJ mise una versione mixata di ‘Peacock’ di Katy

Perry, facendo ballare la folla urlante e facendola cantare a pieni polmoni.

Blaine storse il naso. ‘Peacock’ non gli era mai piciuta, ma si infilò comunque in mezzo alla folla.

Andrew si rivolse a lui, gridando per sovrastare la musica. “E’ come se il DJ sapesse che tu sei arrivato!”

Blaine gli restituì uno sguardo confuso. “Scusami?”

Andrew gli passò un braccio attorno alle spalle. “Tu ami Katy Perry, no?”

“Come lo sai?” chiese Blaine irritato. Non gli piaceva averlo così vicino, inoltre non gli piaceva che Andrew pensasse di conoscerlo dentro quando in

realtà non sapeva assolutamente niente di lui.

Andrew indicò Kurt con una risata. “Parla parecchio, quando è ubriaco!”

“Io non mi ubriaco,” protestò Kurt, in piedi alla sinistra di Andrew. “Continuo a ricordare benissimo tutto, il giorno dopo, a differenza delle altre

persone.”

“Se lo dici tu, piccolo,” lo prese in giro Andrew. “Continui a ricordare quella volta in cui hai vomitato sulla pista da ballo mentre suonavano un’altra

canzone di Katy Perry?”

“Non ho vomitato,” ribatté Kurt un’altra volta, colpendo il suo braccio. “E non c’è bisogno di raccontargli quella storia. È imbarazzante.”

“E’ divertente, invece!” Andrew ammiccò a Blaine in maniera confidenziale. “Stavamo ballando, quando all’improvviso parte questa canzone e Kurt si

sente male proprio in pista. Non ha fatto neanche a tempo ad arrivare in bagno!” adesso Andrew stava ridendo apertamente.

“Ero stato male tutto il giorno,” chiarì Kurt. “E’ stato il sorso della birra disgustosa che stavi bevendo a farmi vomitare, non qualche stupida

canzone.”

“No, sono sicuro che fosse la canzone,” disse Andrew. “Mi ricordo che mi hai detto di odiare quella canzone e che volevi uscire dal club. E, uscendo, ti

sei sentito male. Pensi che possa dimenticarmi lo starti appiccicato in un cubicolo del bagno mentre tu vomitavi l’anima?! Ehi, se non è amore, non so

cosa sia!”

“Ti odio per averlo detto, Drew,” ringhiò Kurt.

“Lo so,” rispose lui ghignando.

“Perché non lo scrivi sul tuo blog, così tutti potranno leggere quanto sono disgustoso?!”

“E’ un’idea fantastica! Penso che dovrei farlo, tesoro,” lo prese in giro Andrew ponendogli un bacio sulla guancia. “Vado a salutare alcuni ragazzi.

Posso lasciarvi da soli per un minuto?”

Kurt semplicemente roteò gli occhi.

 
“Non dire una parola,” lo ammonì Kurt alzando una mano.

“Non volevo dire nulla,” replicò Blaine. Non pensava che fosse divertente che l’ascoltare ‘Teenage Dream’ lo facesse stare male, letteralmente.

“Posso offrirti da bere?” improvvisamente c’era un ragazzo biondo e alto che stava davanti a Blaine, chiaramente puntandolo.

“Io.. uhm..” Blaine divenne rosso, fissando la canotta rosa che il ragazzo stava indossando.

“Non è interessato,” lo freddò Kurt, avvicinandosi a Blaine.

“Non stavo parlando con te,” disse l’altro, inclinando la testa in direzione di Kurt, ma rivolgendo a Blaine uno sguardo interrogativo.

“No, grazie,” balbettò quindi.

“Te l’ho detto,” ghignò Kurt al ragazzo appoggiandosi al bancone.

Il ragazzo rivolse a Blaine un ultimo sorriso. “Magari più tardi, dolcezza.”

 
“Grazie,” disse Blaine a Kurt non appena il ragazzo non fu più visibile, in mezzo alla folla.

“Il modo migliore per rendere un ragazzo interessato e fare il difficile,” gli disse, facendogli l’occhiolino. “Scommetto che ti starà intorno tutta la

sera.”

“Grande,” borbottò Blaine. Non era lì per flirtare in giro.

“Te l’ho detto, sei un catalizzatore d’attenzioni.” Disse Kurt.

“Io?” disse Blaine, seguendo Kurt che si allontanava da bar. “Tutti quanti fissano te.”

Kurt rise.

Ma Blaine aveva già stabilito che fosse vero. Sì, Kurt era diventato una super star da bar gay. Era meraviglioso e bellissimo, era un diamante

splendente in quel mondo glitterato. Tutti gli occhi erano su di lui, ma nessuno osava puntarlo, perché la sua perfezione era intimidatoria.

“Dai, balliamo.” Kurt afferrò il braccio di Blaine e lo spinse in mezzo agli altri.

Intrappolato in mezzo a centinaia di persone che ballavano e si strusciavano, Kurt lasciò andare Blaine e portò le braccia sopra la testa, ondeggiando i

fianchi al ritmo della musica. La musica era così alta da rendere ogni conversazione praticamente impossibile, così Blaine si concentrò a guardarlo,

anche se non avrebbe potuto togliergli gli occhi di dosso comunque. Cercò di seguire il ritmo, ma non riusciva a muoversi in un modo così fluido

come faceva Kurt.

Presto Blaine si ritrovò a sorridere alle stranezze adorabili di Kurt, come il modo in cui scuoteva le spalle e muoveva le mani. Era felice di vedere

come alcune cose non cambiassero mai.

“Hai visto qualcuno che ti piace?” chiese Kurt, dopo un po’, mentre i suoi occhi scrutavano la folla alla ricerca di bei ragazzi.

“Sì,” rispose Blaine, non distogliendo lo sguardo da lui.

Kurt cercò di capire a chi Blaine si riferisse.

“Dove?” chiese mentre gli occhi di Blaine erano ancora su di lui.

“Proprio qui!” rispose Blaine.

Quando Kurt finalmente capì il senso delle frecciate, abbassò la testa, sorridendo di un sorriso per cui Blaine sarebbe felicemente morto.

“Sei ancora un cavaliere.” Gli disse con un ghigno.

Il DJ li sorprese mettendo un pezzo lento: una dolce canzone pop, facendo rallentare tutti. Le coppie furono formate per annegare l’uno negli occhi

dell’altro mentre si stringevano.

Due di loro, però strusciavano i piedi a terra, imbarazzati, non sapendo cosa fare, senza il ritmo incalzante della musica. Kurt si guardò intorno, come

se cercasse qualcuno, il quale, probabilmente, era Andrew.

Prima che Kurt potesse trovarlo e abbandonarlo sulla pista, Blaine fece un passo avanti e gli porse la mano.

“Posso avere questo ballo?”

Si sentì coraggioso per essere riuscito a chiederglielo, più di quando al ballo del penultimo anno aveva offerto la mano a un Kurt che indossava un kilt

e una corona, un Kurt che era appena stato abbandonato da Karofsky sulla pista, un Kurt che si era sentito umiliato e che continuava a camminare a

testa alta.

Blaine si sentì coraggioso, come se in quel momento fosse tornato indietro a quel ballo, con l’unica differenza che quella sera Blaine non temeva il

rifiuto della folla circostante, ma quello di Kurt.

Kurt si girò verso di lui con uno sguardo di sconforto e un bagliore di comprensione lo illuminò.

Quindi si fece più vicino.

“Sì,” disse con un sorrisetto che riportò indietro Blaine nel tempo più di qualsiasi altra cosa. “Sì, puoi.”

Prese la mano che Blaine gli offriva, e questo mise la mano sinistra sul suo fianco. Ma la sua posizione standard sembrava essere fuori luogo in una

discoteca. Kurt proruppe in una risata. “Aspetta, metti..” guidò entrambe le mani sui suoi fianchi, quindi circondò le spalle di Blaine con le braccia.

“Così. Ora va meglio.” Disse sorridendo a labbra chiuse.

“Molto meglio,” concordò Blaine.

 
Alla long it was a fever
A cold sweat hot-headed believer
 

Blaine riconobbe la canzone come ‘Stay’ di Rihanna, ma era un remix, che era perfetto, visto che, come al solito, i remix erano più lunghi delle

canzoni originali. Adesso che lo aveva tra le braccia, voleva che quel momento continuasse per sempre.

 
I threw my hands in the air
I said show me something
He said, if you dare come a little closer
 

Si muovevano lentamente, guardandosi negli occhi cautamente, come se avessero paura di cosa avrebbero potuto vederci dentro, ma anche

speranzosi di trovarci qualcosa che avrebbe potuto riconnetterli. Finalmente Blaine si rilassò, trovando davvero facile tenerlo tra le braccia, come se

esistessero solo loro al mondo.

 
Round and around and around and around we go
Oh now tell me now tell me now tell me now you know
 

Si muovevano sul posto, girando in tondo lentamente.

“Ti ricordi il ballo?” chiese Kurt. Blaine stava fissando le sue labbra, amando il modo in qui si muovevano.

“Scusa?” disse Blaine oltre la musica, cercando di ascoltare le parole di Kurt.

Kurt si avvicinò tanto che i loro corpi si toccavano, cosa che a Blaine non dispiaceva affatto.

“Quello sui dinosauri” disse lui più forte, una mano che indicava i capelli di Blaine. “Ti ricordi?”

Blaine ridacchiò. Come se avesse mai potuto dimenticarlo. Indietro a quei tempo in cui la sua più grande unica paura era quella che Kurt potesse

vederlo senza gel e correre via urlando.

“E’ cominciato come un incubo, ma mi hai salvato,” gli disse Blaine, sorridendo. “Perché mi amavi anche con i miei capelli da Medusa.”

“Sì, lo facevo,” rispose con un sorriso sognante, stringendogli più forte le braccia al collo e giocando con i suoi ricci.

 
Not really sure how to feel about it
 

Blaine si schiarì la gola. “Mi mancano i giorni in cui il mio unico timore era quello di farmi vedere da te senza gel.”

“Anche a me,” confessò Kurt con un sorriso triste.

Blaine alzò lo sguardo, sconcertato. “Davvero?”

“Le cose erano più semplici, prima,” rispose, la voce seria e mesta. “Non così complicate.”

“Non devono essere complicate,” disse Blaine, la voce carica di speranza. “Possono essere semplici di nuovo.”

Kurt non rispose.

Rimasero semplicemente così, occhi negli occhi e, quando diventò troppo, troppo doloroso, Kurt si appoggiò a lui, rompendo il contatto dei loro

sguardi e nascondendo il viso sulla spalla di Blaine, la sua guancia contro quella dell’altro, continuando a ballare lentamente e in modo sognante.

 
Something in the way you move
Makes me fell like I can’t live without you
 

Blaine era distratto dalle dita di Kurt che giocavano con i suoi ricci e gli carezzavano la pelle della nuca. Si domandava se Kurt fosse consapevole di

quello che le sue dita stavano facendo.

 
It takes me all the way
I want you to stay
 

I loro corpi si toccavano, dalle gambe al petto, muovendosi lentamente in circolo uno contro l’altro mentre ballavano. Kurt era così incredibilmente

vicino, ora, il suo respiro sul collo di Blaine che lo faceva rabbrividire.

 

Not really sure how to feel about it
Something in the way you move
Makes me feel I can’t live without you
 

La mano destra di Kurt carezzava ancora il collo dell’altro, le dita lunghe tra i capelli, e Blaine non voleva nient’altro che arrendersi al tocco di Kurt.

Portarlo da qualche parte e fare l’amore con lui. Baciarlo fino allo sfinimento, baciarlo ovunque, baciargli via tutti i dubbi e le paure dell’anno

passato.

 

It’s not much of a life you’re living
It’s not just something you take, it’s given
 

“Mi dispiace,” mormorò Kurt improvvisamente al suo orecchio.
Aveva completamente smesso di muoversi. Stavano semplicemente fermi in quella posizione, abbracciandosi stretti l’un l’altro.

“Mi dispiace, Blaine, mi hai sentito?”

Blaine si tese. C’era qualcosa nella voce di Kurt che gli diceva che quest’ultimo non si stava scusando per avergli pestato un piede.

“Per cosa?”

Kurt lo strinse e pressò la sua guancia contro quella dell’altro. “Aver mandato tutto all’aria.”

“Di che cosa stai parlando?” Blaine provò ad allontanarsi per poterlo guardare negli occhi, ma Kurt glielo impedì, ancora rifiutando il contatto visivo.

 
Oh the reason I hold on
Oh cause I need this hole gone
 

“Hai detto che ti dispiaceva un milione di volte,” spiegò Kurt, il suo respiro caldo contro l’orecchio. “Ma io non mi sono mai scusato. Lo so di aver

fatto i miei errori. Non ero lì per te come avrei dovuto. Ho mandato tutto all’aria e voglio solo che tu sappia che mi dispiace.”

“Kurt tu non hai fatto..

“Shh,” lo zittì lui.

 
Funny you’re the broken one
But I’m the only one who needed saving
 
Becouse when you never see the lights
It’s hard to know which one of us is caving
 

Rimasero senza muoversi in mezzo alla folla danzante, abbracciandosi l’un l’altro come se fossero rotti senza stringere l’altro.

 
Quell’abbraccio era un ‘Ti amo’

Quell’abbraccio era un ‘Non lasciarmi andare, mai.’

Quell’abbraccio era tutto quello che Blaine aveva bisogno di sapere.
 

It takes me all the way
I want you to stay, stay
I want you to stay, ohh
 

La musica cambiò di nuovo, e fu come se la magia fosse morta all’istante. Tutti i loro pensieri sull’amore furono interrotti dal ritmo veloce della

musica.

Kurt liberò il collo di Blaine dalle sue braccia e scivolò via dall’abbraccio.

Blaine sentì che il suo intero corpo non era ancora pronto per tutto quello, quindi afferrò il braccio di Kurt per attirare la sua attenzione e gli fece

cenno di allontanarsi, ma nel momento in cui le sue dita si chiusero sul polso di Kurt, questi si tese e si strinse tra le braccia in modo protettivo, i suoi

occhi spalancati e in preda al panico per un secondo, prima di rilassarsi di nuovo.

Blaine lasciò la presa sul polso e aggrottò le sopracciglia. “Scusami!” urlò per farsi sentire. “Non intendevo..”

“Non fa niente”

“Andiamo di là a parlare. Parliamo.” Dirigendosi fuori dalla pista, ma Kurt fece cenno di no con la testa.

Proprio in quel momento apparve Andrew, avvolgendo il petto di Kurt da dietro, mentre teneva in mano due bicchieri.

“Bevi con me,” tubò questi.

“E come ci torniamo a casa, se siamo ubriachi?” chiese Kurt, guardandolo da sopra la spalla.

“Prendiamo un taxi.” Suggerì Andrew. “Posso venire a prendere la macchina domani.”

“E’ liquore alla ciliegia?”

“Con la cannella. Il tuo preferito,” confermò Andrew.

“Grazie. Salute!” Kurt prese il bicchierino e lo mandò giù in un sorso, storcendo il naso per quanto fosse alcolico.

Andrew bevve con lui, quindi afferrò il ragazzo e lo baciò, passando la lingua sulle labbra di Kurt.

Prima che Blaine potesse cominciare a sentirsi male alla vista del suo ex che baciava un altro, Kurt spinse via Andrew.

“Drew!” lo fulminò. “Ti ho detto di non baciarmi sulla pista.” Disse puntandogli il dito contro, per tenerlo a bada. Andrew afferrò il suo polso, e Kurt si

ritrasse.

“E io ho detto comunque sia,” replicò ghignando, sicuro della vittoria.

“Ti ricordi anche che cosa ti ho detto dopo?” Kurt lo guardò con espressione inflessibile e si ritrasse dalla stretta di Andrew.

Blaine era irritato dalla tangibile tensione tra loro, mentre continuavano a fissarsi.

Andrew alzò le mani in difesa. “Scusa, piccolo. Andiamo, era solo divertimento.”

Provò a toccargli il sedere, ma Kurt si fece indietro.

“Giù le mani, Drew, sul serio. La tua vita non è un fottuto episodio di ‘Queer as folk’!”

“Va bene, va bene, come vuoi!”

Sbuffando, Kurt si allontanò, sparendo in mezzo alla folla.

“Dio, è una tale puttana!” disse a Blaine  con una risata, dopo che Kurt se ne fu andato.

Blaine alzò un sopracciglio, disgustato. “Lui lo sa che lo chiami così alle sue spalle?!”

Andrew rise. “Oh, lo chiamo in modi molto peggiori in faccia!”

“Adorabile.” Disse Blaine scuotendo la testa.

“Andiamo al bar,” disse Andrew mettendogli un braccio intorno alle spalle. “Certo che sei davvero basso! Com’è la vista da là sotto?”

“Molto divertente.”

Blaine lo seguì riluttante. Continuava a guardarsi attorno, ma Kurt era sparito. 





_____________________________________________________________________________________________________________

And that's all for now, al prossimo aggiornamento (che dovrebbe essere tra circa una settimana, se Zeus me lo permette)

Un bacione!

 
  
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