Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
Segui la storia  |       
Autore: Eenie Meenie    10/02/2014    1 recensioni
Ottobre
Los Angeles
Una serata
Una tavola calda tipica americana
Un panino e una coca-cola
Una ragazza di nome Aurora
Un ragazzo di nome Justin
Due ragazzi destinati a incontrarsi anche dopo il primo incontro.
Se vi va, passate (:
Genere: Fantasy, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il penultimo scritto in un solo giorno, voi dovete amarmi HAHAHAHA.
Vi vorrei parlare allora, io il finale già l'ho scritto ed è bello pronto ora, se voi volete ve lo mette stesso stasera in modo da non aspettare domani anche perchè probabilmente domani non ci sarò tutto il giorno al pc visto che devo studiare una montagna di roba come letteratura, diritto e arte quindi non avrò tanto tempo e voi dovreste aspettare a dopodomani. 
Ditemi voi.
Intanto spero che questo semi-finale vi piaccia e scusatemi sempre per gli errori e spero che almeno mi facciate sapere.
Ci tengo molto e ormai siamo arrivati proprio alla fine!
Va bene, non vi rompo più e vi lascio alla lettura.
Alla prossima xx

P.s fatemi sapere eh! 


-NEUNUNDDREISIG

La settimana degli esami era iniziata e dal giorno in cui parlai con nonna trascorsero due giorni e non avevo ancora trovato il tempo per poterlo dire a Sara e Tony insieme, Tony era sempre impegnato con lo studio ma stasera ha trovato del tempo per stare con noi e così avrei sparato la bomba sperando che la prendessero bene e che fossero felice per me o meglio, per noi! Io e la nonna lo avevamo detto ad Ambra che all'inizio pensava stessimo scherzando ma poi quando ha capito che era la verità sembrava quasi dispiaciuta che me ne andassi, mi ha anche abbracciata dicendomi "ti voglio bene sorellona", la fine del mondo è vicina, risi. Justin in questi giorni si sta impegnando davvero tanto e non ci eravamo visti quasi mai, l'unica volta è stata quando io e Sara eravamo andate a fare un giro e lo avevo incontrato per strada mentre tornava a casa dopo aver comprato delle pizze, ma ci sentivamo molto per messaggi e cercavo di aiutarlo e di dargli coraggio, speravo di sentirmi utile in qualche modo. Ero molto preoccupata per stasera, di Tony non mi preoccupavo molto, sapevo che l'avrebbe presa bene invece mi sentivo agitata per Sara. Io e lei siamo amiche da quando venni a vivere a Los Angeles dai nonni. Avete presente le anime gemelle? Tipo che una capisce al volo quello che l'altra pensa o si sente? Io e lei eravamo così, Sara mi capiva subito da uno sguardo o da una parola e infatti lei lo capì prima di tutti quello che provavo all'inizio per Justin, lei riesce a tranquillizzarmi con un abbraccio o con una risata e io nel mio piccolo cercavo di fare lo stesso con lei. 
Erano le 18:30 e pensai che fosse meglio andare a prepararmi visto che alle 19:30 sarei dovuta andare da Tony. Andai verso la cabina armadio estraendo un paio di pantaloncini bianchi con dei ricami, una maglia con il segno della Chanel in rosso, poi misi sopra una camicia di jeans con le maniche fino ai gomiti e ci abbinai le vans rosse ai piedi. Ero pronta, presi la tracolla e scesi giù in salotto dove vidi la nonna guardare la tv...
Na: Vai da Tony?-chiese allungandosi per potermi guardare meglio.
I: Si si-le risposi aggiustandomi i capelli. Dopo averla salutata presi le chiavi della macchina andai in garage, la accesi, feci retromarcia e poi mi misi in strada andando verso casa di Tony. Accesi la radio e mi capitò di ascoltare "Counting stars" dei One Republic, bellina proprio come canzone e mi faceva venir voglia di ballare. Dopo 15 minuti di guida arrivai alla villa di Tony, bussai e mi aprirono il cancello e dopo esserci entrata parcheggiai la macchina vicina a quella di Justin che a quanto vedo era già arrivato prima di me. Scesi dalla macchina chiudendola alle spalle con il telecomando, presi il telefono nelle mano sinistra insieme alla tracolla e mi incamminai verso la porta. 
To: Finalmente sei arrivata!-disse aprendo la porta senza darmi il tempo di bussare, rimasi un po' basita ma poi scoppiai a ridere. Entrai in casa e c'erano proprio tutti, il 'tutti' comprendono: Sara e Justin.
Sa: Sempre puntuale tu eh-disse guardando l'orologio.
I: Eeeeeeeh che fa, per 5 minuti di ritardo-dissi posando la tracolla sul divano e andando verso Justin.
Sa: 10 minuti per l'esatto ma vabbè-sventolò la mano in aria mentre io mi sedevo in mezzo tra lei e Juss che non aveva ancora aperto bocca da quando ero entrata.
I: Cosa c'è che non va?-gli chiesi sussurrando girandomi verso di lui.
Ju: Nulla è che sono teso per gli esami-scosse la testa e capì che non era vero, non c'era nulla che potesse nascondermi questo ragazzo, ma annuì lo stesso mordendomi il labbro e girandomi verso gli altri. Avrei dovuto dirglielo subtio senza molti preamboli..
I: Ehm Sara, Tony io dovrei dirvi una cosa-dissi girandomi verso di loro mentre Justin da dietro aveva messo la mano sopra la mia, Sara e Tony si avvicinarono a noi e sembravano preoccupati...
To: Hai fatto coming out dichiarandoti lesbica?-ma che cazz? Cosa diamine gli passava per la testa a quel ragazzo? Solo lui oh.
I: No ma che? Noo certo che no!-dissi strizzando gli occhi e facendo delle smorfie.
To: Justin che hai fatto?-guardò male Justin-L'hai messa incinta prima di partire? Bel lavoro ma sappi che io non gli farò da padre al posto tuo-ma perchè questo ragazzo non mi fa mai parlare? E perchè ogni qual volta ho qualcosa di serio da dire tutti pensano che io sia rimasta incinta o altro? Capisco di non essere tipa da cose serie ma che diamine.
I: Tony smettila e fammi parlare!-gli gridai contro e finalmente rimase in silenzio sedendosi a terra mentre aspettava che parlassi. Non sapevo da cosa cominciare o come cominciare, ma per iniziare presi le mani di Sara tra le mie stringendole e lei mi fece uno dei suoi sorrisi comprensivi...
I: Vedete ragazzi, ho preso una decisione!-introdussi il discorso, li vidi annuire e con calma parlai.
I: Ho deciso di andare a Stratford con Justin una volta finiti gli esami-mi sentì libera dopo averglielo detto. Guardai i ragazzi, Tony sembrava imbambolato e poi si lasciò sfuggire dalla labbra un "wooow" mentre Sara lasciò le mie mani e iniziò a strofinarle sulle sue gambe segno che era agitata e che non sapeva cosa dire. 
To: Anche se mi mancherai socia sono felice per te-venne e mi abbracciò e poi si girò verso Justin-anche tu mi mancherai brò-si diedero il 5 e poi si abbracciarono. Continuai a guardare Sara e speravo che parlasse e con gli occhi la stavo implorando di dire qualcosa, qualsiasi cosa avesse per la testa. Lei alzò il capo e con un sorriso disse "Sono felice per voi", ma dopo pochi secondi si alzò dal divano e se ne uscì fuori dove c'era la piscina. Mi sentivo in colpa e non avevo motivo ma mi sentivo lo stesso in questo modo, abbassai la testa guardandomi le mani mentre i ragazzi erano rimasti a fissare la scena. Sentì una mano posarsi sulla mia schiena e capì subito che quello fosse Tony...
To: Le passerà, vai e parlale-mi diede conforto, aveva decisamente ragione, dovevo assolutamente parlarle. Mi girai verso di loro e Justin mi sorrise comprensivo, dovevo ancora sapere cosa aveva Justin ma me ne sarei occupata più tardi quando avrei finito con Sara, mi alzai dal divano e camminai verso la piscina dove Sara era seduta per terra a gambe incrociate mentre fissava il cielo costellato. Le arrivai accanto sedendomi nella stessa posizione vicino a lei che non mi degnò nemmeno di uno sguardo, questo silenzio imbarazzante tra me e lei non c'è mai stato e adesso mi faceva quasi paura, decisi di parlare.
I: Sei arrabbiata con me?-le chiesi girando la testa verso di lei e quando lei si girò verso di me vidi nei suoi occhi una tristezza mai vista ed io ero la causa di questo.
Sa: Non sono arrabbiata! Ti conosco Aurora, anche se Justin non te l'avesse chiesto saresti partita lo stesso con lui e se non adesso lo avresti fatto dopo e non dire di no perchè mentiresti soltanto a te stessa-mi puntò il dito contro come le mamme che rimproverano i propri figli. Forse era vero che sarei partita lo stesso, io quando mi metto in testa una cosa la faccio punto e basta e niente e nessuno può ostacolarmi.
I: Forse hai ragione!-risposi per poi dopo sospirare e guardare il cielo, lei si girò verso di me con uno sguardo come per dire "io ho ragione", la guardai ridendo e poi mi vennero in mente le milioni di conversazioni che abbiamo avuto dove lei aveva sempre ragione e io la contraddicevo solo perchè non volevo ammettere la verità, come quando parlavamo di Justin e io continuavo a dire "no, non mi piace" ma lei più di tutti lo sapeva che era vero, come io sapevo che era vero il suo amore per Liam nonostante lei i  primi tempi non lo ammettesse, eravamo praticamente uguali.
Sa: Ti voglio bene-disse all'improvviso facendomi girare di scatto guardandola sorpresa, Sara non era il tipo che diceva spesso 'ti voglio bene' per questo rimasi sorpresa. Non eravamo quel tipo di amiche che ci dicevamo ogni giorno 'ti voglio bene amica mia' oppure 'sei la mia vita', eravamo più il tipo che dimostravamo il nostro bene reciproco chiamandoci con nomignoli stupidi oppure aiutandoci a vicenda. L'abbracciai subito strigendola tra le mie braccia mentre lei poggiò la testa sulla mia spalla e mi accerchiò la schiena dandomi delle carezze e poi toccandomi i capelli. Abbracciandola le sussurai anche io 'ti voglio bene' e una volta staccate mi diede un bacio sulla guancia, adoravo la sua parte dolce perchè lei era proprio un dolce zuccherino.
I: Quindi non ce l'hai con me?-chiesi aggrottando le sopraciglia e facendo una smorfia con le labbra, lei fece 'no' con la testa e poi sfoggiò un bellissimo sorriso, ora riconoscevo la mia migliore amica, la mia Saretta.
Sa: Non potrei mai, tu sei la mia migliore amica, sei mia sorella e per quanto mi dispiaccia io sono felice per te e Justin, che farebbe meglio a comportarsi bene con te prima che prenda il primo aereo per Stratford e lo ammazzi di botte-ridemmo insieme mentre ci tenevamo le mani, poi ci alzammo in piedi e quando ci girammo verso la vetrata che portava verso casa notammo i ragazzi guardarci con un sorrisetto stampato sulle labbra, Justin ora sembrava calmo e potrei dire anche felice. Entrammo in casa e mentre parlavamo degli esami dei ragazzi e dei miei preparativi, che fecero ridere tutti e non capivo perchè, si fece sera e io dovevo tornare a casa perchè l'indomani mattina avrei avuto da fare molte cose.
I: Ora devo andare scimmioni!-dissi alzandomi dal divano e ridendo da sola per la mia battuta 'scimmioni' mentre gli altri mi guardavano credendo di avere davanti una pazza psicopatica che ride da sola alle sue stupidaggini ma mi faceva ridere il modo in cui l'ho detto, ovviamente loro non capiscono il mio spirito creativo.
Ju: Esco anche io con te-si alzò anche lui e poi Sara decise di rimanere a cena da Tony , li salutammo e poi uscimmo di casa e ci avvicinammo alle nostre macchine..
Ju: Non l'hanno presa poi così male eh-parlò lui mentre si appoggiava alla portiera della sua macchina mentre io avevo in mano le chiavi della mia.
I: No infatti. Ora è meglio che vada, domani ho da fare. Ci sentiamo per messaggi, ciao-gli diedi un bacio sulla guancia e quando stavo per andarmene lui mi tirò per il braccio guardandomi con uno sguardo spaesato non capendo il mio comportamento.
Ju: Che c'è? Eh?-chiese mettende le sue mani sopra i miei fianchi attirandomi a lui.
I: Dovrei essere io a chiederlo a te, non hai parlato proprio stasera e sembravi triste-alzai le mani e le misi sulla base del suo collo toccandogli con il pollice la guancia.
Ju: Nulla-buttò la testa all'indietro-sono solo teso per questi maledetti esami tanto che non ho nemmeno tanto tempo per stare con te e mi dispiace! Vorrei stare di più con te e meno sui libri-che dolce che era! Sorrisi e lo guardai con uno sguardo pieno d'amore e felicità.
I: Pensala in questo modo: finisci gli esami poi andremo a Stratford e potrai stare con me sempre-mi misi a ridere e anche lui sorrise, mi era mancato.
Ju: Già, è vero!-mi avvicinò di più fino a far attaccare i nostri corpi, si avvicinò alle mie labbra e prime di prenderle tra le sue sussurrò un 'mi sei mancata' e dopodichè attaccò le sue labbra alle mie dando via al carnevale brasiliano nel mio stomaco.
I: Domani a che ora hai l'esame?-gli chiesi staccandomi da lui passandomi la lingua fra le labbra.
Ju: Dieci e mezza come mai?
I: Ti va di venire da me stanotte?-domandai e lui sorrise, volevo che stanotte dormisse con me e non voleva dire che dovevamo fare per forza qualcosa, volevo solo averlo vicino e dormire insieme.
Ju: Ma tua nonna cosa dirà?
I: Dopo il discorso dell'altra volta non avrà nulla da dire e se lo facesse a noi non deve importare-gli diedi un bacio sulle labbra.
Ju: Va bene, vengo!-lo abbracciai alzandomi sulle punte e poi dopo esserci staccati ognuno entrò nella propria auto e ci avviammo a casa mia. Ero davvero felice di passare la notte con il mio ragazzo, inoltre a casa mia erano state pochissime volte quelle dove lui è stato con me ma a dormire mai, questa sarebbe stata la prima volta e se la nonna avesse avuto da ridire non mi sarebbe importato inoltre sarebbe stato stupido contando il fatto che tra meno di una settimana dormirò tutte le sere con lui. Arrivammo a casa mia e io parcheggiai la mia auto in garage mentre Justin lasciò la sua davanti al garage chiuso. Entrammo in casa, Justin era dietro di me, di sicuro sarà imbarazzato in questo momento, andammo in salotto dove c'erano Ambra e la nonna a guardare la televisione e quando ci notarono subito si misero composte e questo mi fece ridere.
Na: Ciao Justin-disse la nonna con un sorriso a 32 denti e lui la salutò cordialmente mentre Ambra si avvicinò a lui e gli diede il 5 mentre si abbracciavano. I: Nonna Justin si ferma a dormire da noi, è un problema?-le chiesi e lei fece subito di 'no' con la testa e fui contenta che non avesse fatto storie.
I: Noi andiamo sopra, buonanotte!-presi la mano di Justin nella mia e dopo averle salutate salimmo sopra e chiuse la porta della mia camera alle mie spalle.
Ju: Mi dai tu qualcosa da mettermi per dormire?-mi chiese venendo verso di me che ero intenta a togliermi la camicia jeans..
I: Dormi in boxer, fa caldo e per quanto riguarda me bhe non ti preoccupare non ti stuprerò durante la notte-mi misi a ridere e mi girai verso la cabina armadio per prendere i miei shorts e la canotta bianca con cui dormivo la notte. Sentì Justin ridere dietro di me e inefetti la scena faceva ridere, andai verso il bagno lasciando Justin in camera mia e di fretta e furia mi cambiai alla velocità della luce. Mi lavai il viso e legai i capelli in una crocchia spettinata e uscì dal bagno per poi ritrovarmi davanti a me Justin con solo i boxer addosso, aveva seguito il mio consiglio. Appena sentì lo scatto della porta Justin si era girato verso di me guardandomi sorridendo, Dio com'era bello, dovevo respirare lentamente e contare fino a 10 per non lasciare che i miei ormoni abbino la meglio su di me. Andai verso il letto seguita da lui e io mi buttai dentro la coperta attaccandomi al muro freddo mentre Justin si mise accanto a me tutto intimidito come se fosse la prima volta che dormiva con me o che mi stava vicino in questa situazione, si portò la coperta dietro la sua schiena..
I: Justin Bieber nervoso, uhuh mai visto-lo stuzzicai un po'.
Ju: Non sono nervoso, smettila-mise la sua mano sul mio fianco tirandomi a se e così feci, mi misi più vicina a lui tanto da far sfiorare i nostri nasi e guardare meglio i suoi occhi, mi avvicinai nuovamente a lui e gli diedi un bacio per poi staccarmi e aprire gli occhi per guardarlo meglio e poi spinta dalla voglia gli diedi un altro bacio che però non persi tempo a non approfondire facendo sorridere lui che di solito era lui il primo a prendere l'iniziativa. Potevo vivere solamente di quello, di me e di lui insieme, mi bastava.
Mi accocolai tra le sue braccia con il capo sul suo petto e le sue braccia attorno al mio corpicino e così ci addormentammo.


Fa uno strano effetto vedere la mia cabina armadio vuota. Avevo preparato tutto per la partenza di domani, valigia, bagaglio a mano, tutto. Non avevo portato con me proprio tutte le mie cose ma quelle essenziali si, le altre la nonna me le avrebbe spedite direttamente a Stratford. In questi giorni mi sono vista sempre con Sara e ieri i ragazzi avevano finito gli esami, è andato tutto bene per fortuna. Avevo appena finito di cenare con la nonna e Ambra, la nostra ultima cena e tra poco mi sarei vista con i ragazzi al campo di basket. Ero straemozionata per tutto questo, domani mattina sarei partita con Justin e avrei iniziato la mia vita con lui, che bello.
Avevo messo la tuta stasera mentre i vestiti che avrei messo domani in viaggio li avevo sistemati sopra alla scrivania. Ero pronta e così scesi giù dove presi lo skateboard e uscì di casa andando al campetto. 
Arrivai in ritardo come sempre e vidi che i ragazzi erano già arrivati..
Sa: Non la finirai mai di fare tardi eh-scherzò con me e posai lo skate sugli spalti.
I: No, lo sai!-dissi io ridendo. Justin e Tony prima che arrivassi vicino a loro erano già in campo con la palla da basket in mano mentre saltavano e facevano i tiri, poi vedendomi arrivarono vicino a me.
To: Socia facciamo due tiri?-andai vicino a lui e gli presi la palla tra le mani prima di farla rimbalzare a terra per poi prenderla bene in mano, fare un salto e mettere a canestro. Partirono un coro d'applausi e io feci l'inchino ringraziando i miei carissimi spettatori.
Io e i ragazzi giocavamo tranquillamente, divertendoci e ridendo mentre Sara aveva in mano il telefono e ci scattava delle foto ricordo. Smisi di giocare e andai sugli spalti mentre Sara andava verso Tony e Justin. Li guardai mentre giocavano, Sara si faceva prendere sempre la palla da Justin che poi la prendeva in giro e facevano i palleggi con Tony lasciando da parte Sara che ogni volta sbuffava.
Li amavo, erano troppo divertenti e mi sarebbero mancati da morire. A chi avrei rotto le scatole ogni domenica per poter giocare a basket? Con chi sarei uscita per prendere un caffè o una ciambella? Con chi avrei parlato dei miei problemi? Tony e Sara mi sarebbero mancati terribilmente e Tony aveva già promesso a Justin che appena avrebbe potuto sarebbe venuto a trovarci e Sara si era aggregata a lui. La distanza ci avrebbe fatto bene da una parte, perchè avrebbe reso la nostra amicizia ancora più forte di quello che era già. Domani sarei partita e anche se Sara si era offerta di volerci accompagnare avevo rifiutato perchè se c'è una cosa che odio sono gli addii, non potevo sopportare di piangere mentre la salutavo da dietro una stupida vetrata, mi avrebbe fatto troppo male.
Ero immersa nei miei pensieri non notando che i ragazzi mi stavano chiamando, sorrisi come una stupida e scesi dagli spalti andando da loro che si erano messi tipo a cerchio..
To: Ragazzi mi mancherete-aww Tony dolce che carino che era.
I: Anche tu ci mancherai socio-gli diedi un abbraccio e lui mi strinse tra le sue braccia, dopo abbracciai anche Sara e ci stringemmo in un abbraccio a quattro. Non volevo piangere anche se le lacrime mi mandarono un suono d'allarme, sorrisi e strinsi a me quei tre zucconi.
To: Un ultimo tiro?-propose Tony facendo girare la palla sul dito. Justin ed io ci guardammo negl'occhi e poi cercammo di prendere la palla dalle mani di Tony e una volta che lo feci lo tirai a Sara facendo il giro del campo e Sara, con pochissima capacità, riuscì a passarla a Justin che fece un salto è mise a canestro facendo inginocchiare a terra quel perdente di Tony. 
Erano momenti come questi che mi sarebbero mancati, le risate con i miei amici, le partite perse di Tony, i sorrisi dolci di Sara e gli abbracci da migliori amici, la mia vita mica finiva qui? Eh no, ora ne iniziava una nuova e anche a distanza di moltissimi chilometri Sara e Tony ne avrebbero fatto parte, come facevano parte della mia vita da 8 anni!
Amici come loro sono difficili da dimenticare sopratutto quando ti danno molti motivi per poterli ricordare.

To be continued...
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber / Vai alla pagina dell'autore: Eenie Meenie