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Autore: ElisHorizon    10/02/2014    2 recensioni
'Oh, quanto desidererei vederla di nuovo e abbracciarla un’altra volta e ripeterle quanto io le voglia bene, quanto mi manchi e quanto brutta sia la vita senza lei. Senza la bellissima Crystal, senza la sua musica, senza il suo odore di fumo, senza le sue sigarette, senza le sue ‘converse’ in bella vista, senza la sua stravaganza, senza il suo profumo che tanto amavo. Senza di lei, la mia vita aveva perso quella scintilla particolare, che aveva smesso di brillare con la sua partenza, per sempre.'
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CRYSTAL

Capelli sciolti, tinti di un nero corvino e stirati in modo da renderli dritti come spaghetti le contornavano dolcemente il volto. Profondi occhi chiari evidenziati da un pesante strato di matita nera e mascara. Labbra rosee e poco pronunciate che spiccavano e contrastavano con quella pelle così chiara, leggermente ricoperta di lentiggini. Un fisico snello e slanciato, ricoperto da abiti stretti e che mettevano in risalto le sue poche curve. I pantaloni color petrolio le stringevano le gambe e terminavano con dei risvolti nelle caviglie. Queste scoperte, lasciavano intravedere un piccolo lembo di pelle e poi, spuntavano i candidi calzini. Le sue ‘converse’ banche erano più sporche che mai e avevano i lacci (troppo lunghi) che toccavano a terra. Non portava una giacca pesante, ma si copriva con un giubbotto di pelle nera, aperto, che lasciava intravedere la maglietta bianca che la avvolgeva. In mano la solita sigaretta e tra i capelli i suoi ‘Ray-Ban’ neri.

Lei era così.

Crystal, la bella ragazza. Così bella per essere vera e così pazza per essere umana. Nella sua mente passavano così tante idee bizzarre, che cercava in tutti i modi di far diventare realtà.

Oh, quanto coraggio e quanta forza di volontà.

Tutti ricordano quando aveva messo su qualche chilo durante l’estate. Ne aveva persi 5, quando era tornata a scuola. C’erano persone che le davano della malata, dell’anoressica e dell’idiota, solo per essersi messa in pace con se stessa. Crystal era meravigliosa, era semplicemente perfetta. Sicuramente così tanto criticata a causa dell’invidia di quelle quattro vipere delle sue compagne di classe. Lei avanzava a testa alta camminando verso la sua panchina, dove si sedeva a fumare le sue solite due sigarette.
Ricordo quanto amasse cantare. Le parole le uscivano di bocca così candide e fluide, come la sua pronuncia inglese. Quanto avrebbe desiderato trasferirsi a Londra.
 

La si vedeva camminare per la strada con la sua enorme borsa sulla spalla destra e le cuffiette pendenti dalle sue orecchie. La musica che emanavano, era così alta da poterla sentire a qualche metro di distanza. Ma a lei piaceva così. Le piaceva chiudersi nel suo mondo e perdersi tra i suoi pensieri e, molte volte, come per magia, ne riemergeva con qualche idea stramba sempre molto originale. A te non rimaneva altro che guardarla con sguardo sognante, desiderando per qualche momento di trovarti al suo posto.
Molti ricordano quella volta in cui si prese una cotta per il giovane alto della classe affianco. Era così innamorata, così persa per lui, che non desiderava altro se non poterlo baciare con tutta la passione che riservava nel profondo del suo cuore.

Eppure lei era così bella, così incantevole, ma così tanto spaventata dall’amore, da tirarsi indietro di fronte all’opportunità di confessare i suoi sentimenti. Quanto pungenti erano le sue lacrime, che scioglievano il suo trucco. Erano così potenti da colpirti dritto nel cuore e stringerlo con una forza sovraumana. Eppure erano così frequenti in quel periodo. Nessuno avrebbe mai pensato, nessuno aveva capito il suo bisogno di aiuto. Nessuno aveva provato a mettersi nei suoi panni e così, quel giorno era partita. Aveva realizzato il suo sogno più grande, quello di andare via, di volare, di essere libera. Era salita su quell’auto grigia ed era sfrecciata lungo la strada principale della triste cittadina, non facendo più ritorno.

Come ricordo bene quel giorno. Il giorno più brutto della mia vita, quando persi per sempre mia sorella, Scomparsa lungo quella strada assieme alla sua auto e ai suoi sogni.

Oh, quanto desidererei vederla di nuovo e abbracciarla un’altra volta e ripeterle quanto io le voglia bene, quanto mi manchi e quanto brutta sia la vita senza lei. Senza la bellissima Crystal, senza la sua musica, senza il suo odore di fumo, senza le sue sigarette, senza le sue ‘converse’ in bella vista, senza la sua stravaganza, senza il suo profumo che tanto amavo. Senza di lei, la mia vita aveva perso quella scintilla particolare, che aveva smesso di brillare con la sua partenza, per sempre.

 
Spazio autrice:
Ehi, questa è una OS triste, che ho scritto pensando a me stessa. Spero vi sia piaciuta e vi prego, commentate, inserite recensioni, perchè per me sono veramente importanti!
Un bacio
xxElisHorizon
  
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