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Autore: Mon    10/02/2014    1 recensioni
[Seguito di Just Because I Really Love You]
La porta dello studio si aprì e Willow seguì Billie al suo interno, si guardò attorno, era parecchio tempo che non metteva piede lì dentro. Respirò profondamente; quel momento le ricordava qualcosa di già accaduto. Era la stessa scena che lei e Billie Joe avevano vissuto quando erano tornati nella loro casa di San Francisco dopo il lungo viaggio che avevano fatto, quello che era servito loro per ricaricare le pile e per riordinare le idee. Erano stati per un lungo periodo lontano da casa e quando erano tornati Willow aveva provato quella sensazione di calore che solo qualcosa di familiare riesce a darti.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Billie J. Armstrong, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sul tavolo della cucina, nella casa di San Francisco, erano sparsi numerosi fogli; sopra erano riportate parole di canzoni e pentagrammi pieni di note. Quello era tutto il materiale che serviva a Willow e a Billie per cominciare finalmente a registrare il loro album, lì c’erano tutte le canzoni che sarebbero andate a formare la tracklist. 
Era ora di pranzo e Willow aveva messo a bollire l’acqua per preparare un buon piatto di pasta per lei e per Billie. Mentre mescolava gli spaghetti appena buttati, sentì sbattere forte una porta, si girò velocemente, ma non vide arrivare nessuno. Pensò semplicemente di aver sentito male, invece dopo un po’ riconobbe la voce di Billie Joe. Capì che qualcosa non andava dal modo in cui lui gli rivolse la domanda: «Questo cos’è?»
Willow si girò in tempo per vedere volare sul tavolo un giornale, alcuni dei fogli che vi erano sparsi sopra caddero a terra. La ragazza prese la rivista, aperta ad una pagina particolare, lesse il titolo e guardò le foto. Erano state scattate il giorno in cui lei aveva pranzato sulla spiaggia con Ryan. Si morse un labbro e alzò lo sguardo verso Billie Joe, era appoggiato allo stipite della porta, la guardava torvo. Willow appoggiò nuovamente il giornale sul tavolo e si rivolse al fidanzato: «Niente di importante...»
Sperava di cavarsela così, ma sapeva benissimo che non avrebbe funzionato. «Talmente poco importante che non me ne hai nemmeno parlato! Perché non mi hai detto di aver rivisto Ryan?»
«Vuoi davvero portare avanti questa conversazione inutile?» replicò Willow.
«Non credo sia inutile!»
Willow roteò gli occhi e si voltò completamente verso Billie Joe, lei stava appoggiata al tavolo, il fidanzato dall’altra parte. 
«Ho incontrato Ryan due settimane fa mentre ero sulla spiaggia e, visto che non ci vedevamo da anni, abbiamo deciso di pranzare insieme. Non ti ho detto niente perché quella sera io e te non ci siamo visti, tu eri con Mike e Tré. Io il giorno dopo me ne sono dimenticata!»
Billie Joe sospirò. «Dimenticarsi di una cosa così è molto strano...»
Willow chiuse gli occhi e fece un respiro profondo. Non voleva litigare. 
«Non è strano, semplicemente non era importante per me. Di cosa hai paura? Che lui mi porti via da te? Non accadrà mai! Per quanto sia cambiato e sia diverso dal Ryan che mi ricordavo, non tornerò di certo con lui!»
«Diverso?» chiese Billie, perplesso.
«Mi ha detto di essere stato ferito da una sua ex e di essere cambiato dopo quello che gli è successo. Ha capito come mi sono sentita e mi ha chiesto scusa per come si è comportato con me.»
Billie rise sarcastico. «Troppo tardi!»
Willow aggrottò la fronte. «Infatti, troppo tardi! Quindi tu non dovresti nemmeno preoccuparti di una cosa così!»
L’uomo abbassò lo sguardo e disse: «Forse hai ragione, ma ho sempre paura di perderti! Dopo tutti questi anni non c’è davvero niente che ci lega per sempre e io ho paura di vederti andare via. Sono più vecchio di te, tu potresti stancarti un giorno.»
La ragazza roteò gli occhi al cielo e sbuffò. «Perché ogni tanto tiri fuori questa storia della differenza di età? Credo di averti dimostrato fin troppo bene che non me ne importa niente e che non me ne andrò mai...» Aggrottò la fronte e proseguì: «E poi cosa significa che non c’è davvero niente che ci lega? Siamo una coppia, cosa vuoi più di così? Il matrimonio mi sembra fosse escluso dalla lista delle nostre priorità!»
«Infatti non sto parlando di quello...»
Willow rimase in silenzio per qualche secondo, poi, con la voce leggermente rotta, chiese: «E allora di cosa?»
Billie Joe si prese qualche secondo di tempo prima di rispondere, poi, con lo sguardo basso, disse: «Avrei voluto chiederti di avere un bambino, ma adesso non è possibile. Se tu fossi riuscita a scrivere il tuo album avremmo potuto parlarne. Adesso, invece, con il nostro disco e il tour, poi tu dovrai incidere il tuo terzo album, diventa una cosa difficile. E io sto invecchiando...»
Willow guardò con gli occhi spalancati Billie. «Quindi sarebbe colpa mia?»
«Non ho detto questo!»
«Sarà meglio, perché qui la colpa è tua che non esprimi mai quello che ti passa per la testa!»
La ragazza passò al fianco del fidanzato senza guardarlo e uscì dalla cucina. L’uomo si avvicinò ai fornelli e prese a mescolare la pasta che Willow stava preparando. «È quasi pronto!» urlò.
«Non ho fame!» gli rispose la ragazza, di rimando.
Billie attese qualche istante con l’orecchio teso, per capire i movimenti della fidanzata, fino a che non sentì il rumore di una porta sbattuta. Willow era uscita di casa.

***

Quella sera Billie Joe e Willow mangiarono quasi in silenzio; le poche parole che si scambiarono riguardavano il disco che avrebbero dovuto cominciare a registrare di lì a pochi giorni. Le date erano già state fissate, prima qualche giorno di prova in studio, per sistemare le canzoni scelte ed adattarle meglio alla loro voce e al loro modo di suonare, poi ci sarebbe stata la vera e propria registrazione dell’album.
«Domani sarò impegnato tutto il giorno con gli Emily’s Army. Tu pensi di andare avanti a scrivere le tue canzoni?» chiese Billie Joe.
«Ci proverò...» rispose Willow, tenendo gli occhi bassi, guardando il suo piatto di patate al forno. Ne prese una e se la infilò in bocca, alzò lo sguardo solo per prendere la caraffa d’acqua e versare un po’ del suo contenuto nel bicchiere. 
«Senti Willow...» disse Billie Joe, dopo un po’. «Io non volevo dire ciò che ho detto, non ti sto incolpando di niente.»
La ragazza si alzò in piedi. «Perché non c’è niente di cui incolparmi. Come al solito pensi le cose senza dirmele! Non ti è passato per la testa che anche io volessi un bambino? Con tutto quello che è successo, la mia poca ispirazione, ho solo creduto che non fosse il momento adatto. Se tu me ne avessi parlato avremmo risolto subito il problema! Invece hai taciuto e adesso siamo in queste condizioni!»
Anche Billie Joe si alzò in piedi e si avvicinò a Willow, prendendole la mano. Lei si allontanò. «Lo vuoi tu, lo voglio io. Il problema dov’è?»
«Il problema è che dobbiamo fare un album, andare in tour, e poi io dovrò dedicarmi al mio lavoro! Dove lo troviamo il tempo di infilarci anche un figlio?»
«Non andiamo in tour...»
Willow sbuffò. «Tu risolvi tutto così? Si potrebbe anche fare, ma qui il problema è un altro ed è molto più grave. Tu non mi parli, continui a tenerti le cose per te. Non ti posso leggere nel pensiero!»
«Se è per questo nemmeno tu mi hai detto tutto!»
«Ancora con la storia di Ryan?»
«No, lui non c’entra niente adesso! Nemmeno tu mi hai detto che volevi un bambino!»
La ragazza fissò gli occhi verdi di Billie Joe per alcuni istanti poi si allontanò, salendo le scale verso la stanza quasi di corsa.





Buonasalve! Salvesera! (WHAT?) 
Scusate, sto delirando, sono stanca morta, non fateci caso. Nonostante questo il capitolo volevo lasciarvelo, era pronto, l'ho semplicemente riletto e riaggiustato ed è pronto per voi. Che ne dite? Direi che tutti e due i nostri protagonisti hanno i nervi a fior di pelle e questo è il risultato. Ora, si aggiusterà il tutto o no? Alle prossime puntate. :D
Vado a svaccarmi sul letto, probabilmente cadrò in coma in una decina di minuti. La sveglia suonerà domani mattina, inesorabile. 
Al prossimo capitolo mie care!
Mon

  
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