Fanfic su artisti musicali > Super Junior
Segui la storia  |       
Autore: Viki_chan    10/02/2014    2 recensioni
- Seconda serie di (s)fortunati eventi -
Anna-chan ha vissuto qualche giorno in Corea, nel quale ha avuto modo di conoscere meglio se stessa e un mondo che da sempre l'ha affascinata. Tornata a Tokyo da qualche mese, il suo breve periodo a Seoul diventa un sogno da cui svegliarsi definitivamente.
Ma è davvero possibile dimenticare?
E soprattutto, è davvero solo lei a soffrire di questa situazione?
Evento #1: Nuova vita, nuovo lavoro, vecchia Anna
Evento #2: Cambi di programma, una faccia conosciuta e il ritorno di Anna-chan
Evento #3: Amiche deluse, telefonate inaspettate e cosmetici
Evento #4: Pensieri umani, pennarelli scarichi e messaggi cifrati
Evento #5: yakitori francesi, hotel blindati e il libro
Evento #6: le stesse parole, il silenzio e la crisi
Evento #7: l'uomo alla porta, luci drammatiche e accordi disattesi
Evento #8: Gimpo, le fan e la colazione per due
Evento #9: Provocazioni, Kim Camille e il sorriso di Ryeowook
Evento #10: lo schedule, la Kyobo e l'evento dell'anno
Evento #11: la sposa, i manager e la fine della discussione
Evento #12: l'appartamento, lo sguardo di Siwon e il ritorno
Evento #13: Il volo, il Capitol e la tenda bianca
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ancora questa strana formattazione! Mi scuso ancora!
 


Una Serie di (S)fortunati Eventi

Evento #4






In breve è andata così.
Sono arrivata in Corea, ho lavorato qualche giorno per la SM e sono tornata in Giappone.
Non c'è molto da dire o da pensare.
La mia vita non può essere cambiata in così tempo.
Io stessa non posso aver permesso a pochi momenti di trasformarmi completamente.
Eppure sono qui, a guardarmi nel riflesso di una vetrina, in silenzio, da una decina di minuti.
Ho in mano il mio biglietto, la chiave d'accesso a uno degli eventi più attesi per le Elf giapponesi.
Me lo sono guadagnato comprando cinque set di bagnoschiuma e profumo alla rosa, praticamente l'unica cosa rimasta nel negozio al momento del mio arrivo, quella mattina di qualche giorno prima.
Mi guardo allo specchio e vedo Anna.
Ormai non mi chiamo nemmeno io con il mio vero nome.
Vedo una ragazza ben vestita e truccata, come se dovesse andare ad un appuntamento.
Mi sistemo meglio la frangia, osservo il mio riflesso.
Mi odio un po'.
Era così bello quando questo era per me normale.
Fare la fan, pensare ai Super Junior e cantare le loro canzoni.
Era così bello quando non li conoscevo davvero.
Quando non avevo mangiato con loro, parlato dei loro progetti, quando non sapevo cosa si provava a stare tra le loro braccia.
Quando Ayane-chan mi raggiunge, fingo di essere arrivata anche io pochi istanti prima.
Fingo di non aver pensato fino all'ultimo di tagliare la corda.
Il fansign inizierà tra un paio d'ore, ma appena ci avviciniamo a SkinGarden, il negozio di cosmetici di Shin-Okubo, ci accorgiamo di essere già in ritardo.
“Ho letto su internet che hanno staccato duecento biglietti” commenta Ayane indicandomi la lunga coda di ragazze sistemate all'interno di un quadrato fatto di transenne.
Al di fuori, le fan meno fortunate si stanno già accalcando.
“Come funziona?” le chiedo.
Lei è stata più o meno ovunque e ha almeno due autografi per ogni membro. Vorrei chiederle perché continua a spendere soldi e tempo per questo, ma ho paura di rovinare l'equilibrio precario che ho creato decidendo di venire qui con lei.
Ayane mi prende a braccetto e mi porta davanti al tavolo all'inizio della fila, dove ci viene chiesto il biglietto, un documento d'identità e di mostrare i regali che abbiamo portato ai ragazzi.
“Regali?” chiedo alla ragazza al banco.
Presents” mi risponde lei in inglese. Sono occidentale, probabilmente pensa che io non abbia capito. In realtà sono spiazzata.
Ayane mostra alla ragazza tre pacchetti che non avevo notato.
“Sono tre libri” dice.
“Libri?”
“Libri” ribadisce lei e con facilità apre uno dei regali e mostra alla ragazza una piccola parte del libro. La ragazza fa un mezzo sorriso e le fa cenno di chiuderlo e di aprire gli altri.
Dopo che il controllo è concluso, le due si voltano verso di me.
“Non ho niente per loro” sussurro, sentendomi quasi in colpa. La commessa annuisce e ci chiede di porgerle le mani, su scrive con un pennarello nero 156 e 157.
La ringraziamo e raggiungiamo le altre ragazze in fila.
Tutto ciò che succede dopo, è una lunga attesa.
Quando alla fine una delle auto scure della SM arriva davanti alla profumeria, le fan in attesa impazziscono.
Le ragazze fuori dalle transenne iniziano a scattare foto, ma anche io, che sono in una posizione privilegiata rispetto alla loro, riesco a intravedere solo i capelli dei ragazzi, che vengono accompagnati da alte guardie all'interno del negozio.
Ayane si mette in punta di piedi e scuote la testa.
“Centocinquantacinque persone e potremo vederli bene” commento guardandomi intorno.
Tutte le ragazze portano grandi borse colme di regali. “Perché non ci ho pensato?”
Ayane mi guarda e sorride.
“Sei stata di ghiaccio fino ad adesso, è un bene che tu sia un po' agitata. Sei umana” risponde dandomi una gomitata. “Io non credo che i ragazzi si offenderanno. Sanno che per tutte noi è un grande sforzo essere qui.”
Annuisco e, mentre la coda inizia a scorrere lentamente, mi sento più umana che mai.




Come previsto, centoquarantacinque persone dopo due commesse ci forniscono il poster da farci autografare. Dodicimila yen per un piccolo cartellone con le facce dei Super Junior M, testimonial di Tony Moly. Lo guardo poi, incalzata dalla commessa, varco finalmente la porta dello SkinGarden.
I ragazzi sono seduti dietro a un tavolo alla fine del negozio. Dietro a ognuno di loro c'è un uomo dallo sguardo truce.
Le fan si avvicinano e passano prima di Kyuhyun, poi da Sungmin e infine da Ryeowook.
I ragazzi prendono i regali, ringraziano, firmano i poster, stringono mani, sorridono.
Poi a testa bassa ripetono tutto con la fan successiva.
Quando tocca ad Ayane, mi accorgo che le mie mani tremano.
“Portati più avanti” mi dice la commessa.
Annuisco e faccio i dieci passi che mi separano da Kyuhyun.
Lui mi riconosce e mi fa cenno di sedermi davanti a lui.
“Ciao”
“Io non ho regali da darti” commento abbassando lo sguardo. “Mi dispiace”
“Non importa. Dammi il poster” mi incita.
Glielo porgo e alzo lo sguardo.
“Come ti chiami?” chiede.
“Anna”
“E' un bel nome.”
“Grazie. Stai bene Kyuhyun?”
“Benissimo, grazie” risponde alzando lo sguardo sorridendo. “Ecco fatto.”
Mi volto verso Ayane, mano nella mano con Sungmin.
“Devo andare?”
“Penso di sì.”
“Grazie mille per quello che hai fatto” dico. L'uomo alle sue spalle si muove appena.
“E' solo una firma, niente di che.”
Detto questo, Kyuhyun mi porge una mano. La stringo, lo guardo.
Sono confusa. Sapevo che sarebbe stato difficile, ma averlo davanti e non potergli dire nulla è una prova di coraggio estrema.
Ayane si attarda con Sungmin, il suo preferito da sempre, e l'uomo dietro alle sue spalle la rimprovera. Sungmin alza le spalle e regala ad Ayane un ultimo caldo sorriso.
Con lo stesso sorriso mi accoglie.
Quando mi riconosce, però, i suoi occhi si spalancano.
Il suo sorriso si inclina.
“Tu sei...”
“Anna” lo interrompo frettolosamente.
“Certo! E' un piacere conoscerti” risponde tornato nel suo ruolo. “Io sono Sungmin.”
“Già.”
“Stai bene Anna?” chiede iniziando ad autografare il poster.
“Sto bene, grazie. Il Giappone è molto bello, vero?”
“Bellissimo. Tu vivi qui?”
Alzo lo sguardo verso il suo controllore e l'uomo non fa una piega. Non so cosa posso e cosa non posso dire.
“Sì, ma sono italiana.”
“Viva l'Italia” dice lui, porgendomi una mano. “Continua ad ascoltare i Super Junior.”
Annuisco, poi gliela stringo.
Lui sorride e muove la testa verso Ryeowook.
Mi alzo, guardo Ayane annuire all'ultimo suo saluto e la seguo con lo sguardo verso l'uscita del negozio.
“Anna-chan” sussurra Ryeowook facendomi un cenno. “Siediti.”
Lo guardo, poi la mia attenzione si sposta sull'uomo alle sue spalle. Sembra tranquillo.
“Come fai a sapere come mi chiamo?” chiedo circospetta.
“Sungmin l'ha scritto qui” risponde indicando il poster che gli è stato passato. Il suo dito trema.
Mi siedo di fronte a lui, lo guardo.
“Mi sei mancato” dico ignorando tutto, concentrandomi solo sul suo sguardo perso quasi come il mio.
Ryeowook sorride.
“E' un po' che non ci vediamo. E' un po' che non veniamo in Giappone” commenta facendo uno strano movimento con la mano. “Il mio pennarello non funziona più.”
L'uomo dietro di lui lo prende e si volta a cercarne un altro. Ryeowook usa quel tempo per prendermi entrambe le mani.
“Anche se è passato molto tempo non ti sei dimenticata di noi, vero?” chiede mettendo un mezzo broncio, muovendo i nostri palmi uniti. “Cercheremo di non farti più aspettare, ok?”
Prima che io possa dire qualcosa, l'uomo torna e gli porge un pennarello nuovo. Ryeowook scioglie la stretta con le mie mani, lo prende e lo ringrazia con un mezzo inchino.
“Sei qui, ora” commento mentre lui scrive. “Sono felice così.”
“Pagina 145” dice lui e mi porge il poster già arrotolato.
“Cosa?”
L'uomo alle spalle di Ryeowook mi fa cenno di alzarmi.
“Anna-chan, stai bene vero?” chiede con un mezzo sorriso.
Annuisco, il labbro inferiore mi trema in modo incontrollabile.
Ryeowook sorride, poi abbassa lo sguardo.
Non ho altro tempo. Mi alzo, faccio un inchino e me ne vado.




“Cos'è questo?” mi chiede mezz'ora dopo Ayane guardando il mio poster.
In stato catatonico, l'ho seguita all'interno di un café poco lontano dallo SkinGarden.
“Di cosa stai parlando?”
“Ryeowook, ti ha scritto qualcosa. Guarda.”
Ayane mi porge il poster e io mi trovo a guardarlo per la prima volta.
I ragazzi sorridono tutti con uno sguardo furbo. Sono belli e costruiti.
Sono i Super Junior.
“Lì, in alto” mi incalza lei.
Seguo il suo dito e trovo la firma di Ryeowook.
Super Junior Photobook” leggo. “Super Junior Photobook?
“E' il titolo del libro che mi hai spedito dalla Corea, ricordi? Ho letto su internet che ha avuto un grandissimo successo. Perché te l'ha scritto?”
Riguardo la firma e subito mi vengono in mente le parole che Ryeowook mi ha detto.
Pagina 145.
“Stasera usciamo?” chiedo di getto ad Ayane.
“Credo che gli altri si vedano al French Yakitori.”
“Potresti portarmi il libro? Sono curiosa di vederlo” dico continuando a guardare le parole scritte da Ryeowook.
“Davvero? E' mesi che ti dico di guardarlo!” commenta lei sorpresa, sospirando. “E' proprio vero che il primo fansign non si scorda mai.”
La mia vita non può essere cambiata in così tempo.
Io stessa non posso aver permesso a pochi momenti di trasformarmi completamente.
Eppure quel numero risveglia in me sentimenti che ho faticato tanto a sopire.


 

 

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Super Junior / Vai alla pagina dell'autore: Viki_chan