Vinto! Avevano vinto! Chi se lo sarebbe mai aspettato senza il capitano che li guidava? Tutti li avevano dati per spacciati, persino Ginny era demoralizzta mentre entrava in campo, ma ora nessuno ci pensava più, erano tutti li che festeggiavano aspettando l'arrivo di Harry. Sarebbe tornato a momenti... orami erano tre ore che era chiuso nello studio di Piton... I compagni di Grifondoro si congratulavano con Ginny per la sua spettacolare presa del boccino d'oro, ma lei non vi faceva molto caso, era con la mente altrove. 《Zitti》disse la voce della Signora Grassa alla sala 《sta arrivando!》. La sala si immobilizzò, nessuno parlava o si muoveva, sembrava che avessero anche smesso di respirare. Qualche istante dopo la voce incerta di Harry si levò dall' altra parte del quadro 《Quid agis?》 《Lo vedrai》rispose la Signora Grasa, e scattò in avanti. La sala ruggì, nessunno capiva più nulla, Ginny rise vedendo la faccia di ebete sorpresa che si era dipinta sul volto di Harry mentre veniva trascinato dentro. Tutti saltavao e cercavano di acciuffarlo, Ron urlava come un pazzo gesticolando e brandendo la coppa in mano. Ginny gli corse incontro e lui la vide.Ginny voleva solo stare almeno una volta stretta fra le sue braccia, che sciocca, avrebbe dovuto capirlo prima che non sarebbe mai arrivata a lui, lo aveva amato, con il passare degli anni, sempre di più, era quasi impossibile per lei parlare in sua presenza, certo negli ultimi tempi molto era cambiato, e anche se si era fidanzata con altri ragazzi un parte del suo cuore era sempre stata per lui, ma forse era arrivato il momento di non pensare più a lui in quel modo, iniziare da capo, anche se sapeva bene che era molto improbabile che ci riuscisse, ma ci doveva provare... Era ad ormai ad un passo da Harry, aveva lo sguardo fisso nei suoi occhi verdi brillanti, quegli occhi che la facevano impazzire. Gli mise le braccia intorno al collo, stava per sprofondare il volto fra il suo collo e la spalla, per magari lasciarsi andare in un pianto silenzioso, quando lui glielo prese fra le mani, e, senza badaere a nessuno, la baciò dritto dritto in bocca. Ginny per un istante rimase sconcertata, forse era solo fantasia o pazzia, ma non al momento non le importava: se quello era un sogno vuol dire che era un sogno fantastico e desiderava che non avesse fine. Il suo cuore esultava di gioia, da un momento all'altro sarebbe esploso. Lentamente si separarono e tornarono nel mondo reale. La sala era piombata nel silenzio. Lentamente I loro compagni iniziarono a riprendersi, ma molti di loro erano ancora in tilt. Dean aveva rotto un bicchiere, Romilda Vane ( come notò Ginny reggiante) era rossa di rabbia, Ron con la coppa a mezz'aria stava ancora assimilando la notizia, Hermione invece era raggiante: fissva l'amica con un espressione del tipo " te l'avevo detto io!" E Ginny non potevadarle torto, dopotutto Hermione aveva passato quasi tutto l'anno a dirle 《 Davvero Ginny! È stracotto di te!》ma lei non l'aveva mai ascoltata. Ginny tornò a guardare Harry, lui fece scivolare la mano nella sua, e le fece un piccolo cenno con il capo indicando il ritratto della Signora Grassa. Uscirono fuori, lontano dagli occhi di tutti, spensierati, e felici come non mai. Passeggiarono nel prato, nessuno dei due parlava, ma non c'era bisogno di comunicare. Arrivarono al lago e si fermarono a contemplare l'orizzonte e allora Ginny fingendosi arrabbiata disse: 《 Cavolo Harry Potter! Potevi farlo prima!》 Harry le baciò la folta chioma rossa, la sollevo e corse nell' lago schizzando acqua e senza badare agli strilli ridenti e protestanti di Ginny e non si fermo fino a che l'acqua non gli arrivava alle spalle. 《Tu sei pazzo Harry!》 《Si, di te》 e la baciò.