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Autore: LH2    11/02/2014    4 recensioni
Forse ho bevuto troppo, forse ho sognato tutto.
Eppure indosso il vestito da 120 sterline comprato una settimana fa.
Eppure sono in un'altra città. In un'altro hotel.
Uno dei tanti.
E tu sei fisicamente qui. E noi abbiamo appena parlato. E tu te stai andando.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"I’ve never met someone so different
Oh here we go…"


Non ti sento.
Ti sento.
Lontano.
Non sento me. Non sento niente se non l'odore del fumo della sigaretta che e' stata appena spenta.
La musica e' alta ma io non ti sento.
Sento la tua voce quando premo Play, perché inevitabilmente sei il primo della lista.
Ma e' davvero sentire?
Ho bisogno di altro.
Dell'odore della tua pelle che non conosco, della bocca che non ho mai sentito, del sorriso che non abbiamo mai condiviso, degli occhi che non ricordo più di che colore siano.
Ho mille cose a cui pensare ultimamente eppure perché finisco sempre per dare la colpa a te?
E' poi colpa tua?

-Dimmelo tu-

-Si-

-Sicura?-

-No-
 
-Mi vuoi?-

-Voglio trovare me stessa-

-Di cosa hai bisogno?-

-Di te-

-Sicura?-

-Credo-

-Potrei non essere quello giusto. Potrei non essere-

-Potresti esserlo-

-Chi lo dice?-

-Io-

-Smettila di fumare. Fa male-

-Fai più male tu-

-Come posso guarirti io se non so neanche come guarire me stesso?-

-Tu non hai bisogno di essere guarito. Tu hai bisogno di essere capito-


Ride. Ride perché sa benissimo che e' la verità. Ride perché e' ghiaccio. Ed e' circondato da ghiaccio.
Ma a lui va bene così. Gli piace questa vita. E' a suo agio con questa vita.
La sua.
E io sono egoista perché non la voglio per lui.
Voglio che cucini a casa e che faccia attaccare alla padella la pasta che non aveva mai fatto prima d'ora.
Voglio guardarlo mentre si addormenta con il suo film preferito iniziato solo da cinque minuti.
Voglio litigare perché la cameriera ha evidentemente espresso interesse nei suoi confronti e lui ci gioca su.
Voglio poter dire "ha chiamato tua madre, ti saluta".
Voglio poterlo baciare senza che il mondo ci guardi. Voglio poter dire..

-Harry-

-Sono qui-

-No, non ci sei-

-Sono qui di fronte a te, come fai a dire che  non ci sono?-

-Sei qui con il corpo. In realtà tu non appartieni a questo momento. Non appartieni a questo posto. Neanche a questa città. Tu appartieni a loro-

-Loro chi?-

-Tutti. Tutto il mondo tranne me-


Tutti quelli che adesso ti hanno accerchiato e ti stanno portando via.
Perché io sono troppo poco alta, troppo poco magra, troppo poco. Per te.
La musica e' alta e non riesco più a sentire quello che mi stai dicendo.
Forse ho bevuto troppo, forse ho sognato tutto.
Eppure indosso il vestito da 120 sterline comprato una settimana fa.
Eppure sono in un'altra città. In un'altro hotel.
Uno dei tanti.
E tu sei fisicamente qui. E noi abbiamo appena parlato. E tu te stai andando.
Ma non avevamo neanche iniziato?!
Ho bevuto troppo. Mi sto perdendo il resto.
Sto perdendo te.
Ti avevo appena trovato.

Me ne vado.
Non era come volevo andasse.
Dovevo baciarti.
Dovevo stare zitta.

Fatemi uscire da qua.

-Non vai da nessuna parte-

-Lasciami. Vai con loro-

-Voglio finire. Stavi parlando-

-Stavo straparlando. Sono ubriaca e anche tu-

-Non abbastanza-


Dio, ma fregatene delle cazzate che ho appena detto e baciami. Non fai così con tutte le tipe che rimorchi in discoteca?
Sei in uno dei più bei club del mondo e ti interessa quello che penso?
Che idiota.

-Cosa vuoi sapere?-

-Prima di tutto come ti chiami-

-Nel giro di 24 ore te ne sarai dimenticato-

-Sei così anche da sobria?-

-Si-

-Dimmi come ti chiami-

-No-

-Me lo faro' dire dalle tue amiche allora-

-Perche' parli al futuro? Perché stai ancora parlando Harry Styles?-

-Sei bella-

-Idiota-


A stento riesco a sentirlo con questa musica che fracassa le orecchie e lui e' ancora abbastanza lucido per parlare?
Nel dire cose sensate?
Idiota.
E' più bello lui di me.
Pure con quei capelli che non hanno un senso, e che forse non lava da almeno una settimana.
Pure con la camicia macchiata di vino.

-E chiuditi quella camicia-

-Cos'ha che non va?-

-Non vedi che sei mezzo nudo?-

-A me non importa-

-A me si-


Ride. Di nuovo. Ancora. Saranno le quattro di mattina e lui non e' ancora stanco di ridere.

-Che dobbiamo fare? Vuoi lasciarmi questa mano o no?-

-No-

-Idiota-

-Se volevi l'avresti gia' lasciata tu-

-Ti sembro una che vuole andarsene?-

-Ti sembro uno che vuole andarsene?-

-Dimmi cosa vuoi-

-Te-

-Sicuro?-

-Si-

-Vuoi tante cose. Puoi avere tante cose. Più di questo-

-Appunto-

-Appunto-

-Appunto voglio te. Ora-

-E allora vai-


Baciami. Anche se e' solo per adesso. Tanto più di questo non possiamo avere.

-Cosi semplice?-

-E' ora che inizi ad apprezzare le cose semplici-

-Va bene. Lo hai detto tu-


Mi ha preso alla lettera, perché si sta avvicinando.
E ora sento.
Lo sento.
Vicino.
E sento l'odore della pelle che sto conoscendo, la bocca che finalmente assaggio, il sorriso che abbiamo condiviso appena prima mi sfiorasse, gli occhi che ora vorrei saper dimenticare di che colore sono.
Ora non penso a nulla.
Colpa tua?

-E' stato facile-

-E' stato semplice. E' diverso-

-Mi e' piaciuto-

-Ne avevi bisogno. Hai bisogno del semplice-

-Rivediamoci-

-Sono qui-

-No. Non ora. Ancora. Rivediamoci ancora-

-Sembra semplice-


E ora sono io quella che ride. E la sbornia sta passando, e la lucidità sta tornando.

-Ho bisogno del semplice. Dimmi come ti chiami. Rendila semplice-

-Te lo dico domani magari-

-Come?-

-Non preoccuparti. Tu dormici su-

-Non devo dormirci su. So cosa voglio-

-Cosa vuoi Harry?-


Mi bacia di nuovo. Giuro di aver appena sentito le sue labbra sulle mie.

-Voglio solo sapere il tuo nome-










 
   
 
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