LA REDENZIONE DI UN’ANIMA
Ciao a tutti.
Volevo dirvi
due parole prima di iniziare.
Come ho già
anticipato nel commento, questa oneshot tratta una situazione alquanto
improbabile, data la condizione delle cose nei libri della Rowling; però, a differenza
della nostra “carissima” autrice, io ho voluto concedere il beneficio del
dubbio alla famiglia Malfoy ed ho ipotizzato un soliloquio in cui Lucius pensa
alle sue azioni passate, alla sua vita e alle sue più che discutibili scelte.
Spero che vi piaccia
e confido anche che le fan del caro Lucius in versione sadica e sanguinaria non
mi saltino alla gola per aver immaginato un suo cambiamento.
Ora non mi
resta che augurarvi buona lettura e pregarvi di commentare.
Bacioni
Gil.
Malfoy Manor.
Un uomo sta
ritto in piedi, dinanzi ad una grande vetrata.
Sembra che
osservi il paesaggio, ma in realtà quell’immagine si perde nei suoi profondi
occhi grigi, e nemmeno sfiora la sua mente, che vaga lontana in cerca di
risposte.
I biondi e
lisci capelli gli ricadono composti su quelle spalle che un tempo erano fiere
ed orgogliose, ma che ora paiono deboli e sconfitte, come se un pesante
fardello le opprimesse.
- Cosa sono
diventato ? – poco più che un sussurro.
In risposta
alla sua domanda parole gli riecheggiarono nella mente: “Lucius, sei il più
grande mangiamorte che abbia mai conosciuto, nonché il mio amico più caro !”
Un amaro
sorriso increspa le labbra dell’uomo ricordando quella frase pronunciata da
Astor Zabini poco tempo prima che morisse.
“Lo ricordo ancora,
tremante fra le mie braccia, prossimo alla morte, ma nonostatnte tutto
sorrideva, orgoglioso di morire per la Causa……in quel momento provai dolore, ma
anche rabbia, tanta rabbia, per la sua stupidità.
Per quale
Causa combattiamo ?
Per quella che
ogni giorno porta uno di noi a morire ?
Per quella che
ogni giorno ci lorda le mani di sangue innocente ?
Chi siamo noi
per giudicare e dire se uno è degno di vivere o morire ?
C’è qualcosa
di profondamente sbagliato in tutto ciò, ma stupidamente me ne rendo conto solo
ora, quando è già troppo tardi….o forse no ?
Qualcuno una
volta ha detto *è sempre il momento giusto di fare ciò che è giusto*…..e allora
io farò le mie scelte, che, in un modo o nell’altro, decideranno
irrimediabilmente il mio destino.
I miei compagni
mi darebbero del traditore e soprattutto del codardo, ma credo di avere più
coraggio di loro……… credo di aver il coraggio di cambiare.
Dopotutto non
potrei andare avanti così, perché sto rischiando ogni giorno di più di perdere
le persone che amo.
In tutti
questi anni sono stato talmente egoista da non essermene accorto, ma Draco e
Narcissa soffrivano.
Non mi sono
mai reso conto che ogni notte Narcissa, mentre faceva l’amore con me, piangeva;
solamente ieri, quando per caso ho abbassato lo sguardo, ho visto silenziose
lacrime bagnarle le guance.
Non mi sono
mai odiato tanto come quella notte.
Senza neanche
pensare l’ho stretta fra le braccia, mentre lei continuava a piangere,
bagnandomi il petto di lacrime salate.
Penso che
quella sia stata la prima volta che l’ho abbracciata con vera dolcezza.
Narcissa sì è
stretta a me con l’urgenza di un bambino bisognoso di attenzioni…..sì, sono
proprio quelle che le mancano, perché io, Lucius Malfoy, non ascoltavo le sue
silenziose richieste d’affetto, il mio cuore era arido e quelle notti quando
stavo con lei, lo facevo meccanicamente, non c’era dolcezza nei miei gesti che
erano invece colmi della scrupolosità di colui che assolve un compito…..l’ho
lasciata sola troppo a lungo, come ho lasciato solo mio figlio, Draco.
Quel ragazzo
non ha avuto un padre.
Probabilmente
si sarà chiesto perchè non l’ho mai preso in braccio o non l’ho mai portato a
giocare in giardino.
Immagino di sì.
Avrà pensato
anche che sono il peggior padre del mondo, ma dopotutto questi insulti me li
merito.
Invece di
donargli affetto e cure, sono riuscito solamente a spaventarlo, cercando di
inculcargli la fedeltà a quella Causa che a quel tempo seguivo con fervore.
Domani
compierà diciotto anni e non so nulla di lui.
Non so dei suoi
amici e non so della sua prima volta con una ragazza.
Non so nemmeno
perché in tutti questi anni non gli ho mai detto ti voglio bene……..e gliene
voglio davvero tanto di bene, anche se a lui non sembra.
Ho perso tante
piccole cose che difficilmente potrò recuperare e tutto per cosa ??……per quella
stupida immagine che dovevo mantenere di me ?
Sono stato un
debole, ma ora, se fosse ancora possibile, vorrei riparare a tutto ciò.
Vorrei
dimostrare loro quanto li amo e, se potessi ancora stringerli fra le braccia,
gli direi che non saranno più soli.”
- Draco,
Narcissa, cambierò….ve lo giuro….ma voi mi perdonerete ? –
In quel
momento un rumore lo riportò alla realtà.
Lucius vide
Narcissa davanti a se.
Lacrime di
gioia le imperlavano le ciglia e un dolce sorriso le illuminava il volto.
Solo allora il
biondo mangiamorte si rese conto di aver riflettuto a voce alta.
Un attimo dopo
la donna si buttò fra le sue braccia, stringendolo forte.
Quella
dimostrazione d’affetto bastò a Lucius più di mille sì.