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Autore: Gilraen88    30/11/2004    5 recensioni
Per quale causa combattiamo ? Per quella che ogni giorno porta uno di noi a morire ? Per quella che ogni giorno ci lorda le mani di sangue innocente ? Chi siamo noi per giudicare chi è degno di vivere e chi di morire ?
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lucius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LA REDENZIONE DI UN’ANIMA

 

 

 

Ciao a tutti.

Volevo dirvi due parole prima di iniziare.

Come ho già anticipato nel commento, questa oneshot tratta una situazione alquanto improbabile, data la condizione delle cose nei libri della Rowling; però, a differenza della nostra “carissima” autrice, io ho voluto concedere il beneficio del dubbio alla famiglia Malfoy ed ho ipotizzato un soliloquio in cui Lucius pensa alle sue azioni passate, alla sua vita e alle sue più che discutibili scelte.

Spero che vi piaccia e confido anche che le fan del caro Lucius in versione sadica e sanguinaria non mi saltino alla gola per aver immaginato un suo cambiamento.

Ora non mi resta che augurarvi buona lettura e pregarvi di commentare.

Bacioni

Gil.

 

 

 

Malfoy Manor.

Un uomo sta ritto in piedi, dinanzi ad una grande vetrata.

Sembra che osservi il paesaggio, ma in realtà quell’immagine si perde nei suoi profondi occhi grigi, e nemmeno sfiora la sua mente, che vaga lontana in cerca di risposte.

I biondi e lisci capelli gli ricadono composti su quelle spalle che un tempo erano fiere ed orgogliose, ma che ora paiono deboli e sconfitte, come se un pesante fardello le opprimesse.

- Cosa sono diventato ? – poco più che un sussurro.

In risposta alla sua domanda parole gli riecheggiarono nella mente: “Lucius, sei il più grande mangiamorte che abbia mai conosciuto, nonché il mio amico più caro !”

Un amaro sorriso increspa le labbra dell’uomo ricordando quella frase pronunciata da Astor Zabini poco tempo prima che morisse.

“Lo ricordo ancora, tremante fra le mie braccia, prossimo alla morte, ma nonostatnte tutto sorrideva, orgoglioso di morire per la Causa……in quel momento provai dolore, ma anche rabbia, tanta rabbia, per la sua stupidità.

Per quale Causa combattiamo ?

Per quella che ogni giorno porta uno di noi a morire ?

Per quella che ogni giorno ci lorda le mani di sangue innocente ?

Chi siamo noi per giudicare e dire se uno è degno di vivere o morire ?

C’è qualcosa di profondamente sbagliato in tutto ciò, ma stupidamente me ne rendo conto solo ora, quando è già troppo tardi….o forse no ?

Qualcuno una volta ha detto *è sempre il momento giusto di fare ciò che è giusto*…..e allora io farò le mie scelte, che, in un modo o nell’altro, decideranno irrimediabilmente il mio destino. 

I miei compagni mi darebbero del traditore e soprattutto del codardo, ma credo di avere più coraggio di loro……… credo di aver il coraggio di cambiare.

Dopotutto non potrei andare avanti così, perché sto rischiando ogni giorno di più di perdere le persone che amo.

In tutti questi anni sono stato talmente egoista da non essermene accorto, ma Draco e Narcissa soffrivano.

Non mi sono mai reso conto che ogni notte Narcissa, mentre faceva l’amore con me, piangeva; solamente ieri, quando per caso ho abbassato lo sguardo, ho visto silenziose lacrime bagnarle le guance.

Non mi sono mai odiato tanto come quella notte.

Senza neanche pensare l’ho stretta fra le braccia, mentre lei continuava a piangere, bagnandomi il petto di lacrime salate.

Penso che quella sia stata la prima volta che l’ho abbracciata con vera dolcezza.

Narcissa sì è stretta a me con l’urgenza di un bambino bisognoso di attenzioni…..sì, sono proprio quelle che le mancano, perché io, Lucius Malfoy, non ascoltavo le sue silenziose richieste d’affetto, il mio cuore era arido e quelle notti quando stavo con lei, lo facevo meccanicamente, non c’era dolcezza nei miei gesti che erano invece colmi della scrupolosità di colui che assolve un compito…..l’ho lasciata sola troppo a lungo, come ho lasciato solo mio figlio, Draco.

Quel ragazzo non ha avuto un padre.

Probabilmente si sarà chiesto perchè non l’ho mai preso in braccio o non l’ho mai portato a giocare in giardino.

Immagino di sì.

Avrà pensato anche che sono il peggior padre del mondo, ma dopotutto questi insulti me li merito.

Invece di donargli affetto e cure, sono riuscito solamente a spaventarlo, cercando di inculcargli la fedeltà a quella Causa che a quel tempo seguivo con fervore.

Domani compierà diciotto anni e non so nulla di lui.

Non so dei suoi amici e non so della sua prima volta con una ragazza.

Non so nemmeno perché in tutti questi anni non gli ho mai detto ti voglio bene……..e gliene voglio davvero tanto di bene, anche se a lui non sembra.

Ho perso tante piccole cose che difficilmente potrò recuperare e tutto per cosa ??……per quella stupida immagine che dovevo mantenere di me ?

Sono stato un debole, ma ora, se fosse ancora possibile, vorrei riparare a tutto ciò.

Vorrei dimostrare loro quanto li amo e, se potessi ancora stringerli fra le braccia, gli direi che non saranno più soli.”

- Draco, Narcissa, cambierò….ve lo giuro….ma voi mi perdonerete ? –

In quel momento un rumore lo riportò alla realtà.

Lucius vide Narcissa davanti a se.

Lacrime di gioia le imperlavano le ciglia e un dolce sorriso le illuminava il volto.

Solo allora il biondo mangiamorte si rese conto di aver riflettuto a voce alta.

Un attimo dopo la donna si buttò fra le sue braccia, stringendolo forte.

Quella dimostrazione d’affetto bastò a Lucius più di mille sì.

 

  
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