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Autore: neoeli91    11/02/2014    2 recensioni
[...] - Ti hanno quasi scoperta?! - enfatizzò mio fratello allarmato, che probabilmente da quella frase non mi aveva più dato retta - Ti rendi conto che quelli sono mafiosi? - continuò fissandomi agitato - Ancora non capisco come Kibum abbia potuto affidarti una missione del genere - terminò mentre si portava una mano alla fronte scompigliandosi i capelli. [...]
Genere: Drammatico, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jonghyun, Key, Minho, Onew, Taemin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Avendo la mattina libera, decisi di dirigermi alla sede per fare qualche ora di allenamento extra, non potevo di certo farmi male. Disponevo inoltre della compagnia di mio fratello che quella mattina non lavorava, la sera precedente era rientrato verso le 4.00, l’avevo visto quando ero tornata.
- Ho saputo di come si è evoluta la tua missione - esordì Tae durante i nostri allenamenti, non sembrava molto contento.
- Ti prego non iniziare anche tu a farmi la predica! - eruppi io infastidita, quella di Kibum mi era bastata. - Sono adulta ormai! Perché mi trattate tutti come una ragazzina?! - ripresi furiosa
- Forse si preoccupano per te - ipotizzò una voce che veniva da dietro di noi. Mi voltai e vidi Onew, era serio ma sembrava volesse rassicurarmi.
Fermai il tapis roulant su cui stavo correndo già da mezz’ora - È preoccupazione infondata - replicai spostandomi verso la panca - Sono in grado di badare a me stessa, inoltre ora ci sei tu con me - replicai iniziando ad allenare le braccia - Non è così? - continuai spostando poi lo sguardo su Tae sperando che finalmente si rilassasse.
- Questo lo so perfettamente - rispose lui facendomi un grande sorriso da cucciolo - Però tu sai che io mi preoccupo comunque, sei sempre mia sorella minore ed è mio dovere proteggerti - si fermò - Soprattutto visto il lavoro che, come me, vuoi fare. È perché conosco i rischi che si corrono che mi preoccupo. - Ora che sapevo le motivazioni dell’inquietudine di mio fratello ero più comprensiva nei suoi confronti. - Grazie - gli ero grata per avermi spiegato come si sentiva - Cercherò di farti preoccupare il meno possibile.
 
Ore 23.30, distretto di Gangnam, quartiere di Gaepo, covo dei mafiosi.
Ero appena arrivata alla sede dei mafiosi ed Onew, come precedentemente stabilito, mi avrebbe controllata dall’esterno. Come tutte le volte che mi recavo lì, avevo indossato abiti neri e legato i capelli, inoltre avevo preso con me gli strumenti del mestiere: microchip, chiavette USB e quant’altro potesse essermi utile.
- Parola d’ordine - pronunciò la voce del “custode” dall’altra parte della grande porta grigio scuro che mi avrebbe permesso di entrate. La dissi ed entrai.
Scesi la rampa di scale poco illuminata che mi avrebbe portata al piano inferiore, luogo del covo, e non appena arrivai potei notare che sia Minho che Jonghyun erano presenti. - Ci ho già lavorato - esposi sapendo che mi avrebbero chiesto informazioni riguardo l’allarme che mi avevano ordinato di esaminare. Quella volta erano interessati ad un quadro di una collezione privata posta in una casa nel centro di Gangnam, il colpo era programmato per quella sera.
Vidi un sorrisino spuntare sul viso, praticamente perfetto, di Minho - Come sempre non ci deludi mai! - esordì per poi versarsi del vino nel bicchiere ed iniziare a sorseggiarlo. - Sei proprio una brava ragazza! - continuò osservandomi dalla testa ai piedi.
Jonghyun diede un calcio al tavolino che divideva lui e Minho, per poi soffiargli il fumo della sigaretta che stava fumando in viso - Non provarci così spudoratamente! - lo riprese stizzito - Te l’ho già ripetuto mille volte! - ogni volta che li vedevo finivano per litigare, probabilmente quella sarebbe stata la loro rovina e di sicuro, in quel momento, ne avrei approfittato.
- Avete altri compiti da affidarmi? - m’intromisi sperando che la smettessero e mi lasciassero andare nell’altra stanza, almeno sarei potuta restare sola.
- Per ora no - rispose Minho tornando serio - Puoi andare, ti chiamiamo se ci sono novità - concluse per poi alzarsi e offrirsi di accompagnarmi nella stanza accanto, scatenando la furia di Jonghyun.
 
Ora che finalmente ero sola, potevo rilassarmi e mettermi in contatto con Onew che da fuori aspettava notizie. Quella era l’unica stanza priva di telecamere e microchip, il che sottintendeva quanto quei due si fidassero di me. Poggiato tutto ciò che avevo su una delle sedie che riempivano quella minuscola stanza e sedutami su un’altra, mi scoprii il braccio, mostrando il braccialetto-walkie-talkie che ormai portavo da un paio d’anni.
- Tutto tranquillo - esordii informando il mio collega - Ora sono nella mia stanza e dovrò iniziare a lavorare al furto del quadro di cui abbiamo parlato ieri.
- Perfetto - rispose con tono pacato, degno di un vero agente - Kibum ha già predisposto tutto?
Io confermai, dopodichè chiusi la chiamata e iniziai il mio lavoro. Lavorai per due ore quando bussando, entrò Jonghyun con un foglio in mano. - Come te la cavi con i sistemi di sicurezza dei caveau delle banche? - esordì passandomi il foglio che aveva portato con sé. Io poggiai gli strumenti che stavo usando, presi il foglio e iniziai a scorrerlo - Direi bene! - affermai mentre giravo la sedia verso di lui - Avete intenzione di rapinare una banca? - m’informai - Non è lavoro da bande disperate? I soldi non ci mancano! - proferii sicura, ormai potevo parlare liberamente senza rischiare di essere uccisa.
Jonghyun sogghignò - Hai sempre la risposta pronta ragazzina - esclamò - E questo mi piace! - proseguì sedendosi e accendendo l’ennesima sigaretta - Si tratta di un diamante parecchio grosso - continuò. I soldi non c’interessano. Sei in grado di farlo?
- Raggirare i sistemi di sicurezza? - chiesi sprezzante - Certamente, ormai dovresti conoscermi! - dichiarai fingendomi offesa per la poca stima che sembrava avermi dato.
Jonghyun si alzò e si diresse verso la porta - Il colpo è programmato per la prossima settimana, so che non tradirai le mie aspettative! - completò facendomi l’occhiolino e scomparendo dietro la piccola porta che mi separava dalla sala principale.
Avendo doppio lavoro dovetti darmi da fare e completare il prima possibile la revisione al programma ideato per il colpo di quella sera, come tutte le volte, ne avrei preso parte anche io. Il mio ruolo era quello d’intrufolarmi, disattivare il sistema di sicurezza e dare il via libera a coloro che avrebbero fatto il lavoro sporco, mentre io me ne tornavo tranquilla e beata sull’auto con Jonghyun e Minho aspettando la fine di tutto con la consapevolezza che, Kibum e una delle squadre avevano già provveduto a sostituire con dei falsi ciò che Minho e Jonghyun volevano rubare per poi rivendere. Finora nessuno dei compratori si era mai lamentato o aveva scoperto che fossero falsi quindi ero sempre stata tranquilla.
Quella sera, come tutte le volte che avevo partecipato ad un colpo, filò tutto liscio e alle 3.30 ero già a casa sotto le coperte, in attesa dell’arrivo della mattina seguante. Avevo due giorni di ferie, Minho e Jonghyun avevano deciso di concedermele per il mio ennesimo successo e sapendo che la settimana seguente avrei avuto un altro sistema di sicurezza su cui operare avrei passato la giornata alla sede con Onew per lavorarci su.











Rieccomi ragazze^^ In questo capitolo, come potete vedere, conosciamo i due capi mafiosi (Jonghyun e Minho), da qui saranno più presenti! Presto ci sarà un colpo di scena manca poco^^ Spero che la storia vi piacerà sempre di più, intanto buona letturaaaaaa! Ila-chan
   
 
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