Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: alltheslove    11/02/2014    6 recensioni
-TRATTO DALLA STORIA-
Cher fissava il mare. Come le onde si infrangevano sugli scogli, come altre si abbattevano stesso in mare dopo essersi innalzate apparendo forti e distruttive da far quasi paura. Cher fissava poi anche il cielo, e tutto quello che conteneva nella sua ombra. Le stelle, la luna, le nuvole e a volte quando pioveva, gocce d'acqua che spingevano tutti ad aprire l'ombrello, lei semplicemente alzava lo sguardo godendosi quello spettacolo.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 1.




 
Cher fissava il mare. Come le onde si infrangevano sugli scogli, come altre si abbattevano stesso in mare dopo essersi innalzate apparendo forti e distruttive da far quasi paura. Cher fissava poi anche il cielo, e tutto quello che conteneva nella sua ombra. Le stelle, la luna, le nuvole e a volte quando pioveva, gocce d'acqua che spingevano tutti ad aprire l'ombrello, lei semplicemente alzava lo sguardo godendosi quello spettacolo. Quella sera Cher si era recata nello stesso posto di tutte le notti estive. Su un tronco d'albero abbattuto chissà da quanto tempo, che poggiava sulla sabbia a qualche metro dalla riva del mare. Nel buio più totale illuminato dalla luna in quelle sere che decideva di farsi vedere. Cher amava stare seduta in quel posto, la paura era proprio l'ultimo sentimento che la sfiorava nonostante il tutto poco illuminato, e amava stare li a pensare a tutto e a niente mentre fissava il suo miglior amico, il mare, che in quelle sere sembrava portare saggi consigli e una rilassante quiete. Un brivido attraversò la schiena di Cher e gli occhi insieme alle narici si dilatarono leggermente quando sentì un fruscio provenire alle sue spalle, o alla sua destra, non sapeva bene distinguere da dove l'avesse sentito. Era il vento, pensò, solo per convincere se stessa però, visto che di vento non se ne vedeva nemmeno l'ombra in quella calda sera di luglio. Aveva cominciato a ticchettare le dita sulla sua guancia mentre il viso era appoggiato al suo palmo e gomito al ginocchio. Era seduta ed era terribilmente a disagio per quel fruscio che si faceva udire in frazioni di tempo intervallate da pochi secondi. Voleva restare li, ovviamente come ogni sera visto che ogni sera non succedeva mai niente di strano o pericoloso, ma la paura che ora l'aveva spinta anche a tamburellare il piede a terra, la stava portando ad alzarsi da li e andarsene. All'ennesimo fruscio stava decisamente per fare forza sulle gambe e alzarsi ma qualcosa sulla sua spalla la sfiorò appena e Cher si mantenne dal non urlare e fare una figura non proprio delle migliori. Si girò di scatto però, allontanandosi di qualche passo prima ancora di vedere chiaro cosa l'avesse presa alla sprovvista. E il suo cuore, se possibile, cominciò a battere più veloce alla vista di un ragazzo che le stava davanti con la mano che poco prima si trovava sulla sua spalla, a mezz'aria.
-Scusa, non volevo spaventarti.- Disse con non curanza come se non avesse quasi fatto prendere un infarto a una ragazza dallo spavento. E sempre con la stessa espressione senza distoglierle lo sguardo da dosso, portò entrambi le mani nelle tasche. A quel gesto Cher si tranquillizzò, almeno sapeva che non voleva farle niente di male. Era strano trovare qualcuno oltre lei in quella parte di spiaggia lasciata incustodita e soprattutto a quell'ora, perciò Cher non poteva fare a meno di guardarlo con un'aria stupita. D'altronde però non poteva essere l'unica a conoscere quel posto e tanto meno ad andarci, quindi non si soffermò su questo a lungo. Non rispose come la buona educazione comandava perchè non sapeva cosa dire. Uno sconosciuto le era piombato alle spalle e ora la fissava aspettandosi forse una risposta e poi se ne sarebbe andato. Ma continuava a pensare però che se fosse arrivato fin li era per un motivo ben preciso e non se ne sarebbe andato dopo una semplice risposta. Decise allora, per mettere fine a quel momento di imbarazzo vista la sua timidezza, e il suo non saper cosa dire, che avrebbe detto un semplice qualcosa e dopo aver girato i tacchi sarebbe stata lei ad andarsene.
-Tranquillo, ero solo.. Solo sovrappensiero.- Balbettava sia per la vergogna, sia per prendere tempo e trovare una scusa. Detto questo accennò un saluto con la mano e si girò, decisa a tornare a casa e mettere fine a quell'incontro imbarazzante. Fu fermata di nuovo però questa volta dalla sua voce che aveva ripreso a parlare.
-Stavi andando via?- Che domanda geniale, pensò Cher, era ovvio che se ne stesse andando e gli diede mentalmente dello stupido. Infatti dopo essersi di nuovo girata verso il tizio gli aveva annuito semplicemente. Lui però gliel'aveva chiesto perche l'aveva vista prima seduta e aveva pensato che se non fosse per il suo arrivo sarebbe rimasta ancora.
-Mmh non credo..- Infatti rispose dopo aver abbandonato la sua espressione neutrale e averla rimpiazzata con un sorriso leggermente accennato sulle labbra. Cher non aveva capito quell'affermazione. Che ne sapeva lui se se ne stesse andando oppure no.
-Voglio dire..- si affretta a precisare, portandosi una mano a spostarsi i capelli in un movimento di leggero imbarazzo, perchè in effetti dire quella frase in quel modo sapeva di maniaco.
-Se io non fossi qui, saresti ancora li seduta.- Era decisamente un affermazione, ma per non sembrare forse invadente la fece apparire quasi una domanda alla quale risposta sarebbe andato via togliendo il disturbo. Cher rimase impressionata dal comportamento di quel ragazzo, chi se ne sarebbe importato se lei fosse rimasta li oppure no. Chiunque, di normale pensò, si sarebbe fatto i fatti suoi e l'avrebbe lasciata andare via senza tante cerimonie.
-No, no davvero. Stavo tornando a casa, si è fatto un po tardi.- Non poteva certo dirgli, si sarei rimasta se non fossi arrivato. E lui sebbene pensasse che non era la verità, riprese la solita espressione e riportata la mano nella tasca dei jeans leggeri, si limitò ad annuire. Cher sorrise appena e si voltò nuovamente, sperando che adesso niente l'avesse fermata dal tornare a casa e mettere fine a quel momento di tensione.


*SPAZIO AUTURE*
HEEEY, ECCO LA PRIMA FAN FICTION!
SPERO CHE CON QUESTO PRIMO CAPITOLO VI ABBIA INCURIOSITO.
MI PIACEREBBE SE LASCIASTE UNA RECENSIONE PER FARMI SAPERE COSA NE PENSATE :)
  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: alltheslove