Capitolo 1.
-Scusa, non volevo spaventarti.- Disse con non curanza come se non avesse quasi fatto prendere un infarto a una ragazza dallo spavento. E sempre con la stessa espressione senza distoglierle lo sguardo da dosso, portò entrambi le mani nelle tasche. A quel gesto Cher si tranquillizzò, almeno sapeva che non voleva farle niente di male. Era strano trovare qualcuno oltre lei in quella parte di spiaggia lasciata incustodita e soprattutto a quell'ora, perciò Cher non poteva fare a meno di guardarlo con un'aria stupita. D'altronde però non poteva essere l'unica a conoscere quel posto e tanto meno ad andarci, quindi non si soffermò su questo a lungo. Non rispose come la buona educazione comandava perchè non sapeva cosa dire. Uno sconosciuto le era piombato alle spalle e ora la fissava aspettandosi forse una risposta e poi se ne sarebbe andato. Ma continuava a pensare però che se fosse arrivato fin li era per un motivo ben preciso e non se ne sarebbe andato dopo una semplice risposta. Decise allora, per mettere fine a quel momento di imbarazzo vista la sua timidezza, e il suo non saper cosa dire, che avrebbe detto un semplice qualcosa e dopo aver girato i tacchi sarebbe stata lei ad andarsene.
-Tranquillo, ero solo.. Solo sovrappensiero.- Balbettava sia per la vergogna, sia per prendere tempo e trovare una scusa. Detto questo accennò un saluto con la mano e si girò, decisa a tornare a casa e mettere fine a quell'incontro imbarazzante. Fu fermata di nuovo però questa volta dalla sua voce che aveva ripreso a parlare.
-Stavi andando via?- Che domanda geniale, pensò Cher, era ovvio che se ne stesse andando e gli diede mentalmente dello stupido. Infatti dopo essersi di nuovo girata verso il tizio gli aveva annuito semplicemente. Lui però gliel'aveva chiesto perche l'aveva vista prima seduta e aveva pensato che se non fosse per il suo arrivo sarebbe rimasta ancora.
-Mmh non credo..- Infatti rispose dopo aver abbandonato la sua espressione neutrale e averla rimpiazzata con un sorriso leggermente accennato sulle labbra. Cher non aveva capito quell'affermazione. Che ne sapeva lui se se ne stesse andando oppure no.
-Voglio dire..- si affretta a precisare, portandosi una mano a spostarsi i capelli in un movimento di leggero imbarazzo, perchè in effetti dire quella frase in quel modo sapeva di maniaco.
-Se io non fossi qui, saresti ancora li seduta.- Era decisamente un affermazione, ma per non sembrare forse invadente la fece apparire quasi una domanda alla quale risposta sarebbe andato via togliendo il disturbo. Cher rimase impressionata dal comportamento di quel ragazzo, chi se ne sarebbe importato se lei fosse rimasta li oppure no. Chiunque, di normale pensò, si sarebbe fatto i fatti suoi e l'avrebbe lasciata andare via senza tante cerimonie.
-No, no davvero. Stavo tornando a casa, si è fatto un po tardi.- Non poteva certo dirgli, si sarei rimasta se non fossi arrivato. E lui sebbene pensasse che non era la verità, riprese la solita espressione e riportata la mano nella tasca dei jeans leggeri, si limitò ad annuire. Cher sorrise appena e si voltò nuovamente, sperando che adesso niente l'avesse fermata dal tornare a casa e mettere fine a quel momento di tensione.
*SPAZIO AUTURE*
HEEEY, ECCO LA PRIMA FAN FICTION!
SPERO CHE CON QUESTO PRIMO CAPITOLO VI ABBIA INCURIOSITO.
MI PIACEREBBE SE LASCIASTE UNA RECENSIONE PER FARMI SAPERE COSA NE PENSATE :)