-Allora,
vuole illustrarci le sue specialità...?-
Mimì osservava con una
faccia disgustata quel brutto che le si parava davanti, e sperava che
il suo carattere non corrispondesse ai criteri.
-Be'... non fono
molto bravo con le parole... ho quefto difetto di pronuncia
che...-
-Bocciato, AVANTI IL PROSSIMOOO!!!-
Avevano iniziato
quella mattina, ed ora era pomeriggio e le liste si erano già
dimezzate. Nessuno andava bene, secondo Mimì. Né del primo
concorso, né del secondo.
-Credo che di questo passo dovremo
riaprire le iscrizioni...-
Osservò l'Oscura che aiutava
Mimì.
-Perché?-
Con un gesto del capo l'altra indicò una
marea di giovani vicino ai banchi di accettazione. La mutante non
credeva ai suoi occhi: non erano solo Oscuri, ma giovani di tutte le
"razze"! La notizia si era divulgata più veloce del vento
ed aveva raggiunto anche città più vicine. Anche se la sua idea era
quella di trovare un fidanzato Oscuro per Nastasia, dovette
arrendersi a selezionare anche molti altri giovani promettenti, ma
non le dispiacque che molti dei forestieri si iscrissero al secondo
concorso, dato che la media degli Oscuri non era proprio bella e
affascinante come aveva sperato.
-Sì, sì, bocciato. Uhm... pausa
gente, ora tocca al secondo concorso...-
Mimì chiamò sul palco
gli iscritti alla selezione che interessava a lei, notando con
dispiacere che nessuno dei presenti si avvicinava lontanamente ai
suoi gusti.
Quella sera Mimì osservava distrattamente i nomi
sulla lista. Lasciando perdere il fatto che secondo lei erano brutti
come nomi, sospirava nel vedere quanto, in un solo giorno, la lista
si fosse accorciata. In un paio di giorni avrebbero concluso le
selezioni, e lei avrebbe dovuto decidere qual'era il migliore. Ma era
come scegliere il "meno scortese tra gli scortesi" o "il
meno brutto tra i brutti". Non aveva idea di come capovolgere la
situazione a suo favore. Sentì un forte colpo arrivare dal muro. Era
Pugnazzo nell'altra stanza che le diceva "'notte".
Lei
rispose bussando alla parete, come aveva fatto le altre due sere. Poi
spense la luce e cercò di prender sonno. Ma i pensieri la
inquietavano. Non mancava molto a San Valentino, e lei non solo non
era riuscita a trovare un compagno per Nastasia, ma neanche per se
stessa!. Cosa poteva fare?
Proprio mentre stava per prender
sonno, ecco che una pallida luce proveniente da fuori la distrae.
Mimì scese dal letto per affacciarsi sulla strada e, seduto su una
panchina, rivide il ragazzo della sera precedente. Era lì,
accompagnato da una lanterna molto potente, intento a leggere il
solito tomo. Mimì decise allora di andargli a parlare.
Con il
volto immerso nella lettura, l'Oscuro non si rese conto di essere
osservato.
-Eh-emm...-
Alzò la testa sorpreso, ed incrociò lo
sguardo accigliato della mutante in camicia da notte.
-Salve.
Posso aiutarla in qualcosa...?-
Aveva sibilato con una nota stile
"Che vuoi? Perché non te ne vai?"
Mimì aveva osservato
per un pezzo il suo volto blu scuro illuminato dalla luce fredda
della lanterna: un viso piuttosto squadrato, come quello della
maggior parte degli Oscuri (soprattutto nei maschi), in contrasto a
due grandi occhi arancio intenso. Poi il suo sguardo si era spostato
verso il basso, notando due braccia esili ed un corpo snello, che
terminava con un paio di fragili gambe.
-Sì. Come avrai sentito,
si stanno effettuando ricerche sul ragazzo più...-
-La ringrazio,
signorina, ma non intendo partecipare. Non trovo niente di logico in
un concorso basato sull'aspetto fisico o sulle maniere di qualcuno. E
poi ho altre cose da fare...-
Si coprì la faccia con il libro e
continuò a leggere. Mimì si spazientì:
-Ma tu
devi partecipare!!!
Dobbiamo trovare un ragazzo galante e carino per...-
Ma si
bloccò. Non doveva svelare il suo scopo. Osservò la copertina del
libro che le si trovava davanti e sbuffò offesa. L'altro non la
stava ascoltando minimamente.
-Che cosa devi fare, inoltre?
Leggere uno stupido libro???-
Lui abbassò il tomo e la guardò
storta. Si potevano scorgere fiamme di rabbia balenare dentro le
pupille rosse.
-Questo,
signorina, non è uno stupido
libro. Con
questo passerò l'esame e potrò andare a studiare in una delle più
rinomate università del mondo. E penso sia un valido motivo per non
lasciarmi distrarre da selezioni inutili...-
E riprese a leggere.
Mimì rimase colpita da quelle parole. Non solo era molto carino, con
un ciuffetto di capelli che gli copriva un occhio, quei vestiti
eleganti e quell'aria da studioso, ma sapeva comportarsi degnamente
anche in momenti di rabbia, ed era un tipo molto colto. Inoltre, era
piuttosto giovane, avrà avuto all'incirca una 23ina d'anni.
Perfetto. Aveva trovato quello giusto. L'unica cosa adesso era
convincerlo a partecipare al concorso. Mimì cambiò atteggiamento,
fingendosi gentile:
-Emm... ovviamente, mi dispiace averti
interrotto... deve essere un bel libro, vero...?-
L'attenzione
dell'altro fu ora attratta da una calamita invisibile. Il suo sguardo
s'illuminò, e ridente spiegò:
-Oh, sì. Parla di storia antica.
è scritto nella lingua che gli Antichi adoperavano più di 12000
anni fa! Una raccolta di pensieri filosofici del tempo, scritti dai
più Saggi Antichi... ne esistono pochissime copie, ed entrarne in
possesso, soprattutto in una città in cui fino a pochi anni fa gli
Antichi erano disprezzati...-
Continuò così per un pezzo, senza
accorgersi che Mimì non lo stava ascoltando.
-Ah... emm... molto
interessante...-
Lo interruppe lei dopo diversi minuti di monologo
da parte del giovane.
-Sai... un tipo come te potrebbe avere buone
possibilità di vittoria al concorso per galantuomini...-
Il volto di lui si rabbuiò nuovamente:
-Ho detto di
no. La ringrazio, ma le selezioni non sono il mio...-
-Scusa, ma
per quale motivo stai studiando fuori, al freddo ed al gelo?-
Lo
interruppe lei intuendo un punto dolente dell'avversario.
-I-io...
ecco...-
Abbassò lo sguardo.
-Hai venduto la tua casa per quel
libro, vero?-
Continuò lei con aria furba.
-N... emm...
ecco... no... è solo che... i miei non hanno mai voluto che
studiassi Anticologia... e mi hanno buttato fuor di casa quando hanno
scoperto che avevo usato tutti i miei risparmi proprio per... emm...
questo libro...-
Il suo viso si tinse di rosso.
-Ah-ah! E,
scommetto, anche se riuscissi a divorare tutte quelle pagine
ingiallite, non avresti un soldo per pagare l'iscrizione!!!-
Lo
canzonò Mimì, sempre più perfida. Se l'Oscuro avesse avuto le
orecchie, il rossore si sarebbe divulgato fin alla loro punta.
-Vedi... il concorso potrebbe soddisfare i tuoi bisogni...-
E
ridacchiando fece dietrofront per tornare nell'albergo, ma fu fermata
dall'altro:
-Aspetta... davvero... potrei vincere monete
sufficienti per pagare l'iscrizione?-
L'altra si limitò ad
annuire con il capo.
L'Oscuro abbassò la testa, poi la scosse
incerto:
-Scusa... per quale motivo questo concorso le sta tanto a
cuore?-
Mimì trotterellò nuovamente verso l'altro, poi
sorrise:
-Voglio vedere la gente dell'ombra sorridere... è una
città così smorta...-
Aveva sparato una balla dietro l'altra. Ma
quale premio in denaro! E quale "felicità altrui"! Tutta
una finzione. Però doveva trovare un modo per attirare quel ragazzo.
Era perfetto!
Non poteva certamente lasciarselo sfuggire ora che lo aveva quasi in
pugno...
Il giovane ci rifletté su per qualche istante, poi si
alzò in piedi e strinse la mano a Mimì:
-Affare fatto. Mi chiamo
Benjamin. Lei?-
-Mimì. E dammi pure del tu...-
Un largo
sorriso si dipinse sul volto di lei. Un sorriso che nascondeva la
perfidia del suo piano.
Ben tornati con un nuovo capitolo de "Un amore per Nastasia"!!! Sono riuscita a finirlo, anche se non è venuto particolarmente lungo. Vedrò di andare più veloce... San Valentino è alle porte, e deve ancora arrivare il colpo di scena! "Alla prossima puntata"!