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Autore: Vic_Mikaelson    11/02/2014    3 recensioni
« Non posso accettare di vederti con lei, non lo capisci? » -urlò Claire Holt.
« Lei è la mia vita, Clè, se la lasciassi perderei me stesso, la mia felicità! » -ribattè Morgan, freddo.
« E' una ragazzina, non è ancora in grado di capire il linguaggio dell'amore..» - il suo amico non ragionava, non voleva rassegnarsi a quell'idea: non c'era futuro per lui e Julia, il loro amore non poteva durare, troppi ostacoli, troppe differenze.
« Joseph, sai bene che appartenete a due mondi troppo diversi, non ci sarà pace nel vostro futuro » -la ragazza dai capelli biondi come il sole era decisa a riportare l'amico sulla retta via, combatteva per la giustizia, combatteva per l'amicizia, combatteva per Joseph Morgan, il suo amico più prezioso.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Claire Holt, Joseph Morgan, Joseph Morgan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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                      3. La Fine





Londra.

Joseph Morgan si apprestava a salire sul treno della Metropolitana, l'unico luogo in cui nel bene o nel male si sentiva tranquillo, dove poteva riflettere senza che nessuno lo disturbasse e riconoscesse.
Scese velocemente le interminabili scale mobili, spintonando una signora di mezza età che aspettava tranquillamente che queste, muovendosi da sole grazie all'elettricità, arrivassero al punto in cui normalmente si dovrebbe scendere.
<< Cafone! >> -urlò quella, imbufalita.
<< Grazie signora, le auguro un felice Natale anche a lei! >> -rispose il giovane inglese che, dopo averle fatto un gestaccio con il dito medio, si disperse tra la folla.
Prese una linea a caso, la Victoria Line, e con un sospiro di sollievo si sedette sopra un sedile libero, perdendosi nei meandri dei suoi pensieri.
Ricordò le brutte parole dette a sua sorella Crystal e si sentì in colpa per aver offeso l'onore della giovane che, involontariamente, aveva spinto ad odiarlo; poi la sua mente si offuscò, come se ricordare quel momento fosse per lui fatale.
Iniziò a percorrere il giorno più brutto della sua vita.
"Era il 15 Dicembre quando stava camminando lungo le maestose strade di New Orleans, in Louisiana, diretto verso la piccola villa che aveva acquistato per lui e la sua promessa Persia White.
Aveva detto alla ragazza che non sarebbe tornato prima del giorno dopo, eppure si era affrettato a lasciare il set per correre da lei e starle vicino.
Era ormai notte quando il giovane dagli occhi blu entrò silenziosamente in casa per paura di svegliarla e con passi felpati salì le scale, dirigendosi verso la camera da letto.
Il  suo cuore era felice ed emozionato, non vedeva l'ora di vederla e stringerla a se, di baciarla e toccarla con tutta l'energia che aveva in corpo, sconvolgendo le morali religiose.
Anche l'amico Charles Michael Davis era andato via prima, ma al contrario, lui aveva finito le scene da girare ed era libero di recarsi dove pareva e piaceva.
Un ora dopo l'uscita di scena del compagno, Joseph si sentiva assai stanco e annoiato e, vedendo che nessuno era intento ad osservarlo, era sgattaiolato via senza fare il minimo rumore.
In un primo momento aveva pensato di andare da Charles per fare una chiacchierata tra amici in piena notte, ma poi aveva pensato a Persia, tutta sola in quel letto immenso e freddo, e gli si era stretto il cuore.
Si trovava proprio di fronte alla porta chiusa della camera da letto  quando sentì un rumore, anzi, il trentaduenne percepì dei sospiri e gemiti di piacere, una donna che faceva sentire la propria voce, urlando con passione, e un uomo che scoccava baci rumorosi, quasi assordenti.
Joseph si sentiva paralizzato, un vortice di emozioni incombevano su di lui, stava impazzendo dalla rabbia, non riusciva a respirare e per questo si allentò la cravatta.
La furia si impossessò di lui quando i gemiti della donna diventavano più forti ed evidenti.
Spalancò la porta e trovo due persone in posizioni altrettanto banali: Persia era sdraiata sul letto con la schiena appoggiata al materasso e la bocca spalancata, l'uomo invece, di cui vedeva solo le spalle nere, era sopra di lei ed era intento a baciare i suoi seni nudi.
Quando lo vide, la ragazza emise un grido, non di piacere, bensì di terrore.
Joseph non si trentenne e con una velocità strabiliante prese l'uomo dalle spalle e lo girò verso di se.
Charles Michael Davis.
Amico.
Collega.
Stronzo.
<< Bastardo, come hai osato con la mia ragazza?  -urlò Morgan facendo partire il primo colpo e graffiando la pelle dell'uomo- Dopo tutto quello che abbiamo passato insieme! >> -e ne partì un altro che colpi la costola in pieno.
<< Basta Joseph! >> - Persia si scostò da Charles e si alzò in piedi, nuda e indifesa, piazzandosi difronte a lui e dando le spalle all'amante.
<< Come hai potuto, io ti amavo..Perchè? - la sua voce si ruppe, si sentiva il cuore infranto, il suo unico desiderio in quel momento era morire, buttarsi dal balcone e farla finita.
<< Io.. Non sono innamorata di te come credevo: volevo sposarti, ma allo stesso tempo non volevo, desideravo baciarti, ma contemporaneamente la cosa mi disgustava.. Ci siamo allontanati, non puoi negarlo e non posso mentirti >> - rispose lei, autoritaria.
<< Non potevi parlarmene? Ne avremmo discusso come due persone civili, invece no, dovevo sorprenderti con il mio migliore amico e fare la scenata dell'uomo geloso. Quando avevi intenzione di dirmelo? - accennò pazientemente. Vedendo poi che la donna non rispondeva, ruggì come un leone arrabbiato-  Quando avevi intenzione di dirmelo? >>
Michael si alzò, preoccupato: << Te lo avrebbe detto presto, Jo, non era nostra intenzione fartelo sapere così >> 
<< Vestiti e vattene, andatevene tutti e due, non fatevi più vedere o vi denuncio alla polizia.. Muovetevi! >> -Joseph attese che i due si vestissero e successivamente si avvicinò con i due alla porta.
Prima di andarsene Persia cercò di dirgli qualcosa, ma il biondo non era disposto a sentire una ragione  di più e con un cenno del dito le indicò la porta.
Il suo cuore era infranto, l'anima era stata distrutta. "
Quando la vocina automatica annunciò "Victoria Line", Joseph si apprestò a scendere dal treno ed uscire finalmente dalla metro: quella mattinata era stata dura, moralmente stancante, distruttiva.

Messina.

Le due ore dopo la ricreazione erano state un inferno: Angelica l'aveva guardata storta per tutta l'ora di lezione e, cosa ancor più peggiore, nel cambio d'ora le aveva sussurrato all'orecchio con volgarità che era una "stronza senza cervello" e poi aveva aggiunto con più arroganza che "non era in grado di capire gli uomini e la vita" convinta che " la popolarità era qualcosa che a scuola contava più di qualsiasi altra cosa, essere un fantasma sarebbe stata la rovina".
Julia non la pensava assolutamente così e, per quanto odiasse Angelica, non poteva che ascoltare le lamentele sulla sua sfortuna e  i piagnucolii sul desiderio di conoscere a fondo Vittorio.
Stava diventando insopportabile.
Uscire da quel maledetto luogo era stato un sollievo, non vedere quell'ignorante della sua migliore amica era qualcosa di indescrivibile, contentezza ma anche dispiacere.
Proprio mentre stava per superare il cancello secondario, una mano ruvida le toccò la spalla e  si voltò sorpresa: un giovane dai capelli neri come la notte stava sorridendo difronte a lei, guardandola dolcemente.
<< Ciao, piacere io sono Vittorio Liberti! >> - esclamò il giovane, porgendole la mano.
<< Julia Cherubini - esclamò lei con tono arrogante- posso esserti d'aiuto? >> - non si fidava affatto, non ci riusciva.
<< Sai, oggi ti guardavo a scuola..Come hai difeso Emiliano, come ti sei schierata contro le tue stesse amiche, sei davvero una ragazza coraggiosa! >> -rispose sorridendo e mettendo le mani nelle tasche dei jeans.
<< Faccio quello che credo giusto, come tutti ovviamente >>
<< Vedo qualcosa di speciale in te, Julia, qualcosa che mi fa sentire vulnerabile e mi spinge verso di te e la tua forza -fece una pausa- ti va se più tardi facciamo una passeggiata? Sono ostinato a conoscerti, non puoi dirmi di no, non te lo permetto.
Oggi pomeriggio difronte alla chiesa, ti aspetto! >> - e con queste parole scomparve fra la folla di studenti.
Julia rimase a bocca aperta, era senza parole, Vittorio le aveva chiesto di uscire, non ci poteva credere.
Scappò subito verso casa, per quel pomeriggio doveva essere perfetta.

**
<< Emiliano, aspetta! >> - urlò una voce acuta, leggermente spaventosa.
Il giovane Casanova si voltò di scatto, come se quella voce l'avesse risvegliato da un immensa oscurità, era rigido e sorpreso, ma assai felice:
<< Angelica.. Tu.. Perchè mi hai fermato? >> - iniziò a balbettare il ragazzo.
La riccia lo osservava con occhiate penetranti, leggermente terrificanti, indecisa sul da farsi.
<< So che non avrei dovuto dirti quelle cose difronte a tutti ma.. - se il suo tono di voce vi era sembrato dolce e pentito, le parole che disse dopo ve lo farebbero sembrare odioso e sconsiderato- la verità è che tu sei uno sfigato, hai degli occhiali enormi che ti coprono tutto il viso, sei più magro di Avril Lavigne e Miley Cyrus messe insieme e la cosa che ti rende tanto odioso sono le tue fottutissime azioni, sei troppo dolce e buono per stare con una come me! >> - quasi gli urlò contro queste parole, era fiera di se.
Emiliano si sentiva un corpo freddo, morto, quelle parole lo avevano ucciso. Angelica era un mostro, come si era potuto innamorare di lei? Prese coraggio, tutto quello che aveva in corpo, e con una voce che non sembrava sua accennò soltanto: << E' vero Angelica, sono troppo dolce e ingenuo per essermi infatuato di una come te, incapace di vedere i veri valori nelle persone: sarò pure brutto, Marchesi, ma il mio animo resterà buono per sempre e nessuno sarà mai in grado di cambiarmi, nemmeno tu e le tue parole da bambina viziata >> - e dicendo così se ne andò, lasciandosi la bella riccia alle spalle.

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Conclusioni: Bien, anche il terzo capitolo è andata finalmente.
A differenza dei precedenti, questo è stato diviso in tre parti e vede una narrazione in flash-back: la prima parte comprende la avventure di Joseph e il ricordo del triangolo "JOMO-Persia-Charles" ( spero che questa sia la prima e ultima "descrizione" sessuale, le trovo davvero terrificanti u.u)
Nella seconda troviamo il primo incontro tra Vittorio e Julia, quando avete letto la parte tutti avrete urlato "NOOOO NON E' POSSIBILE" e invece è cosi, dovete abituarvi.. Cercate di non farvi entrare in antipatia Vic, perchè lo vedrete ancora :P

E ultimo e terza parte vediamo la "dolce" Angelica e il "feroce" Emiliano che discutono su uno dei temi base della storia cioè la popolarità nella vita e nel cuore.
Dal prossimo capitolo vedrete la così tanta attesa "svolta", spero non vi deluderò.
Recensite e datemi consigli e pareri,
un bacio,
la vostra Nau.
  
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