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Autore: Lachelle Winchester    11/02/2014    3 recensioni
Dean e Lachelle sono sposati da più di un anno e continuano imperterriti a conciliare la caccia con la famiglia ma una nuova minaccia incombe sulla Terra e i Winchester sono sempre in prima fila nella lotta contro il male, anche se questa volta dovranno affrontare la situazione un po' diversamente.
Seguito di Cacciatori per scelta
Revisione completa
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Castiel, Charlie Bradbury, Dean Winchester, Nuovo personaggio, Sam Winchester
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Esiste il lieto fine per un cacciatore?'
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Amore non è amore se muta quando scopre un mutamento...

Kansas

Dopo la lite, i due Winchester cercano di calmarsi e ragionare su quello che è successo. Lachelle, distrutta, si  addormenta sul letto poco dopo, parlando con la bambina e a telefono con Emma, e Dean rimane seduto proprio dove la donna l'aveva lasciato, ancora stanco e spiazzato. Col giungere della notte, l'uomo si stende sul divano e, prima che possa accorgersene, si addormenta. Quella notte sogni inquieti lo turbano; lunghi viaggi in macchina, i discorsi del padre, Sam, immagini di diari, libri, armi e rituali, esseri soprannaturali, tenebrose distese di terra, vecchie case, l'inferno, Sam in pericolo, Castiel ferito, tutte le persone che ha perso e per cui si è sentito responsabile, la maggior parte delle sofferenze della sua intera vita si susseguono velocemente, tutte insieme, una dietro l'altra.
L’uomo si sveglia di colpo, mettendosi a sedere e ansimando. Si guarda intorno e vede il salotto di casa sua, scende dal divano e sale di sopra di corsa per poi fermarsi a pochi passi dalla porta della camera da letto. Si avvicina lentamente e abbassa la maniglia con attenzione per cercare di non fare rumore e svegliare la cacciatrice, poi entra in punta di piedi e si sdraia sul letto accanto a lei, senza spostare le coperte. La donna dorme profondamente e non si accorge dell'arrivo del marito, che le accarezza la guancia, le stampa un bacio sulla fronte e si addormenta accanto a lei, stringendosi forte alle sue mani, né ha l'opportunità di accorgersene il mattino seguente perché Dean si alza di buon ora senza farle accorgere di nulla.
Quella mattina i due cercano di incontrarsi il meno possibile, ma essendo domenica e trovandosi incastrati in un pranzo con il resto dei Winchester non possono fare a meno di scontrarsi diverse volte; nessuno dei due dice nulla mentre fissa l'altro, ma entrambi avvertono una strana sensazione, un vuoto allo stomaco ogni volta che si sfiorano, forse la paura di perdersi, di lasciare quel vuoto incolmabile.
<> verso ora di pranzo, Sam porta alla donna la foto che aveva scattato a Varloriand e stampato a dimensioni ingrandite.
La donna gli prende il foglio dalle mani distrattamente senza dire una parola.
<< Immagino che non stiate affatto parlando. >> ipotizza appoggiandosi con la schiena alla porta della cucina.
<< Sam, lo sai com'è tuo fratello, crede di essere l'unico a dover decidere cosa. >> la donna emette uno sbuffo e si appoggia con la schiena al frigo, accanto a Sam. << Quante volte ci ha nascosto qualcosa o ha deciso per noi? Posso essere tollerante su qualsiasi cosa ma su questo non ci riesco, voglio fidarmi di mio marito e dividere la vita con lui, nel bene e nel male. >> conclude.
<< Quante volte devo dire che il tonno non mi piace? Bastava chiamarmi e l’avrei tolto io. >> Dean irrompe in cucina con tutta l'intenzione di litigare ma Lachelle gli indica un piatto poggiato sul tavolo e il Winchester la guarda impietrito, notando che la donna gli riserva sempre tante attenzioni anche quando non le meriterebbe.
Così, senza spiccicare una parola, esce di nuovo.
<< Cerca qualsiasi pretesto per litigare. >> la donna fa notare al Winchester minore l'atteggiamento del fratello e lui non può fare a meno di sorridere, ricordando quante volte li avesse già visti azzuffarsi piuttosto che chiarirsi subito.

Mentre Castiel spiega quello che è successo a Varloriand, Lachelle cerca di mettere insieme tutto quello che riesce a ricordare dalle ricerche con Charlie ed Emma sui libri degli uomini di lettere. Dopo dieci minuti, Dean rientra dal giardino e si ritrova lo sguardo di tutti addosso, poi, ancora senza dire una parola, cammina deciso in direzione della cucina, intanto che la cacciatrice racconta tutto quello che ricorda.
Varloriand è una terra prosperosa, abitata da esseri intelligenti, colti, che sapevano curare ogni male perché lo conoscevano a fondo.
<< Analizzavano i contenitori. Erano laboratori quelli che abbiamo visto. >> Sam sembra essere il primo a collegare le cose.

Gli uomini antichi pensavano che questo posto fosse scomparso dopo una catastrofe, ma era solo una copertura e i Letterati ne erano a conoscenza, sapevano che il popolo dei Varatrax era sopravvissuto, ma per qualche ignoto motivo si erano nascosti. Dopo la loro scomparsa, le più grandi ed inspiegabili catastrofi, di cui il mondo non è più a conoscenza, sono cessate ma al tempo stesso gli uomini hanno cominciato ad ammalarsi e nessuno era in grado di curarli definitivamente. I Letterati avevano scoperto che gli angeli avevano nascosto questo popolo e cancellato le loro tracce; la vita doveva scorrere, gli uomini dovevano morire, le generazioni precedenti dovevano lasciare spazio a quelle successive e le catastrofi dovevano accadere in modo naturale, non per l'apertura di armi inizialmente usate dai Cavalieri per creare confusione e distruzione e successivamente dai Varatrax che non riuscivano sempre a controllarle. Crearono un posto in cui questo popolo potesse vivere in pace, continuare a sviluppare la loro intelligenza superiore senza influire sulla storia dell'umanità.

Castiel era in piedi vicino alla finestra, silenzioso; probabilmente aveva vissuto tutto questo ma l'aveva dimenticato, forse gli angeli ai piani superiori gli avevano cancellato anche questo ricordo.
<< I Varatrax sono un'intera legione di angeli, la prima creata da Dio. >> comincia a precisare. << Erano migliori di noi, più intelligenti, più forti ma avevano un punto debole: erano per metà umani e questo li rendeva vulnerabili. Provavano sentimenti, sensazioni e non obbedivano ciecamente. >>.
<< E i nuovi angeli li hanno isolati perché erano pericolosi per gli uomini? >> chiede Sam.
<< Così è stato ordinato, come prova della nostra dedizione al contrario dei Varatrax. Ma ora alcuni di loro vogliono tornare. Hanno aperto il portale, perché è stato chiuso dall'interno e possono sempre uscire e portare disastri sulla Terra se questo non viene chiuso dall'esterno. Si sono divisi perché altri vogliono restare. >> conclude Castiel.
<< Quindi se lo chiudiamo dall'esterno non potranno più riaprirlo. >> ripete Emma, che stava provando gusto a partecipare a questo lato della vita dei Winchester.
Lei, al contrario di Lachelle, non era arrabbiata col marito perché per lei la caccia è un campo sconosciuto; non fa molta differenza sapere che Sam va a cacciare dei mostri o finisce in un posto assurdo, per lei ognuna di queste cose è pericolosa allo stesso modo.
<< Non credo sia proprio un male se li lasciassimo liberi, potrebbero curare tante malattie. >> Lachelle interrompe il discorso, pensando alla malattia di Muriel.
<< Sarebbe innaturale. Devono rimanere nelle loro terre. >> Castiel risponde diretto.
La cacciatrice lo guarda seria, cerca di contestare ma lui la interrompe.
<< Non ci sarebbero più morti e l'ordine naturale verrebbe disturbato, come è successo in passato. >> quello col trench sembra impassibile.
Forse parlando dei suoi antenati si sente messo a confronto e cerca di assumere l'atteggiamento che dovrebbe avere.
<< La storia insegna a non commettere gli stessi errori del passato. Io credo che abbia ragione Castiel. >> interviene Sam, calmo. << Però… >> sussurra.
<< Almeno qualcuno… >> insiste la donna.
<< Quale diritto abbiamo di scegliere chi salvare e chi no? >> l'angelo comincia ad usare una voce solenne, ma Lachelle non si fa intimidire; le ricorda le prime conversazioni avute con lui, quando avevano sempre opinioni diverse e la prendevano in modo personale.
<< Dico solo che potrebbero guarire Muriel, fa parte della famiglia, ha fatto tanto per noi, si è data da fare anche lei nella ricerca di questi maledetti cosi. >> la donna si innervosisce e comincia a dimenticare i nomi delle cose.
<< Scusate. >> la signora cerca di attirare l'attenzione, ma i due sono troppo presi dalla discussione.
<< Devi essere giusta. >>.
<< Certo, perché noi siamo l'essenza della giustizia. Scommetto che tutti vanno in vacanza in Paradiso, ritornano dall'Inferno o si perdono in giro per il Purgatorio. >> ironizza in modo quasi isterico, sfogando un po' tutta la rabbia che ha dentro.
<< Permettete un … >> tenta ancora invano l'anziana signora.
<< Questo è stato sbagliato. >> Cass scandisce ogni parola lentamente, mentre un terribile senso di colpa lo assale e si rende conto, ancora una volta, che non riuscirà mai a comportarsi come dovrebbe, senza farsi guidare dai sentimenti.
<< E proprio adesso dobbiamo tornare sulla retta via? >> grida Lachelle, mentre Muriel cerca di richiamare l'attenzione.
<< Insomma, ho il diritto di dire la mia o no? >> Muriel sbotta all'improvviso, alzando la voce per farsi sentire. 
Guarda i due mentre riprende fiato. << La Shelli, è importante per me sapere quello che vuoi fare e ti sono grata per tutto, ma tra tutte le storie dei ragazzi che ho avuto, non te ne ho mai raccontata la più importante. >>. 
Lachelle la guarda incredula, con l'espressione trasparente come sempre. “Come se questo fosse il momento di parlare di un altro dei suoi ragazzi. “ pensa tra sé.
<< Una volta avevo un ragazzo, era così intelligente, divertente, era speciale. Ci capivamo solo con uno sguardo, spesso litigavamo ma eravamo sinceri con tutto, e a volte la verità è dura da accettare. A volte però eravamo costretti a dire delle piccole bugie, anche se ci amavamo alla follia, per proteggerci l'un l'altra; l'importante era superare le difficoltà e trovarci sempre insieme. Era bellissimo, aveva un cuore nobile, una grande forza d'animo e lo amavo. Amavo tutto di lui, la mia felicità dipendeva dal suo sorriso. Non ho mai amato nessuno come amo lui. E' per questo motivo che lo sposai, e quando se ne andò lasciò un vuoto dentro me che non sono mai riuscita a colmare con nessun altro; anche se per passare il tempo ho frequentato qualcuno dopo di lui, il suo posto non l'avrebbero mai preso, perché lui mi sta aspettando, abbiamo aspettato molto entrambi ed è ora che ci rincontriamo. Io voglio rivederlo, voglio stare di nuovo con lui, e non ingannerò la morte per paura dell'ignoto: io so che andrò da lui e nessuno potrà impedirmelo. >> finisce il racconto con lo stesso entusiasmo con cui l'ha cominciato.
<< Anche se si potesse fare qualcosa, io non la farei. Io voglio stare di nuovo con lui. Non si può stare lontano da chi si ama senza soffrire o dar di matto. >> conclude, indicando la cucina con un cenno del capo, guardando la giovane cacciatrice con gli occhi verdi pieni di speranza, pieni di vitalità, che a stento riescono a trattenere le lacrime; quella donna aveva sofferto molto e tutto ciò che vuole è riabbracciare il marito.
La cacciatrice la guarda a pensa a come sarebbe la sua vita senza Dean e in quel momento capisce che nessuna discussione potrà mai separarla da lui, perché ama tutto di lui, anche il fatto che abbia dei difetti fastidiosi perché lo rendono l'uomo che è, e senza quelli non sarebbe lui. Nonostante questo tiene duro per vedere dove cerca di arrivare il Winchester, che continua a provocarla tutto il pomeriggio.

<< Lo fai perché sei troppo infantile per iniziare una conversazione quando sei in torto? >> la donna si stanca sul serio quando il Winchester comincia a lamentarsi delle mensole occupate dai libri in salotto.
Dopo un lungo battibecco che si sposta dalla cucina al salotto, dal salotto in giardino e in garage, i due si ritrovano seduti nell'Impala, minacciando l'una di rompere uno dei dischi preferiti dell'altro, e poi di nuovo in giardino.
<< Se sei arrabbiato non prendertela con me, Dean. >> cerca di calmarlo Lachelle, guardandolo fisso negli occhi e avvicinandosi istintivamente.
<< Non sono arrabbiato. >> sbotta lui, usando un tono quasi aggressivo.
Lachelle lo guarda inarcando le sopracciglia e lui passa una mano sulla fronte, scendendo fino a alle labbra, con cui gioca nervosamente.
<< Si, sono arrabbiato perché ti amo e so che sarà solo colpa mia se ti perdo. Non doveva succedere questo. >> l'uomo riesce finalmente a dire quello a cui pensa dalla notte prima.
“Vedi tu se quest’idiota mi deve dire che mi ama solo in queste situazioni.” pensa la donna, così decide di incalzare per ripicca.
<< Ormai è andata così, che vuoi fare? >> gli chiede con aria disinteressata.
<< Che voglio fare? >> ripete lui, un po’ nervoso.
<< Si, che vuoi fare? >> continua lei, calma, ma prima di poter dire o fare altro, le labbra del Winchester raggiungono avidamente le proprie e le sfiorano lentamente, poi si lascia andare, baciandola con tutto l'amore e la passione che prova per lei, a cui si aggiungono la paura e l'emozione, mentre lacrime bollenti gli rigano il volto e bagnano anche quello della cacciatrice, che gli prende le mani e fa combaciare le dita. Con la mano libera, Dean le accarezza la guancia prima di affondarla nei suoi capelli.
<< Scusa. >> le sussurra all'orecchio, appoggiando la testa sulla sua spalla e stringendola forte, fino a che sente un piccolo movimento nella pancia della donna e i due non possono fare a meno di sorridere.
Camminando fianco a fianco i due consumano il giardino a furia di giri mentre si chiariscono, mentre il sole comincia ad assumere una tonalità più scura.
<< Hai ragione, il matrimonio richiede dei sacrifici. Tu fai sempre di tutto per essere una brava moglie e ci riesci benissimo. Per te sono disposto a cambiare, a migliorare, ma ho bisogno di te per farlo. Ho pensato tutta la giornata a cosa dirti ma... >> le dice Dean, fermandosi davanti a lei e guardandola dritto negli occhi, mentre il sole comincia a tramontare alle loro spalle.
<< Tempo fa un bambino che conosco viveva con la consapevolezza che non sarebbe mai stato come gli altri, perché per lui non c'era tempo per i giochi, doveva occuparsi di suo fratello e, quando lo vedeva, di suo padre. Questo bambino rimase bambino per poco tempo e senza accorgersene si ritrovò adulto, odiava la vita perché era stata dura per lui; la vita non è facile per nessuno ma per lui era un inferno, poi lo divenne letteralmente e gli accadde anche di peggio. Tutti quelli che amava morivano e ogni volta non poteva fare niente per loro, ma proprio quando si convinse che ormai non c'era niente da fare per lui, che il suo destino era quello, una donna lo salvò in una caverna. In realtà lo salvò tante volte, gli cambiò la vita e gli insegnò a prendersi cura anche di sé stesso, gli insegnò ad avere fiducia in sé stesso, ad amare, a vivere davvero, non solo a sopravvivere. >> l'uomo ogni tanto si ferma e respira rumorosamente, deglutendo saliva amara. << Ricordo la prima volta in cui la vidi, sembrava essere scesa dall'Enterprise, così misteriosa e irraggiungibile, immersa in un mondo tutto suo e più si allontanava e più la inseguivo, ma più la inseguivo e più si nascondeva. Poi capii che se riuscivo a farla ridere avrei potuto avere qualche chance in più. Mi portò con lei, lontano dal mondo, lontano da tutto, e solo ad immaginare una vita senza di lei, io..." Dean sospira.
<< Non serve più immaginarla. >> gli dice lei sorridendo e abbracciandolo forte.
<< Da dove hai detto che sono scesa? >>gli chiede lei, sempre sussurrando quelle parole all'orecchio e tenendosi forte tra le sue braccia.
<< Dall'Enterprise. >> le risponde lui, chiudendo gli occhi e godendosi a pieno quell'abbraccio.
<< Io ti amo, altro che Shakespeare. >> conclude la donna.

Durante tutto il pomeriggio, Lachelle continua a rigirarsi la fotocopia tra le mani, senza smettere di anagrammarne ogni parola; anche lei è convinta che ci sia qualcosa di nascosto, ma non riesce a capire cosa.
<< Perché andare a capo se avevano spazio? >> ragiona ad alta voce e il cacciatore la raggiunge sul divano per dare un’occhiata. Lei fa finta di nascondere il quadernino su cui stava scrivendo.
<< Ah, ho capito. E' roba che scotta? Stai scrivendo un romanzo erotico? Uhm? >> il Winchester sta al gioco e la asseconda.
Lo rilegge diverse volte, spostando il foglio di continuo perché l'uomo cerca di afferrarlo, fino a che, leggendo frettolosamente, salta un rigo e il discorso comincia ad assumere un altro significato.
Il popolo dei Varatrax è da secoli
una società pacifica ed intelligente,
La donna avverte una strana sensazione. La frase che ha letto, pur saltando un rigo, sembra avere senso, così continua a leggere saltandone uno di volta in volta.  
Il popolo dei Varatrax è da secoli
una società pacifica ed intelligente,
hanno bisogno di aiuto dagli uomini.
perché mai più le nostre società dovranno unirsi.
<< Non è una minaccia ma una richiesta di aiuto. >> afferma saltando all'improvviso dal divano.

 
   
 
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