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Autore: Perla Bane    11/02/2014    1 recensioni
Dopo il rapimento di Perla il bracciale di Salomone può funzionare o no...
Vedremo i cambiamenti dei personaggi e l'evolversi delle loro vite in due universi paralleli..
Le storie avranno alcuni capitoli in comune, per poi dividersi completamente...
In un universo l'amore di Perla per Jace si affievolerà, nell'altro diventerà ancora più forte...
In uno ci sarà morte e nell'altro anche una nuova vita.. un piccolo shadowhunter crescerà nel ventre di una splendida cacciatrice... in uno nascerà una profonda amicizia creduta impossibile, nell'altro tornerà l'amore perduto...
Poi se inizierà a farvi troppo schifo fate prima a dirmi di inziare a cucinare qualcosa di buono ;)
A presto
P.
Genere: Erotico, Fantasy, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Jace Lightwood, Jonathan, Magnus Bane, Nuovo personaggio, Sebastian / Jonathan Christopher Morgenstern
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Perla Bane'
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… Si svegliò di soprassalto, sentiva dolore ovunque... si guardò attorno spaventata. Il cuore batteva veloce. Vide subito Alec, Magnus accanto a lei e Jace in fondo alla stanza. Il suo primo pensiero fu per Jonathan, chiuse gli occhi per raggiungerlo ma non ce la fece. Scosse la testa confusa e poi vide il bracciale, urlò con tutta la voce che aveva:”toglietemelo subito!” Magnus era addolorato, Jace rimase a guardarla senza muoversi con i pugni stretti. Alec le si avvicinò lentamente con le mani unite dietro alla schiena:”Perla, come ti senti?” Lo guardò con rabbia:”toglimi questo oggetto maledetto e starò subito meglio”. Alec si fece serio:”non posso.. devi tenerlo fino a quando avranno preso una decisione” Perla rise nervosa:”sono una prigioniera?” Magnus le si avvicinò, si accucciò davanti a lei:”tesoro mio.. sei stata avvelenata, hanno solo paura che tu non sia del tutto guarita” iniziò a piangere “avevo paura d'averti persa..” Perla strinse i pugni:”io sto bene...” la voce le si trozzò nella gola “Jonathan è vivo?” Jace si tese. Perla lo guardava triste. Si alzò velocemente dal letto e si diresse da lui. Dopo due passi rallentò, si toccò la fronte con le mani, aveva un terribile mal di testa.. svenne tra le braccia di Jace....

 

… si svegliò nel letto, era notte, la stanza era poco illuminata, solo qualche stregaluce era accesa. Jace era seduto su una sedia accanto a lei. Erano soli. Non sapeva cosa dire.. cosa fare..

Le si avvicinò prendendole la mano, lei la spostò velocemente. Jace si allontanò stringendo i pugni, la guardò serio negli occhi:”ti ha picchiata, rapita e avvelenata.. sei quasi morta per proteggerlo da Lilith dopo che lui ti aveva messo in pericolo.. sei quasi morta tre giorni fa cercando di salvargli la vita... E' un assassino Perla. Ha sempre e solo ucciso nella sua vita.” Gli occhi della ragazza lacrimarono, la gola si strinse in un cerchio di fuoco:”è stato cresciuto così Jace, non voleva essere cattivo.. non più. Ha ucciso Lilith anche per dimostrarti che era cambiato... Si meritava una seconda chances... E' sempre stato dolce con me... “inghiottì cercando di recuperare la voce “non mi ha mai sfiorata, sapeva che non sarebbe stato giusto nei miei confronti.. e tu.. non gli hai dato la possibilità di redimersi.. l'hai semplicemente ucciso...” Si tirò su la manica della maglietta, la runa di Jonathan era sparita... C'era solo quel bracciale maledetto.. Iniziò a piangere sconsolata... “non sono riuscita a salvarlo..”

Jace si avvicinò sedendosi sul letto:”mi ami ancora?” Perla lo guardò negli occhi:”certo.. ma mi sento ancora... sento la sua mancanza.. devo sapere se è ancora vivo” Si alzò dal letto dirigendosi alla porta, voleva andarsene. Era chiusa a chiave. Alzò la mano che non reagì alla sua volontà. Gli sferrò un calcio ma non successe nulla. Si accasciò davanti alla porta, era inginocchio, aveva le guance rigate dalle lacrime. Guardò Jace sporgendo il braccio con il bracciale, lo implorò:”toglimelo”. Jace scosse il capo:”non posso, mi hanno ritirato lo stilo... ho dovuto consegnarlo per poter stare qui con te” La ragazza si alzò, la stanza era spoglia, c'erano solo due sedie e il letto, nient'altro, la finestra aveva addirittura le sbarre, era in prigione. Iniziò ad iperventilare, Jace le fu subito accanto:”Amore mio, calmati”. Perla iniziò a sbattere con violenza il bracciale contro il muro, il polso sanguinava:”mi sento in trappola, terribilmente inutile, rivoglio la mia magia!” Jace la guardava esterrefatto. Perla piangeva, era arrabbiata, triste. Aveva detto a Jonathan che non l'avrebbe mai lasciato.. E ora era morto... Jace si avvicinò aprendo le braccia. Perla si scostò... La ragazza alzò il viso guardandolo negli occhi, finalmente erano diventati quelli di sempre. Il nero era sparito lasciando l'arancione e l'oro. Erano bellissimi, ma tristi. Le si avvicinò ancora, la ragazza appoggiò la fronte sul suo torace..:”l'hai ucciso con l'arma che ti ho regalato... non me lo perdonerò mai..” Jace scosse la testa:”non era sincero...” Perla sciolse l'abbraccio:”forse quando l'hai conosciuto tu, ma era cambiato...” gli occhi lacrimarono ancora “posso farmi una doccia almeno?” Lui annuì aprendole la porta del bagno. La ragazza entrò chiudendosela alle spalle. Si accucciò stringendosi la testa tra le mani. Il dolore non passava. Ripensò ai sorrisi di Jonathan, ai suoi dolci baci.. si rese conto che le mancava... si sentiva così confusa... e terribilmente in colpa...

Cercò di far funzionare la doccia, non l'aveva mai usata senza magia.. non riusciva a trovare una temperatura adeguata, finì per farla fredda.. Uscì e si guardò allo specchio, era pallida, le labbra erano chiare.. sembrava malata.. il bracciale aveva un terribile effetto su di lei... Cercò di asciugarsi i capelli, era tutta baruffa. Si legò attorno un asciugamano e uscì dalla stanza. Jace era in piedi, teso, fuori dalla porta. Aveva gli occhi stanchi.. Scosse la testa. La guardò con occhi pieni di dolore:”pensavo che una volta risvegliata mi saresti saltata al collo...” scosse la testa “invece continui a pensare a Jonathan...” si mise sul letto con la testa tra le mani. Perla si avvicinò a lui mettendogli la mano sulla spalla. Lo accarezzò dolcemente:”ti amo Jace...” Lui la guardò prendendole le mani. Perla non lo fece parlare. Iniziò a baciarlo con passione. Gli mise le mani nei capelli tirandolo a sé. Si stesero sul letto guardandosi negli occhi. La ragazza non riuscì a trattenere le lacrime, se tutto era stato solo frutto di un sortilegio, perchè gli mancava così tanto?.. Jace avvertiva il suo dolore. I suoi occhi erano carichi di tristezza, il cacciatore gli spostò i capelli ancora bagnati dagli occhi:”Magnus non è stato in grado di eliminare tutto il siero dal tuo sangue.. ha detto che passerà del tempo, ma tornerai quella di prima..” Perla annuì mordendosi un labbro, sentiva il petto squarciarsi. Si strinse tra le sue braccia cercando di scacciare la terribile immagine di lui che trafiggeva Jonathan..

La porta si aprì, entrarono senza annunciarsi Fratello Zaccaria e l'inquisitore. La ragazza si irrigidì mettendosi seduta, Jace fece lo stesso. L'inquisitore Rumert entrò nella stanza con le mani intrecciate guardando severo di due ragazzi. Sospirò:”hai aiutato un nostro acerrimo nemico a rubare la spada Angelica dalla città di Ossa. Il consiglio ha constatato che eri sotto l'influenza negativa di Morgenstern. “fece una pausa, Jace si fece serio stringendola in vita. L'inquisitore continuò:”Prima di toglierti il bracciale sarai condotta nella città Silente per un approfondito interrogatorio” Perla scosse il capo:”non tutti hanno avuto la fortuna di essere cresciuti da persone amorevoli e buone, Jonathan è stato abbandonato ad un uomo che l'ha cresciuto al male, non è colpa sua se è diventato adulto pensando che l'unica cosa che potesse fare era quella...” Si strozzò la voce “voleva solo una seconda possibilità..” l'inquisitore la guardò serio stringendo i denti, il suo sguardo si fece cattivo:”sei riuscita a salvarlo? Dove l'hai mandato?” Gli occhi della ragazza lacrimarono:”non lo so..” Rumert la guardò severo:”Durante l'interrogatorio lo scopriremo, vestiti, verranno a prenderti tra cinque minuti”. Uscì dalla stanza con Fratello Zaccaria. Jace scosse il capo nervoso. Si alzò guardando disperato la ragazza:”non erano questi gli accordi, non possono portarti nella città Silente!” Uscì dalla stanza lasciandola sola.

 

Perla si vestì con gli abiti che trovò sulla sedia. Era arrabbiata e terribilmente triste. Si osservò il polso dove c'era la runa di Jonathan, si accarezzò con dolcezza pensando al ragazzo.. La porta si aprì, sei shadowhunter entrarono nella stanza. Fu scortata fuori dalla sua camera. Cercò Jace ma non lo vide.. Le mani iniziarono a tremarle. Oltrepassarono il corridoio che aveva visto la prima volta che era arrivata ad Alicante. Non c'era nessuno nei corridoi. Il cuore iniziò a batterle forte. Arrivarono nella stanza con il portale, l'inquisitore la stava aspettando impaziente.

,.,.,
Ecco.. ed ora questa storia si ricollega a quella dove fa l'amore con Jonathan..
kiss
P.
   
 
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