Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: WhiteAngel    12/02/2014    3 recensioni
One shot su Eren e Armin... migliori amici da piccoli, ma ora ?
"I due amici d'infanzia rimasero nella camera da soli, seduti su un letto sfatto dagli incubi del ragazzo-titano."
Genere: Fluff, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Armin Arlart, Eren Jaeger, Jean Kirshtein
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Fic ambientata negli ultimi capitoli del manga, in ogni caso c'è poco o niente spoiler.
Spero apprezziate davvero questa Eremin (ovvero ErenxArmin <3 )
Buona lettura!





Nella piccola camera i ragazzi della squadra di ricognizione chiacchierano tra di loro dopo una giornata faticosa.

- Oggi sei stato meraviglioso Eren! Hai visto? Con un po' di sforzo puoi controllare perfettamente il tuo titano! Hanji è persino riuscita a farti fare qualche acrobazia! - disse un accaldato Armin, i suoi grandi occhi azzurri erano pieni di speranza.
- Acrobazia?! ACROBAZIA ??? Persino un impedito può stare in equilibrio su una sola gamba! Non mi sembra niente di speciale...vero, MOSTRICIATTOLO ? - sogghignò Jean colpendo la nuca del bruno.
- Vattene stupido cavallo, ti aspettano in stalla... - sibilò Eren irrigidendosi.
- J-Jean credo che Eren abbia bisogno di riposare...meglio che andiamo tutti a dormire. -
- Tu resti con lui Armin...? - Jean era scuro in volto e usò un tono di voce quasi impercettibile.
- Io? S-Sì...vai pure, ti raggiungo a breve! -

Jean bofonchiò qualcosa e chiuse la porta sbattendola, facendoli sobbalzare.
I due amici d'infanzia rimasero nella camera da soli, seduti su un letto sfatto dagli incubi del ragazzo-titano.
Il cielo si stava scurendo e non sarebbe stato sicuro andar fuori per altri “esperimenti” come diceva Hanji... per di più dovevano vivere tutti insieme in quel casolare abbandonato senza richiamare l'attenzione quindi le luci durante la notte erano bandite, furono costretti a parlare mentre il buio pian piano invadeva piccola stanza.
 

- Senti Eren... ho notato una cosa prima... - Armin fece per avvicinarsi. - Ti da fastidio se ti tocco qui? - La piccola mano gli sfiorò la nuca e Eren deglutì rumorosamente.
- Sembrerebbe di sì! Strano che non me ne sia mai accorto! - era così curioso, lo era sempre stato fin da piccolo.

Eren arrossì allontanando la mano dell'amico – Armin d-dai non toccarmi...

- Scusa ma non capisco! Potrebbe essere un tuo punto debole? Non puoi avere punti deboli...no? mormorò con la mano ancora a mezz'aria. - Cioè dobbiamo evitarlo...insomma non voglio perderti per una stupidaggine del genere! - Fece lui energico, salvo poi riprendere le sue maniere impacciate.
- Dai fammi controllare...ti prego.
 

Eren si avvicinò, gli porse la nuca dandogli le spalle e chinando il capo leggermente in avanti.

Il biondo fece per sfiorarlo di nuovo scostandogli i capelli castani...questa volta Eren era preparato e non ebbe reazioni evidenti, almeno non visibili ad un'occhiata superficiale, ma Armin era pur sempre il suo migliore amico e notò che c'era stato un leggero tremore così continuò mordendosi le labbra interessato e toccò con più insistenza ma nemmeno questa volta Eren si mosse.

A quel punto si avvicinò ancora un po', erano talmente vicini che Eren poteva sentire il respiro caldo dell'altro sul collo...




 

 

- ARMIN?!? - si girò di scatto - Ma cosa hai appena fatto? -
Il biondo ebbe un sussulto e si allontanò velocemente facendo sobbalzare le molle del letto.
 

- M-mi hai leccato il collo?
Eren aveva uno sguardo divertito ma da Armin non ci fu nessuna risposta e anzi, i suoi occhi azzurri si riempirono di lacrime. Era letteralmente bloccato.

- Io...dav...davvero, non...non volevo... - proferì sottovoce iniziando a singhiozzare – Non so c-cosa mi sia....non so cosa mi sia preso... - sussurrò coprendosi il volto con le mani.
 

Eren rideva ma la situazione non era delle migliori, più rideva per sdrammatizzare più Armin continuava a piangere - Scusami...davvero, non volevo farti piangere ! -
Niente da fare.

- Armin guardami...

Prese la testa dell'amico fra le mani e cercò di attirare la sua attenzione ma il più piccolo continuava a singhiozzare e aveva ripreso a blaterare scuse.

Sul viso di Eren si potevano leggere tutti i sentimenti contrastanti che stava provando, di certo non voleva far piangere il suo amico di sempre, l'amico che avrebbe sempre voluto proteggere fin da piccolo, trovava assurdo che fosse stato lui a farlo piangere. Avrebbe solo voluto abbracciarlo, rassicurarlo, baciarlo...

 

- Armin... - cercò ancora una volta di guardarlo negli occhi ma invano. - E va bene... - lo afferrò per le spalle tenendolo un attimo fermo e se lo portò al petto poggiando il mento sulla sua testa

Pensandoci un attimo quella posizione per lui era abbastanza imbarazzante...o no? In fondo da piccoli si davano spesso la mano o si abbracciavano, facevano tutto insieme. Perchè sarebbe dovuto cambiare qualcosa? Ma poi che altro avrebbe potuto fare?

In preda a questi ragionamenti non notò che Armin aveva smesso di piangere. Tra l'altro i folti capelli biondi gli nascondevano facilmente il viso rigato. Fu solo quando prese ad accarezzarglieli sovrappensiero che se ne accorse...

- Armin? Parlami su...

Armin asciugò piano le lacrime e lentamente alzò lo sguardo. I suoi occhi erano fissi in quelli di Eren.

- M-mi dispiace... - ribadì mortificato.

- Non devi preoccuparti. - Eren sorrideva in modo rassicurante e la sua voce era così tranquilla; quante volte Armin aveva visto quel sorriso, quante volte aveva sentito quelle parole in passato. Tuttavia pensando a quello che doveva dire distolse lo sguardo.
 

- Eren d-devo parlarti... -

- Finiscila di scusarti. Se proprio vuoi lo facciamo un altro giorno -

- No...non so se avremo un altro giorno...

Ci fu un attimo di silenzio che parve un eternità. Perlomeno ad Armin.

- Ti ricordi di quando ho trovato quel vecchio libro? Ricordi dell'oceano? Di quando stavamo sempre insieme...c'eravamo promessi che...

- E lo faremo! Staremo sempre insieme! E' così che fanno gli amici, sei il mio migliore amico no?
Ecco, non aveva capito niente. - No...in quei momenti io...tu...eri...tu per me eri... -

- Un fratello? -

- N..cioè sì! Anche...ma...tu eri... - la difficoltà nel trovare le parole era palese ma doveva dirlo. Doveva. Per forza. - Volevo dirti che...tu per me eri qualc... -
 

- Armin? - Eren gli poggiò un dito sulle labbra - lo so... -












Nota dell'autrice:
eeeeeeeeeeeee grazie a tutte di essere arrivate fin qui ^_^
* offre dolcetti *
L'ispirazione per questa fic mi è venuta perdendo tempo su tumblr e, insomma, non ho resistito, ho DOVUTO scrivere di questi due! Non so ancora se lasciarla così o continuare, dipende anche da voi, fatemelo sapere... 

  
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