Demons
“When
you feel my heat
Look into my eyes
It’s where my demons hide
It’s where my demons hide
Don’t get too close
It’s dark inside
It’s where my demons hide
It’s where my demons hide”
-“Demons”
Imagine Dragons-
Quando il comizio di Moira
Queen era finito, Felicity aveva provato a cercare Oliver ma era stato
tutto
inutile, sembrava sparito nel nulla. Angosciata come non mai e con un
magone
enorme era tornata nel suo appartamento e si era accoccolata sotto le
coperte.
Onestamente non sapeva come comportarsi, nonostante Oliver le avesse
assicurato
che non l’avrebbe mai abbandonata, non era più così sicura di poter
credere
alle sue parole.
Il primo singhiozzo la
colse del tutto impreparata, il secondo la fece rimanere senza fiato.
La sola
idea di perderlo la terrorizzava. Nascose il viso contro il cuscino ed
aspettò
che la crisi di panico passasse. Per lei, da sempre abituata ad essere
sola,
Oliver era diventata una costante, una costante bellissima e speciale.
Il suono del campanello la
riportò bruscamente alla realtà, con gli occhi gonfi di lacrime si
costrinse ad
alzarsi dal letto. Solo quando era ormai vicina alla porta si ricordò
di che
ora fosse e subito si allarmò.
-Sono io.- Felicity
riconobbe immediatamente quella voce e si affrettò ad aprire la porta.
-Oliver…- pigolò mentre
una lacrima le rotolava lungo la guancia sinistra. Era così sollevata
di
vederlo li, davanti a lei, che non riuscì a dire altro. Lui entrò
velocemente
in casa e dopo aver chiuso la porta se la tirò addosso in un modo così
violento
che la fece rimanere letteralmente senza fiato.
-Stavo per fare l’amore
con Sarah.- Felicity impiegò due secondi per registrare il significato
effettivo di quelle parole, dopodiché la sorpresa si trasformò in
amarezza. Si
irrigidì tra le braccia di Oliver e cercò di sciogliere quell’abbraccio
che ora
la stava soffocando.
-Lasciami!- urlò isterica
ad un certo punto, quando ormai le era chiaro che non sarebbe mai
riuscita a
liberarsi da quella stretta. Oliver sospirò e la lasciò andare,
osservandola
allontanarsi da lui.
-Fel…-
-Zitto Oliver! Taci! Non
dirmi che sei venuto qui solo per dirmi che hai quasi fatto l’amore con
Sarah
perché tutto questo sarebbe da pazzi! Cosa credi che mi interessi è?!
Pensi che
io voglia sapere tutti i dettagli della tua vita sessuale? Che razza di
stupido
egocentrico che sei!- Felicity si zittì quando vide Oliver fare un
passo nella
sua direzione. Con il fiatone e gli occhi ancora pieni di lacrime gli
fece
segno di fermarsi. Non le interessava più mantenere un’apparenza
quantomeno
dignitosa ai suoi occhi, sapeva di avere un aspetto orribile in quel
momento
con addosso il suo pigiama di flanella e i capelli scompigliati, voleva
solo
che se ne andasse.
-Oliver dovresti
andartene, io non ho proprio voglia di ascoltarti questa sera…- riuscì
a
mormorare, cercando disperatamente di non scoppiare a piangere. Come si
sarebbe
potuta giustificare poi? Non che le importasse più, ormai era palese
che lui
non si interessasse dei suoi sentimenti.
-Stupida.- le disse
semplicemente lui, fissandola con quei suoi dannati occhi azzurri che
sembravano brillare minacciosi nella penombra della stanza. Le guance
della
ragazza avvamparono di indignazione. Oh, adesso era lui che faceva
l’offeso! Aprì la
bocca per iniziare con
un’altra carrellata di insulti ma lui le si avvicinò e fulmineo la
spinse
contro al muro della piccola stanza, piuttosto violentemente in realtà
perché
Felicity rimase qualche secondo senza fiato. Prima che riuscisse a dire
o fare
qualsiasi cosa, Oliver si abbassò a baciarla facendole sgranare gli
occhi per
la sorpresa. Si era immaginata tante, troppe volte quel momento, ma mai
aveva
pensato che sarebbe accaduto così. Socchiuse appena le labbra e lui ne
approfittò immediatamente per approfondire quel contatto. Quando sentì
la lingua
di Oliver cercare la sua, perse del tutto l’ultimo barlume di lucidità
che le
era rimasto. Le braccia di Felicity, che prima erano abbandonate
mollemente
lungo il suo corpo, scattarono verso l’alto per andare a circondare il
collo di
Oliver. Il bacio divenne immediatamente passionale e piuttosto
violento, tanto
che Felicity nella foga, finì per mordere il labbro inferiore del
biondo
facendolo mugolare. Quando si staccarono, e lo fecero solo perché il
bisogno di
respirare si era fatto urgente, si guardarono entrambi senza sapere
bene cosa
dire.
-Felicity, so di averti
detto che non mi sarei mai più legato ad una persona a cui tenessi
davvero,
forse è anche per questo che non sono riuscito ad andare fino in fondo
con
Sarah…-
Lei sgranò nuovamente gli
occhi, possibile che dopo quel bacio lui le stesse spiegando perché non
fosse
riuscito a fare l’amore con Sarah?! Scrollò la testa e abbassò lo
sguardo, non
voleva più vederlo.
-Ma che diavolo di
problemi hai tu? Me lo puoi spiegare?! Perché ora mi devi parlare di
Sarah
accidenti! Sei un cretino!!!- ringhiò Felicity, stringendo i pugni. Lo
sentì
sbuffare e alzò di scatto la testa, lo avrebbe ucciso, non le
interessava che
fosse il salvatore della città e contemporaneamente il suo capo!
-Sei una donna dannatamente
testarda lo sai?- le disse Oliver, con la sua solita calma, come se il
bacio di
prima fosse solo un’illusione della bionda.
-E tu un insensibile
coglione!- urlò lei di rimando, colpendolo ad una spalla con un pugno.
Lui le
sorrise.
-Voglio te.- quella
dichiarazione così semplice e diretta la lasciò senza parole, Oliver ne
approfittò e se la tirò ancora addosso, stringendola tra le braccia e
affondando il viso nei suoi capelli biondi.
-Oliver… Mi stai prendendo
in giro?- bisbigliò Felicity con il cuore che le martellava nel petto.
-No, non potrei mai
farlo.-
-Perché me lo dici ora?-
lui sciolse l’abbraccio e le fece alzare il viso per poterla guardare
negli
occhi.
-Perché ti ho detto che
non ti avrei mai lasciato. La mia vita non è semplice Felicity, io non
sono
semplice. Ci sono Demoni che sono radicati nel mio cuore, ferite che
non
potranno mai rimarginarsi e tu lo sai meglio di chiunque altro. Ho
paura di
farti soffrire con i miei comportamenti, ho paura che possa succederti
qualcosa
ed impazzirei se questo accadesse. Però.. Non posso più stare lontano
da te,
vederti sorridere ad un’altra persona. Voglio che…-
Questa volta fu il turno
di Felicity di interrompere quel fiume in piena di parole, si alzò
sulle punte
dei piedi e lo baciò. Non aveva bisogno di sentire altro. Oliver le
fece
scivolare le mani sul sedere e la sollevò di peso, permettendole così
di
avvolgere le gambe intorno alla sua vita.
-Di la…- sussurrò Felicity
smettendo per un secondo di baciarlo, lui non se lo fece ripetere e
camminò
fino in camera da letto con Felicity che gli baciava e mordeva il
collo. Una
volta a destinazione la fece cadere sul materasso e si concesse un
istante per
ammirarla. Era semplicemente bellissima con i capelli tutti
scompigliati e le
labbra rosse per i baci che si erano scambiati fino ad un attimo prima.
Posò un
ginocchio sul letto e la sentì trattenere il respiro, non riuscì a
trattenere
un sorriso. La sola idea che di li a poco Felicity sarebbe stata
finalmente sua
lo mandava fuori di testa.
Si tolse la giacca e la
camicia e la invitò con uno sguardo a fare lo stesso. Con mani tremanti
Felicity si sbottonò la casacca del pigiama rimanendo solo con addosso
un reggiseno
bianco da scolaretta che fece venire in mente ad Oliver un paio di idee
assolutamente peccaminose. Lei si accorse dello sguardo bramoso che il
biondo
le stava rivolgendo e le sue guance si colorarono subito di rosso.
Oliver si
alzò in piedi e, dopo essersi sfilato le scarpe, si affrettò a
togliersi
pantaloni e boxer in un’unica fluida mossa.
-Alza un po’ il bacino…-
Felicity, ipnotizzata dai suoi occhi diventati quasi blu per il
desiderio, fece
come Oliver le aveva appena sussurrato e lui le sfilò i pantaloni del
pigiama
lasciandola però con addosso le mutandine bianche… Avrebbe potuto
toglierlele
subito insieme ai pantaloni, ma non era riuscito a cancellare dalla sua
mente
il desiderio di vederla solo con addosso la biancheria intima, e aveva
fatto
bene. L’immagine di lei sdraiata su quel letto e pronta per lui
l’avrebbe
tormentato per il resto dei suoi giorni.
-Oliver…- Felicity lo
chiamò, facendolo così ritornare alla realtà. Si costrinse a guardarla
negli
occhi e solo allora vide quanto la ragazza fosse effettivamente
eccitata. Non
aspettò un secondo di più, le strappò letteralmente le mutandine di
dosso
facendole emettere un gridolino sorpreso.
-Tu non hai nemmeno idea
di quanto io desideri…- le
soffiò ad un
centimetro dalle labbra. Lei gli sorrise in quel modo che era capace di
scaldargli il cuore e si mosse impaziente sotto di lui, sfiorandogli
l’erezione
con la mano destra.
-Ti prego Oli.. Dio!- con
un’unica spinta Oliver entrò dentro di lei facendola rimanere senza
fiato.
Strinse i denti, estasiato dalle sensazioni che stava provando. Le
spinte
diventarono subito frenetiche, voleva sentirla contorcersi sotto al suo
corpo
ed urlare il suo nome. Quando Felicity raggiunse l’orgasmo gli graffiò
la
schiena e lui qualche istante dopo la raggiunse crollando poi sul suo
corpo
morbido.
-Mh… siamo stati piuttosto
veloci…- ridacchiò Felicity, anche Oliver sorrise e rotolò al suo
fianco
uscendo così da lei.
-Se mi dai un minuto
prometto che ricominceremo, ma questa volta mi prenderò tutto il tempo
per assaggiarti…-
le sussurrò lui all’orecchio, pizzicandole poi un seno ancora coperto
dal pizzo
bianco. Per parlare avrebbero avuto tutto il tempo del mondo.
-Non vedo l’ora…-
***
Ok, è un sacco di tempo
che non scrivo nulla e questa è una piccola one-shot senza troppe
pretese lo
ammetto, scritta in un paio di ore di assoluto sclero mentre ascoltavo
Demons.
Che dire, semplicemente amo Oliver e Felicity insieme e questa è la mia
idea di
come si sarebbe dovuta concludere la 2x13
J
Un bacio a tutte, ci
risentiamo presto!
Aly