Capitolo 22: Torna in te e ascoltami!
portone si apre di poco, il necessario
perchè Thorin riesca a uscire all'aria aperta.
Riesco a intravedere l'interno della Montagna di sfuggita: è
tutto buio e solo poche torce illuminano l'ingresso.
Il portone si richiude velocemente dietro al Re sotto la Montagna,
nessun'altro lo segue.
Lo guardo attentamente, fino ad adesso non ne avevo avuto l'occasione.
Ha lunghi capelli bruni tra i quali si possono
intravedere ciocche argentate, anche la barba è
bruna mentre gli occhi sono di uno stupefacente azzurro cielo.
E' basso e nonostante le vesti si possono intravedere i possenti
muscoli delle braccia e delle gambe.
In un certo senso assomiglia a Kili: i capelli, il viso, il naso, ma
non gli occhi.
Quelli di Kili, scuri e profondi, sono caldi e dolci, quelli di Thorin
invece sono chiari e freddi come il ghiaccio.
Ha un'aria altezzosa e superba, ci guarda come se
fossimo ripugnanti Orchi...
...Gandalf aveva ragione, il tesoro si è impossessato del
suo cuore.
"Bene, finalmente hai deciso di usare la testa Thorin Scudodiquercia! "
Gandalf si avvicina al Nano con un accennato sorriso.
"Sono uscito solo per portare nella Montagna i miei Nani e porgere i
miei ringraziamenti a Bard, non illudetevi! Non voglio sentire niente
da te Gandalf, ci hai tradito alleandoti con quella feccia del re
Elfico!"
"Non osare chiamarmi in quel modo Nano!"
Thranduil si avvicina a Thorin pieno d'ira posando una mano
sull'impugnatura della spada.
"Tu non dici a me cosa fare Elfo!"
Anche Thorin avanza verso Thranduil pronto ad estrarre la spada.
I due ormai sono vicinissimi.
Si guardano in cagnesco, i volti induriti dall'odio, gli occhi fissi e
colmi di rabbia, pronti a estrarre le spade e uccidersi a vicenda.
Un lampo di luce mi abbaglia e sono costretta a
coprirmi gli occhi fino a quando tutto torna alla normalità.
Riapro gli occhi e tra una macchia e l'altra scorgo le figure di
Thranduil e Thorin a terra mentre l'alto e vecchio corpo di Gandalf li
divide, nei suoi occhi domina la rabbia.
"Basta!"
La voce dello Stregone risuona nell'aria,
improvvisamente sembra più alto e un'ombra scende su di lui.
Il pacifico e buonoGandalf sembra essere svanito, al suo posto vedo un
potente e adirato Stregone.
Infonde paura.
"Ma sentitevi, siete ridicoli! Non siamo qui per vedere due arroganti
re sgozzarsi a vicenda, ci sono questioni ben più importanti
di qui discutere! Ora alzatevi e state zitti!"
Thorin e Thranduil si alzano con fatica e dopo essersi rivolti a
vicenda uno sguardo carico di odio si voltano verso Gandalf con uno
sguardo pieno di umiliazione
"Bene, ora che siete tornati in voi possiamo iniziare!"
Lo Stregone torna ad essere il pacifico Gandalf e facendo segno di
seguirlo si avvia verso uno spiazzo poco lontano.
Raggiungiamo il luogo indicato e ci sediamo sulle pietre sparse qua e
là.
Continuo a fissare il Nano.
Sul suo volto sono visibili ancora l'arroganza e la rabbia.
"Thorin", continua Gandalf, " Durante il periodo in cui vi ho lasciato
su ordine del Consiglio Bianco ho scoperto che Azog ha radunato un
esercito di Orchi e ora sta marciando verso la Montagna"
"Azog?"
Un'espressione di sorpresa affiora sul viso del
Nano.
"Si proprio lui, Azog il Profanatore!"
Nello spiazzo cala il silenzio.
-Azog. Non ho mai sentito questo nome-
"Ormai saranno qui tra tre giorni e attaccheranno la Montagna uccidendo
chiunque si trovi dentro e fuori"
Thorin si alza e inizia a camminare intorno alla pietra dove era seduto.
"Non riuscirai a combatterlo da solo, è per questo che siamo
venuti qui, per porgerti il nostro aiuto".
Thranduil sbuffa arrabbiato.
"E cosa mi assicura che Azog stia veramente venendo da me con un
esercito e non che questo è un vostro sporco trucco per
impossessarvi del mio tesoro!?!" risponde Thorin adirato.
"Per tutti i Valar! Thorin tu sei impazzito! Non sei più il
Nano valoroso e onesto che ho conosciuto!
Come ti permetti di darmi del bugiardo!
Se davvero avrei voluto impossessarmi del tuo oro ti avrei
già ucciso e derubato!
Torna in te e ascoltami!
Se ti rifiuterai del nostro aiuto morirai e tutti gli sforzi pe
riconquistare la Montagna saranno stati vani!
Temevo che la malattia del tesoro potesse
travolgerti ma non pensavo al punto di non fidarti più di me!
Ascolta attentamente le mie parole:
Hai un cuore onesto, valoroso, puro.