DEVE ESISTERE UN POSTO
Io penso che ci debba essere un posto – il Paradiso, i Campi Elisi, il luogo al di là del vento del e del mare, in qualunque modo lo si voglia chiamare – in cui ciò che non è potuto essere sarà.
I figli delle donne bruciate sul rogo con l’accusa di stregoneria vivranno con le loro madri la vita che non hanno potuto avere a causa della stupidità degli uomini.
I bambini che sono stati troppo deboli per nascere saranno sani e forti, avranno una famiglia, una moglie, dei figli.
Coloro che non ce l’hanno fatta a reggere il peso della vita ne avranno un’altra, in cui tutti li rispetteranno e li accoglieranno, così come sono.
Nessuna derisione, nessun mormorio maligno.
Le vite distrutte dalle bugie saranno ricostruite sulle verità di coloro che hanno imparato dai loro errori.
Le vite di quelli che sono andati avanti, ogni giorno risorgendo dalle proprie ceneri, saranno piene di prati sterminati sotto cieli infiniti.
Un luogo dove tutto sarà migliore.
Altrimenti non so a cosa possa servire tutto il dolore che siamo costretti a provare su questa terra.
Non ditemi che non serve a niente.
Non fatemi aprire gli occhi.