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Autore: Sayuchan    16/06/2008    2 recensioni
Doremi e le altre saranno alle prese con la magia! A causa di una strana profezia otterranno nuovi poteri e si troveranno al loro fianco i FLAT4! Il Mondo Magico è in grave pericolo, solo loro potranno ristabilire la pace...
Genere: Romantico, Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Aiko Seno
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo X
Le Decisioni

-Papà avanti, sputa il rospo!- urlò energico Leon, avvicinandosi al genitore con fare minaccioso.
-Ma che fretta c'è?! ^^” Avanti, non essere così serio...- il signor Sokuryoku diede una sonora pacca sulla schiena del figlio, facendolo sbilanciare in avanti e quasi cadere.
-Signor Sokuryoku... buonaseraaaa!- Kumiko era entrata nella stanza con il solito fare a gatta morta e stava sorridendo al padre del suo fidanzato.
-Oh, Kumiko-chan... che carina che sei!-
-La ringrazio... sa, è stata veramente geniale l'idea di farmi venire qua al palazzo da Leon-kun... mi sento quasi sposata con lui... abbiamo un tale feeling!-
-Davvero?! Che bello...- il padre del biondo sorrise allegro alla ragazza e fece l'occhiolino al figlio, che lo guardò torvo e si diresse verso Aiko.
-Ai-chan, vorrei presentarti mio padre!- le sussurrò in un orecchio.
-E perché dovresti, scusa?- le domandò nervosa e arrabbiata.
-Perché... cioè... lui... io...- balbettò per cinque minuti buoni, venendo ignorato dalla mora alla seconda parola.

-Papà, insomma! Cosa ci fate qui?- stavolta fu Toru a parlare, ma invano.
-Tu... tu... sei Onpu-chan! Oddio che bello conoscerti!- il signor Kounna corse verso la violetta, prendendole le mani e gongolando felice.
-Esatto... ^^”-
-PAPA'!!!- urlò il figlio, vedendolo in un atteggiamento così imbarazzante.
-Sono un tuo grande fan, potresti farmi un autografo?!- dal nulla spuntarono un cartoncino ed un pennarello.
-C-certo... ^^” cosa ci devo scrivere?- domandò la pop-star, sempre più perplessa.
-“A Koichi Kounna con affetto, Onpu-chan Segawa”- le dettò con il sorriso a trentadue denti sulle labbra.
La ragazza fece il suo autografo lentamente... era ormai un bel po' che non ne faceva uno e sentì una fitta di nostalgia che passò inosservata a tutti tranne che a Toru che si rabbuiò di riflesso.

-Che ne direste se andassimo a tavola?- la Regina si rivolse a tutti, che acconsentirono immediatamente.

Il banchetto era servito su una tavola imbandita, adornata di fiori colorati e candele accese e fluttuanti nell'aria. Il cibo era molto raffinato, sembrava quasi luccicante e le coppe dorate brillavano intensamente...

-Wooow!- sussurrarono le guardiane, meravigliate di tanto splendore.
-Coraggio, sedetevi...- Rei, apparso dal nulla, spinse lievemente Aiko per invitarla a sedersi. Lei sorrise e avanzò verso quella tavola meravigliosa.
“Tsé... figurati se quello non faceva il cascamorto!” pensò Leon, camminando frettolosamente verso un posto a casaccio.
-Leon-kun, non correre... dobbiamo stare vicini noi...- indovinate chi era?! Kumiko come al solito rincarava la dose di incazzatura del biondo, con la sua voce alta e irritante.
-Giusto... siete una coppia così carina e perfet... **TUM**- un rumore interruppe il padre di Leon. Ad Aiko era caduta la sedia...
-S-scusatemi...- sussurrò grattandosi la nuca, imbarazzata.
-*_____________________* Come ti chiami?- il padre di Leon come un fulmine arrivò dalla Senoo, spaventandola quasi.
-Aiko... Senoo...- rispose perplessa.
-Io sono Takeshi Sokuryoku, piacere di conoscerti!- e le tese la mano, che venne stretta dopo un po' di incertezza.
-Sei un'amica di mio figlio?-
-Beh...- stava per rispondere quando si intromise Kumiko invidiosa delle attenzioni e del fascino che la guardiana dell'acqua esercitava sui Sokuryoku.
-Signore, perché non si siede accanto a me?- Per la prima volta la bionda aveva fatto qualcosa di buono. Non sapeva se si potesse definire amica di Leon, visto tutto quello che era successo...
-Oh, certo! Aiko, perché non vieni a sederti davanti a me?!- domandò gioioso il padre di Leon. -V-va bene...- sussurrò lei incerta e preoccupata.

Intanto Fujio aveva preso coraggio e aveva presentato Hazuki al padre. -Papà, lei è la mia... ragazza... Hazuki Fujiwara...- aveva detto, facendo arrossire la castana. -E così lei è la famosa Hadzuki-chan di cui mi parli sempre... piacere, io sono Sekio Kashikoi...- l'uomo allungò la mano destra verso la figlia del regista e sorrise...
-Sono onoratissima di conoscerla...- Hazuki strinse energicamente la mano del signor Kashikoi, tanto era emozionata e imbarazzata.
-Ho saputo che ti piace suonare il violino! Veramente un bellissimo hobby... che ne diresti dopo di allietarmi con qualcosa?!- propose.
-C-c-certo... se le f-fa piacere...- balbettò, sempre più agitata Hazuki, tremando leggermente...
Il tocco delicato sulla spalla da parte del suo ragazzo la calmò all'istante... conoscere il genitore di Fujio non doveva essere causa di stress, ma anzi di piacere.
-Sediamoci qua...- il signor Kashikoi indicò alla coppia due posti liberi e i due non si fecero attendere molto; il castano aiutò la violinista a sedersi e aspettò che il padre si fosse accomodato.
-Ottima scelta...- bisbigliò il mago al figlio, un po' sornione.
-Grazie, papà!- e si scambiarono un dolce sorriso che fece emozionare la dolce Hazuki.

-Papà, ti ricordi di Doremi?- Akatsuki si avvicinò al padre portandosi dietro la rossa, contenta di poter rivedere il re.
-Oh, certo! Cara, come stai?- il sovrano aveva un'espressione serena e distesa, proprio come si ricordava la ragazza.
-Benissimo sire... lei come sta?- domandò cortese.
-Con questi Daark in giro c'è scompiglio nel regno, ma tutto sommato non mi posso lamentare...- rispose il padre di Akatsuki, mettendo una mano sulla spalla di quest'ultimo e dirigendosi verso il bacchetto in cui gli era stato riservato il posto di capo tavola.
Dopo aver preso posto, alzò il calice verso il cielo e urlò: -Alle guardiane!-
Tutti nella sala brindarono con lui e bevvero nei loro bicchieri...

La cena ebbe inizio e tra le chiacchiere dei convitati quasi ci si dimenticò della visita dei quattro maghi...

-Onpu-chan, mangia questi manicaretti! Sono buonissimi!- il signor Kounna aveva riempito il piatto della pop-star con qualunque cibo si trovasse sulla tavola.
-Ma io...-
-Sei giovane, devi crescere!- la riprese subito, sorridendo.
-Papà, non la sforzare!- gridò Toru, guardando male il genitore.

Qualche posto più in là Hazuki stava amabilmente parlando con i due Kashikoi... erano i meno confusionari della tavolata, però si stavano comunque divertendo.
-Lei è un consigliere reale? Non l'avevo mai visto a palazzo, o con il re...-
-E' normale, io agisco nell'ombra!- e scoppiò a ridere.
-Così potresti sembrare un agente segreto!- si intromise Fujio, sorridendo.
-Beh, è molto importante il lavoro che fa... Fujio-kun non mene avevi mai parlato...-
-Non ce n'è stata mai l'occasione!- si difese subito il mago, impaurito dal fatto che la sua ragazza potesse essersela presa.
-E dimmi Hazuki, cosa vorresti fare da grande?-
-La violinista... è una mia grande passione a cui non voglio rinunciare...- lo disse con determinazione e coraggio, facendo emozionare il suo ragazzo che la guardò dolcemente... il signor Kashikoi pensò: “E' perfetta per lui...”

-Signor Sokuryoku, le piace il pollo al curry?! Ne vuole un po'?- Kumiko intratteneva il più possibile suo “suocero”, facendo scoppiare un'emicrania fastidiosissima ad Aiko che escogitava un piano efficace per sparire.

-Kumiko, vuoi stare zitta cinque minuti?- le chiese un'altra persona esasperata: Leon.
**STONK** un pugno arrivò dritto sulla testa bionda del mago.
-Ti sembra questo il modo di rivolgersi alla tua fidanzata?!- lo rimproverò il padre.
-Ma chi la vuole?!- rispose a tono lui, sempre più arrabbiato.
-Tu non hai obiettato!-
-Ma non è vero!- i due cominciarono a guardarsi in cagnesco e a ringhiare... sembravano due cani che si litigavano un osso.
La mora che li aveva davanti non poté fare a meno di ridere, infatti dopo aver cercato vanamente di trattenersi, scoppiò in una risata armoniosa e solare.
“Che carina!” Leon si imbambolò e divenne rosso, cosa che non sfuggì al genitore... forse Kumiko non era adatta al figlio, forse quell'umana l'aveva conquistato e imporgli la bionda sarebbe stato controproducente... infondo anche lei era una “strega”, perciò il problema non persisteva...

**TIN TN TIN**

Il re si era alzato in piedi, e battendo una posata sul bicchiere aveva richiamato l'attenzione su di sé e facendo tacere la confusione generale che si era creata.

-Bene, scusate l'interruzione... ma visto che presto Akatsuki verrà incoronato re avremmo bisogno di lui nel palazzo a partire da domani!-
-COSA?- urlarono i FLAT4 e le Ojamajo...
-Beh, sì... e avremmo bisogno di Fujio, Leon e Toru... quindi domani tornerete con lui!- -Papà ma cosa dici? Come possiamo tornare ora a casa?!-
-Scusami Akatsuki, però non possiamo fare altrimenti!I Daark stanno creando confusione e stare a contatto con le guardiane accrescerebbe il rischio di farvi male, e non possiamo correre questo pericolo.- rispose il signor Kashikoi guardando il principe negli occhi.
-Vecchio, sta scherzando?- urlò Leon al padre, prendendolo per il bavero e ringhiandogli a pochi centimetri dal volto.
-Calmo... purtroppo è tutto vero!- Leon strinse i pugni e come rassegnato lo lasciò andare, senza però smettere di fissarlo negli occhi.

-Ma come potete venire qui tutti tranquilli e dire ciò? Siete dei pazzi!- stavolta ad agitarsi fu Toru, in preda ad una rabbia che a fatica controllava.
-Toru-kun, non vorremmo ma non possiamo fare altro!-
-Sì invece, potreste non obbligarci a tornare a casa!- anche Fujio parlò, senza troppo auto-controllo, stupendo la sua ragazza che lo guardò dolcemente.

Akatsuki si bloccò di scatto e cominciò a pensare... non poteva abbandonare Doremi e gli altri non potevano lasciare le Ojamajo... era troppo per tutti loro abbandonare quelle quattro ragazze che li avevano segnati profondamente.

-Io... io... non diventerò principe... RINUNCIO AL TRONO!- urlò il rosso, prima di scappare via. Il re si stupì molto della decisione del figlio e stava per inseguirlo se non fosse che Doremi si era precipitata dietro il principe.


-Akatsuki-kun!!- lo chiamò la ragazza, vedendolo sempre più lontano. Non ebbe risposta e la sua sagoma continuava a farsi sempre più piccola, inghiottita dalle tenebre della notte.
-AKATSUKI-KUN!!!- urlò con tutto il fiato in gola che aveva e con le lacrime agli occhi... stava correndo a rotta di collo per il prato del castello, non riusciva a vedere quasi nulla, se non la bella sagoma del suo principe ferma, immobile...
-A-akats...- ma non finì la frase poiché cadde a terra, inciampando in un sasso. Il ragazzo corse verso Doremi e la trovò a terra che si asciugava le lacrime.
-Oh... Doremi-chan, stai bene?- le chiese, allungando una mano per aiutarla a rialzarsi.
-Sì, sì... piuttosto, cosa ti è saltato in mente?- lo rimproverò, stringendo la mano e rialzandosi lentamente.
-Non voglio andarmene!-
-Ma non puoi lasciare il tuo regno!-
-Troveranno qualcuno più adatto di me!-
-Tu sei il più adatto!!!- e lo abbracciò, ricominciando a piangere
.
Intanto nel castello...

-Io non ci torno a casa!- continuava a ripetere Toru, passeggiando nervoso per la stanza.
-Ma Toru-kun, ormai è deciso!- il padre continuava a rispondergli così, innervosendo di più il figlio.
-Giusto, ormai siamo abituati a stare qui! Poi dobbiamo aiutare le guardiane...- esclamò Leon, osservando il padre, che non pareva troppo convinto.

Fujio intanto parlottava con Hazuki, sembravano molto seri e tristi...
-Non voglio lasciarti...- le ripeteva dolcemente.
-Lo so, però se non puoi fare altro...- gli occhi di Hadzuki-chan si riempirono di lacrime amare e tristi... non poteva pensare all'idea di abbandonare il suo Fujio, l'unico che fosse riuscita a fargli dimenticare Yada...
-Io mi opporrò, con la forza se necessario...-

Onpu se ne stava seduta su una sedia, un po' shockata e triste, ma soprattutto arrabbiata! Non potevano portarle via Toru-kun, non ne avevano il diritto!
Serrò i pugni e chiuse gli occhi... doveva controllarsi... non aveva pensato al fatto che fosse pericoloso per i FLAT4 stare con loro, potevano farsi male... si sentiva egoista e sciocca. Rilassò le mani e sospirò... forse dovevano andarsene.

Aiko scrutava intensamente il cielo stellato... Leon se ne sarebbe andato, forse per sempre... doveva parlargli assolutamente, prima che fosse troppo tardi.
-Leon-kun!- si avvicinò al biondo e lo chiamò dolcemente; per un attimo il ragazzo si sentì al settimo cielo...
-Sì?- sussurrò guardandola negli occhi.
-Mi dispiace per ciò che è successo...- si inchinò -Torniamo amici come prima!- propose sorridendo.
-Ok...- si sorrisero a vicenda e si strinsero la mano per suggellare la pace fatta.
-Senti io...- ma il biondo non finì la frase poiché Akatsuki rientrò con a seguito Doremi.

-Torniamo a casa!- esclamò convinto, guardando suo padre dritto negli occhi.
-Ma...- provò a dire Fujio.
-E' un ordine!- urlò, prima di schioccare le dita e far sparire se stesso e i suoi tre amici.

I padri si guardarono confusi, poi salutarono le fanciulle e sparirono...

Le ragazze si guardarono e sospirarono; quella notte non sarebbero riuscite a chiudere occhio.

Fine X Capitolo

E anche questo è andato! Stavolta sono stata veloce a postare il capitolo no?! XD Ringrazio tutti coloro che commentano e anche che la legge e basta... mi fa piacere che la seguitate nonostante i miei disgustosi ritardi! -.- Bene, ci vediamo al più presto con il prossimo capitolo! Baci, Sayu-chan
  
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