I’ll go with you
In qualche
modo l’avevi sempre
saputo. Avevi capito tutto sin dall’inizio ma non ci avevi
pensato. Ti
rifiutavi di credere ad un destino crudele come quello. Ma la
realtà è un
qualcosa di devastante. Ti sconvolge dall’interno. Ti consuma
l’anima. Ti fa
perdere ogni certezza, ogni ragione e persino ogni speranza.
In fondo
l’avevi
sempre saputo, ti
ripetevi.
Il dolore
aveva percorso la tua
spina dorsale come scariche elettriche. Faceva male ed era un dolore
diverso da
quello della maledizione cruciatus che avevi saggiato più e
più volte. Era più
intenso, più disperato, più incontrollato. E,
come se non fosse abbastanza, la
consapevolezza ti aveva assalita non appena avevi incontrato i suoi
occhi
rassegnati. Non appena avevi visto quel verde a te così
caro, così caldo, così
familiare. Ma non volevi accettarlo, non l’avresti mai fatto.
E, come le
parole, le lacrime
ti erano sgorgate irrefrenabili. Violente avevano solcato il tuo viso
che
portava i segni della battaglia e veloci le parole ti erano fuoriuscite
da
quelle labbra secche e gelate come non mai.
“Vengo con te”
“No, uccidi il serpente. Uccidilo e
resterà lui solamente.”
Avevi
scosso la testa, ti eri
fiondata da lui e l’avevi stretto in un abbraccio soffocante.
La paura ti aveva
assalita, non avresti voluto lasciarlo andare via. Avevi bisogno di
Harry. Ne
avevi bisogno più dell’ossigeno, più di
ogni altra cosa.
Ma
l’avevi liberato ugualmente
da quella stretta e nonostante tutto l’avevi lasciato andare.
Nonostante ogni
singola molecola del tuo corpo ti gridasse di non abbandonarlo, ma di
seguirlo,
di restare con lui fino alla fine
come sempre avevi fatto.
Ora lo
guardavi andare incontro
al suo destino e tu impotente te ne restavi lì, immobile. Le
lacrime scendevano
salate e silenziose ma il tuo sguardo era fiero come non mai. Eri
orgogliosa di
lui, eri orgogliosa di ciò che insieme avevate compiuto.
Quella
storia stava per
giungere all’atto finale e tu lo sapevi. Sapevi che avreste
vinto, sapevi che
Harry sarebbe ritornato vittorioso. Lo sapevi e basta perché
non sarebbe mai
potuta andare diversamente.
Fissavi la sua schiena, ancora incapace di muoverti ma sapevi con certezza qual era il tuo compito.
"Uccidere il serpente."
Avresti
fatto la
tua parte e lo avresti aspettato. Avresti atteso il suo ritorno
perché non riuscivi
ad accettare un finale diverso.
Perché lo sapevi che alla fine lui sarebbe ritornato da te. Come ogni volta, come sempre aveva fatto.
L’angolo
di Hono:
Saalve!
Si, rieccomi, con questa
flash. Possiamo dire che anche questa è una sorta di
esperimento. La verità è che
ultimamente ho sempre voglia di scrivere Harmony ma
non riesco mai a capire se
siano decenti o no perchè essendo un amante della coppia non
riesco ad essere
oggettiva su ciò che scrivo. Per cui, beh, come al solito mi
affido a voi ^-^ E
niente, è una flash di 401 parole che descrive il momento in
cui Harry sta per “consegnarsi”.
Ho deciso di affidarmi al film per questa parte
perché va
bene che Yates non è emh diciamo...si vabbè avete
capito,
no? :3 Ma comunque in certe scene (proprio come questa o quella della
tenda
*---* e altre) ha fatto davvero un buon lavoro :’)
(soprattutto
per me che shippo
Harmony praticamente da sempre :3) Comunque, beh
spero che vi piaccia. Io boh
non so cosa ne sia uscito quindi, ripeto, mi affido a voi u.u Spero
davvero che
vi piaccia (lo so sono ripetitiva D: ) e beh, a presto!
Hono