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Autore: LuxKatoUlisse    13/02/2014    1 recensioni
Lux Black, un ragazzo timido, introverso ma dotato di un grande animo nobile, è cresciuto nel passato dopo che la sua famiglia si è rifugiata nel 20° secolo a causa di intimidazioni da parte di alcune organizzazioni criminali del futuro.
Un giorno Lux, avendo compiuto 17 anni, scopre di provenire dal futuro e, una volta arrivato lì, il ragazzo dovrà affrontare molte peripezie, al fine di salvare la specie umana dall'attacco globale dei Rettiliani, alieni malvagi che da millenni progettano l'estinzione dei terrestri.
Sarà il grande sostegno dei suoi amici più fedeli ad aiutarlo a vincere la più grande battaglia di tutti i millenni.
La fantascienza, il mistero, l'amicizia e l'amore sono i principali ingredienti di questa avventura.
Le descrizioni dell'universo, del nostro sistema solare e di tutte le bellezze del cosmo a noi sconosciuto permettono di entrare in prima linea all'interno di questa realtà multiforme.
La storia, inoltre, è ricca di colpi di scena e di dettagli scientifici, spiegati con incredibile chiarezza e con una tecnica ispirata allo stile degli autori della fantascienza.
I concetti di spazio e di tempo nell'universo di Lux mutano in maniera radicale.
Genere: Avventura, Guerra, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il ragazzo del futuro (LA TRILOGIA)'
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Capitolo 11
Lux si allena per il torneo robotico

 


Durante il cammino verso l’accademia del cigno fedele, Lux vide Michelle con aria pensierosa;
la ragazza aveva gli occhi fissi nel vuoto, come se qualcosa le stesse turbando.

“Sarà la stanchezza della missione” pensò Lux, ma ciò non lo convinse molto.
La ragazza da giorni mostrava un’aria nostalgica ogni volta che viaggiava in pullman per le missioni e Lux già se n’era accorto da molto tempo.

Lux voleva starle accanto, abbracciarla e consolarla un po', ma pensò sempre di non complicare la situazione, tenendo presente che i pensieri della ragazza non erano affari suoi per ragioni di privacy.
Poi il ragazzo vide una piccolissima lacrima scorrere dall’occhio destro della ragazza ma quest’ultima, accorgendosi di ciò, si asciugò subito la lacrima con le sue belle dita affusolate.
La cosa doveva essere praticamente molto seria se Michelle stava in quel momento piangendo, non poteva assolutamente essere una pura casualità.
Intanto Alex e John chiacchieravano fra loro sul compimento della pericolosa missione appena affrontata con grande allegria e soddisfazione.
Alex, ridendo, disse a John:


- Hahaha, mi ha fatto ridere Lux quando alla guida della talpa robotica ha gridato "Evvai con l'avventura"!!! -
- Si vede che lui ci sta prendendo gusto in quest'epoca. - disse Alex ridendo.
- Hey, ragazzi, state parlando di me? - chiese loro Lux.
- Tranquillo, fratello... - lo tranquillizzò John - ... ci fa tanto piacere che ti sei subito inserito da noi. -
- Ammetto che ci siano ancora altre cose da imparare.. - disse Lux - ... ma in quest'epoca non ci si annoia di sicuro. -
- Ben detto, fratello!!! Questo è lo spirito giusto! -
- Ora possiamo ritornare a casa come degli eroi. - disse soddisfatto Alex.
- Ben detto, Alex. - gli disse Lux.

- Hey, John,... - lo chiamò Alex - ... so che sei tifoso degli Uranus Kingdom, vero? Mi sono procurato casualmente dei buoni per la partita di Sabato prossimo allo stadio Saint Seyra del pianeta Nettuno, per il match:
Uranus Kingdom VS Saturn Storm. -
- Urano contro Saturno? - gli chiese sorpreso John
- Si, amico, hai capito bene: Urano contro Saturno, i due pianeti rivali da secoli, hehehe - gli rispose Alex - I buoni te li dò senza alcun impegno. -
- D'avvero? Woh, grazie amico - gli disse contento John.
- ORA NE HO ABBASTANZA DI VOI!! - gridò improvvisamente una voce femminile

Quella voce apparteneva a Michelle la quale, stringendosi dalla rabbia i pugni e fissando Alex, Lux e John con aria adirata, gridò ai ragazzi:

- Pensate sempre alle cose inutili, ragazzi, quando inizierete a crescere? -
- Hey, ma sei appena uscita fuori di testa? - le gridò stupito John
-
 Si, SONO USCITA FUORI DI TESTA, OK? -

L’autista, ascoltando tutta la conversazione dei ragazzi, per quieto vivere fece finta di niente, continuando a guidare il pullman spaziale;
Lux si stupì moltissimo per il comportamento insolito di Michelle.

John, adirato pure lui, disse ironicamente a Michelle:

- Sai, ragazzina? Fossi in te mi farei una bella tazza di camomilla, non si sa mai. -
- A CHI HAI CHIAMATO “RAGAZZINA”? - gridò furiosa la ragazza con uno sguardo feroce.
- Hey, cos’hai oggi? Ti girano gli attributi? -
- SI, MI GIRANO GLI ATTRIBUTI, JOHN!!! PERCHÉ? NON TI SONO MAI GIRATI GLI ATTRIBUTI? -
- Mai come in questo momento, mia cara. - rispose il ragazzo sfacciatamente.
- Ohooooo... - rimase a bocca aperta l’autista, dopo aver ascoltato tutto.
- Questa me la paghi, John. - disse Michelle con aria di disprezzo assoluto

Lux, dopo aver assistito a questa discussione violenta dei ragazzi e ascoltato la risposta crudele della ragazza, ebbe un colpo allo stomaco e rimase quasi sotto shock; Lux in cuor suo provava qualcosa per Michelle e vederla arrabbiata gli provava un dolore immenso.
 

Accademia

Una volta atterrati sull’accademia, Michelle, facendosi largo tra la gente, si dileguò da sola con la speranza di essere lasciata in pace; 
Lux si sentì ancora più male vedendo la ragazza sempre più adirata.

- Quella è matta, lo dico io. - disse John ai suoi compagni - Le donne: valle a capire una volta tanto. -
Beh, un po' concordo con te, amico. - gli disse Alex - … certe volte Michelle ha d’avvero un brutto carattere, ma spesso ho la sensazione che lei, invece, ci nasconda qualcosa... mah... -
- Secondo me, hehehe, è innamorata. - disse John scherzando con un sorriso
- Innamorata? Ma dai. - disse Alex
- Si, si, proprio così. - ribadì John - Starà aspettando che il principe azzurro le dia un bacio sulla bocca per poi viaggiare serena nel mondo delle favole, hahaha. -
- Ragazzi…-  intervenne Lux - Perdonatemi se ve lo dico ma… non state facendo una bella figura. -
- Hey, non ci mettere anche tu, amico. - lo avvertì John
- Ti prego, John… Non ho proprio voglia di litigare con te; mi sei simpatico e in questo momento non mi sento di ottimo umore per un litigio. - lo pregò Lux
- Fai come vuoi, fratello. - rispose John - Comunque, se vuoi saperlo, la biondina ce l'aveva anche con te. -
- Avrà avuto le sue ragioni per farlo. - disse Lux.
- Hey, hehehe, ma non è che ti sei innamorato di lei, è? - chiese Alex a Lux con un sorriso e un un ammiccamento dell'occhio destro.
- Io... ? - disse Lux saltando subito in attenti come un soldato; il ragazzo aveva le guance rosse. 
- No... - gli disse sorridente e incredulo John - Ti sei innamorato della biondina? D'avvero? -
- Siamo solo amici io e lei... - disse Lux con le guance ancora rosse.
- Dicono tutti cosi. - disse Alex.
- Poi si dichiareranno il loro amore e si baceranno. - disse con ironia John.
- E vivranno per sempre felici e contenti. - disse con ironia anche Alex.

Alex e John scoppiarono entrambi dalle risate ma Lux, con le guance sempre rosse, si girò di lato per non guardarli, dicendo loro poi:

- Io torno a casa, ragazzi. Vado prima nella sala delle armi a depositare tutto. -
- Ok, vai Lux... - gli rispose con un sorriso John - ... ma ricordati di una cosa, caro. -
- Cosa? - gli chiese Lux.
- Non ti dimenticare della letterina d'amore a "my love"!!! - dissero canticchiando John e Alex, riferendosi a Michelle.
- "Cara Michelle, io ti amo tutta d'un pezzo: my love" - recitò scherzosamente Alex.
- Almeno che se non volesse tagliarla a fettine...  - disse con ironia John.
- L'amerà tutta d'un pezzo, non temere. -

Alex e John continuarono a ridere, mentre Lux si avviò alla sala delle armi per depositare tutto, dopo di che prese un pullman spaziale diretto su New Gaia.

 

Casa

Lux ritornò nel suo appartamento e dopo qualche minuto entrò dalla sua finestra un Cyber Cyp, l'androide messaggero che i ragazzi videro quella mattina nella stanza presidenziale di Lady Earth.

Il Cyber Cyp materializzò a Lux un invito virtuale di partecipazione del “torneo robotico” che si teneva per il giorno dopo (il 1° marzo).
Dopo la missione su Marte, Lux frequentò il corso del prof. Algokitmo per pilotare dall'interno un androide; il corso si teneva cinque volte alla settimana.
Lux aveva appuntamento con l'ultima lezione del corso proprio il 28 di febbraio e il ragazzo si recò di nuovo all'accademia per incontrare il prof. Algokitmo.


Accademia

All'accademia, Il prof. Algokitmo era nello studio del sign. Pitt e Lux, prima di bussare la porta, ascoltò casualmente la loro conversazione.
Il sign. Pitt disse ad Algokitmo:


- Gli studenti di quest’accademia non sono la vera risorsa di questo istituto, Algokitmo. -  gli disse il prof. Pitt.
- Ma non si può chiedere un trasferimento per alcuni ragazzi. -  ribatté Algokitmo - É una cosa veramente ingiusta e insensata. -
- Prof. Algokitmo, io lavoro in quest’accademia da cinque anni…- disse il sign Pitt con tono calmo e freddo - … e non ho visto alcun miglioramento da parte degli studenti apprendisti.
Lo sa che negli ultimi 3 anni sono morti nelle missioni più di 20 studenti all’anno? -

- Lo so perfettamente Pitt! - ringhiò Algokitmo - Ed è per questo che si assegna le missioni di serie A solo agli studenti forti. -
- Naturalmente. Lei oggi, però, ha insegnato a quei quattro ragazzi la tecnica della “sintonia telepatica”; questa tecnica la si insegna ai ragazzi del quarto anno accademico. -
- Quella tecnica ha permesso a quei ragazzi di portare al termine la missione su Venere.  -
- Ma non dica sciocchezze, Algokitmo. Quei ragazzi avrebbero portato al termine la missione anche senza la tecnica della sintonia telepatica. -
- Ne è sicuro, Pitt?... Comunque mi dispiace ma non chiederò mai il trasferimento a Donnie Wilson e a Jim Anderson. -
- Fa come vuole Algokitmo, io però l'ho avvertita. -

Dopo aver udito per sbaglio la conversazione Lux bussò alla porta, entrò e il prof Algokitmo, contento di vederlo, gli disse:


- Oh, sign. Lux, che piacere rivederla… Ma prego, entri:
io e il sign. Pitt stavamo solo chiacchierando, niente di importante… -

- Professore… - disse il ragazzo, avanzando nello studio - Io.. ecco.. volevo…- 
- Si, lo so, ha un appuntamento con me oggi; domani è il gran giorno. -
- Esatto. - gli rispose con un sorriso il ragazzo.
- Oggi ripasseremo tutto, in modo tale che domani lei affronti il torneo a testa alta. -
- Grazie, professore. -
- Di niente, ragazzo.
L'ultima lezione si terrà nel retro dell'accademia, ma prima andremo in palestra. Mi segua, sign. Lux. -

 

Il prof. Algokitmo, prima di accompagnare nella sua palestra Lux, liquidò il sign. Pitt con un ammiccamento con l’occhio destro.
 

Bagno

Strada facendo Lux vide una folla di ragazze che stavano chiacchierando tutte insieme con un'aria sconvolta;
Lux andò da loro, chiedendo poi ad una ragazza:


- Cosa è successo? -
- Si è verificato poco fa un piccolo incidente nel nostro bagno. - disse preoccupata la ragazza - Sembra che una ragazza abbia dato un fortissimo pugno ad uno specchio; c’è sangue da per tutto!!!
La ragazza è ancora viva ma non si sa chi sia. -

Lux, ipotizzando che la ragazza in questione fosse Michelle, iniziò a spaventarsi, ma poi pensò:

- Potrebbe anche essere un’altra ragazza, chi lo sa. -, poi, una volta arrivato in bagno, vide una cosa sconcertante:

un fiume di sangue partì dal lavandino, sotto allo specchio distrutto, estendendosi poi a gocce sul pavimento. Lux ebbe una fitta allo stomaco, il suo cuore si congelò dallo stupore.

Il prof. Algokitmo, raggiungendo il ragazzo, gli chiese:

- Sign. Lux, la sto ancora aspettando in palestra, vuole venire? -
Certo signore. - rispose il ragazzo.
- Bene, allora mi segua. - 


Palestra

Detto ciò Lux e il prof Algokitmo arrivarono in palestra dell’ultimo piano dell’Accademia e, una volta arrivati lì, il professore chiamò a rapporto un robot gigante.
Il robot era enorme e tutto compatto, alto 3,99 m, sofisticato nella sua struttura esterna con i suoi circuiti che si vedevano sbucare dal corpo ed era rivestito da un'armatura metallica celeste.

Algokitmo disse a Lux:

- Le presento Warriorsky (letteralmente "guerriero del cielo"), un mega robot K500zd con le seguenti caratteristiche:

  • serie: M; 
  • anno di creazione: 3001; 
  • autore: dott. Tomba. -
- Dott. Tomba? - chiese stupito Lux
- Esatto! - disse Algokitmo - Il dott. Hiroshi Tomba, Nato a Tokyo nel 2973 e premio nobel per la sua genialità unica nel costruire e inventare macchine altamente sofisticate, sta sperimentando un nuovo modo di pilotare i mega robot per i nuovi Space Master di Human Nation che ci saranno a partire dall’anno prossimo.
Comunque, bando alle ciance, questo mega robot da ora in poi sarà il suo fedele compagno di lotta. -
- Molto bene. -

Lux diede la mano a Warriorsky per fare conoscenza con lui e l'androide, dai modi garbati, fu molto contento di conoscere il ragazzo.
I tre si avviarono verso il retro dell'accademia, entrando poi in una sala enorme, costruita apposta per allenamenti estremi.
La sala, in realtà, era una grande palestra con attrezzature all'avanguardia per i campioni olimpionici. 



- Lo scorso anno si sono tenute le olimpiadi su Venere. - disse Algokitmo a Lux - Nella manifestazione si è tenuto anche un torneo fra i combattenti più forti di Human Nation.
Fra i partecipanti c'era un ragazzo, un alieno mi sembra, che ha mostrato a tutti una grande forza. -
- Woh, e come si chiama costui? - gli chiese Lux.
- Kato Rosemberg. -
- Kato Rosemberg? -
- Esatto! -
- Mai sentito nominare. -
- Non se ne sta parlando più ultimamente, anche se in questo momento ci sono ancora diverse notizie che parlano di lui.
Kato è un soldato neutralista, appartenente alla squadra dei Cyber Cat. -
- Come è fatto costui? -
- Si dice che lui sia un Elohim. Porta sempre un casco di guerra, ma nessuno ha mai visto il suo vero volto. Si giustifica sempre dicendo di non essere di bello aspetto e che metta il casco solo perché ha vergogna di mostrare la sua faccia, ma secondo me il ragazzo nasconde qualcosa.
Comunque bisogna ammettere che lui abbia disputato un ottimo torneo. -
- Capisco. - disse Lux con aria stupita.
- Ora torniamo a noi, sign. Lux. -
- Ok! -
- Per prima cosa chiuda gli occhi e si concentri per trovare dentro di se l'energia necessaria per entrare in simbiosi con Warriorsky. -
- Va bene. -
Per controllare un mega robot, innanzi tutto lei dev'essere un tutt’uno con lui, in che senso? Nel senso che lei deve usare semplicemente la tecnica della “sintonia telepatica”.
Per fare ciò lei dovrà prima condividere i suoi poteri con lui.
Lei ha dei poteri, ragazzo, e questi poteri provengono dal suo maleficio degli occhi.
Si ricorda che noi androidi siamo refrattari alla sfiga, ragion per cui dovrà aumentare il suo maleficio di 300 Sfiga Volt per condividere i poteri con Warriorsky. -
- Sono pronto! - gridò deciso Lux

Detto ciò Lux, togliendosi le lenti a contatto, aumentò il suo potere fino ai 300 Sfiga Volt; dopo di che Algokitmo disse a Lux:

- Bene. Ora stringa la mano a Warriorsky e si concentri al massimo della sua mente per la condivisione dei suoi poteri con lui. -
- Ok. - rispose Lux.
 
Il ragazzo, stringendo la mano a Warriorsky, si concentrò al massimo, al fine di avvertire la sua energia vitale per la condivisione dei poteri; inizialmente la cosa sembrò molto difficoltosa, ma Lux, decidendo di non arrendersi, continuò ad individuare mentalmente l’energia interna dell’androide.
Finalmente Lux riuscì nell’impresa e diede subito inizio alla condivisione attiva dei suoi poteri con l’androide.

L’operazione, anche se fu molto faticosa, andò anch’ella a buon fine.
Algokitmo, ancora soddisfatto per il suo allievo, gli disse:

- Ottimo sign. Lux, ora dovreste entrare all’interno del robot e pilotarlo mentalmente, come se voi due foste un'unica persona, mi sono spiegato bene? -
- Si, signore! -
- Bene! Ora entri nel robot. -

Detto ciò Lux entrò nel mega robot con la forza della sua mente e mentalmente iniziò, anche se con difficoltà, a pilotarlo.
Passarono tre ore e Lux ripassò tutto quello che aveva imparato nel corso del prof. Algokitmo:
saltò, dall'interno dell'androide,  sugli ostacoli, lottò nella lotta simulata creata al computer, riuscì a controllare anche la modalità di volo e sfidò alcune leggi della fisica, in particolare la legge di gravità.
Dopo essersi allenato come si deve Lux, insieme ad Algokitmo e a Warriorsky, uscirono dalla sala e ritornarono all'interno dell'accademia.
 

Bagno

Lux, dopo aver ringraziato e liquidato il prof. Algokitmo, ritornò nel bagno delle ragazze per vedere l’evolversi della situazione: i bidelli robot già avevano fatto piazza pulita nel bagno e non c’era alcuna traccia del sangue di una ragazza.
Lux chiese ai bidelli se avevano scoperto di chi fosse quel sangue, ma non ebbe nessuna risposta, e cosi il ragazzo se ne tornò a casa distrutto, dopo una giornata lunghissima e super impegnativa.



Copyright di Bruno Rinaldo (alias LuxKatoUlisse).

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Salve a tutti, vorrei precisare che questo mio romanzo (il ragazzo del futuro) appartiene allo stesso mio universo dove vi è anche un altro personaggio che ho creato sempre con Blender (software di modellazione e animazione 3D).
Il personaggio al quale mi riferisco si chiama Kato e l'ho citato in questo capitolo.
Kato è il protagonista di un'altra mia saga, creata con Blender. Questa mia saga è composta dalle animazioni 3D che ho prodotto e che continuo a produrre, mentre per quanto riguarda la saga di Lux, al momento ho creato solo una storia scritta.
Kato e Lux li ho creati sempre io e non è un caso che li abbia messi apposta nello stesso universo.
Spero che la mia storia continui ad appassionarvi.
Un abbraccio.
Bruno.
   
 
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