HATFIELDS & MCCOYS-QUESTIONE DI SANGUE
-Johnson "Johnse" Hatfield
Ho sposato Nancy McCoy. Non ci credo. Guardo la giovane ragazza dai capelli lunghi e neri che si aggira per la stanza mentre io sono ancora comodamente sdraito a letto. Ho sposato una McCoy, non oso nemmeno immaginare la faccia di mio padre quando zio Wall gli dirà di aver celebrato la cerimonia nel suo ufficio.
Sollevo gli occhi chiari verso il soffitto della camera e osservo il pulviscolo ben visibile grazie ai raggi del sole che filtrano dalla finestra. Ho costruito questa baita con l’intenzione di venirci a vivere con mia moglie e in effetti così è successo, solo che preferirei ci fossero Roseanna e mia figlia. La piccola Sarah Elizabeth.
Ricordo ancora come mi ha trattato la zia di Rosenna quando sono andato a casa sua, appena qualche giorno fa, per vederle.
“Lei ti odia, hai ucciso i suoi fratelli”
Le parole di quella vecchia mi riecheggiano ancora in testa mentre Nancy comincia a canticchiare qualcosa a labbra chiuse, sistemando le bottiglie di whiskey. E’ vero. Ho alzato il fucile durante l’esecuzione ma non ho sparato in direzione di nessuno dei McCoy. Non avrei mai potuto fare questo a Roseanna sebbene, infine, sia stato inutile.
Torno a guardare Nancy e prendo un grosso respiro. Non sono sicuro sia la scelta giusta. Si è presentata da me, poco dopo la mia visita a casa di Roseanna, e mi ha mostrato compassione.
“Tu non meriti tutto questo dolore, Johnse” aveva detto, gli occhi scuri fissi nei miei e una mano poggiata sul mio ginocchio. No, non lo meritavo, forse.
“Un matrimonio potrebbe finalmente appianare la questione tra le due famiglie, non credi?” aveva aggiunto poi sfiorandomi con la punta del naso una guancia.
E così ci eravamo sposati di fretta, correndo in paese con Jefferson McCoy, fratello di Nancy, a farci da testimone.
Sospiro e mi passo le mani sul volto. Non ho ancora visto nessuno della mia famiglia, ma suppongo che qualcuno verrà a farmi visita presto.
“Che hai, Johnse?” mi chiede Nancy sedendosi sul bordo del letto, accarezzandomi il petto.
“Niente” ribatto guardandola. A volte, soprattutto nella penombra, Nancy somiglia straordinariamente a sua cugina Roseanna.
“Pensi ancora a lei, non è così?” mi chiede lei. Sento chiaramente una nota d’astio ma non m’importa.
Mi metto a sedere, è ora di alzarsi “Vedrai sempre Roseanna, in me, Johnse?” chiede ancora Nancy, nuovamente in piedi. Non mi va di risponderle ancora una volta così la guardo semplicemente “Forse, o forse no” dico infine. Mi rimetto in piedi e lei si avvicina per darmi un bacio a stampo.
Sono attratto da lei, questo è certo, ma non sono affatto sicuro di amarla. Sento qualcuno avvicinarsi alla baita ancora prima di questo cominci a gridare “Nancy! Nancy!”.
Lo riconosco. La voce impastata dall’alcool e la cadenza del Kentucky.
Lancio un’occhiata a Nancy che guarda in direzione della porta prima di affrettarsi ad uscire, ancora in sottana. Afferro il fucile accanto alla porta ed esco anch’io con i soli pantaloni. Jefferson McCoy è fermo davanti a casa mia, l’espressione spaventata e l’aspetto trasandato da ubriacone.
Reprimo una smorfia di disgusto.
“Cos’è successo?” chiede Nancy rivolta al fratello. “L’ho ucciso per sbaglio, mi ha aggredito…” risponde l’altro.
La mia presa sul Winchester si fa appena più forte. Spero per lui che non si tratti di nessun Hatfield.
“Chi, Jefferson? Cosa è successo?” mormora Nancy stringendo a sé il fratello.
“Il postino. Ora verranno a cercami..metteranno una taglia sulla mia testa. Devi aiutarmi, Nancy” frigna Jefferson. Faccio una smorfia.
“Certo, puoi stare qui” dice la sorella sorreggendo il fratello per farlo rientrare in casa.
“Puoi restare, Jefferson. Solo per oggi però” dico. Non ho intenzione di avere quel parassita dentro casa mia. Nancy mi guarda in cagnesco “Resterà tutto il tempo necessario” sibila.
Chiudo per un attimo gli occhi e sbuffo. Saranno delle lunghe giornate e pensare che siamo ancora in luna di miele.
Spazio Autrice
Questo è il capitolo su Johnse Hatfield :) Sapendo di non poter avere Roseanna ha riepigato su sua cugina Nancy che è tutt'altro che innocua. Ringrazio Rinie che ha inserito questa raccolta tra le seguite :3. Il prossimo capitolo riguarderà Tolbert McCoy, uno dei fratelli di Roseanna, ucciso nell'esecuzione.
Raya_Cap_Fee
Ho sposato Nancy McCoy. Non ci credo. Guardo la giovane ragazza dai capelli lunghi e neri che si aggira per la stanza mentre io sono ancora comodamente sdraito a letto. Ho sposato una McCoy, non oso nemmeno immaginare la faccia di mio padre quando zio Wall gli dirà di aver celebrato la cerimonia nel suo ufficio.
Sollevo gli occhi chiari verso il soffitto della camera e osservo il pulviscolo ben visibile grazie ai raggi del sole che filtrano dalla finestra. Ho costruito questa baita con l’intenzione di venirci a vivere con mia moglie e in effetti così è successo, solo che preferirei ci fossero Roseanna e mia figlia. La piccola Sarah Elizabeth.
Ricordo ancora come mi ha trattato la zia di Rosenna quando sono andato a casa sua, appena qualche giorno fa, per vederle.
“Lei ti odia, hai ucciso i suoi fratelli”
Le parole di quella vecchia mi riecheggiano ancora in testa mentre Nancy comincia a canticchiare qualcosa a labbra chiuse, sistemando le bottiglie di whiskey. E’ vero. Ho alzato il fucile durante l’esecuzione ma non ho sparato in direzione di nessuno dei McCoy. Non avrei mai potuto fare questo a Roseanna sebbene, infine, sia stato inutile.
Torno a guardare Nancy e prendo un grosso respiro. Non sono sicuro sia la scelta giusta. Si è presentata da me, poco dopo la mia visita a casa di Roseanna, e mi ha mostrato compassione.
“Tu non meriti tutto questo dolore, Johnse” aveva detto, gli occhi scuri fissi nei miei e una mano poggiata sul mio ginocchio. No, non lo meritavo, forse.
“Un matrimonio potrebbe finalmente appianare la questione tra le due famiglie, non credi?” aveva aggiunto poi sfiorandomi con la punta del naso una guancia.
E così ci eravamo sposati di fretta, correndo in paese con Jefferson McCoy, fratello di Nancy, a farci da testimone.
Sospiro e mi passo le mani sul volto. Non ho ancora visto nessuno della mia famiglia, ma suppongo che qualcuno verrà a farmi visita presto.
“Che hai, Johnse?” mi chiede Nancy sedendosi sul bordo del letto, accarezzandomi il petto.
“Niente” ribatto guardandola. A volte, soprattutto nella penombra, Nancy somiglia straordinariamente a sua cugina Roseanna.
“Pensi ancora a lei, non è così?” mi chiede lei. Sento chiaramente una nota d’astio ma non m’importa.
Mi metto a sedere, è ora di alzarsi “Vedrai sempre Roseanna, in me, Johnse?” chiede ancora Nancy, nuovamente in piedi. Non mi va di risponderle ancora una volta così la guardo semplicemente “Forse, o forse no” dico infine. Mi rimetto in piedi e lei si avvicina per darmi un bacio a stampo.
Sono attratto da lei, questo è certo, ma non sono affatto sicuro di amarla. Sento qualcuno avvicinarsi alla baita ancora prima di questo cominci a gridare “Nancy! Nancy!”.
Lo riconosco. La voce impastata dall’alcool e la cadenza del Kentucky.
Lancio un’occhiata a Nancy che guarda in direzione della porta prima di affrettarsi ad uscire, ancora in sottana. Afferro il fucile accanto alla porta ed esco anch’io con i soli pantaloni. Jefferson McCoy è fermo davanti a casa mia, l’espressione spaventata e l’aspetto trasandato da ubriacone.
Reprimo una smorfia di disgusto.
“Cos’è successo?” chiede Nancy rivolta al fratello. “L’ho ucciso per sbaglio, mi ha aggredito…” risponde l’altro.
La mia presa sul Winchester si fa appena più forte. Spero per lui che non si tratti di nessun Hatfield.
“Chi, Jefferson? Cosa è successo?” mormora Nancy stringendo a sé il fratello.
“Il postino. Ora verranno a cercami..metteranno una taglia sulla mia testa. Devi aiutarmi, Nancy” frigna Jefferson. Faccio una smorfia.
“Certo, puoi stare qui” dice la sorella sorreggendo il fratello per farlo rientrare in casa.
“Puoi restare, Jefferson. Solo per oggi però” dico. Non ho intenzione di avere quel parassita dentro casa mia. Nancy mi guarda in cagnesco “Resterà tutto il tempo necessario” sibila.
Chiudo per un attimo gli occhi e sbuffo. Saranno delle lunghe giornate e pensare che siamo ancora in luna di miele.
Spazio Autrice
Questo è il capitolo su Johnse Hatfield :) Sapendo di non poter avere Roseanna ha riepigato su sua cugina Nancy che è tutt'altro che innocua. Ringrazio Rinie che ha inserito questa raccolta tra le seguite :3. Il prossimo capitolo riguarderà Tolbert McCoy, uno dei fratelli di Roseanna, ucciso nell'esecuzione.
Raya_Cap_Fee