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Autore: serecane    17/06/2008    4 recensioni
Cosa succede se entriamo nella mente di draco? quali saranno i suoi pensieri? Siate buoni è la mia prima fic
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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dRACO Era notte tarda, il freddo penetrava nelle ossa, le tenebre inghiottivano ogni fonte di luce, rendendo la terra un posto spettrale. in questa cupa atmosfera, nel fitto della forasta, ardeva imperterrito un fuoco, attorno al quale sedevano loschi figuri incappucciati. ad un tratto, con un pop, si unì al gruppo, un'altra sagoma, senza capuccio. Il bagliore del fuoco facceva intravedere i sui lineamenti fini e regali, incorniciati da una pelle candida come la neve, da fini capelli dorati e da grigie iridi di ghiaccio che facceva trapelare un unico stato d'animo. Terrore. Il ragazzo non dimostrava più di 16 anni.
Al suo arrivo tutti volsero a lui l'attenzione, e quello che doveva essere il capo si alzò lasciandosi cadere il capuccio sulle spalle e faccendo così intravedere i suoi tratti serpenteschi.
-Salve, Draco
-M-mio signore- fece Draco chinaandosii così tanto che il suo naso tocco la terra umida.
-Oh no, Draco, non sono ancora il TUO Signore, almeno... non ancora- disse con la sua voce fredda come il ghiaccio.
-Si, Signore.
Il ragazzo non osava alzare lo sguardo che imperterrito fissava il suolo, mentre ogni cellula del suo corpo era pietrificata dalla paura e dal senso di impotenza.
-Credo tu già sappia cosa ha combinato quel fafllito di tuo padre ed anche che come risarcimento per il suo misero e tragico fallimento potrei chiedere in cambio la tua miserrima vita e quella della tua adorata mammina.
Fece una pausa. con quel terribile silenzio la tensiono aumentò vertiginosamente. draco tremavs, non voleva morire, goccie fredde di sudore gli scendevano dalle tempie.
-Comunque non posso ignorare- riprese la gelida voce- che i Malfoy mi hanno sempre servito, ordunque, con la mia infinita bontà, ho deciso di darvi una seconda possibilità. Per farvi perdonare tu, Draco, dovrai prendere il posto di tuo padre.
-Lo farò, Signore.
-Bene. Per dimostrare la fedeltà della tua famiglia nei mie confronti, dovrai uccidere il caro professor Silente. Se mi deluderai come quel fallito di tuo padre, morirete tutti e della stirpe Malfoy non si sentirà più parlare.
Il cuore di Draco perse un battito. non solo sarebbe diventato un mangiamorte, ma avrebbe anche dovuto uccidere il più grande mago di tutti i tempi per tenere in vita la sua famiglia. Alzò lo sguardo al suo crudele interlocutore e, incrociando per un secondo il suoi occhi fiammeggianti, acconsenti con voce malferma.
-Bene. Il braccio.
Draco obbedì, ormai non poteva più tirarsi indietro, sarebbe definitivamente diventato un servitore del Lord Oscuro.
Senti, un tocco gelido sulla candida pelle del suo avvambraccio, una formula magica, poi un dolore lancinante che dal braccio si diffuse in tutto il corpo poi niente. Forse era morto.
Si svegliò di soprassalto, mantido di sudore e d'istinto si portò la mano all'avvambraccio sinistro dove, c'era, marchiato indelebilmente, il Marchi Nero.
Aveva fatto di nuovo lo stesso terribile incubo che da tempo perseguitava le sue notti impedendogli di dormire: il ricordo sinistro del più brutto giorno di tutta la sua vita.
Aveva preso la strada di suo padre, quella strada che aveva sempre cercato di evitare. Quel giorno forse il rimorso sarebbe finito, svanito nelle tenebre dei sui incubi, quella notte avrebbe ucciso Silente, finalmente aveva trovato il modo, ma non il coraggio, quel coraggio che aveva sempre cercato dappertutto invano, ma che non aveva mai trovato. In fondo era questa l'unica differenza tra Potty e lui, tra il bianco e il nero. Aveva sempre avuto paura del padre e, qualunque cosa gli diceva, lui ubbidiva, andando anche contro la sua volontà. Non aveva il coraggio per ribbellarsi alla sua tirannia e fare ciò che gli diceva il suo cuore. Aveva eretto intorno a se una maschera di ferro, inscalfibile dall'esterno, ma che allo stesso tempo gli corrodeva l'anima. E quando, per poco tempo, aveva pensato di poter finalmente sfilarsi quella maschera, era venuto il Lord Oscuro a ricordargli che lui era solo un lurido burattino nelle mani dei più potenti e che la sua personalità era serva di questi che la potevano plansmare a loro piacimento.
Porse la mano sul comodino e prese la bacchetta. Con quella avrebbe dovuto uccidere Silente. Ma lui non aveva mai ucciso nessuno ed il solo pensiero lo facceva sentir male. Ma lo avrebbe comunque fatto perchè glielo aveva ordinato qualcuno più potente di lui, che non poteva contrastare in alcun modo e per la sua famiglia. Aveva una responsabilità enorme, forse troppo grande per lui. Si alzò e andò verso lo specchio. Lì c'era il riflesso del vero Draco. Non poteva sopportare quell'immagine, gli facceva paura, rivelava troppi sentimenti nascosti. Si infilò la sua maschera di ferro e si apprestò ad uscire dal dormitorio, ghignò, quello sarebbe stato un giorno speciale.
THE END

PER FAVORE COMMENTATE!!!! è LA PRIMA FF CHE PUBBLICO, NATA IN UN MOMENTO DI PURA PAZZIA.... E VoRREI SAPERE COSA NE PENSATE ^_^
  
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