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Autore: _Nerissa_    13/02/2014    5 recensioni
Piccola fan su HP.
È la prima che mi trovo a scrivere, quindi scusatemi! Spero di soddisfare almeno qualcuno di voi^^
Il protagonista è George, vi lascio dunque immaginare!
Piangiamo tutti assieme appassionatamente.
Io ho pianto mentre scrivevo!
Genere: Drammatico, Fantasy, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Angelina Johnson, Famiglia Weasley, Fred Weasley, Fred Weasley Jr, George Weasley | Coppie: Angelina/George
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Piccola fan su HP.
È la prima che mi trovo a scrivere, quindi scusatemi! Spero di soddisfare almeno qualcuno di voi^^
Il protagonista è George, vi lascio dunque immaginare!
Piangiamo tutti assieme appassionatamente.

 
 
 
La voce di Angelina arrivava dal corridoio, stava urlando al figlio di sbrigarsi.
-Andiamo Fred! Faremo tardi, non vorrai mica perdere l’espresso per Hogwarts!-
-Mamma non trovo più le mie orecchie oblunghe!-
-Oh ma per l’amor del cielo! Non ti serviranno a nulla, e poi a Hogwarts è vietato usarle!-
Il piccolo Fred scese le scale di corsa, era emozionatissimo per il suo primo giorno di scuola, aveva sentito tante volte i racconti dei genitori che sperava di vivere avventure emozionanti quanto le loro!
-Dov’è papà?-
Angelina sollevò lo sguardo, puntò gli occhi sulla camera da letto.
-Credo che papà oggi non possa venire!-
Sconsolato il piccolo Fred prese tutti i suoi bagagli e si avviò con la madre fuori dalla porta. Non riusciva a comprendere perché suo papà non poteva assistere alla sua partenza, lui ci teneva moltissimo.
 
George stava seduto sul letto, le mani nei lunghi capelli rossi, aveva sentito tutto e si dispiaceva molto per non essere andato assieme al figlio, ma non ci riusciva.
Non avrebbe potuto affrontare quel luogo, vi erano legati troppi ricordi. Il solo pensiero gli provocava un’insana malinconia.
Angelina capiva e assecondava la sua scelta, come aveva acconsentito a togliere tutti gli specchi dal salotto, dal bagno e dalla camera da letto. George non riusciva più a specchiarsi, non poteva vedersi riflesso senza sperare che la sua figura prendesse a muoversi da sola, oppure che lo raggiungesse dall’altra parte.
Quello che nessuno sapeva però, era che in quei momenti, quando era solo, tirava fuori un pezzetto di specchio dal cassetto del comodino, e si guardava, rimaneva lì anche ore.
Era il suo piccolo specchio delle brame, ci vedeva dentro tutto ciò che avrebbe voluto con se. Suo fratello gemello Fred.
Ormai erano passati anni, ma il suo legame con il fratello rimaneva forte. Lo avvertiva ovunque ma non lo poteva vedere da nessuna parte, le cene alla tana erano un supplizio per lui, aveva persino dovuto trasferirsi da sopra il negozio. Aveva pensato di chiuderlo e per un periodo l’aveva fatto. Sapeva però che Fred si sarebbe offeso, e l’aveva riaperto, avrebbe lasciato l’attività ai suoi figli, quella peste di Fred  Weasley jr. e Roxanne.
-Vorrei che fossi qui Freddie.-
Sussurrò a un certo punto. Lente lacrime presero a scorrere sul suo volto, una stretta al cuore lo costrinse ad inspirare più aria. Prese un fazzoletto e si asciugò le piccole goccioline che non la smettevano di venir giù.
-Non dovrei eh?! Lo so che non dovrei, ma come faccio?-
Aveva alzato il tono di voce, parlava allo specchio aspettandosi una risposta.
-Come faccio a non soffrire, ad andare avanti senza di te? Ci hai lasciati tutti. Hai lasciato me!-
Si ritrovò a piangere come un bambino.
-Freddie avevamo fatto un patto. Avevamo giurato di invecchiare assieme e adesso tu non ci sei più.-
Anche l’immagine allo specchio piangeva e come George non si tratteneva. Era l’unico modo per rivedersi quello.
Era il loro momento, il suo momento con il fratello.
-Fred, non posso accompagnare mio figlio alla stazione. Ho paura di non  farcela ad attraversare il binario 9 ¾. Ti ricordi la nostra prima volta lì? C’eravamo tutti, Bill, Charlie e Percy, mamma e papà erano così orgogliosi!.-
Si fermò per guardare le foto di famiglia sul mobile accanto al letto. Lui e suo figlio che giocavano, lui e suo figlio che facevano scherzi alla mamma, lui e suo figlio il giorno di natale che facevano quasi saltare la torta di nonna Molly. Poi la foto della loro prima gita in Egitto.
-Vai…-
Avvertì un sussurro alle sue spalle, ma quando si voltò non vide nessuno. Era solo. Guardò lo specchio che reggeva fra le mani e per un istante gli parve che la figura dall’altro lato gli strizzasse l’occhio.
Probabilmente la mente gli giocava brutti scherzi, forse le lacrime gli avevano offuscato la vista.
Eppure l’aveva sentito quel sussurro, e quell'occhio chiudersi.
-Freddie, sei sempre il solito...-
Tirò su con il naso e si asciugò il viso.
 
Il binario 9 ¾ era stracolmo di persone, tutti agitati per l’imminente partenza dei loro figli.
Angelina stringeva forte la mano del figlio, quest’ultimo rosso in viso, cercava di non farsi vedere dagli altri bambini. I suoi capelli si potevano riconoscere ovunque, se c’era un rosso, era un Weasley.
Per George non fu difficile individuare la moglie e il suo piccolo angelo.
-Papà!-
Urlò Fred agitando il braccio libero, Angelina si voltò e sorrise al marito.
-Sono felice che sei qui!-
George annuì e sorrise, osservandosi attorno non provò dolore, ma una sensazione piacevole. Stava accompagnando suo figlio per la prima volta verso la sua nuova scuola.
-Pronto giovanotto?-
Il piccoletto sorrise e fece l’occhiolino a suo padre, in quel momento George mise una mano in tasca e senza farsi vedere dalla moglie passò al piccolo Fred Jr. delle orecchie oblunghe.
Il bambino sorrise e se le mise nella tasca della giacca.
-Mi raccomando giovanotto, non fare nulla che io non farei!-
-George, non indirizzare tuo figlio verso un’espulsione anticipata.-
I due sorrisero verso la donna al loro fianco.
Quando fu ora di salutarsi Angelina pianse ma il marito no. Non voleva e non poteva. Strinse forte a se la moglie e la coccolò, sussurrandole che sarebbe andato tutto bene.
-Hei papà, mamma, sono qua!-
I due genitori si voltarono in direzione della voce, il piccolo Fred spuntava fuori dal finestrino di una carrozza e si sbracciava per salutarli.
Il treno fischiò.
 
-Hei Fred, fammi un favore, spediscimi una tavoletta del cesso! Ok?-
Angelina sorrise e tirò uno scappellotto al marito.
George sapeva.
 
Fred non l’avrebbe lasciato mai.

 
  
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